
( Il governo aiuta le banche...e i cittadini e le imprese? )
L’immotivata stretta creditizia attuata dalle nostre banche da qualche tempo sta strozzando l’economia locale e agevolando il fenomeno mafioso dell’usura. Secondo i dati resi noti da Confesercenti, Lecce è al 13° posto nella graduatoria nazionale delle città più colpite dalla piaga dell’usura.
La stretta creditizia che le banche del nostro salento stanno attuando e che le ha portate a ridurre considerevolmente l’accesso al credito in genere ma soprattutto i prestiti alle imprese, specie a quelle in difficoltà, sta agevolando il fenomeno dell’usura gestito dalla criminalità organizzata che grazie alle proprie risorse finanziarie sta anche acquisendo immobili ed imprese a prezzi irrisori.
Ogni giorno una massa enorme di denaro passa dalle tasche dei commercianti e degli imprenditori salentini a quelle degli strozzini, le cifre stimate, da capogiro, sono elencate nell’undicesimo rapporto di SOS Impresa-Confesercenti “Le mani della criminalità sulle imprese”, presentato ieri a Roma.
Il Governo italiano è intervenuto immettendo nel sistema bancario nazionale 20 miliardi di euro, anche se le banche italiane non ci sembrano particolarmente colpite dalla crisi mondiale, soldi che dovrebbero essere utilizzati proprio per garantire linee di credito agevolate alle imprese in crescita o bisognose di fidi.
Non è accettabile che l’aiuto statale sia utilizzato dalle banche solo per mantenere il livello degli utili e dei dividendi, mentre tutti i settori economici del territorio rischiano seriamente di finire a gambe all'aria.
Le banche quindi dovrebbero riversare sull’economia reale quanto ricevono dall’aiuto dello Stato e tendere una mano alle piccole imprese, che altrimenti sono destinate a precipitare in una profonda crisi dalle conseguenze imprevedibili capace di distruggere l’occupazione e la speranza di una forte ripresa del nostro territorio.
Destra di Base, ha inviato oggi un appello al Sottosegretario agli Interni, on. Alfredo Mantovano affinché apra un tavolo di concertazione a Lecce coinvolgendo la Prefettura, la Confcommercio, la Confindustria, le Banche, i parlamentari salentini, l’ADUSBEF e le varie associazioni del Consumatori, affinché si possa intervenire con urgenza e con efficacia su un problema che interessa la gran pare delle imprese e delle famiglie salentine.
QUESTA E' LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO ON. ALFREDO MANTOVANO
Roma, 27 novembre 2008
Caro Napoli, ho letto la Sua e-mail e riconosco la fondatezza delle Sue preoccupazioni. Nell’ambito del pacchetto anticrisi del Governo, tuttavia, figura un punto che ritengo meriti attenzione: l’affidamento alle prefetture del monitoraggio dei crediti bancari e dei tassi di interesse praticati nei finanziamenti alle imprese, fornirà infatti un contributo di certa utilità per la risoluzione del problema.Nell’assicurare massima vigilanza sul punto, colgo l’occasione per inviarLe un cordiale saluto.
Alfredo Mantovano
81 commenti:
Il rapporto usuraio non è una questione privata tra una vittima ed un carnefice, l’usura intorbida la comunità degli affari, immette nel mercato denaro sporco, che prima o poi caccerà quello pulito. Allora occorre un impegno di tutti per smascherare le reti usuraie e metterle in condizioni di non nuocere. In questa impegno le banche debbono fare la loro parte, soprattutto per quanta riguarda i controlli interni, segnalando le operazioni sospette a fini dell’usura.
Ma che si mettono sempre in mezzo quando nessuno li nomina e li pensa?
All'amico provocatore anonimo che ( giustamente ) è stato moderato rispondiamo semplicemente che il problema dell'allarme usura è stato anche trattato oggi dal gverno e dall'opposizione parlamentare.
Nessuno può presuntuosamente arrogarsi paternità di sorta su certe problematiche che sono di grande interesse generale.
Oltretutto NESSUNO DI NOI sapeva che sul blog di quel "signore" ( che noi, e non solo noi, non frequentiamo abitualmente) si fosse aperta una discussione su questo stesso tema.
( Oltretutto analoghe discussione si sono aperte in questi mesi sull'argomento in migliaia di blog italiani.)
W DESTRA DI BASE!
VISTO CHE CI GUARDANO SEMPRE CON ATTENZIONE... DITE AL VOSTRO CAPO DI CACCIARE I CONTI DELLA FEDERAZIONE CHE DA QUANDO E' STATO ELETTO NON LI HA MAI FATTI CONOSCERE.
PERCHE' NON E' POSSIBILE SAPERE COME GESTISCE I SOLDI DEL PARTITO?
PERCHE?
PERCHE?
PERCHE?
PERCHE?
PERCHE?
INVECE DI MANDARE LETTERE INFANTILI ( A SPESE DI CHI? )A DECINE E DECINE DI IGNARI PRESIDENTI DI CIRCOLO E DIRIGENTI DI AN PERCHE' NON ACCETTA DI CONFRONTARSI A VISO APERTO?
PERCHE' QUANDO RIUNISCE IL DIRETTIVO PROVINCIALE EVITA ACCURATAMENTE DI CHIAMARE O FARLO SAPERE AL NOSTRO ADRIANO NAPOLI CHE E' UN COMPONENTE DELL'ESECUTIVO PROVINCIALE ELETTO E NON NOMINATO DA LUI?
PERCHE'
PERCHE'
PERCHE'
PERCHE'
PERCE'
PERCHEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!
In tempi di crisi, tra difficoltà economiche e lavoro precario, l' usura è in impennata.
Il fenomeno, tra la ritrosia delle vittime a denunciare e le difficoltà nel perseguire gli usurai, è in larga parte sommerso, ma quello che si intravede nelle stime parziali che fotografano la situazione è preoccupante.
Nelle maglie dell' usura finiscono imprenditori e commercianti che inciampano in scelte di finanziamento sbagliate e che cercando di rialzarsi restano invischiati nel circolo vizioso dei tassi alle stelle.
Ma l'usura soffoca anche le persone malate di gioco d' azzardo che per finanziare la propria passione finiscono per rivolgersi a prestasoldi con pochi scrupoli. Alla saldatura tra usura e gioco d'azzardo.
Quella tra gioco e usura è una liaison dangereuse che spesso non lascia scampo: «Il gioco d' azzardo è una porta d' ingresso privilegiata nell' usura.
Stanare gli usurai è difficile, e per quantificare il fenomeno bisogna ricorrere ad indicatori esterni, come il numero di fallimenti, le domande di accesso al fondo statale di solidarietà o le richieste di finanziamento alle fondazioni antiusura.
«Le indagini portano spesso ad una rete di usurai, o anche ad una rete di usurati che non ha sporto denuncia».
Occorre educare e prevenire e in questo senso le banche e le Istituzioni devono lavorare in sintonia.
Complimenti a Destra di Base per l'impegno in questo senso.
Pasquale Stanca
Il problema dell'usura collegato alla stretta creditizia è un problema serio e avete fatto bene a sollevarlo con forza.
Avete colmato una scandalosa assenza, quella del nostro partito, che sull'argomento tace e non interviene in nessun modo.
Bravi, davvero.
L'on. Mantovano vi saprà dare certamente una risposta concreta.
Ne sono certa.
Potrei sapere quali sono i criteri applicati su questo blog per la "moderazione" dei commenti?
E' evidente come voi, piuttosto, imponete un' autentica censura.
Prova ne è la eliminazione del mio "anonimo" (come decine di altri anonimi esistenti) commento, che nulla aveva di offensivo sul piano personale (a differenza di altri ben leggibili rivolti ad altrui personalità), e che avanzava solo e puramente critiche al vostro operato politico.
In questo modo non fate altro che certificare la riprova di quello che probabilmente siete: una montagna di retorica, infarcita di rancori personalistici e vani desideri di rivalsa.
Se predicate democrazia, evitate di applicare censura a vi critica.
E' veramente ignobile prendersi la "PATERNITA'" di una battaglia che riguarda l'intero paese. Ad essere sincero, devo dire che, ai miei occhi e alle mie orecchie, l'unica persona che da tempo si sta occupano seriamente del problema è L'on. Mantovano, non lo sa, solo colui che è cieco e sordomuto, lo abbiamo visto e sentito su tutti i mezzi di comunicazione, ed ora volete parlare di paternità? ma per favore!!!
Il tema in questione, è da prendere con le pinze e, tutte le forze politiche, se intendono debellare definitivamente il prolema, devono stringersi e fare sistema, unirsi invece che dividersi, finiamola di fare i bambini, chi sei tu...chi sono io....! così facendo, ci si rende ridicoli e, mentre noi litighiamo, gli usurai continuano ad esercitare il loro ruolo!!!
Nessuno ha parlato di paternità. Virgoletti termini non riportati nel mio commento censurato.
Si voleva solo porre l'accento su un fatto: su questo blog quando non si parla della lotteria per lo scacchiere del PDL, delle lagnanze sulla federazione provinciale, di trattavite e liste, i pochi argomenti che riguardano la gente comune, sono scopiazzati (in ritardo), da altre componenti politiche.
Questi sono fatti, oggettivi.
Visto poi che siete abituati a fare sempre le pulci agli altri, prendetevi pure qualche critica e non siate permalosi.
Caro anonimo caschi male.
Qui nessuno è come te o come il tuo capo. Ti ricordo quel vecchio detto che dice: "il ladro di Faenza...quello che fa, pensa!"
Solo voi fate certe cose e noi siamo troppo diversi da voi.
Per questo nessuno, te compreso, può farci le pulci.
A meno che non siano menzogne e verità distorte, come usate fare voi.
Salutami il tuo capo e ricordagli del RESOCONTO CASSA DEL PARTITO.
Venerdì prossimo, 21 novembre, Forza Italia riunisce il suo Consiglio Nazionale, che definirà i modi in cui avverrà la transizione definitiva di Forza Italia nel Popolo della Libertà.
Potrei sapere cosa abbiamo a che fare noi di AN con Casa Pound?
Ma destra di base aderirà al PDL ?
Per quanto ne so io al PDL possono aderire solo i partiti.
Leggo da un po il vs blog.
spero mi concediate una critica
sono pienamente con voi quando criticate lisi per il suo operato in federazione. non mi piacete affatto quando parlando di Stamerra o Tundo dite: "quel "signore" ( che noi, e non solo noi, non frequentiamo abitualmente)" Io frequento abitualmente Tundo e ne vado orgoglioso. Cio' non toglie che sia in sintonia con voi per le vostre battaglie e che sia un assiduo frequentatore del vostro sito. Grazie
Destra di Base è già nel Pdl e rappresenta Alleanza Nazionale!
Chi ha qualche dubbio in merito se lo può togliere subito.
Caro anonimo delle 20 e 32, ti invitiamo a rileggere con più attenzione il nostro commento, e certamente ti renderai conto che abbiamo usato il verbo "frequentare" riferendoci al blog.
In quanto ai criteri applicati per moderare le critiche è bene chiarire una volta per tutte che che le critiche vere, costruttive, pertinenti ed espresse in modo educato qui sono sempre gradite, anche se scritte in anonimo.
E' chiaro che le critiche anonime, e soltanto quelle anonime, di altra natura, specie quelle offensive e provocatorie su questo blog non avranno mai il permesso di soggiorno.
MI FA PIACERE CHE DETRA DI BASE CONDIVIDE LE STESSE BATTAGLIE DI CASAPOUND.
MI FA DAVVERO MOLTO PIACERE.
Ancora una volta l' ottima analisi di Adriano nel suo post, riporta l' attenzione su uno dei temi che penso debba essere necessariamente affrontato per poter meglio capire una delle principali cause dello sfacello socio-economico che attanaglia il Paese in questo momento.
Da tempo CASAPOUND ha isolato il problema usura dal contesto sociale ponendolo in quello creditizio. Non a caso un importante quanto realizzabile proposta di legge quale MUTUO SOCIALE è uno dei punti programmatici più importanti di CP!
MUTUO SOCIALE appartiene a tutti, senza distinzione partitica, senza pregiudizi e false morali! MUTUO SOCIALE appartiene a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese e dei nostri figli!
Un plauso personale va ad Adriano per la maturità politica dimostrata, la coerenza e l'attenzione per il sociale!
Emanuele Spedicato(Resp. Prov. CPI Lecce)
Ecco una battaglia sociale a cui vale certamente la pena di spendersi con tutte le proprie forze.
Le banche sono piene di soldi ma le famiglie annaspano in mille difficoltà da sole.
Lo Stato è bene che si dia una mossa e che controlli e intervenga all'uopo qualora l'atteggiamento di qualche banca sia inquadrabile come "incitante all'usura" nel senso che a volte è proprio nelle banche che si trovano i primi segnalatori degli usurai mafiosi.
Un plauso a voi di Detsr di Base e a Casa Pound (che non conoscevo)-.
Artemio Gianfreda
Lei che critica questo blog, ed i loro gestori, lei, non lo ha fatto certo con spirito costruttivo, ma esclusivamente per buttare fango sul nostro operato, per giunta lo ha fatto anche in ANONIMO, le pare di essersi comportato bene? Di critiche, quante ne volete, ma solo e soltanto COSTRUTTIVE!!!
Per quanto riguarda CASAPOUND, DdB, guarda con attenzione tutte le forze sociali pulite che lottano per il bene comune dei cittadini e specialmente per i più deboli, grazie CASAPOUND per il lavoro che fate, la base lo condivide tutto, senza violini intonati, la mia una esplicita considerazione!!!
Il PDL, da spazio nel suo interno, non solo ai partiti, ma a tutte quelle formazioni che si riconoscono in tale progetto, nessuna esclusa, l'importante è, essere costruttivi, portare menti nuove, idee e progetti che migliorano tutte le condizioni di vita. Mi risulta però, che la porta resterà chiusa, a tutti quei soggetti che la politica la ritengono un affare!! Quindi a casa i rampantisti, quelli che con la politica, cercano di speculare in qualsiasi modo, a favore di pochi, ma a danno di molti...!
Un grazie speciale, va a tutti gli uomini che fanno le loro azioni dimostrative, senza alcuna forma di violenza, perchè quando violenza si fa violenza si riceve, ed in questo modo scoppiano le guerre...............
Viva La Pace!!!
VIVA DdB!!! VIVA IL PDL!!!
Bravi, da quando parlate dei problemi veri della gente e vi siete resi autonomi da Lisi per me siete diventati l'unico riferimento serio in questo squallido panorama politico.
Vi seguirò e se continuate così e farete la lista alle provinciali, vi voterò e vi farò votare.
Sebastiano Arroi
RADIO TROMBA NEWS:
FIATO ALLE TROMBE!
Regimenti: progetto Santanché, flop annunciato
“Dieci persone per un tradimento non bastano a consacrare il nuovo percorso politico della nostra ex candidata premier, Daniela Santanché”. Lo dichiara la responsabile nazionale della Rete del sociale de La Destra e candidata per la Provincia di Teramo alle prossime elezioni regionali in Abruzzo, Luisa Regimenti, che aggiunge: “Il manipolo di seguaci che oggi, a Teramo, ha sostenuto l’intervento della Santanché a favore della candidata della lista civica “Rialzati Abruzzo”, Marina Rotini, che appoggia la candidatura Chiodi, è la dimostrazione che l’obiettivo non è stato centrato”.
“Una sala semi vuota – sottolinea la Regimenti – ha fatto da cornice al nuovo progetto “Movimento per l’Italia”, che la Santanché presenterà ufficialmente domani, ma se questo è l’entusiasmo che lo accompagna siamo certi che ci sarà il tempo del rimpianto”.
“La Destra, comunque – prosegue la leader della Rete del sociale – va avanti per la sua strada, forte del sostegno delle migliaia di iscritti e simpatizzanti che credono nei valori del nuovo movimento fondato da Francesco Storace. La dinamica campagna elettorale che stiamo conducendo in Abruzzo – conclude - è la testimonianza della vivacità di un partito che dopo il Congresso nazionale ha rafforzato ulteriormente la propria identità e il proprio ruolo nel panorama politico italiano”.
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
Notizie della gitarella romana??? Vi consiglio di allungare la visita, passando per qualche circolo di Forza Nuova, poi Fiamma Tricolore, poi Casa Paund, poi di nuovo Fiamma, poi via della scrofa, poi da dell'Utri, ecc.ecc.ecc.
La corrierina potrà avanzare le istante di quanlcuno in cerca di vana gloria, prima alla camera, poi alle provinciali, poi forse alle regionali, ecc.ecc.ecc.
Avanti tutta con il mausoleo della retorica, del populismo sottoculturato, delle torte alla panna infarcite di rivalse personali.
p.s.
Ho sentito dire che ora anche la pro-loco di ortelle rappresenta AN nel PDL.
Accettasi iscrizioni.
Lupo Nero
Come mai proprio oggi vengono qui pubblicati commenti contro DDB? Sarà un caso che "la redazione" di questo blog è in gita a Roma?
Ma una volta non stava con destra sociale?
comunque a me piace molto destra di base e le sue idee solo che non credo che napoli sia una persona LEADER
ore 18,00 passeggiata ( facoltativa) nel centro di Roma.
- ore 23,30 Rientro in albergo.
Agli anonimi responsabili dei commenti offensivi verso l'associazione: non vi preoccupate, qualcuno è rimasto a controllarvi. Purtroppo per voi...
Per chi abbia qualche dubbio: dal blog sono OSCURATI, non cancellati, i commenti anonimi offensivi; fanno eccezione i commenti firmati a meno di casi particolarmente eccezionali.
Se avete gli attributi,almeno prendetevi la responsabilità di ciò che scrivete.
A noi.
è finita la pacchia
i servi sono stati sguinzagliati dal bamboccione#leccese ke oggi ha tentato di processare il grande adriano in una riunione infame e nn valida disertata anke dalla poli. Lisi è inutile che tenti di sviare le indagini:caccia i conti! e dai da mangiare ai tuoi cani rabbiosi. W adriano napoli w adrina poli bortone w destra di base w il pdl
RADIO TROMBA NEWS:
FIATO ALLE TROMBE!
Elezioni in Abruzzo…..Roba da Chiodi
Tanti anni di politica istituzionale ed in piazza ci hanno insegnato che all’assurdità, ma soprattutto alla faccia di bronzo, non c’è mai limite. Del resto è una regola, almeno di un certo tipo di politica e si certi politici. Ma è anche vero che al peggio non c’è mai fine. Il fondo del barile, evidentemente, non era stato raschiato bene così come è avvenuto in Abruzzo in queste che, ancora non si sa bene purtroppo, appaiono essere le elezioni dell’inciucio Pd-Pdl a discapito di tutti gli altri partiti.
Che sensazioni possono nascere nell’animo di una persona, di un giovane, di un genitore che non sa come sbarcare il lunario o non ha santi in paradiso per “sistemare” i propri figli, che ha avuto l’infausta idea di guardare uno spot elettorale, ora ritirato, dal candidato alla presidenza della regione Abruzzo per il Pdl Gianni Chiodi? Nome omen. Mai proverbio fu più azzeccato.
Non sappiamo che reazioni ha scatenato negli abruzzesi sentirsi prendere per il fondoschiena, ma sappiamo il sentimento che ha scatenato in noi: rabbia, sdegno unito a sgomento per il livello di follia e di falsità raggiunto dai politici. Da certi politici, pur di accaparrarsi il voto dei cittadini. Il potere innanzitutto. Al poltrona come unica meta di vita e per raggiungere l’obiettivo tutto è lecito. Del resto Machiavelli lo afferma senza mezzi termini: il fine giustifica i mezzi. E tutti i mezzi in una battaglia politica sono leciti. Almeno Per certi politici, ma non per noi. Promettere posti di lavoro in cambio di voti è un reato punibile dalla legge con il carcere, prometterli poi in un gravissimo momento di crisi economica nazionale e mondiale ha ancora di più il sapore della beffa e della truffa.
Bene ha fatto il candidato Chiodi a far eliminare da Youtube il filmato incriminato. Male ha fatto a promettere l’impromettibile approfittando della grave situazione economica e lavorativa dei giovani e dei cittadini abruzzesi. Ma ancor più male ha fatto il candidato Chiodi a non rendersi conto che quello che uno mette in rete resta sempre. Ed è per questo che vi proponiamo l’indirizzo web da digitare. I cittadini abruzzesi, ma anche tutti gli italiani, devono rendersi conto quali politici o presunti tali vengono proposti per gestire la cosa pubblica.
I cittadini devono guardare e giudicare chi mente sapendo di mentire. I cittadini devono guardare e giudicare chi cerca di approfittarsi del disagio sociale e di una crisi globale per il proprio tornaconto personale.
Cambiano i tempi, cambiano i mezzi ma certi personaggi continuano ad esistere. Un tempo in cambio del voto ti davano una scarpa e solo dopo lo scrutinio davano l’altra. Lo stesso valeva per la metà di una banconota etc… Era il voto di scambio. Oggi si utilizzano i mezzi moderni ma la sostanza è sempre la stessa.
La gente deve guardare e giudicare e soprattutto fare il confronto con chi, come La Destra, propone invece politici di razza, politici seri, onesti, che non hanno mai “affondato” le mani nella cosa pubblica, che si sono sempre battuti per i diritti dei cittadini. Politici come Teodoro Buontempo.
Richelieu-LA DESTRA
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
ATTENZIONE!
Per visionare il video del candidato alla presidenza della regione Abruzzo del Pdl, Gianni Chiodi:
http://www.youtube.com/watch?v=oZyn9-gqwXc
Quando aprite un'altra discussione sul partito e sul pdl?
avete fatto bene.
Lisi è quello che è-
E Fitto lo sa
FATEVI RISPETTARE ALMENO VOI.
Alleanza nazionale non perderà un briciolo della sua identità".
Lo assicura il reggente del partito e ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a margine del consiglio nazionale di Forza Italia, in corso di svolgimento a Roma. A chi gli domanda della leadership del Pdl, risponde: "Berlusconi è il candidato unico. Ciò non vuol dire che non ci saranno altri come Fini che quando non avrà ruoli istituzionali e quando vorrà avrà un ruolo di prestigio in questo partito".
Sul percorso di avvicinamento al partito unico, il reggente di An sostiene che "al di là delle identità diverse ora nasce un soggetto in cui l'unica regola sarà la concorrenza tra le qualità e il merito. E' ovvio - prosegue - che in un partito del 40% non c'è un'unica identità, ma una cornice unitaria di valori e, sono certo, che An nel Pdl non perderà un briciolo della sua identità".
si' ma con ddb , è questa cosa è più sicura.
LA CORTE DEI CONTI SI ESPRIME SULLA LEGGE DELEGA SUL FEDERALISMO FISCALE E ROMPE IL CLIMA OMERTOSO… EVIDENZIA IL RISCHIO CHE IL SUD AVRA’ BISOGNO DI ATTINGERE AL FONDO PEREQUATIVO IN MODO MASSICCIO… IPOTIZZA ESODI FISCALI E RILEVA CARENZE E CONTRADDIZIONI NEL PROGETTO
C’è il rischio che con il federalismo aumentino le tasse. Non solo, i contribuenti potrebbero essere spinti a veri e propri esodi fiscali a caccia di zone del Paese nelle quali il fisco è più buono.
La Corte dei Conti ha fatto le pulci al decreto di legge delega sul federalismo fiscale durante un’audizione del presidente Tullio Lazzaro davanti alla commissione Bilancio, Finanze e Affari costituzionali del Senato.
Non solo, anche l’Istat mette in evidenza una criticità: è possibile che le Regioni del Mezzogiorno avranno bisogno di attingere maggiormente al fondo perequativo e in modo sempre più massiccio. C’e’ chi comincia a vedere nel progetto “carenze e contraddizioni evidenti”, chi, come Casini, ne propone la “sospensione” per un’analisi più approfondita.
La Corte dei Conti ha, infatti, sostenuto che “il reticolo dei principi e delle prescrizioni che animano il disegno di legge delega rischia di portare non già a una riduzione, ma ad un aumento della pressione tributaria ed in particolare dell’imposizione personale sui redditi”.
Dopo mesi di silenziosa omertà, comincia finalmente a venir fuori qualche critica sul “grande bluff” creato dalla Lega, alimentato da vasti settori liberisti di Forza Italia, e accettato da An con spirito da livrea.
A nostro parere due sono gli elementi su cui va fondata un’analisi del progetto, peraltro ancora allo stato di “contenitore vuoto”.
In primo luogo la filosofia che lo ispira e che ne sta alla base, quali gli obiettivi dei proponenti, perché solo analizzando questi si può capire dove si vuole andare a parare.
In seconda battuta se tecnicamente è fattibile, opportuna e foriera di risultati positivi per un riassesto dello Stato fiscale, chi ne trarrebbe giovamento e chi no.
Partiamo dal primo punto con un esempio. Quando ci sono le trattative tra i partiti per il governo di un qualsiasi Ente locale, non sentirete mai un politico che dice “mi interessa la poltrona” ma tutti parlano solo di “programmi” da confrontare. Bugie.
Nello specifico abbiamo sentito parlare del federalismo come la panacea di tutti i mali, col federalismo tutti diventeranno improvvisamente onesti, il Nord finalmente navigherà nell’oro, il Sud rinascerà, il Centro sarà un ribollire di quattrini. Ci saranno meno tasse per tutti e un dolcetto per i bimbi. Poi ci si sveglia dal sogno e si comincia a ragionare: le entrate se sono 100 sempre 100 dovrebbero rimanere.
Se prima il Nord prendeva 35, il centro 35 e il sud 30, poiché la matematica non è un’opinione se il Nord prenderà 45 come auspicato dalla Lega, è evidente anche a un cieco che Centro e Sud si divideranno il rimanente e quindi verranno penalizzati.
Il federalismo in altri Stati esiste, certo, ma in un contesto diverso, di unità e orgoglio nazionale, non di razzismo e discriminazione.
Chi lo porta avanti da anni in Italia lo dichiara spesso, salvo nasconderlo quando gli viene contestato il retroterra del progetto. La Lega ha fatto una campagna elettorale sullo slogan “I soldi del Nord devono restare a noi”, non siamo né sordi né così coglioni da abboccare al fondo perequativo di compensazione.
Che poi sia stato annacquato il progetto per renderlo digeribile non ha importanza.
Ancora ad Acqui Terme, qualche giorno fa, durante un incontro, Bossi ha bonfonchiato che “al Sud possono rimanere i soldi per qualche emergenza”, precisando poi col solito disprezzo “anche una buca in strada è tale”, come dire che non meritano un euro di più, che si arrangino.
Se poi Berlusconi e Bossi si sono giurati “interessata fedeltà”, affari loro, ognuno è libero di suicidarsi con l’arma che meglio crede, ma non per quello dobbiamo essere d’accordo con i loro interessi e i loro atti notarili debitori/politici.
Poiché la maggioranza degli Italiani non ha e non ha avuto problemi giudiziari con le procure di Milano o di Verona e tantomeno case pignorate che giustifichino accordi economici in base al “do ut des”, essi possono ragionare con la propria testa.
E il ragionamento porta ad analizzare il secondo elemento: la questione tecnica.
Se autorevoli giudici contabili come quelli della Corte dei Conti paventano un aumento della tassazione un motivo c’è. Non solo perché se il gettito fiscale va principalmente al Nord è evidente che il fondo perequativo previsto non sarà sufficiente al Sud per sopravvivere, non solo perché i sindaci del Sud saranno costretti a inventarsi nuove tasse, ma anche perché gli stessi amministratori del Nord lo faranno per giustificare, con tasse di scopo”, ampiamente previste nel progetto leghista, interventi più o meno giustificati.
Sarà un fiorire di balzelli locali, al posto di quelli nazionali, come se il cittadino fosse felice di pagarli al presidente della sua Regione, invece che allo Stato centralista o a Roma Ladrona ( con cui la Lega fa buoni affari peraltro).
Perché poi il problema di fondo è un altro: l’onestà, la capacità, il disinteresse, la competenza di chi ci governa.
Se ci fossero questi elementi, lo Stato funzionerebbe, sia nella versione centralista che in quella federalista.
Se è fatta da persone interessate o da disonesti, non funzionerà mai, neanche scendesse il Padreterno in terra a dettare nuove regole.
L’equivoco sta qui: nello spacciare una soluzione tecnica per il rimedio a tutti i mali, come se poi non esistessero le lobbie economiche e politiche a dirigere l’orchestra a favore di qualcuno e a scapito di altri.
Se a Roma esistessero politici in grado di armonizzare le esigenze di crescita del Nord con quelle di sviluppo del Sud, con investimenti intelligenti e misure eque, in un quadro generale di uno Stato che sa combattere la criminalità e creare occupazione, non saremmo neanche da mesi a parlare di scatole vuote.
Più facile che siano i cittadini italiani invece ad avere i “maroni” pieni di chiacchiere e disquisizione sul sesso degli angeli. Anche perché stanno precipitando all’inferno e sono stanchi di assistere agli egoismi di chi non sa parlare d’altro che di quattrini da nascondere sotto il materasso.
La vita è anche altro, per fortuna.
Rolando.R
Ma poi,l'on. Mantovano vi ha mai risposto?
Parliamo un po' dei guai degli altri?
La guerra all'interno del partito di D'Alema e Veltroni riprende.
S’è rotto l’argine; gli equilibri interni sono saltati; l’armistizio siglato tra le correnti - che prevedeva l’interruzione delle ostilità, fino alle Europee - è stato revocato.
Ed ora è guerra. Aperta e condotta a volto scoperto.
A far crollare la diga, che tutto conteneva - asprezze, volontà di rivalsa e bramosia di potere -, la nomina di Villari alla Presidenza della Vigilanza: l’uppercut con cui D’Alema, ha steso al tappeto Walter. Impotente a reagire, impotente a sopravvivere. Selvaggina che sta spirando; e che Max, ridottane a brandelli la carne, assapora. Lentamente. Perché ne vuole prolungare l’agonia, con sadica lucidità.
Quando deciderà di infliggergli il colpo di grazia, questo non è dato sapere. In ogni caso, la danza macabra che accompagnerà il feretro di Walter, oramai ha preso il via. E quando avverrà la tumulazione, c’è da starne certi, lui, Baffino, sarà in prima fila: a godersi lo spettacolo. Pronto a mostrare il pollice verso.
Fino ad allora, scorrerà altro sangue; e proseguirà la guerra tra bande.
Come quella cui si assiste in questi giorni: veltroniani contro dalemiani; e al centro, la storia del “pizzino” con cui Nicola La Torre avrebbe aiutato l’avversario Bocchino, a difendersi dalle accuse del dipietrista Donadi. Ciò che ha provocato lo tsunami, e che ha indotto molti a chiedere le dimissioni di Latorre, dalla carica di vice capogruppo del Pd al Senato.
Quando fate una riunione DDB a Lequile o nei dintorni.
Siete Grandi!
DDB, ATTENTI AL....L...ISI ...
CI VUOLE TUTTI FUORI DAL PARTITO!
L'HO SAPUTO DA FONTE CERTA.
Gran bella gita.
Bella la manifestazione
bello l'albergo
bella la compagnia.
bello l'Angelus.
Gran bella gita!
Aspetto le foto via e-mail
Grande Adriano
Grande Destra di Base.
Lisi vuole caccirci dal partito?
E di ma quale partito?
di Alleanza Nazionale?
e come?
con le riunioni del "direttivo - amico" ?
senza inviti regolari?
senza aver discusso e approvato il resoconto cassa?
E gli altri che dicobo?
belano e basta?
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAHHHHHHAAAHHHHHHHHH
Lisi, vai a Zelig!
LISI,
COM'E' 'STO FATTO CHE SPACCI PER "DIRETTIVO PROVINCIALE DI ALLEANZA NAZIONALE" UN GRUPPO DI TUOI AMICI CHIAMATI A RACCOLTA DA TE IN FEDERAZIONE ATTORNO AD UNA QUINTALE E MEZZO AVARIATO DI MANZO.TIN?
PERCHE' NON FAI UN CONFRONTO APERTO E PUBBLICO CON NAPOLI?
PERCHE' NON CACCI ALLA LUCE DEL SOLE I CONTI DEL PARTITO?
CHE PROBLEMI HAI?
PENSI DI RISOLVERE TUTTO SE NAPOLI E DESTRA DI BASE SONO FUORI DALLE SCATOLE?
PENSI CHE LA TUA COSCIENZA SARA' FINALMENTE IN PACE SE DDB E NAPOLI SARANNO FUORI DA AN?
QUANTA PAURA.....
PERCHE'?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
PERCHE?PERCHE?PERCHE?
.............?
RADIO TROMBA NEWS:
Politica Governo/ La Lega Nord vola verso il 15%. An ko
Lunedí 24.11.2008
Ecco la Lega pigliatutto: il boomerang dell'alleanza mangia-Pdl Di Marco Marturano
Che la Lega Nord fosse in crescita lo sapevamo. Ma le potenzialità del movimento guidato da Umberto Bossi sono diventate sorprendenti. Analizzando il sondaggio Swg-Affaritaliani.it che assegna al Carroccio l'11% a livello nazionale, il direttore di Coesis Research Alessandro Amadori, intervistato da Affaritaliani.it, non esclude che il partito del Senatùr possa raggiungere addirittura il 15% dei voti, sottraendo moltissimi consensi in particolare ad Alleanza Nazionale. Non solo. Nelle Regioni centrali - Toscana, Umbria e Marche -, dove la Lega in aprile si è fermata attorno al 2%, le potenzialità sono notevoli: fino al 10-12% con punte del 20. Insomma, una risposta "territoriale" alla crisi economico-finanziaria che colpisce il mondo. E l'ipotesi di diventare ago della bilancia tra il Pdl e il Pd.
"Il dato dell'Swg è davvero sorprendente - afferma Amadori -. Quota 10% in Italia non è soltato una soglia psicologica e superarla significa fare la differenza. Il Carroccio sta ormai assumendo la consistenza elettorale che aveva An ed è un polo di catalizzazione di voti. Il quadro nel Centrodestra è molto fluido e la capacità attrattiva della Lega è un segnale netto di una forte competizione interna. Da aprile ad oggi il movimento guidato da Bossi ha portato via al Popolo della Libertà circa tre punti percentuali, anche considerando la leggera ripresa del Pd nel Centrosinistra. Ipoteticamente non è escluso che il Carroccio arrivi fino al 13, 14 e anche 15%".
Non solo. Secondo il numero uno di Coesis Research, "la Lega può diventare in prospettiva l'erede del progetto berlusconiano e fare il pieno di voti quando il Cavaliere dovesse uscire dalla scena politica. C'è una crisi di identità negli elettori di Alleanza Nazionale, soprattutto con la nascita del Pdl, e in molti si stanno spostando verso il Senatùr".
"La Lega è l'unico vero ago della bilancia in Italia, anche perché il cosiddetto centro non supera il 5% circa dei consensi. In prospettiva il Carroccio un nuovo grande partito di Centrodestra. Ma potrebbe anche assumere il ruolo di perno tra Pd e Pdl e far vincere l'uno o l'altro a seconda delle alleanze". Tornando ai numeri, il movimento di Bossi "è ormai il primo partito in Veneto e probabilmente anche in Lombardia. E' il vero fenomeno emergente di questa legislatura. Non è più solo un partito nordista ma anche del Centro. E' molto coerente, ad esempio, con la forte tradizione dei comuni che c'è in Toscana e Umbria. E nelle Regioni centrali (Marche oltre a Toscana e Umbria) nel medio periodo la Lega può ottenere consensi non inferiori a quelli che ha al Nord, attorno al 10-12% e con punte del 20 in alcune zone specifiche".
Infine una considerazione. Secondo Amadori il boom del Carroccio "è legato alla crisi internazionale della finanza. E' la risposta pratica a questa globalizzazione cattiva e che distrugge ogni cosa. Bossi fa il pieno proprio perché rilancia l'identità, le radici e il territorio. Un tema che in tutto il mondo sta tornando d'attualità proprio come risposta pratica alla crisi dei mercati".
DA: affaritaliani
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
Oggi a Maglie, incontro con il Sottosegretario Buonfiglio, si è discusso sulle problematiche che stanno attanagliando gli agricoltori "ovicoltori" della Puglia e del Salento in particolare. Grande incontro organizzato dall'on. Gino Lazzari PDL, e ancora tanta la partecipazione di Olivicoltori e rappresentanti di associazioni di categoria, tanti Amici Politici. Gli unici rappresentanti della destra Salentina sono stati: Claudio Giannetta DdB, Roberto Tundo, Saverio Congedo ed Achille Villani Miglietta, grande assente il presidente provinciale di AN. Ora a voi ogni forma di considerazione!!! I nostri militanti, lasciati ancora una volta orfani nello stringere la mano ad un sottosegretario di Alleanza Nazionale.
RADIO TROMBA NEWS:
FIATO AL..... TROMBONE.....CHIODI
Gianni Chiodi pubblica e poi ritira un video in cui promette selezioni professionali a gennaio
«Portatemi il curriculum. E votatemi»
Bufera sul candidato del Pdl alle regionali in Abruzzo. La denuncia di Storace: fa come Achille Lauro
«Anche se la grande stampa ignora le nostre denunce, la realtà è che il candidato del Pdl alla presidenza dell'Abruzzo è in pieno voto di scambio». Lo dice in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, che accusa il candidato del Pdl alle regionali in Abruzzo, Gianni Chiodi per un video elettorale inizialmente pubblicato su Youtube e poi fatto rimuovere. Un video (guardalo qui) intitolato «Tutti i giovani del presidente» in cui si invitavano quanti aspirano ad una nuova prospettiva occupazionale a presentarsi prima del voto a lasciare i propri dati per una selezione professionale da svolgersi a gennaio e che si concludeva con l'invito a votare l'esponente del Pdl alle elezioni di dicembre. Caustico il commento dell'ex ministro: «E' come Achille Lauro che prometteva una scarpa prima e una dopo le elezioni».
«COSE' VIOLA LA LEGGE» - Storace ha preso a cuore la vicenda. «Sulla rete cercando voto di scambio+Chiodi impazzano centinaia di siti che segnalano lo scandalo - fa notare il capo della Destra - ma nessuno gli chiede perchè ha pensato di violare la legge, come avrebbe fatto un Del Turco qualsiasi, promettendo ai giovani abruzzesi selezioni di lavoro dopo il voto in cambio di curriculum prima del voto. È uno squallido tentativo di comprare le coscienze dei giovani: il lavoro è un diritto e non un favore di Gianni Chiodi»
«QUI NON C'E' IL LODO ALFANO» - Storace ha deciso di proiettare in ogni occasione possibile il filmato, già inserito anche nel suo sito, «recuperato dopo la censura da una coraggiosa emittente regionale, Abruzzo24». «È inaccettabile - ha aggiunto l'ex presidente della Regione Lazio - che il principio di legalità venga calpestato dal candidato che fa campagna elettorale con la sponsorizzazione del presidente del Consiglio. Per Berlusconi c'è il lodo Alfano, per Chiodi no».
L'AUTODIFESA DI CHIODI - Dal canto suo lo stesso Chiodi ha cercato di spiegare la propria posizione, in particolare la decisione di toglierlo dalla rete dopo l'emergere delle prime polemiche: «Il messaggio del video rischiava di essere strumentalizzato rispetto alle reali intenzioni del progetto, per questo ho deciso di non farlo trasmettere. Lo spot è stato inserito in maniera inopportuna nel sito Internet, ma è rimasto on line solo poche ore». E quanto alla richiesta dei curricula degli aspiranti lavoratori, Chiodi ha spiegato che si tratta comunque di un proprio progetto e che «subito dopo le elezioni inizierò il censimento per far partire il mio progetto di imprenditorializzazione dei giovani abruzzesi, attraverso una formazione che sarà quella di cui si avverte realmente il bisogno nella nostra regione».
DA: Corriere Della Sera
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
Caro Adriano,
secondo te, 64.000 euro di disavanzo in un bilancio di una società, di una sfederazione provinciale di associazione o di un parito a livello provinciale rappresentano una prova certa di malagestione?
Ho letto sulla gazzetta di Lecce che il parlamentino provinciale del partito - cioè Lisi e i suoi "signorsì" - si è riunito sabato in federazione per prendere provvdimenti seri sui tesserati ribelli.
In pratica si è riunito per processare Destra di Base e per espellere Adriano Napoli e i suoi dal partito.
Il bello è che l'hanno fatto senza invitare il loro comune nemico da abbattere: Napoli, senza rischiare nessun contradditttorio.
Neanche Ponzio Pilato e i farisei furono capaci di tanto....
Mi fanno politicamente schifo tutti e nemmeno poco.
Non m’interessa ciò che decidono e perchè non rappresentano nemmeno lontanamente i sentimenti della stragrande maggioranza degli iscritti ad Alleanza Nazionale
M’indigna il metodo, la vigliaccheria, l'antidemocrazia.
Come si fa a scendere politicamente così in basso, e ad usare dei fiancheggiatori senza opionone per colpire i propri detrattori?
Mi domando: ma un’anima, un cuore, un grumo d’etica, residua in costoro è mai possibile che non ci sia?
In quale abisso di barbarie siamo piombati? In quale inferno?
Può lo scontro politico arrivare tanto in basso?
La mia mente ha visualizzato il tutto così: un gruppo di sciacalli politici e politicusi: i denti aguzzi; gli occhi ricolmi di sangue; il linguaggio che ammicca o che indica per certa e condivisa una volontà che è solo personale di un bambinone viziato e senza onore.
Bestie!
Bestie politiche che trascurano volutamente ricostruzioni, dettagli, ragioni sacrosante che nel loro interesse dovrebbero condividere anzichè condannare senza aver mai compreso
il danno che stanno facendo al partito e a tutti gli iscritti.
Io sono un uomo di An e non sono iscritto a Destra di Base, ma da uomo di destra sono per le regole, per la legge, per l'onore.
A Lisi dico: fai un confronto con Napoli; fai vedere il resoconto cassa, basta con l'utilizzo pèersonale della federazione.
A Napoli dico: sei una persona perbene; mi associo alla tua battaglia per la moralizzazione del partito; da oggi considerami uno di Destra di Base.
A Napoli farò sapere chi sono chiamandolo nei prossimi giorni.
all'anonimo che ha postato l'ultimo commento cancellato:
padronissimo di pensarla come credi, ma una cosa è certa, noi non faremo mai le cose vergognose che fate voi:
1)evitare i confronti politici,
2)nascondere i resoconti cassa,
3)aizzare e coinvolgere altre persone nelle vostre guerre personali contro gli avversari politici più forti, riempiendole ad arte di menzogne, odio e risentimento e ricattandole in ogni modo,
Vergognati!
CARO NAPOLI E' VERO CHE LISI TI HA FATTO 18 QUERELE?
UNO CHE
SABATO C'ERA
la destra e' finita...
andate in pace!
L'EVAPORAZIONE DI AN...
BERLUSCONI DICE CHE FORZA ITALIA E PDL SONO LA STESSA COSA… AN E’ ORMAI IL PARTITO-EUTANASIA, IN ATTESA CHE STACCHINO LA SPINA, MEGLIO EVITARE L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO…
Al Consiglio nazionale di Forza Italia c’era pure il copione di tre paginette già scritto, interventi e votazione conclusiva per acclamazione inclusi.
Cambiando la regola che impone la convocazione di un Congresso nazionale per decidere la linea politica e conferendo pieni poteri al presidente Berlusconi, si passa da Forza Italia al PdL come un refolo di vento.
Il premier interviene per ricordare che non cambia nulla, invece che Forza Italia ci si chiamerà PdL, tutto rimane come prima. Neppure un accenno ad Alleanza Nazionale, neanche per dimostrare, con un minimo di classe, di salvare le apparenze.
An è evaporata, sempre più vicina ad una icona eutanasica, in attesa che venga posto fine all’accanimento terapeutico che sarebbe in questo caso senza ragione, come l’esistenza di An, in fondo.
A un certo punto compaiono in sala Matteoli e La Russa, ascoltano l’intervento di Verdini e se ne vanno. Il discorso di Berlusconi viene liquidato diplomaticamente con un “Ha parlato da capo di Forza Italia” e poi La Russa chiosa: “An non perderà un briciolo della sua identità”, in effetti concordo, non avendola mai avuta, difficile perderla.
Per una volta siamo d’accordo con Bossi che ha commentato “Al loro posto mi sarei tenuto il mio partito: non si cresce, si diminuisce e crescono i problemi”, non ci vuole molto a capirlo, basta guardare i risultati delle politiche.
La battuta più bella l’ha avuta il ligure Alfredo Biondi, “maledetto toscano” di origine, presidente dell’Assemblea e uno dei fondatori di Forza Italia: “Berlusconi all’inizio mi disse che voleva fare un partito liberale di massa…oggi di massa ce n’é tanta, di liberali poco”.
Se Alfredo fosse stato di destra, probabilmente avrebbe dovuto sostituire il termine “poco” con “nulla”. Siamo al “sciogliete le righe”, ognuno a casa propria, facendo coincidere la professione politica con gli affari propri.
Sottolinea Marcello Veneziani: “In una coalizione come questa, la destra avrebbe dovuto essere la forza con più storia e più cultura, più senso dello Stato e spirito pubblico, più difesa della famiglia e della tradizione italiana, mediterranea ed europea, più voglia di incidere sulla formazione civica e sui beni culturali. E invece, totale latitanza”.
In giro per l’Italia, tenendo conferenze, racconta Marcello,”trovo platee di destra che inveiscono contro Fini che ha ucciso la destra. Nel padovano ho trovato finalmente uno che lo difende, ma quando si presenta scopro che è un assessore di sinistra, ora capisco”.
Questione, diciamo noi, anche di modelli comportamentali. In altri tempi c’era una moralità per cui se un posto era della minoranza, spettava ad essa indicarlo.
Mai sarebbero state ammesse squallide furbate come votare Villari alla Vigilanza: è la differenza che passa tra un Valensise e un Maceratini rispetto a un Bocchino, per capirci.
Destra era rispetto della parola data, non tutelare cordate di sinistra, convertite sulla via di Arcore (vedi Cai) o aumentare il peso sui media, attraverso l’appropriazione indebita di un organismo di controllo spettante all’opposizione.
La Destra vera non avrebbe mai avuto paura di Orlando.
No la Destra è cosa seria. Ha ragione Pietrangelo Buttafuoco quando ricorda che una volta “la destra era il senso della tradizione, della fede, della patria. Ora dovremmo difendere le discoteche, la vita à la page e il consumo?”
Per poi ottenere cosa? Già in An paventano che alle prossime Europee si perderanno due parlamentari, schiacciati tra Lega da una parte e candidati forti di Forza Italia dall’altra i quali avranno il traino di Berlusconi capolista, mentre Fini è ibernato nella carica istituzionale.
Sarà la prima avvisaglia di come il rapporto 3 a 7 durerà poco, a cominciare dalle prossime regionali, i più “protetti” salveranno il posto, gli altri salteranno come birilli in tutta Italia.
Tanta gente che come noi da ragazzi, non frequentavamo i salotti borghesi, ma la libertà la difendevamo in tutte le piazze d’Italia.
Prima che qualcuno volesse insegnarci cos’è e farci iscrivere al “partito della libertà”, noi ce la siamo conquistata palmo a palmo, goccia di sangue a goccia di sangue, lacrime e sudore.
Mentre qualche maestro di oggi pensava solo a fare i quattrini costruendo immobili e qualcun’ altro girava impeccabile con l’impermeabile del tenente Sheridan…
Se questa è destra, meglio davvero che si stacchi la spina.
Idee e valori non hanno bisogno di vita artificiale, e della socialità della elemosina che il ricco fa al povero a Natale.
Siamo altro, rappresentiamo altro: il nostro popolo non ha bisogno di “cattivi maestri”, ma di amore, di passione politica, di sangue e rabbia, di cervello e sentimento, di etica e disinteresse. Di destra sociale VERA, di DESTRA DI BASE!
Rolando.R.
Dico che è ora di finirla con queste bassezze, sono stufo di ascoltare tutte queste "Mediocrità", il Presidente provinciale, è Lisi, a lui toccano le decisioni!!! Se ci vuole espellere a tutti i costi, che lo facesse pure, io non campo di politica, nemmeno mai il partito mi ha dato, ed ancora, non ho mai chiesto nulla, se non qualche incontro per definire quali potessero essere le strategie della politica locale, in funzione alle elezioni.
Mia figlia lavora a Milano, Mio figlio ha un'azienda multimediale, dove mai è stato interpellato per un eventuale lavoro, gli altri miei parenti sono: uno è a Milano presso l'azienda ATM e grazie al partito, lavora ancora lì (grazie Ugo), uno a Ravenna, uno ha un'azienda automobilistica ad Otranto, uno ancora ha un'albergo sempre ad Otranto, l'altro ha un bar ancora ad Otranto, mia sorella lavora da trent'anni al comune di Otranto, un'altro mio nipote laureato alla Bocconi con 110elode lavora a Milano presso la Fondazione Pomodoro, un altro mio fratello con problemi di salute, che l'on Lisi conosce molto bene, ed è pensionato (fosre grazie al suo interessamento). Provate ad immaginare, quanti miei amici e parenti votano Aleanza Nazionale, alla quale Lisi vuole rinunciare, ma se lui oggi continua ad essere un parlamentare, è anche grazie a tutte queste persone pocansi citate. Fai quel che ti sembra più giusto caro Onorevole Lisi, potrai espellermi dal partito, ma io sono un Camerata e tale morirò, con te e senza di te!!!
Ti ho chiesto ancora, via SMS che, se fossi nel torto, di indire una riunione provinciale e di sputtanarmi vicino a tutti, ma a questo SMS, nessuna risposta...!
A voi amici di Alleanza Nazionale, ogni tipo di considerazione!!!
Torna in Puglia, precisamente nel Salento, per una nuova due giorni, “La Fiaccola Tricolore”, il saggio di Fabrizio Tatarella sulla storia dei movimenti giovanili della destra italiana che continua a riscontrare apprezzamenti in giro per l’Italia.
Il libro di Tatarella sarà, infatti, presentato sabato 29 novembre a Galatina alle ore 19,00, presso la libreria Fabula per un incontro con i lettori e i simpatizzanti alla presenza del Presidente provinciale di An di Lecce, On. Ugo Lisi, e di tutti i dirigenti del partito, di Azione Giovani e Azione universitaria.
Domenica 30 novembre, invece, a Campi Salentina la “Fiaccola Tricolore” alle ore 18,00 sarà presentato nel corso della XIV Fiera della Città del Libro, prestigiosa manifestazione che in questa edizione vede ospiti, tra gli altri, autori come Mario Capanna, Giordano Bruno Guerri e Mario Desiati. Con l’autore si confronteranno sulla storia della destra la Senatrice Adriana Poli Bortone, Coordinatrice regionale di An Puglia e Vice Sindaco di Lecce e l’On. Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi, entrambi protagonisti della destra pugliese.
Vai Adriano, che qui a Lecce siamo tutti con te!
Come potevamo assistere passivamente alla vostra battaglia per una giusta causa.......destra di base, siamo con voi!
Non mollate
IL PDL...COME PSI DI CRAXI ?
Fra poco il Pdl diventerà partito “unico” e Forza Italia e Alleanza Nazionale saranno un ricordo.
Di fronte a un evento politicamente di grande rilievo, non mancano in questa fase costituente, mugugni, malcontenti, dissensi.
Non è solo la solita questione della spartizione dei posti. Ci sono almeno due nodi di fondo, irrisolti.
Il primo
riguarda l’identità di Forza Italia e di An, cioè i due partiti costituenti il Pdl. Di fatto sarà AN ad essere cancellato. E questo nel partito di Fini lascerà tracce, con dissensi e perdita di consensi.
Il secondo
riguarda il carattere democratico della nuova formazione politica. Il Pdl, così come è stato Forza Italia, sarà la “fotografia” del suo leader, cioè Silvio Berlusconi.
Quindi, come Forza Italia, (e come tutti gli attuali partiti), il Pdl non sarà un partito “liberale”. Berlusconi crede che la (sua) leadership può sostituire la partecipazione. Partecipazione che, con lui al comando, diventa un orpello. Come la democrazia. Inutile.
Ecco perché non essendoci confronto interno, non servono regole; ecco perché ci si iscrive al nuovo partito attraverso internet; ecco perché quando si esce sconfitti (come recentemente in Trentino) Berlusconi rovescia la frittata: “Se c’ero io … “, e approfitta della debacle per rilanciare la giustezza della sua impostazione: “Il partito sono io”. Ed è così.
Evidentemente, anche in questa vicenda, la storia non insegna niente.
Facendo le debite differenze, il Partito socialista craxiano era un po’ l’antesignano di Forza Italia e del Pdl. Un partito “per il potere”, con un “uomo solo” al comando, che, nel bene e nel male, faceva e disfaceva tutto.
Tant’è che all’esplosione di Tangentopoli, persino nei vertici (Martelli, De Michelis, Amato ecc.) non sapevano (o fingevano di non sapere) come e perché il Psi e loro stessi sguazzavano nell’oro.
Fuori Craxi, il Psi si frantumò come colpito da una gigantesca esplosione. E fu la fine.
Non sono pochi a prefigurare la stessa scena nel Pdl quando, Dio non voglia, il Cavaliere sceglierà (o sarà costretto a scegliere) altre strade.
Meno male che almeno qui nel salento ci siamo noi di Destra di Base, che però dovremmo fare molta, ma molta attenzione.
Gianni Miccoli
Secondo gli ultimi sondaggi, al nord, an é in evaporazione, viene percepita come il partito più centralista che ci sia.
Cresce invece la lega.
Chissà qui al sud come stiamo messi?
Nella nostra provincia, certamente male, specie da quando c'è Lisi.
ci centra casa pound cu bui? E' forse una questione di lecchinsggio in vista delle provinciali?
Caro Will, dalla tua domanda si evince oltre ogni ragionevole dubbio che qualsiasi risposta ti venga data che sia diversa da quella che ti sei dato da solo...sarebbe per te assolutamente incomprensibile.
Quindi, torna a cuccia
e salutami
il tuo padrone
pisciacchione.
La domanda dovresti porla, al responsabile provinciale Sig. Emanuele Spedicato, quale ci pregiamo di averlo conosciuto e trattato temi della politica nazionale e salentina.
Per quanto riguarda te caro Will, non sappiamo proprio chi sei!!!
BEN DETTO GANDALF.
A CUCCIA WILL..!!!
WILL è un nome composto da quattro lettere.......come LISI.....
Che strana coincidenza, no?
Ilaria/83
A WILL O COMU TE CHIAMI ADDAVERU:
OGNETUNU STAVE CU CI VOLE
E CU CI SE SSIMIGHIA O SE ACCHIA BONU.
TUNE VO STAI CU LU LISI;
NUI VULIMU STAMU CU CASA POUND.
LU PRUVERBIU TICE:
"DIU LI CREA
E LU JENTU
LI COCCHIA"
TE BASTA COMU SPIECAZIONE?
a voi di ddb solo un aggettivo:
G R A N D I
Giorgio Almirante
La nostra storia, il nostro futuro!
La memoria torna indietro di 32 anni quando partecipammo ai nostri primi comizi dell'allora M.S.I. Avevamo appena 16 anni e rimanemmo folgorati da un fulmine a ciel sereno, Fummo presi da una scossa improvvisa ma indolore, anzi direi paragonabile a quella iniezione vitale senza la quale saremmo rimasti ingarbugliati nell'oblio della distorta storia dei vincitori.
Questa iniezione vitale si chiamava Giorgio Almirante, uno dei più grandi (se non il più grande) politici della storia del dopoguerra italiano, inviso a molti, amato da tanti altri ma indubbiamente rispettato da tutti.
Giorgio Almirante, il nostro indiscusso ed indiscutibile condottiero, è stato l'unico politico, a nostro giudizio, che riusciva a vedere nel futuro del nostro paese, ne denunciava gli orrori del "regime" democristiano senza remore e senza dubbi, riusciva a vedere al di là dei momenti storici dell'epoca riuscendo a dire che "LA DESTRA E' o NON E'" intuendo così, con anni di anticipo, quello che poi sarebbe stato il destino della Destra Italiana all'indomani della svolta di Fiuggi, cioè lo sfaldamento della destra in tante correnti, in tanti partitini.
Ma Giorgio Almirante riuscì a percepire anche il pericolo, che poi si è chiaramente manifestato con le ultime votazioni, e cioè la perdita della identità ideologica, l'omologazione in un unico contenitore dove vige ed impera il pensiero unico, l'annullamento di una personale coscienza politica in favore del "carro buoi" della politica.
Oggi la Destra non è rappresentata nè all'interno nè all'esterno del Parlamento, dimostrando ancora una volta di non saper coagulare intorno ad un unico progetto politico condiviso le varie anime della stessa destra. Infatti quello che manca alla destra odierna è un leader carismatico, di alto profilo politico, di alto spessore ideologico, che determini quella che da anni è una auspicata e richiesta a gran voce riunificazione sotto un'unica bandiera delle diverse anime della destra sociale italiana.
Ma è proprio dal testamento politico, filosofico e culturale almirantiano che dobbiamo ripartire perchè esso è ben lungi da essere lontano dalla realtà odierna, avvolta com'è da una crisi senza pari di valori, di identità, di moralità, stritolata dalla congiuntura economica, dalla delinquenza organizzata e dalla invasione quotidiana di extracomunitari, con un tasso di clandestinità più alto rispetto a tutto il resto d'Europa.
Da lì siamo gioiosamente "obbligati" a ripartire, dalla visione futurista almirantiana è necessario riavviare il motore della nostra Patria, senza cadere in inutili nostalgismi che sarebbero soltanto deleteri ma che devono servire come punto di partenza per ricostruire la nostra Patria depredata da 50 anni di regime democristiano e devastata dai poteri economici occulti che oggi come ieri la fanno da padroni alle spalle dei più deboli, degli operai, degli impiegati, della gente comune.
Dobbiamo essere capaci di andare fra la gente per la gente, dobbiamo andare "casa per casa" con il nostro volto e con il nostro coraggio, parlare ad uno ad uno con i nostri concittadini tutte le volte che facciamo politica, dobbiamo passare dalla politica politicante, quella delle poltre e dei divani, a quella delle strade, dei manifesti, dei contatti umani. Recuperare la fiducia della gente verso la politica sana, quella che si fa perchè ci si crede e non perchè ci si guadagna!
Questo è il nostro compito, questo è il nostro obiettivo!
MEMENTO AUDERE SEMPER!
da LIBERO del 22 Novembre 2008
Parlami di destra. Sono in Veneto, giro l’Italia e ovunque sento chiedermi una cosa: parlaci della destra, per favore, almeno tu. Hai scritto libri e pezzi sulla destra, per anni; ora non ne parli più, eviti l’argomento, ti occupi d’altro, non polemizzi più nemmeno; ma non sei preoccupato della scomparsa rapida e indolore della destra? C’è chi si riferisce allo scivolare nella notte di Alleanza Nazionale e del suo capo in testa; c’è chi si riferisce all’annessione forzista, come qualcuno con residuo orgoglio di appartenenza dice, che si papperebbe come una balena la destra italiana. E c’è chi intende proprio la cultura politica, le idee. Alcuni allineati e coperti nell’agonia di An, il partito-eluana a cui staccheranno il filo tra qualche settimana, chiedono di tener vivo almeno il ricordo della destra. È come se avessero rinunciato alla realtà e si accontentassero del suo racconto. Finita la cronaca vogliamo la narrativa, il romanzo della destra. Cantaci o diva del pelide… Si, è vero, non ho voglia di parlarne, non ho interesse, ho nausea. Considero ormai chiuso il discorso, inutile.
Marcello Veneziani
Lisi sul quotidiano di Lecce.
"Giù le mani dalla Federazione!"
Il prlamentino è tutto con il presidente!
W il presidente!
Fuori dal partito i ribelli ( di DDB. n.d.r.)
Sempre più basso...
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO ALLA LETTERA "ALLARME USURA" INVIATAGLI DAL NOSTRO ADRIANO NAPOLI
Roma, 27 novembre 2008
Caro Napoli,
ho letto la Sua e-mail e riconosco la fondatezza delle Sue preoccupazioni. Nell’ambito del pacchetto anticrisi del Governo, tuttavia, figura un punto che ritengo meriti attenzione: l’affidamento alle prefetture del monitoraggio dei crediti bancari e dei tassi di interesse praticati nei finanziamenti alle imprese, fornirà infatti un contributo di certa utilità per la risoluzione del problema.
Nell’assicurare massima vigilanza sul punto, colgo l’occasione per inviarLe un cordiale saluto.
Alfredo Mantovano
Si esprime apprezzamento per la risposta dell'On. Mantovano sull'allarme usura e si prende atto della sua dichiarazione di "vigilare sul punto" a patto che l'attenzione sia rivolta a 360 gradi dal momento che "qualcuno" su questo blog sa benissimo che l'usura viene praticata, COME INFATTI E' STATA PRATICATA!!!, da chi meno ce lo aspettiamo...ma fortunatamente giustizia sarà fatta!!! chiunque sia e di qualunque "colore politico" o "appartenenza" di corrente politica!!! A buon intenditor poche parole... Ci si augura che anche e soprattutto su questo l'On. Mantovano sia daccordo. Sarà gradito cortese riscontro. Grazie.
RADIO TROMBA NEWS:
FIATO AI....... TROMBONI !
Camera Caritatis/ 15 milioni per Fantozzi...
Sabato 29.11.2008
15 Milioni. Come dire il doppio delle persone che in Italia vive sotto o nei pressi della soglia di povertà. invece è probabilmente una cifra vicina a quella che, tradotta in euro, percepirà il Commissario straordinario di Alitalia, Fantozzi. O perlomeno questo risulta a noi, deputati del PD in commissione trasporti alla Camera, che abbiamo sottoposto al Governo un'interrogazione urgente, e che attendiamo volentieri una smentita di questa cifra. Il Commissario Fantozzi, ha già in parte reagito, sostenendo che egli non ha sottoscritto nessun contratto, ma che la cifra che alla fine della liquidazione di Alitalia egli percepirà, sarà calcolata sulla base di tariffari professionali dell'ordine dei commercialisti.
ll Governo per adesso tace.
Proprio da un lettore di Camera Caritatis, Alberto, di Milano, operatore finanziario, mi è già giunta una critica alla nostra interrogazione, dice che sa di populismo e demagogia, e che la tariffa professionale è la tariffa professionale.
Può essere, ma il problema è tenere insieme le cose che accadono, in un paese in cui la manovra di Governo anticrisi porterà nelle tasche dei meno abbienti poche decine di euro, in un paese in cui i contribuenti pagheranno una cifra intorno ai tre miliardi di euro per sanare i debiti di Alitalia, che non avrebbero pagato se l'operazione Air France fosse andata in porto, in un paese che sta per tagliare 12500 posti di lavoro nel passaggio da Alitalia a Cai, beh in questo paese occorre ancora secondo me indignarsi se si coglie il segno di esasperate disuguaglianze. Può essere che il tutto sia sorretto da un tariffario professionale, ma probabilmente anche i premi di fine anno da decine e decine di milioni di dollari, che gli amministratori delegati delle maggiori banche americane si sono tagliati, forse anche quelli erano sorretti da accordi e calcoli percentuali.
Il Mondo è preda di una crisi che morde le famiglie, che ne modifica i comportamenti, ne riduce la capacità di spesa, ne rende incerto il futuro. Da qui alla fine dell'anno in Parlamento discuteremo 7 decreti del Governo, uno solo riguarderà la situazione economica delle famiglie, e come detto produrrà una insufficiente elemosina. Certo il Governo ha bisogno di soldi, ma l'Europa ha concesso ai paesi europei la possibilità di aumentare di un punto il rapporto deficit/pil. Una possibilità che Tremonti, contrariamente a Francia e Germania non vuole sfruttare.
Una giovane ragazza madre di Milano, ha rubato un pacchetto di carne in un supermercato, vive con 400 euro al mese, ha una figlia e ne aspetta un'altra. E' stata intervistata ad Anno Zero.
E' lei la sconfitta della politica, è anche per lei che bisognerebbe in questo paese indignarsi ancora, e chiedere a chi può, di buttare le tariffe professionali e di rimettersi in sintonia con l'umore delle persone. Se non ci sono soldi per detassare le tredicesime, non dovrebbero essercene neanche per i 15 milioni del commissario di Alitalia.
fiano_e@camera.it
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
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