
"Diamo subito un nome al candidato presidente della provincia del Pdl e cerchiamo di fare presto se non vogliamo rischiare di perdere la Provincia anche questa volta."
Si alza forte nel centrodestra l’appello dei circoli Destra di Base che rappresentano buona parte di Alleanza Nazionale e sul territorio e oggi anche nel Pdl e che stanno attrezzando una lista identitaria composta principalmente da esponenti di An di tutta la provincia.
"Siamo consapevoli che la colpa di questa sconcertante situazione non è del ministro Raffele Fitto, ma è principalmente di chi ha gestito negli ultimi mesi con estrema incapacità e senza un minimo di responsabilità la Federazione Provinciale di Alleanza Nazionale, abbandonando a sé stessi i nostri circoli territoriali ed impedendo a chiunque, soprattutto ai nostri dirigenti più capaci di divenire a loro volta autorevole ricambi di una classe dirigente ormai troppo inadeguata e litigiosa.
Così, dopo l’ultima devastante spaccatura che ha portato la nascita del movimento politico di Adriana Poli Bortone, il popolo di Alleanza Nazionale, o meglio ciò che ne è rimasto, si ritrova in un Pdl praticamente privo di validi riferimenti identitari in cui tra l’altro si sono recentemente riversati ( e forse non saranno gli ultimi ) importanti nomi del centrosinistra che, oltre a spostare l’asse politico del Pdl sempre più lontano da An, vantano esperienze amministrative di tale prestigio da collocarsi davanti ai nostri migliori rappresentanti gettando nello sconforto dirigenti e militanti non solo di destra ma di tutto il centrodestra.
Per carità, siamo felici che i vari Ria, Casilli, Pindinelli, Pepe abbiano capito che il futuro del paese e' nel Pdl e si siano finalmente resi conto che abbinare il mondo cattolico alla sinistra italiana è stata un'esperienza a dir poco fallimentare. Ma la felicità per questa loro scelta non deve farci dimenticare i meriti e le capacità di quanti hanno da sempre "portato la croce e cantato" in nome e per conto del centrodestra salentino proprio contrapponendosi a questi nostri nuovi amici, che occupavano ruoli e incarichi istituzionali di enorme prestigio dall'altra parte della barricata...
Destra di Base ha sempre creduto convintamene nel progetto di formazione del Pdl, e in questo progetto politico ha voluto esserci per continuare a rappresentare e tutelare i militanti i dirigenti e gli elettori di An, che alla nostra associazione fanno riferimento e che si aspettano di vedere applicate anche nella nostra provincia le tesi, da tutti più volte citate durante i lavori congressuali fondativi del Pdl, sulla partecipazione e sulla meritocrazia.
Per questo invitiamo chi di dovere ad ufficializzare al più presto il nome del candidato alla carica di presidente del Pdl, con l’auspicio che lo farà tenendo in debito conto gli uomini e le ragioni della destra salentina, che merita la massima considerazione e il massimo rispetto e che dispone ancora oggi di una base militante eccezionale e di autorevoli e capaci personalità politiche e istituzionali.
......
58 commenti:
Veramente condivisibile il post di Napoli, ma come è possibile assistere passivamente a queste idiozie che i nostri dirigenti stanno facendo. Ma che razza di politica è questa.....dobbiamo provare vergogna, con due partiti di alto livello, con uomini capaci, dobbiamo assorbirci un candidato del PD.
Avvertiti, se lo sceglierete, ve lo voterete da soli, AN non ci sta, non ne vogliamo sentire parlare, convincete Ugo Lisi, altrimenti va bene la Poli Bortone, non fate scherzi, tutta AN è contro questa scelta.
Certo che con questi personaggi non è che il PDL farà molta strada.
Il grande stratega Fitto pensa di avere messo in campo una squadra vincente?
RIA e CONGEDO di formidabile avranno solo la capacità di fare il vuoto tra gli elettori di FI da una parte ed i militanti di AN dall'altra.
Come novelli Don Chisciotte e Sancho Pansa scenderanno in campo lancia in resta seguiti da un'orda di quattro gatti, tre nani e due ballerine convinti di partire per una gita fuori porta.
E sì, caro Ministro! perché i soldati... anzi, gli uomini di DESTRA, quelli veri, quelli forgiati nelle fucine dei valori immortali, e non cresciuti alla mensa della pagnotta, loro, NOI non ci saremo.
Non ci saremo quando il miope pressapochismo di chi persevera a sopravvalutare se stesso, porterà il centrodestra all'ennesima sconfitta nella corsa a Palazzo dei Celestini.
Sarebbe la replica di un film già visto in occasione delle scorse elezioni regionali, ma non è un film, purtoppo è la dura realtà che ci attende dal prossimo giugno.
Con buona pace di FITTO e MANTOVANO, la base militante della DESTRA è qualcosa di diverso dal banco di un robivecchio di Porta Portese: non è merce che si compra la domenica mattina, è un'idea che si conquista con l'abnegazione ai valori identitari di una vita.
CON DESTRA DI BASE E CON ADRIANO NAPOLI.
RADIO TROMBA NEWS:
RADIO TROMBA COMUNICA la discesa in campo di DESTRA ITALIANA CON RAUTI NEI 36 COLLEGGI ELETTORALI LECCESI.
http://destraitalianaxlecce.blogspot.com/
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
"DDB. SUBITO IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PDL... POSSIBILMENTE DI AN."
_____________________
Ma quale AN, che non esiste più! Napoli sei un povero illuso! STAI MORENDO DEMOCRISTIANO! CONTENTO TU!
PER RADIO TROMBA:
"DESTRA ITALIANA CON RAUTI" E' UN MOVIMENTO INESISTENTE A LIVELLO NAZIONALE, MA CHI PRENDETE IN GIRO ANCHE VOI!?
http://destraitalianaxlecce.blogspot.com/
PER RADIO TROMBA NEWS:
Ma non ti rendi conto di aver segnalato un blog assolutamente vuoto? Ma dove vuoi andare? Aderisci a "Salento Tricolore" oppure suicidati.
Cmq la vostra ostinazione a non accettare supinamente, come altri invece hanno fatto, le imposizioni dall'alto contro gli interessi di An è davvero encomiabile.
Bravo Adriano.
in alto i cuori e sempre presenti con la nostra solita dignità militante che non teme confronti di sorta con nessun ex democristiano.
E' vero Adriano, il popolo di destra è proprio eccezionale e dovrebbero rendersene conto bene bene i nostri amci forzisti. E
Fitto sappia che An non è La Città, con tutto il rispetto per Manca e company.
Bravo Adriano.
An con DDB sarà resterà viva sempre, Ria o non Ria.
Stupendo anche l'articolo di oggi sul Quotidiano di Lecce.
Adriano sei grande.
Come sempre!
Lucio
Alla fine vedrete che per il centrodestra si candiderà alla presidenza della provincia Giovanni Pellegrino..!!??
DAL 1' MAGGIO CONGEDO RIENTRERA' IN POSSESSO DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI AN.
CARO SAVERIO SE VUOI ESSERE RIFERIMENTO DI TUTTI GLI EX AENNINI DEVI IMPEGNARTI A MERITARTI LA FIDUCI E LA STIMA DI TUTTI NOI.
ALTRIMENTI FARAI LA FINE DI LISI.
SAPPILO.
BUONE FESTE
E' vergognoso sentire argomentazioni di questo tipo, ma com'è possibile sentire ancora parlare di AN, FI, ma non dovremmo essere un partito unico? A che cosa serve ripristinare la federazione con Congedo, vi state rendendo conto che siete ridicoli? Noi vogliamo la sede Provinciale del PDL, un vero punto di riferimento per tutti, altro che componenti che poi alla fini non trovano nemmeno candidati di presentare una lista tanto pubblicizzata per le provinciali, ma poi come di consueto prontamente disattesa, è ridicolo tutto questo.
Per non parlare poi, d'altro.....Grazie a voi di AN e a voi de la Città, riusciamo ad avere come candidato presidente della provincia un Senatore del PD....VERGOGNA!!!!!!!!
Vincerà la Poli, state consegnando la provincia alla Senatrice, penso che ora più che mai, se la merita tutta questa vittoria.
Siamo alla frutta, Fitto ci ha messi tutti in saccoccia. Secondo voi Saverio Congedo può tutelare AN oramai defunta? Mantovano, che ha interessi solo a Roma, qui a Lecce vuole solo il piccolo orticello per i fedelissimi della Città. Quindi per noi nessun futuro in questo PDL. Se abbiamo tutti un minimo di intelligenza, visto che il cielo ora è un pò schiarito, abbiamo il dovere di schierarci con la Poli in nome del vecchio MSI. E' l'unica che rappresenta i missini, che ha l'aurorevolezza politica e culturale. Sarà pure cinica e avrà commesso tanti errori: anche il "NONNO" non fu perfetto!!! Ma noi non possiamo essere tra i congiuranti dell'8 settembre ne tra i vigliacchi di Piazzale Loreto, ne perseguire strategie carbonare, non certo provenienti dalla nostra stirpe tricolore e missina. Adriano, se è vero che hai a cuore la Destra missina, prima ancora che ai tuoi progetti, hai il dovere sacrosanto di dichiarare pubblicamente che questo PDL vuole la scomparsa definitiva della classe dirigente di AN, con unica riserva per chi si è prostrato.
HAi il dovere di dire che Congedo rappresenta solo La Città.
Hai il dovere di fare una tua lista con Adriana Poli Bortone in nome di AN.
Solo in questo modo potremmo rafforsarci e se è vero che il PDL è una strada obbligata, quando ci entreremo lo faremo a pari dignità, sensa andare a rincorrere nessuno, quelli che tu oggi nel post chiami "chi di dovere".
Porca miseria, dopo tanti sacrifici e lotte oggi siamo costretti ad inchinarci ancora lorsignori, i padroni di oggi.
Forza Destra di Base, avanti tutta a Destra con Adriana Poli Bortone.
CARI AMICI, FINIAMOLA CON LA CHIACCHERE, DOBBIAMO RIMANERE A DESTRA, A NOI LA VECCHIA DC TUTTA RIESUMATA NON PIACE.
QUINDI LA SENATRICE POLI, E' L'UNICO POLITICO AFFIDABILE.
A chi giova una lista identitaria per sostenere Fitto e Ria?
Non certo ad An, a Destra di Base e nemmeno a te, caro Adriano.
Lavorare per gli altri senza nemmeno avere il diritto di parola....
non mi sembra intelligente....
Se proprio volete fare una lista fatela con la Poli.
Buona Pasqua caro Adriano e Buona Pasqua a tutta Destra di Base.
Il vero coordinatore provinciale del PDL e' Fitto
il vero vicecorrdinatore provinciale del PDL Mantovano
ALTRO CHE CHIACCHERE!!!!!
RAGAZZI SE CONGEDO E' IL VICECOORDINATORE DEL PDL E A MAGGIO PRENDERA' LE REDINI DELLA FEDERAZIONE IO ME NE VADO.
TANTO SO BENISSIMO CHE LA/CI USERA' SOLO PER PREPARARSI LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI DELL'ANNO PROSSIMO.
QUINDI CIAO A TUTTI.
CONSIGLIO VIVAMENTE A DESTRA DI BASE DI FARE UNA SEDE PROVINCIALE DOVE I VERI MILITANTI DI AN POSSANO INCONTRARSI PERIODICAMENTE SENZA PAURA DI ESSERE SVENDUTI/ACCOLTELLATI ALLA SCHIENA ALLA PRIMA OCCASIONE.
BONA PASQUA A TUTTI!!!
SCISSIONE / Nel gruppo anche Franz Turchi. Oggi prove generali a Strasburgo, con una conferenza stampa sull' euro. Il sindaco di Lecce: An non copre più gli spazi
Nasce Destra Italiana. Via libera del premier
Poli Bortone, Mussolini e Veneziani fondano un nuovo partito. Il Cavaliere darebbe una dozzina di collegi
ROMA - Il sindaco più popolare delle Puglie e la guagliona populista, l' intellettuale e l' erede di una dinastia politica. Due uomini e due donne del Sud, destra a denominazione d' origine controllata ma anche destra moderna, europea, telegenica. A quella parte politica, senza incertezze e sin nella scelta del nome, si rivolge il neo partito che, secondo le ultime voci, sta per nascere da una costola di An. Si chiamerà « Destra italiana » e sarà tenuta a battesimo da Adriana Poli Bortone, Marcello Veneziani, Alessandra Mussolini e Franz Turchi. Neanche un responsabile del casting avrebbe saputo fare di meglio. Adriana Poli Bortone copre il ruolo della politica d' esperienza: competente, affidabile, bella, un sindaco di Lecce che i suoi concittadini hanno rieletto col settanta per cento dei voti ( e centomila preferenze alle europee). Marcello Veneziani, neanche a dirlo, è l' intellettuale del gruppo. Conosce bene le debolezze della gauche caviar e, a differenza di altri, vive senza complessi e se ne frega dei salotti: si tratti di stipendi Rai o del suo privatissimo divorzio, se decide di attaccare sa come mordere. Alessandra Mussolini è Alessandra Mussolini: alle regionali non ha neppure sfiorato il fantasmatico 9 per cento che qualcuno le attribuiva, ma un suo consenso ancora ce l' ha e, a quanto pare, non vorrebbe privarsene. Liberatasi dei camerati Tilgher e Fiore, ora Alessandra vira su posizioni più soffici: lei che ha sempre scelto in forma manichea, o di qua o di là, o sì o no, al referendum - per esempio - si asterrà. Franz Turchi, infine. Nella banda dei quattro rappresenta, con la Mussolini, gli under quaranta: anche lui con un cognome simbolico per la destra italiana, un padre e un nonno che, da Mussolini ad Almirante, sempre da quella parte sono stati. Il giovane Franz, però, è moderno, parla inglese, ha una foto con Bush e va spesso negli Stati Uniti. L' Avvocato ne era incuriosito e quando Franz sposò Elisabetta Caltagirone ( dalla quale si è poi separato) alla festa arrivarono tutti, da Andreotti a Casini. Poli Bortone, Mussolini e Turchi esordiranno oggi a Strasburgo con una conferenza stampa congiunta, ufficialmente convocata per parlare di euro. In realtà, si tratterebbe di prova generale del nascente nuovo partito al quale, dicono, non mancherà, in futuro, la paterna benedizione del cava lier Silvio Berlusconi. Paterno, e come sempre generoso con chi gli manifesta simpatia, il premier sarebbe perfino pronto a sostenere il gruppetto. A modo suo, si capisce: con una dozzina di collegi. D' altra parte, la crisi di Alleanza Nazionale è evidente e la leadership di Fini vive una fase opaca: nel partito si susseguono scontri surreali, come quello che, a Catania, vede al centro di una faida interna il potenziale assessore Nino Strano. I suoi colleghi di An si oppongono alla nomina ( « Non è neppure stato eletto » protestano) ma Fini, che pure per Strano non aveva mai manifestato particola re simpatia, sostiene invece a sorpresa la candidatura, appoggiata peraltro anche dal forzista Gianfranco Miccichè. Lo Strano caso Catania non è il primo nè l' ultimo e intanto gli aennini si deprimono. Publio Fiori, democristiano che, come Gaetano Rebecchini e Domenico Fisichella, aderì prima al Msi e poi ad Alleanza Nazionale, sta per lasciare via della Scrofa per confluire in una nuova formazione. Dicono fosse addirittura pronto per la Margherita ma la generosa campagna acquisti ( dai socialisti agli ex diccì, fino ad An) sarebbe stata stoppata dai custodi dell' ortodossia ulivista. Stando così le cose, non sorprende che Adriana Poli Bortone confidi oggi la sua insoddisfazione: « In Italia c' è ancora uno spazio di destra: perché lasciarlo all' estremismo? Se qualcosa succederà, vorrà dire che ci prenderemo lo spazio che ci compete, quello della destra - si sfoga viaggiando verso Strasburgo - Alleanza Nazionale non lo copre più, mi sembra anzi che faccia di tutto per non coprirlo. Io sono sempre stata battagliera: se han no deciso di perdere, non ci sto » . La delusione è legata al particolare momento che vive il suo partito ma non solo: « In An non sai con chi parlare e in giro c' è un certo rassegnato cinismo che non mi piace. L' anno scorso avevo proposto di autoridurci lo stipendio, dieci per cento in meno per tutti noi di An: di fronte alla crisi economica del Paese, mi sembrava opportuno. Idea respinta con danni. Io in questo partito ci sono nata, ero nel Msi, ho creduto in Alleanza Nazionale, ma sembra quasi che oggi la mia presenza non interessi nessuno » . Eppure, riflette ad alta voce la sola donna ministro che An abbia mai avuto ( gestì l' Agricoltura nel primo governo Berlusconi), eppure, « la mia parte l' ho fatta, alle europee centomila preferenze l' ho portate. Se si dà un contributo alla destra, ma poi la destra fa un' altra politica, che senso ha? Quando in una casa non ti trovi più, prendi i quadri e li porti in un altro appartamento. Ricominci. La linea del partito si apprende al mattino, leggendo i giornali. D' altra parte, quel che succede in Europa non rassicura: non vorrei che anche in Italia si manifestasse quell' estremismo di destra che davvero può farci tornare indietro. Di quarant' anni » .
Latella Maria
(8 giugno 2005) - Corriere della Sera
caro Adriano
Entro la prossima settimana facciamo la lista, raccogliamo le firme e dopo di che ci regoliamo.
Abbiamo tre opzioni:
1) abbinare la lista al Pdl
2) fare una lista da soli
3) andare con la Poli
In ogni caso la lista va fatta per misurarci e per non lasciare spazio agli altri.
Io questo penso
Gianni Miccoli
SOLO UNA "L" DIFFERENZIA IL "PD" DAL "PdL".
Alle provinciali di Lecce il popolo di destra voterà a destra:
"SALENTO TRICOLORE"!
("MOVIMENTO SOCIALE-FIAMMA TRICOLORE" + "FORZA NUOVA" + "LA DESTRA")
http://www.fiammatricolore.com/
http://www.lucaromagnoli.it/
http://www.forzanuovalecce.org/
http://www.forzanuova.org/
http://www.storace.it/
http://www.partitoladestra.com/
Facciamo una lista che rappresenti tutta la destra del salento?
Uniti potremmo sperare di eleggere un consigliere provinciale.
Dai Adriano, riunisci tutte le destre con i veri militanti di An e faccialogliela vedere noi quanto valiamo.
Buona Pasqua a tutti
Gianni Miccoli
Questa storia del candidato presidente del Pdl sta diventando una telenovellas
Dove sono finiti i Leaders della ex AN.....?
Non si sente più nessuno, ne in tv, ne sulla stampa, nessuno ha il coraggio di fiatare.....!
Tutto in mano a Fitto!
La vera ALLEANZA NAZIONALE, non è mai stata reppresentata da soggetti simili, gente BELLIGERANTE e PROTAGONISTA.
La vera AN, è formata da gente PACIFISTA e SILENZIOSA che al momento opportuno sa come servirti.
Mai voterà un uomo de PD.
Cari Amici, non perdete la prossima puntata di CHI L'HA VISTO!
Si è smarrito un ragazzotto di provincia di nome Ugo,alto e rubicondo.
Gli ultimi avvistamenti lo collocavano dalle parti di Roma, zona Nuova Fiera, dove pare si aggirasse tra i delegati del Congresso del PDL alla ricerca di compagni con cui scambiare figurine di Pokémon.
Chi dovesse averne notizie faccia a meno di informarne i suoi padrini romani, perché sono stati proprio loro ad abbandonarlo, volontariamente.
E come dargli torto del resto, il giovanotto è stato capace, in men che non si dica, di polverizzare un blocco di ROCCIA VIVA dalle parti di casa sua.
Poco male per la roccia, che pure sbriciolata resta un ottimo ingrediente per la produzione del CEMENTO ARMATO, ma resta il fatto che certe cose non si fanno.
Magari si può contattare la Protezione Civile, loro una soluzione sapranno trovarla certamente.
N.b.: non dovrebbe essere difficile notarlo: si porta dietro a mo' di fagotto alcuni pupazzi, un paio di marionette più che altro, gli altri, ma nemmeno tanti, ...si son persi per strada!
Ria non c'è più, Lisi candidato a presidente della provincia, altrimnti, se continua a non voler accettare via dal partito e candidiamo la Poli
Il Cavaliere del Santo Sepolcro
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-archivio/714990
RADIO TROMBA NEWS:
A TUTTI UNA SANTA E FELICE PASQUA........SORRIDETE CHE LA VITA VI SORRIDERA'!!!!!!!!!!!!! AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
AN NON C'E' PIU'
RASSEGNATEVI
C'E' SOLO FITTO
TUTTO IL RESTO E'
NOIA.
W FITTO
AUGURI
Per molti italiani sarà una ricorrenza religiosa, per tanti una occasione di un ponte festivo, per altri un momento da trascorrere in famiglia. Ci saranno italiani che purtroppo trascorreranno questa giornata nella sofferenza e nella incertezza del proprio futuro, avendo perso ogni cosa nel terremoto in Abruzzo. Altri che, a causa della crisi economica e dei tagli, temono la perdita del posto di lavoro. E tanti giovani che quel posto non l’hanno mai avuto sicuro e ciò impedisce loro di programmare vita e sentimenti.
Se un momento della responsabilità ci deve essere da parte della “politica”, questo lo incarna perfettamente. Ma la politica va stimolata, incalzata e indirizzata, non solo criticata.
I migliori auguri che facciamo ai nostri lettori è che non si stanchino mai di stare dalla parte dei “valori”, della onestà, dei meno fortunati e della solidarietà umana.
Buona Pasqua a tutti.
Rolando R.
Cara Poli,
conble sue 2000 e passa preferenze, unite alle 1600 del suo sodale Angelo Tondo, forse starà pensando di farsi forza di tale inestimabile consenso popolare raggiunto anche grazie all'apporto per 9 lunghi anni di una maggioranza a Palazzo Carafa segnata da alleati sempre fedeli e assai ligi al dovere malgrado il suo "decisionismo spinto".
Ora lei crede di battere in lungo e in largo la penisola pugliese e in particolare quella salentina alla ricerca di stravaganti alleanze che taglino le gambe all'odiatissimo duo Fitto-Mantovano...
Ora si trova davanti, non senza imbarazzo, a un compagno d'avventura chiamato UDC che predica la mai appassita politica dei due forni, vale a dire in una Provincia di qua, in un'altra di là, in un'altra da soli.. sempre in appoggio a un candidato che innanzitutto sia un probabile vincente, a prescindere dal colore politico.
Cara Signora Adriana, scenda dal tram su cui è ingloriosamente salita e scenda alla prossima fermata sennò a fine giugno la sua carriera politica potrebbe dichiararsi anzitempo conclusa.
E mi creda, non merita questa fine, malgrado tutto ciò che sta facendo pur di far perdere il PdL targato Fitto-Mantovano non le fa certo onore .
Un amico
A me queste più che elezioni provinciali mi sembrano una sorta di casa chiusa di inizio 900, dove tra l'altro la fanno da padrone gli scambisti...
Per questo propongo uno scambio alla pari: La Poli candidato del centrosinistra al posto della Capone e Ria candidato del centrodestra.
Formulo tanti auguri di buona Pasqua, a tutti i commentatori di questo Blog e prego ogniuno di voi, ad assumere una spiccata sensibilità, senza mai offendere nessuno, ma di criticare costruttivamente tutto l'apparato politico-istituzionele
Grazie e tanti auguri.
Fonte: Mauro Bortone in lecceprima.it
Provincia, non solo Ria. L’altro “caso” politico all’attenzione degli osservatori della politica è il cosiddetto “laboratorio” di Brindisi, ossia la grande e trasversale convergenza di Udc –Pd - “Io Sud” attorno al nome del candidato alla presidenza provinciale di Massimo Ferrarese, numero uno della locale Confidustria. Un accordo, che, secondo molti, potrebbe aprire scenari interessanti ed inediti su tutto il territorio pugliese ed ovviamente anche nella provincia di Lecce, dove si lavora al rinnovo della giunta di Palazzo Celestini.
La questione che si pone è, dunque, capire quanto sia effettivamente percorribile la strada del Terzo Polo alleato, in un eventuale ballottaggio col centrosinistra leccese. Sul tavolo, al momento, non sembra esserci alcun accordo, anche perché c’è un primo turno tutto da giocare, che già riserva molte incognite e rende al momento complessa ogni ipotesi proiettata oltre l’appuntamento del 6 e 7 giugno. Ma non si può nascondere che la sensazione è quella che il ballottaggio sia un’eventualità forte, che necessita di strategie preparatorie da pensare con un certo anticipo.
Del resto, gli indizi in tal senso, possono essere diversi: Adriana Poli Bortone, con la propria discesa in campo, ha lanciato un appello alle forze del Pdl, affinché aderissero alla sua candidatura, ma, pur ribadendo la propria storia di “donna di destra”, non ha chiuso le porte a nessuno, chiarendo come il proprio movimento voglia aprire a chiunque si riconosca nell’opzione meridionalista.
Il centrodestra, per ora, ha risposto picche, anche se dal coordinamento regionale non si è esclusa del tutto l’ipotesi Poli; tuttavia l’accordo brindisino ha rimescolato nuovamente le carte, generando nuovi malumori nel centrodestra salentino, che ora grida allo scandalo e al tradimento, con, in prima linea, il neo coordinatore provinciale Pdl, Cosimo Gallo, a marchiare d’incoerenza la senatrice, “rea” di essere vicesindaco di una giunta di destra a Lecce e di appoggiare un candidato alternativo a quello del Pdl a Brindisi, ma anche con tanti simpatizzanti del Pdl sul piede di guerra per un’alleanza coi “nemici storici”: “Non c’è più religione” sostiene qualcuno crucciato, mentre c’è persino chi non si dice sorpreso. Scene, in sostanza, già viste in contemporanea, sponda Pd, con Lorenzo Ria, altro casus belli. Ma il fatto brindisino, divenuto novello pomo della discordia (anche perché grossi segnali di distensione non si erano visti) tra il Pdl e la Poli, potrebbe tramutarsi nella resa dei conti definitiva tra la senatrice e gli ex compagni di avventura. Si, perché l’accordo su Ferrarese potrebbe essere il pretesto atteso dal centrodestra salentino, per escludere definitivamente l’eurolady dalla giunta comunale di Lecce, come peraltro promesso dal sindaco, Paolo Perrone, che, nei mesi scorsi, aveva lanciato un avvertimento inequivocabile: “Chi non sostiene dal Pdl, va fuori dalla giunta”.
Potrebbe, dunque, essere giunta l’ora del verdetto finale, dopo la fase di studio e i recenti accordi di non belligeranza: in una contesa combattuta a 360° sulle accuse di reciproche “incoerenza”, arriva un altro banco di prova dal sapore di atto di forza. Perché di questo si tratta: l’interruzione di un consiglio comunale, per annunciare la propria candidatura alle provinciali, ha, in fondo, confermato le convinzioni di chi ritiene la Poli la vera “regina” politica di Lecce, capace di muovere le carte a proprio piacimento come meglio crede; il Pdl, dopo gli strali infuocati, indirizzati alla senatrice nelle ultime ore, sembra avere solo due vie d’uscita: o mettere in atto quanto promesso da tempo, ricompattando la coalizione e sciogliendo i tanti nodi, che incombono sulla candidatura alla provincia, rischiando sulla propria pelle l’effetto Poli, o riavviare un dialogo vero con la lady di ferro, ammettendone il peso politico e l’utilità numerica per la riconquista di Palazzo dei Celestini. Anche il centrodestra, insomma, non può camminare nel recinto di scelte non ancora chiare, neanche ai suoi stessi elettori.
Ma DDB con chi stà? Dalle "dichiarazioni" di alcuni esponenti si delinerebbe una trasversalità assoluta. Non mi sembra ben chiara la posizione dell'associazione.
ddb sta con il Pdl
con la base
e con una politica di valori
Dalla pasquetta di Maglie un saluto agli amici di Destra di Base.
Danilo
Paese Nuovo –
Saverio Congedo ha reso ufficiale la notizia che riguarda la candidatura a Vicepresidente della Provincia dichiarando che ricoprirà tale ruolo.
Il Consigliere Regionale PDL Saverio Congedo ha diffuso la seguente nota a seguito di notizie di stampa che ipotizzavano la sua possibile candidatura alla Vicepresidenza della Provincia
"Nella massima fedeltà alla mia coalizione, dimostrata anche in passaggi politici e personali particolarmente duri, dichiaro che non rientra nelle mie prospettive di concorrere a fare il Vicepresidente della Provincia di Lecce".
Oggi giornata campale
Si decide tutto:
o dentro
o fuori
W DESTRA DI BASE!
DESTRA E SINISTRA NELLE DEMOCRAZIE DELL’OCCIDENTE
Destra e sinistra sono due termini che, detti così, possono significare tutto e niente.
Nelle democrazie occidentali, però, almeno fino all’esplosione dell’ubriacatura mercatista in seno alle destre dopo la caduta del muro di Berlino, sono due termini che vengono utilizzati per distinguere l’area liberal-progressista, antireligiosa, multiculturalista, statalista e relativista (la sinistra) dall’area liberal-conservatrice, riformista, liberale nelle materie economiche, legata alla tradizione e alla cultura cristiana, vicina ad un’idea di gestione dell’immigrazione molto rigida che rifugge la xenofobia e il razzismo proprio governando il fenomeno con rigore e tutelando gli usi e i costumi, l’identità, il sentire comune degli autoctoni.
LA “NUOVA DESTRA”
Di questi tempi, però, assistiamo all’ascesa di una “nuova Destra” che assomiglia in tutto e per tutto alla sinistra. E’ una “destra” che rifiuta qualsiasi identità religiosa e nazionale, che esercita pressioni per ottenere velocemente il voto per gli extracomunitari, che accoglie l’idea di concedere una tutela delle coppie di fatto equiparabile a quella delle coppie nate dal matrimonio, che vuole restringere la sfera spirituale ad una questione meramente individuale e che è a favore di una politica di tolleranza nei confronti del mondo islamico.
Insomma una “destra” che rifiuta l’essenza stessa della Destra e che la dileggia, la liquida come antiquata e oscurantista e mira sostanzialmente ad omologare la destra al “pensiero unico” che vede come “progresso” positivo qualsiasi novità che la mente umana e la realtà che ci circonda partoriscono.
In Italia, a raccogliere il testimone di questa “nuova destra” è stato il Presidente della Camera ed ex-Presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini.
Proprio lui, che sino alla fine degli anni 80 parlava di “fascismo del 2000″ e festeggiava le ricorrenze della marcia su Roma, ora si presenta come leader della corrente laicista e progressista del PDL affiancato da ex-radicali come Benedetto Della Vedova e da liberalsocialisti come Caldoro.
Il suo lavoro puntiglioso per fare del PDL una sorta di destra in stile “Conservatives” inglesi è iniziato ufficialmente al 1° congresso nazionale del partito: i richiami alla laicità dello Stato e le sue remore sulla Legge Calabrò in merito al testamento biologico sono il primo passo per lanciare una sfida culturale e politica al folto schieramento cattolico-conservatore a cui Berlusconi fino ad ora ha sempre affidato il testimone dell’elaborazione delle idee all’interno del centrodestra e ora del Popolo della Libertà.
LA SFIDA TRA “NUOVA DESTRA” E CONSERVATORI ALL’INTERNO DEL POPOLO DELLA LIBERTA’
La “battaglia” è iniziata. Il nostro PDL che basa il valore della dignità umana e della persona sulle robuste radici della cultura cristiana e che vuole affrontare la globalizzazione cercando di domarla e di gestirla e il loro PDL, che invece vorrebbe farsi governare dal progresso e dalla globalizzazione rinunciando all’identità, a quello che siamo e alla nostre radici.
Il nostro centrodestra liberalconservatore non può essere tacciato di “oscurantismo” o marchiato a fuoco con l’accusa di voler instaurare un regime teocratico perchè il vero liberale di destra è colui che legifera seguendo il comune sentire della maggioranza del suo popolo, che adotta come guida i valori fondanti della nostra società e della nostra civiltà, che è consapevole del fatto che la nostra libertà, il nostro benessere, il nostro approccio liberale alle questioni deriva dalla nostra tradizione politica, culturale e religiosa e non è affatto vero che tutte le culture hanno lo stesso valore. Non dobbiamo aver timore di dire, come fece Silvio Berlusconi tempo fà, che la nostra civiltà è superiore proprio perchè ha nel suo DNA il rispetto dei diritti e delle libertà della persona!
Se è vero che l’età moderna ha comportato una rottura rispetto alla tradizione, è altrettanto reale il bisogno di dare alle nostre istituzioni democratiche dei riferimenti chiari e netti, perchè il relativismo è la fine della nostra civiltà. Questo è il ruolo di un soggetto politico di Destra che si ispira ai valori del conservatorismo occidentale. Se la Destra viene meno al suo ruolo e ai suoi doveri e accetta supinamente la demagogia, il radicalismo, il progressismo, il laicismo di Stato tanto vale che si aggreghi direttamente alla sinistra.
Eugenio V.
Si e' tornato a parlare di Gianni GARRISI come probabile candidato alla Pesidenza della Provincia.
Sono contentissima.
E penso che sia un po' merito vostro.
Grazie Destra di Base !
Camilla
Noi EX Aennini, vogliamo la Poli Bortone candidata alla presidenza della provincia con tutto il PDL alleato insieme all'UDC, vogliamo vincere, basta lavorare per una misera opposizione.
Noi, vogliamo la pace, la vera pace e che una volta sia per tutte!
UDC - POLI - DDB - LA CITTA' - FITTIANI.....
NON FATE IL GIOCO DELLE SINISTRE.
UNITEVI E CONQUISTIAMO LA PROVINCIA.
ALTRIMENTI GLI ELETTORI VI PUNIRANNO.
“Sapremo ricambiare la fiducia accordataci dai vertici nazionali e regionali pugliesi del Popolo della Libertà, lavorando con sempre maggiore impegno al servizio del primo partito d’Italia, del Salento e della Puglia”.
Così Cosimo Gallo ed Erio Congedo hanno commentato la nomina rispettivamente a coordinatore provinciale e vice coordinatore provinciale del Pdl di Lecce.
“Abbiamo una grande responsabilità – aggiungono Gallo e Congedo – e lavoreremo fianco a fianco con i vertici regionali del partito con l’obiettivo di mantenere ed aumentare il consenso del Pdl nel Salento e in Puglia già dalle prossime elezioni amministrative.
Ringraziamo in particolare il Sen. Amoruso e l’On. Distaso per averci affidato il compito e l’onore di guidare un partito che al Governo dell’Italia sta mostrando coraggio, responsabilità, capacità di decidere per il bene e per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno e che sempre più riscuote la fiducia dei cittadini”.
Ringraziando per l'ospitalità l'amico Adriano Napoli, sento il bisogno di precisare alcune cose: DESTRA ITALIANA non è un partito nazionale bensì un Movimento Politico locale. Nelle passate elezioni Provinciali 2004, il Movimento si presentò con la dicitura DESTRA ITALIANA con RAUTI, variata successivamente in DESTRA ITALIANA per LECCE ed il SALENTO. Tanto è doveroso dire per evitare confusioni e strumentalizzazioni di sorta. Altresì, è bene dire che nel 2004 D.I. era apparentata con FORZA ITALIA ed il Presidente RAFFAELE BALDASSARRE, invece oggi se sarà presente, correrà da sola, oppure supporterà quei candidati di altre forze politiche, che senza dubbi alcuni esterneranno i VALORI di DESTRA per noi irrinunciabili. Ciò detto, AUGURO di CUORE un "in bocca al lupo" agli amici e camerati di FIAMMA TRICOLORE, FORZA NUOVA e LA DESTRA, nonchè di DESTRA di BASE e del MOVIMENTO IO SUD di ADRIANA POLI BORTONE
Congedo...l'uomo per tutte le stagioni. LISI... L'IMMORTALE. Mantovano solo DIO gli sta accanto. E POI martella, pino greco, robero tundo, e poi badoglio,badoglio, badoglio,badoflio e poi i valori che puzzano di mer.. e ancora le ballerine i nanetti i saltinbanchi e poi FITTO, LAZZARI, VADRUCCI PALESE COSTA E E TUTTO IL FORMAGGIO E LA RICOTTA EX DC. Decidi DC, DECIDI DC, DECIDI DC,DECIDIDC, ALE' L'armata brancaleone e fatta: MEGLIO LA mARA E LA maria RATTA.
roberto tundo, un uomo una garanzia. DAI CAMPI HOBBITT E RAUTI A DESTRA SOCIALE CON ALEMANNO E STORACE, POI CON ALEMANNO A DESTRA E MANCA, POI CON FITTO E IN AFFITTO, POI CON I MARZIANI DEMOCRISTIANI, POI CON L'ELISIR DI LUNGA VITA E VARIE PRESIDENZE VICINI AD ANNIBBALE. L'IMPORTANTE E' PARTECIPAREEEEEE.
PE' PE' PE' PE' PEREPEPE' PEREPEPE'PE' PE' PE' SUONA LA GRANCASSA DEL PPE EUROPEO POPOLARE E DEMOCRISTIANO. VIVA IL CENTRO, VIVA LA DC, VIVA LA PAGNOTTA, VIVA LORENZO RIA IL NUOVO CHE AVANZA. PE'PE'PE'PE'PE'PE'PEREPEPE' VOTATE LORENZO VOTATELORENZO VOTATE LORENZO, O VOTATE GARIISI VOTATE GARRISI VOTATE GARRISI CHE VI FA DUE SORRISI, O VOTATE BARBA L'UOMO DEL POPPOLO DEL PURPOLO O DEL POLPO CHE DIR SI VOGLIA. AN ANN HANN HA N DOVE CAZ.. SEI FINITA?
FORZA CONQUISTIAMO LA PROVINCIA TUTTI UNITI. UDC, DC, PRI, LEGA NORD E SUD PLI, PSDI FORZA ITALIA E ALBANIA AN ANN ANNN ANCORA TU MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU' E POI LA DESTRA E LA SINISTRA IL CENTRO IL SOTTA ED IL SOBBRA FINI E FINI' FITTO E SFITTO, ANGELUCCI E POLLI, LISI, 'MPISI E MANTOVANE E MILLE CONGEDI, W IL POPPOLO DELLE LIBERTA' W LE VELINE E LE VELONE W LA MELONCELLA E LA CARFAGNUZZA, LA CARLUCCIO ,E LA PRESTIGIACOMO LE BRAMBILLA E LA GERMINI E TUTTE LE AMAN,,,, AMICHE DEL CAVALIERE CHE CON TRE TELEVISIONI E LLI SORDI SA CATTATI LI MENTECATTI. W IL CIRCOLO BARNUM DEL CENTRO DELL'UNIVERSO. AI CONFINI DELLA GALASSIA: RAMELLI, MANTEKAS, VENTURINI, ROMUALDI, ALMIRANTE, RAUTI, PLEBE, BUTTAFUOCO, EVOLA, BRASILLACH, POUND, TILGHER, GENTILE, MELVILLE, YOUNG, NITCKE, SIGNORELLI, IL POPOLO DI DESTRA E TUTTE LE PERSONE PER BENE
Che squallore il BLOG di ROBERTO TUNDO. 0 COMMENTI DAPPERTUTTO. Perchè non lo chiudono? E veramente deprimente
CARO MAURIZIO, VA TUTTO BENE, TRANNE L'IN BOCCA AL LUPO AL LL'IO SUD DELLA POLI. C'E' POCHISSIMO DI DESTRA LI DENTRO. VEDI: ANGELO TONDO, ANTONIO LIA E VARI.
IL TEMPO STRINGE: CANDIDATO PDL, È ANCORA “BUIO FITTO"
Ria o non Ria, questo è il problema. Il dubbio amletico del Pdl salentino è alla stretta finale: dopo rinvii, annunci di accordi in pompa magna, frenate improvvise e dubbi latenti come i mal di pancia degli ex aennini, sono queste le ore decisive che daranno risposta al tormentone pasquale. Nessun candidato Pdl è venuto fuori dall’uovo di Pasqua, nonostante le attese dell’elettorato in pena per un nome, che tarda ad arrivare. L’ottimismo divenuto cauto intorno all’indicazione dell’ex deputato Pd ed ex presidente della provincia di Lecce, al di là delle prese di posizione ufficiali, ha subito qualche rallentamento, dovuto a dubbi evidenti sull’opportunità politica dell’operazione: due “partiti”, interni al centrodestra, si confrontano su Lorenzo Ria. Da una parte, c’è chi ritiene oggettivamente superata ogni resistenza al deputato, proveniente dal centrosinistra, “assimilato” ormai come “uomo di Fitto”; ma sono molti, soprattutto tra gli ex An, a tenere il polso dell’elettorato e ad evidenziare che la mossa sia tutt’altro che gradita al popolo del centrodestra e che la pista Ria tornerebbe utile in un discorso più a lungo termine (per esempio le regionali), dopo, cioè, un periodo di militanza nel Pdl, di cui, tra l’altro, il deputato di Traviano ha rifiutato la tessera.
E così il matrimonio atteso, usando un gergo giuridico, non è stato né rato né consumato, risultando al momento invalido. Di certo, si studiano altre piste, alternative a quella più discussa: la prima porta inevitabilmente alla più accreditata e, cioè, alla candidatura di Ugo Lisi, ultimo presidente della federazione leccese di An, con un forte coinvolgimento dello stesso Ria, a supporto del candidato presidente, con una forte lista personalizzata; le controindicazioni del caso sono tutte riassumibili nel gran rifiuto del parlamentare, più volte peraltro ribadito, a scendere in campo per la contesa provinciale. La seconda pista porta alla strada del rinnovamento, con l’opzione Antonio Gabellone, capogruppo di Forza Italia in provincia: di lui si dice un gran bene, i colleghi di partito lo stimano e gli riconoscono capacità importanti, che meriterebbero premio e spazio; il dazio, che, però, si potrebbe pagare è quello che pagò Baldassarre, cinque anni fa, e, cioè, la mancanza di una forte notorietà presso gli elettorati; un’ipotesi, sotto quest’ultimo punto di vista, più collaudata sarebbe quella che conduce a Luigi Lazzari, uomo del ministro agli affari regionali, anche geograficamente vicino a Fitto: dalla sua, avrebbe una certa esperienza, maturata in qualche anno di attività parlamentare ed una maggiore popolarità sul territorio; non sarebbe una candidatura propriamente di “primo pelo”, ma il vero problema sulla sua discesa in campo sembra essere la “sindrome Lisi”, ossia la non volontà di mettersi in gioco nella sfida per Palazzo dei Celestini, anche se, qualora gli fosse richiesto, sarebbe uno pronto a “sacrificarsi” per il partito.
Soluzioni intermedie e forse non debitamente valutate, uscite già nei mesi scorsi (ed accantonate forse con troppo anticipo) portano a due volti spendibili, che potrebbero essere gli outsider dell’ultima ora: Francesco Bruni, per un decennio sindaco di Otranto, e per cinque consigliere di opposizione; dalla sua, l’età, una certa esperienza, la sua preparazione culturale ed un certo l’interesse raccolto, nel suo impegno otrantino, da più parti per alcune scelte in materia d’ambiente. L’altra ipotesi porta a Silvano Macculi, sindaco uscente di Botrugno: il suo nome è lanciato per una candidatura a consigliere provinciale nel suo collegio; è presidente dell’Ato Le2 e di tutti gli Ato pugliesi: ha, quindi, ruoli istituzionali, una certa notorietà, è giovane e soprattutto è uno di quelli che non avrebbe problemi a mettersi a disposizione della causa del centrodestra. Cinque possibilità che si presentano, di fatto, come candidature di centrodestra, in qualche modo più aderenti alle esigenze di un elettorato confuso dall’opzione Ria: di certo, la scelta dell’ex presidente della Provincia, per quanto autorevole e forte possa sembrare, rappresenterebbe la dimostrazione logica della sconfitta della classe dirigente del Pdl salentino, che risulterebbe incapace di proporre un nome proprio, prendendolo in prestito da altre provenienze. Una scelta che potrebbe finire per prestare inesorabilmente il fianco a chi ha già evidenziato questa “debolezza” nel Pdl, ma che, soprattutto, rischierebbe di portare gli elettori di destra a disertare le urne o a convergere su Adriana Poli Bortone. Un po’ di paura, dunque, serpeggia nel centrodestra, che dovrà fare i conti con il vantaggio numerico dell’opzione Ria, fortemente caldeggiata dal ministro Fitto: se, infatti, il deputato ex Pd potrà apportare una percentuale di voti, inferiore a quella che la senatrice di “Io Sud” potrebbe portare via al Pdl, l’operazione sarà valutata ottimisticamente?
In questo marasma di dubbi, che, stando a conferme sempre più forti, porterà il Popolo delle libertà a scegliere il nome per Palazzo dei Celestini, nella giornata di domani (“e non è detto che sia Ria” come ha ribadito Raffaele Baldassarre), finisce per fare il gioco del centrosinistra, che, seppur impelagato in alcune questioni interne, finora è l’unico schieramento ad aver espresso da tempo la propria candidata al dopo Pellegrino in Loredana Capone. La stessa attuale vicepresidente di provincia, già impegnata da un mese in campagna elettorale, ha rimarcato a più riprese come il Pdl, sia “diviso e in cerca di autore”, senza “un candidato ufficiale e un progetto politico chiaro e forte”, con “uno nessuno e centomila candidati lanciati sui media per disorientare i salentini”.
La Capone stigmatizza l’attenzione dei media “tutta incentrata su un chiacchiericcio politico che non fa bene e, mi pare, non interessi a nessuno” e su un “gossip nel quale non sono mai entrata e nel quale continuo a non voler entrare”, ribadendo come non abbia ancora “altri candidati con cui confrontarmi sul Salento, sul suo sviluppo e sulle sue esigenze. E dunque – precisa Capone - mi paiono strane le discussioni su primo turno, secondo turno, ballottaggio quando l’unico dato certo al momento è la mia candidatura ufficiale sostenuta dal centro sinistra”. C’è da scommettere che anche qualcuno, nel centrodestra, faccia fatica al momento a darle torto.
Fonte:
Mauro Bortone in www.lecceprima.it
CAPELLONEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!
OH...SCUSATE
GABELLONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!
Per il signor Maurizio Gassi:
"Destra Italiana con Rauti" è solo una sua invenzione. Vorrei proprio sapere se Pino Rauti - che, di fatto, ha sciolto il "MIS con Rauti" -, ne sia a conoscenza.
Se fosse un movimento nazionale avrebbe un sito nazionale ed il segretario nazionale, o presidente, sarebbe Pino Rauti.
Ad ogni modo, non disperdiamo i nostri quattro voti, se veramente teniamo all'idea. In caso contrario, ci conteremo - tutti - dopo le elezioni!
La vecchia-nuova dc al timone e al potere (in tutti i sensi) del PdL. E noi che lottavamo contro la partitocrazia della dc e degli altri partiti, e proclamavamo già allora il partito del popolo della nazione, contro la degenerazione e il trasformismo dei partiti e dei gruppi di potere!!!!!!!!!!!!!
1994: nasce il Polo delle Libertà e del Buon Governo. Sistema elettorale maggioritario di collegio. Collegio di Gallipoli. La macchina da guerra D'Alema- Occhetto punta su Massimo D'Alema in quel collegio, suo natale; il Polo delle Libertà e del Buon Governo si affida con Forza Italia (Club) e Msi-An a Massimo Basurto, e dovrebbe essere anche per il Ccd-Cdu di Casini e Buttiglione, a cui proprio in quegli anni il giovane Fitto stava (da ex Dc e poi Ppi) avvicinandosi); per il Terzo Polo nel 94, Patto Segni-Ppi, si candida nel collegio di Gallipoli, feudo di D'Alema, un certo Lorenzo Ria. Ma che cosa ti fanno il giovane Fitto, il giovane Gabellone, ed altri amministratori e politici del collegio in vena di diventare nei mesi successivi tutti dei fautori dei Club di Forza Italia, giovani ex scuola Fitto della Dc, in procinto (ma nel senso vero che erano andati già a parlare ad Arcore) di passare alla corte di Berlusconi sul territorio, data la diretta conoscenza e consulenza politica di Pino Leccisi nei confronti del nuovo Uomo che scese in campo nel 94. Questi neo forzisti mentre esaltavano il nuovo corso di Berlusconi, nel territorio e nel collegio di Gallipoli, ti appoggiano il candidato del Ppi-Patto Segni Ria invece di appoggiare (com'era naturale) il candidato del neo Polo delle Libertà e del Buon Governo, in nome della vecchia amicizia democristiana. Questa storia si ripetè, sempre per colpa di questa compagine di forzisti democristiani del nostro territorio, nelle elezioni provinciali del 95, ed iniziò l'era Ria. Ora i compagni di merende si sono ritrovati, ma ci hanno fatto perdere 15 anni all'opposizione in provincia per colpa della loro amicizia.
nota ufficiale del disimpegno di Ruggero Vantaggiato.
"La Lega del Cittadino e dell'Ambiente, avendo appreso da un comunicato stampa che il candidato "designato" della coalizione di centrodestra alla presidenza della Provincia di Lecce è il Dott. Antonio Gabellone di Tuglie, ha deciso di non sostenere tale candidatura e di non presentare la propria lista. L'aver "designato" il candidato presidente con l'investitura dall'alto, senza alcuna consultazione e confronto a nessun livello, costituisce la plateale dimostrazione che il "centralismo democratico" di togliattiana memoria ha fatto scuola".
Vantaggiato hai fatto bene! Hai capito che il PdL sia peggio della Democrazia Cristiana! Almeno al tempo della DC c'era benessere! PDL E PD HANNO DISTRUTTO L'ITALIA! E SOLO UNA "L" LI DIFFERENZIA! VERGOGNA!
Avendo appreso la tragica e più che prematura scomparsa di un amico, solo da poche ore, vorrei salutarlo come merita...
ciao grande Fabio Brunetti.
Ciao grande Fabio!!!
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