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mercoledì 20 maggio 2009

LE ELEZIONI PROVINCIALI 2009


Come sta andando la campagna elettorale per le provinciali?


In questo post dite cosa ne pensate e riportate episodi che possono essere interessanti e che stanno caratterizzando questa tornata elettorale.


Suggerimenti, temi da inserire nel dibattito politico elettorale, i sondaggi personali... le vostre previsioni sull'esito finale.


Buona discussione.

47 commenti:

Anonimo ha detto...

FASCISMO, IMMIGRAZIONE, OMOSESSUALI, BIOETICA, RELIGIONE...

FINI: IERI DI DESTRA, OGGI DI CENTRO, DOMANI DI SINISTRA

"Il Presidente della Camera ha fatto sue posizione ideologiche della sinistra. Per diventare un leader istituzione accettato, E questo è un paradosso tutto italiano. La conversione di Gianfranco Fini è seria. E' una svolta solitaria, in evidente distacco dalla maggioranza del suo elettorato tradizionale e dalla maggioranza del suo partito"

(Giuliano Ferrara, Panorama)

"Certe volte Fini si inabissa. Pure politicamente, dicono i suoi che faticano a seguirlo, a capirlo, persino a parlarci. Non lo riconoscono più quelli che furono i suoi colonnelli e non lo riconosce più neanche il Cavaliere - ed è tutto un irritato domandarsi - Ma Gianfranco che vuole? Ma a Gianfranco cosa gli ha preso? - Tutti dicono che Fini non è più Fini. Nessun politico italiano è cambiato quanto lui."

"Toglie Fini, toglie. Oramai praticamente ogni giorno fa saltare un pezzo del suo mondo antico: i miti sono già andati, i riti pure, le certezze stanno andando. E dunque, ad ogni nuova dichiarazione basta fare un salto in Parlamento e chiedere ai suoi ministri e ai suoi deputati che cosa ne pensano, e trovi occhi bassi, mezze frasi, smozzicate argomentazioni, facce incazzate".

(Stefano di Michele, Il Foglio)

"Gianfranco è distaccato dal contatto con il popolo italiano... Berlusconi ricorda tanto Giorgio, per come sta tra la gente, per come l'abbraccia. Fini ha un ruolo importante, ma amministrativo, mica di potere: ti fa sedere e ti fa alzare... Il potere vero è quello di Berlusconi, fortunatamente... Silvio è il primo a non capire Gianfranco, a vedere l'ombra di un Follini, di un Casini, Dio ci scampi!"

(Donna Assunta Almirante, La Stampa)

Anonimo ha detto...

"Fini è molto coerente: quando è andato a Gerusalemme si è fatto pure circoncidere, e ora ha presentato la domanda all'Associazione nazionale partigiani. E pare che a casa sua abbia bruciato il quadro di Mussolini. Nemmeno gli antifascisti prima di lui avevano denominato il fascismo come “male assoluto”. Una tragedia. Ciò deriva dal fatto che non sapeva prima cosa fosse il fascismo, e non sa oggi cosa sia l'antifascismo."

(Presidente Emerito Francesco Cossiga, E-Polis)

IoSud ha detto...

Gabellone perderà con la Poli al ballottaggio.

IoNonSud ha detto...

La Poli non arriva nemmno al 10%

Anonimo ha detto...

Abbiamo problemi a Matino.
Qui il pdl è spaccato.
Aiuto!

Anonimo ha detto...

ricordate che votare la Poli significa votare per ki mette i suoi interessi al primo posto. e poi votare Poli è come votare Capone.

Anonimo ha detto...

HA RAGIONE LA POLI
NON SI CACCIANO GLI ASSESSORI SOLO PERCHE' NON SONO CANDIDATI DALLA STESSA PARTE

E' UN'INGIUSTIAZIA!

Anonimo ha detto...

Fini fa rima con Franceschini


Era contrario al diritto di insegnare per un omosessuale, ora riceve le associazioni gay e prepara una legislazione sulle coppie di fatto. Firmatario della legge Bossi-Fini, conciderata come un rigetto draconiano dell`immigrazione illegale, ora è attento al diritto d`asilo come un alto funzionario dell`Onu. Girava con l`impermeabile bianco per le borgate romane teatro di atroci delitti compiuti da disperati del sottomondo migrante, si comportava come una specie di icona del cittadino Joe, il vendicatore sociale delle paure più diffuse, ma ora è il censore di ogni passaggio del decreto sulla sicurezza che possa ledere diritti di cittadinanza in nome di un`ideologia che a sinistra chiamano «sicuritaria» (dal francese gauchiste «sécuritaire»). Potrei continuare con altre decine di esempi, ma ci siamo già capiti. La svolta o conversione di Gianfranco Fini è seria, ho notato la settimana scorsa che gli dà forza personale, prestigio e capacità efficace di azione politica e parlamentare, tanto più in quanto è una svolta solitaria, in evidente distacco dalla maggioranza del suo elettorato tradizionale e dalla maggioranza del suo partito; ma il paradosso nel paradosso è che per diventare un leader istituzionale accettato e compreso come tale, per disporre di un profilo culturale convinGente, un leader di destra deve assumere, senza tante sottigliezze, senza tanti distinguo, senza una elaborazione in proprio, l`intelaiatura di idee e lo spettro di sensibilità che sono tipici della sinistra. Extra ecclesiam (liberal) nulla salus. Se vuoi tagliare il traguardo della leadership, prendi il manuale delle ideologie di sinistra, della religione progressista, e abbeverati. Non c`è apparentemente altra via. I giornalisti del Secolo d`Italia, il quotidiano che fu del vecchio Msi e poi di Alleanza nazionale, dicono che non è vero questo destino di assimilazione a sinistra per un leader di destra e sono disposti a credere e a farci credere che tutto era già scritto nella storia del neofascismo o postfascismo italiano, che aveva una sua vena libertaria, laica e tollerante. Nessuna conversione di Fini, il capo è sempre coerente con se stesso. In parte hanno ragione, nel senso che la destra non è mai solo una destra e la sinistra non è mai solo una sinistra. Non esistono distillati puri e chimismi non contaminabili nelle culture politiche: basti pensare a quanto di protofascista ci fosse nel socialismo interventista di Benito Mussolini e a quanto di socialista ci fosse nel suo fascismo. Ma la sostanza resta la stessa. Vuoi avere un diritto di tribuna per parlare in modo egemone, con risultati trasversali, al complesso della società italiana? Ebbene, non importa come voti il popolo, non importa quale sia il parere effettivo della maggioranza, non importa se l`Italia è «a destra» o addirittura si è antropologicamente trasformata con il consumo televisivo, come dicono con sicurezza Nanni Moretti e Michele Serra; se vuoi guidare istituzionalmente il Paese farai meglio comunque a prendere le tue idee da un bagaglio culturale di sinistra, perché un conto è vincere le elezioni e organizzare il consenso del popolo e un altro conto è essere ammessi in un establishment culturale e civile. Solo così, solo se sei «in» sarai rispettato in Italia e all`estero.

di Giuliano Ferrara - 15/05/2009
Fonte: Panorama

Anonimo ha detto...

non è ingiustizia...ma terrorismo psicopoliticoamministrativo!

Anonimo ha detto...

Cari amici di DDB vi chiedo di commemorare la figura storica del padre della nuova destra italiana.
Dedicate quindi un minuto di silenzio, nella giornata di venerdi 22 maggio, per ricordare il grande Giorgio Almirante a 21 anni dalla sua scomparsa.
Grazie

Luca Picciolo

Anonimo ha detto...

AI POVERINI DI IOSUD RICORDO CHE LA POLI CACCIO' DALLA SUA UN ASSESSORE SOLO PERCHE' VOTAVA ALLE REGIONALI ERIO CONGEDO (AN) E NON ANGELO TONDO (AN). MA DI COSA STATE PARLANDO ....RICORDATE CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA.

Anonimo ha detto...

AI POVERINI DI IOSUD RICORDO CHE LA POLI CACCIO' DALLA SUA GIUNTA UN ASSESSORE (RIPA)SOLO PERCHE' VOTAVA ALLE REGIONALI ERIO CONGEDO (AN) E NON ANGELO TONDO (AN). MA DI COSA STATE PARLANDO ....RICORDATE CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA.

Anonimo ha detto...

N O N D I M E N T I C A T E


C H I V O T A P O L I V O T A

C A P O N E

trafittoediosudscelgopoli ha detto...

E la gente è stanca di questo teatrino. Voglio ricordare che è più giustificato quello che è successo a Poli, in quanto Congedo all'epoca si sottrasse alla disciplina di partito. Poteva anche andarsene da An, ma ci è rimasto con la sua città essendone praticamente fuori (vedi Congresso), ed anzi ostacolando l'attività amministrativa, ed anzi presentando un'altra lista civica alle comunali di lecce nel 2007, contro appunto le regole e la disciplina di partito, quando An non ci è stata più, si è vendicato con la complicità della famiglia fitto-perrone-congedo-ed altri (vedi La Russa a Roma), che hanno potuto agire indisturbati una volta conquistato il potere, e dopo aver mandato alla Camera Fini, che poverino non si può più permettere di interessarsi delle vicende e delle lotte locali, in questo caso vendette in stile non proprio politico).

Anonimo ha detto...

La Poli ha ragione
Congedo non ha mai lavorato per il partito come ha fatto lei per 40 anni.
Mantovano e Congedo hanno un "loro" partito tutto personale alleanzacattolicaopusdeiechinehapiùnemette

Anonimo ha detto...

Congedo ricorda Almirante
aahahahahahahaha
questa si che è bella !
ahahahahahahahah
e magari stasera festeggierà con la Simo
ahahahahaaahahahhaahhh
questa si che è bella!

Anonimo ha detto...

Cè chi a Fiuggi ha fatto la grande cazzata... quella svolta il grande Giorgio Almirante non l'avrebbe voluta.
Giorgio Almirante una persona che come me e molti altri voleva un ITALIA UNITA, UNA PATRIA E CITTADINI INNAMORATI DEL PROPRIO PAESE...quel paese in cui oggi non vige piu l'amor di PATRIA

diffondete
ogni commento è ben accetto

Anonimo ha detto...

è vero che ddb appoggia vari candidati, sia nelle liste pro-Poli (Destra Italiana) e sia nelle liste del centrodestra (azzurro popolare, ecc.)? Grazie.

ddb ha detto...

Non è vero.
ddb ha solo candidati nel pdl.
chi ha voluto fare scelte diverse attualmente ha anche scelto di non rappresentare più ddb.

ddb ha detto...

nel pdl, significa in liste che appoggiano Gabellone.

Anonimo ha detto...

Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte. E se l'avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci. In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si accingeva a trasmetterla. Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne. E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai. (GIORGIO ALMIRANTE)

onore a te, Giorgio!

Anonimo ha detto...

RICORDATE AMICI

CHI VOTA POLI VOTA CAPONE E PARTITO DEMOCRATICO....SE VI PIACE VOTATELA

IoSud ha detto...

Chi vota Poli...la fa andare al ballottaggio con Gabellone e vincere!

Anonimo ha detto...

23 maggio 1992 - Strage di Capaci -

Per non dimenticare

La Strage di Capaci (chiamato in siciliano "l'attentatuni") fu un attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci (ma in territorio del comune di Isola delle Femmine) e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anch'ella magistrato, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.

Nel tragico attentato sono rimasti miracolosamente illesi altri quattro componenti del gruppo al seguito del magistrato: l'autista giudiziario Giuseppe Costanza (seduto nei sedili posteriori dell'auto blindata guidata da Falcone) e gli agenti Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.

Gli esecutori materiali del delitto furono almeno cinque uomini (tra cui Giovanni Brusca, che fu la persona che fisicamente azionò il telecomando da grande distanza al momento del passaggio dell'auto blindata del giudice, che tornava da Roma), i quali avevano riempito di tritolo un tunnel che avevano scavato sotto l'autostrada (per assicurarsi la buona riuscita del delitto, ne misero circa 500 kg, come punto di riferimento gli attentatori presero un frgoifero bianco posto ai lati della strada) nel tratto che collega l'aeroporto di Punta Raisi (oggi "Aeroporto Falcone-Borsellino") al capoluogo siciliano. A tutt'oggi sono conosciuti soltanto i nomi degli esecutori materiali della strage, poiché le indagini mirate a scoprire i mandanti ed eventuali intrecci di natura politica non hanno prodotto risultati significativi.

La strage di Capaci ha segnato una delle pagine più tragiche della lotta alla mafia ed è strettamente connessa al successivo attentato di cui rimase vittima il giudice Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone.

Unknown ha detto...

alle provinciali : SALENTO TRICOLORE
alle europee : FORZA NUOVA

Anonimo ha detto...

votare Gabellone forever

Anonimo ha detto...

alle europee votare tatarella berlusconi e baldassarre

Anonimo ha detto...

oggi alle ore 18 a Taviano DDB incontra il candidato presidente del Pdl, Antonio Gabellone, presso il comitato elettorale del candidato Leonardo Tunno.

GIANFRI ha detto...

Alle europee
vota Mastella!

Anonimo ha detto...

votate poli-capone

Anonimo ha detto...

tatarella

Anonimo ha detto...

votate gabellone-ria-pepe

Anonimo ha detto...

La Poli è sempre una gran donna politica che abbina cultura e stile in ogni sua espressione.
Votatela senza se e senza ma.

Anonimo ha detto...

MANCANO DIECI GIORNI AL VOTO E C’E’ LA CORSA ALLA “MORALIZZAZIONE”… TUTTI SONO ANTICASTA, MA NON LI SCHIODI DALLA DOPPIA POLTRONA….SE VOLESSERO RIDURRE I PARLAMENTARI BASTEREBBERO 30 GIORNI, PER IL LODO ALFANO C’E’ VOLUTO MENO…

In certi momenti la politica italiana sembra una guerra per bande, in altri le comiche finali, in altri ancora il festival dell’ipocrisia. Ora siamo a dieci giorni dal voto e tutti sparano le ultime cartucce. Abbiamo troppa esperienza per non tenere gli occhi ben aperti.
Pur con la prima Repubblica alle spalle, i due principali protagonisti sono più chiacchierati dei vecchi notabili democristiani. Allora qualcuno di loro magari frequentava nerboruti ragazzotti a cottimo o si faceva una sniffata di coca a uso terapeutico, ma con “riservatezza”.
Ora abbiamo un premier che fa selezioni di book fotografici chiamando direttamente i volti “più puri” e un leader dell’opposizione intransigente che gestisce i fondi del partito come fossero nel proprio salvadanaio e compra case come un vecchio immobiliarista che fa incetta sul mercato. Nessuno dei due risponde alle domande che fanno loro i giornali, ma entrambi gridano al complotto dell’altra parte politica. In fondo si alimentano a vicenda.
Non a caso entrambi avanzano in queste ore proposte improponibili, uno vuole ridurre i deputati a 100, anzi il giorno dopo a 300…
L’altro presenta una mozione di sfiducia che si voterà da solo. Tutto fa avanspettacolo.
Il patetico Calderoli che in un anno non ha fatto una mazza per ridurre la Casta ( anzi si è pure opposto all’abolizione delle Province, altrimenti i famelici leghisti del nord restano senza poltroncina), arriva a dire che la Lega è stata la prima a chiedere la riduzione dei parlamentari. Peccato che negli ultimi 8 anni abbiano governato 6 anni sia Pdl che Lega e non ci abbiamo mai pensato…
Ora dicono che deve essere una legge di iniziativa popolare a chiederlo, ma chi volete prendere per il culo, suvvia…
Siete tutti d’accordo a portare i deputati da 630 a 300, da destra a sinistra?
Fatelo allora, senza bisogno di rompere le palle al popolo che si sa già come la pensa (ed ha altro a cui pensare). Ci avete messo pochi giorni a promulgare il lodo Alfano, poche settimane a partorire quella schifezza del decreto sicurezza … in 30 giorni al massimo potete dimezzare la Casta parlamentare.
Peccato che in decenni non lo abbiate mai fatto. E già che ci siete, per cortesia, sempre in 30 giorni, vedete di dimezzare anche i consigli regionali e comunali, abolire le Province ed eliminare tutte quelle mangiatoie degli Enti collegati e dei relativi consigli di amministrazione dove siedono a decine anche le mutande verdi, non solo quelle rosse o tricolori…
Berlusconi non è neanche riuscito a far dimettere dal doppio incarico di ministri (o sottosegretari) e parlamentari almeno 50 suoi esponenti del centrodestra (Lega compresa) e ora ci dice che ridurrà i parlamentari?
Il Pd è riuscito ad autodistruggere se stesso e la Sinistra tutta in una politica suicida di divisioni perenni e senza fare una vera opposizione per mesi, e ora vuole ridurre i deputati?
Ce la vedete la famelica truppa leghista dei giovani rampanti in perenne attesa che qualche “vecio” passi a miglior vita per cavargli da sotto la poltrona, rinunciare a metà seggi?
L’unica consolazione è che tra dieci giorni si vota, così si spera che almeno una cosa si dimezzerà: la quantità delle palle che ci raccontano ogni giorno.
Per far dimenticare ben altro…

Rolando R.

Anonimo ha detto...

votate la feccia democristiana

Unknown ha detto...

Domenica 31 Maggio: On. Roberto Fiore in provincia di Lecce
Ore 18.30 - RACALE: Incontro con simpatizzanti e tesserati della locale sezione

Ore 19.00 - MELISSANO: Presentazione del candidato alle Provinciali Quintino Endemione

Ore 20.30 - CASARANO: Presentazione del candidato alle Provinciali Joselito Panzica

Ore 21.30 - CURSI: Presentazione della candidata sindaco Marilena Pappadà.

Anonimo ha detto...

Ma Klaus ke fine ha fatto?
Per caso è passato con la Poli?

laredazionedelblog ha detto...

nel collegio di OTRANTO votate LUIGI RICCIARDI con la lista "Azzurro Popolare"

Nel collegio di CUTROFIANO votate GIUSEPPE MENALLO con la lista "Progetto Propvincia"

Nel collegio di GALLIPOLI votate ANGELO MITA con la lista "Progetto Provincia"

Nel collegio di TAVIANO votate LEONARDO TUNNO con la lista "La Puglia Prima di Tutto"



ALLE EUROPEE VOTATE TUTTI

TATARELLA E BALDASSARRE

Anonimo ha detto...

NEI SITI VICINI A FORZA ITALIA SI INVOCA DI FAR SALTARE IL GOVERNO E ANDARE A NUOVE ELEZIONI PER RIDIMENSIONARE I FINIANI… A QUALCUNO IL CALDO STA DANDO ALLA TESTA… BERLUSCONI DA SOLO NON ARRIVA NEANCHE AL CAPOLINEA DEL TRAM PER CASORIA

“Presidente Berlusconi, cosa aspetta ad andare a elezioni anticipate e mandare tutti a casa, presidente della Camera incluso?”…
Il clima da caserma dentro il Pdl sta venendo meno e chi pensa che fare politica consista nel seguire ogni estemporanea sortita del premier in maniera prona ed acritica comincia ad avere i nervi scoperti.
Evidentemente molti forzisti, pronti ad uniformarsi a qualsiasi refolo di vento nefasto provenga da via Bellerio, mal sopportano che dalla componente di An ( verso la quale non siamo mai stati teneri, sia ben chiaro, quindi a maggior ragione risultiamo oggi credibili) provengano analisi diverse da quelle “ufficiali”.
E in questi giorni tra le due componenti stanno volando parole grosse. Attraverso fondazioni, siti, pubblicazioni on line.
“Fare Futuro”, il web magazine vicino a Gianfranco Fini, chiosa quotidianamente le politiche governative, il più delle volte con giudizi negativi ( a ragione).
Dall’altro lato abbiamo “l’Occidentale”, legata alla fondazione “Magna Carta” e vicina a Forza Italia che ha suggerito un’idea drastica al premier: dimissioni, elezioni anticipate e Fini a casa.
Con la firma Milton, l’estensore dell’articolo si lamenta di “quella minoranza del Pdl che va sempre all’attacco del premier” e afferma che “la strategia destabilizzatrice del governo è perseguita anche dalla minoranza del Pdl, guidata da Fini”.
Secondo Milton sono sospetti i complimenti di D’Alema, “un ex comunista che dà la patente di democrazia a un ex fascista” ( per cortesia, evitate errori: Fini non è mai stato fascista, suvvia… n.d.r.) .
Qualcuno in Forza Italia pensa di andare da solo? Prego si accomodi, un 26% forse lo prende, ci aggiunge un 9% della Lega e fanno 35%.
Poi scendono dalle nuvole della presunzione, posano giù i piedi dal piedistallo, dove nessuno li ha messi, e possono prendere il tram per Casoria: magari riescono a imbucarsi a una festa di compleanno di qualche precaria disoccupata.
Non si vota una forza politica perché pulisce i giardinetti sotto casa meglio di un’altra.
Si aderisce a un progetto ideale, a una visione della vita e del mondo, a una speranza di cambiamento.
Non si gestiscono gli egoismi, si traccia un futuro anche scomodo, non si cloroformizza il dibattito, lo si alimenta, non si pensa al contingente, ci si incammina verso il futuro, non si tutelano i forti, si difendono i deboli, non si criminalizzano i diversi, li si integra.
Non si dà un ideale di vita e di società dove conta l’ipocrisia, il denaro e il successo, si educa alla solidarietà, al sacrificio, alla giustizia.
Questo significa “cambiamento”, rappresentare il proprio popolo, da nord a sud, e sapere guardare oltre l’orizzonte, accettare le sfide del futuro.
Non vogliamo un governo che faccia capolinea a Casoria, vogliamo una classe dirigente che ami navigare nel mare aperto, sfidi la tempesta e tenga la barra dritta verso la meta.
Con onestà, dignità e competenza.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

A UN MOVIMENTO SENZA IDENTITA’ NON BASTA IL CARISMA DEL CAPO PER SOPRAVIVERE.…I MAL DI PANCIA NEL PDL AUMENTANO: MANCA UN COMUNE SENTIRE.…..CHI SI SVEGLIA PRIMA IL MATTINO E DICHIARA ALLE AGENZIE IL PROPRIO PENSIERO DETTA LA LINEA DEL PARTITO

All’inizio forse eravamo in pochi a esprimere critiche costruttive al governo di centrodestra: per molti a destra l’importante era aver vinto le elezioni e governare “contro la sinistra”.
Essendo stati sempre tra coloro che hanno condotto battaglie “per qualcosa” e non “contro qualcuno”, ci è sempre risultato stretto un abito mentale di questo genere, funzionale peraltro a chi fa politica per interesse e non per un ideale di vita, e adotta un approccio superficiale, tipico di chi ha poche letture alle spalle.
Gennaro Malgieri, esponente culturale di primo piano dell’area di riferimento del Pdl. Sulle colonne di Libero,segnala il rischio “che il Pdl possa implodere per interne convulsioni, ipotesi tutt’altro che remota. I segni dell’assenza di coesione son fin troppi vistosi per non vederli.
Non c’è un comune sentire all’interno del Pdl e chi dichiara prima alle agenzie il suo pensiero, detta la linea politica. Insomma il potere è nelle mani di chi si sveglia presto il mattino”.
Non sfugge in questi giorni elettorali che precedono le Europee il disincanto del “popolo delle libertà” che si aspettava ben altro. Manca un partito politico autentico di tradizione europea che non può essere assimilato a un comitato elettorale permanente”.
E arriva a questa conclusione il buon Malgieri: ” Dispiacerà a chi ha poca dimestichezza con la cultura politica, ma a un movimento senza identità non basta per sopravvivere il carisma del capo”.
Manca di una cultura politica e di una visione globale, vive della politica frenetica “del fare” senza spesso sapere cosa, soffre il gioco di squadra, troppo abituato a decidere per tutti.
E il Pdl non cresce perché emergono solo i maggiordomi in livrea (o le veline di bella presenza).
Seconda considerazione: il lodo Alfano è stata una scelta strategica pessima.
Di fronte a una magistratura schierata, Silvio doveva andare all’attacco, lo abbiamo già scritto. Rinunciare a tutto, farsi processare, condannare e presentarsi provocatoriamente a San Vittore con i polsi pronti alle manette: avrebbe scatenato un’adesione tale nel Paese che sarebbe uscito a furor di popolo, con un consenso dell’80% (reale) del popolo italiano.
Non si sfugge al nemico, lo si affronta sfidandolo e guardandolo negli occhi.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Con tutta la stima e l'amicizia verso destra di base non starò lì chino a votare per il monarca fitto, per la nuova democrazia cristiana... per gabellone che non so nemmeno chi diavolo sia...

Avrei dato il mio voto al pdl solo votando ddb e permettendo che il mio voto, circostanziato e DECISO, non potesse essere attribuibile a lor signori.. in amicizia, in assoluta amicizia, non capisco come abbiate potuto accettare tutto questo... Al tiziano vi hanno trattato come non si fà nemmeno con l'ultima ruota del carro. E le voci circa i "sorrisini" riguardo a ddb si sn sprecati x giorni. Non facciamo la lista ma votiamo gabellone... ma che risposta è?
Memento audere semper no?? E l'osare di ddb, movimento tra l'altro decisamente di connotazione provinciale, che quindi avrebbe trovato la sua naturale collocazione in una lista per le provinciali cosa chiede ai suoi amici, ai suoi camerati??? Un voto regalato alla nuova democrazia cristiana??

A questo punto preferisco votare POLI... scusate ma non mi lego a tutto questo schifo, che per mesi avete denunciato, e che adesso avete deciso passivamente di avallare... peccato...

Giovanni, Cursi.

Anonimo ha detto...

ultimi sondaggi alla provincia:

Poli 28%
Capone 35%
Gabellone 37%

Adriano Napoli ha detto...

il 10 giugno riunione direttivo provinciale ddb.

Il 12 giugno assemblea provinciale di destra di base.
Odg: il ruolo di ddb in questo pdl.

Il posto e l'ora saranno rese pubbliche per tempo a tutti gli interessati.

Buona campagna elettorale a tutti

Anonimo ha detto...

il sondaggio vero è POLI 36, CAPONE 34, GABELLONE 30.

Anonimo ha detto...

Fitto ha bruciato il quinto candidato alla provincia. Ora Fitto è finito politicamente. Poli BORTONE è data con una forbice del 34 - 38 PER CENTO. CIAO GABELLONE.

Anonimo ha detto...

si va al ballottaggio.
Prima di votare gabellone......
.........................................
............FATEVI PAGARE!!!!!!

la redazione ha detto...

I tre candidati di Destra di Base nelle liste collegate al presidewnte Gabellone prendono complessivamente oltre 2.000 voti.