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mercoledì 19 gennaio 2011

LA NOMINA DEL SENATORE DOMENICO NANIA A RESPONSABILE NAZIONALE ENTI LOCALI DEL PDL, OCCASIONE DI RILANCIO PER IL PARTITO E PER LA DESTRA!


I circoli Destra di Base della Provincia di Lecce, esprimono tutta la loro gioia per la decisione del Presidente Berlusconi e dei vertici nazionali del Pdl di nominare il senatore Domenico Nania quale «responsabile nazionale degli Enti Locali del Partito.»


Questa nomina è molto importante per tutti, sia per il rilancio del nostro partito a livello nazionale perché finalmente viene riconosciuto e premiato il merito e la serietà politica, che per il rilancio della destra militante e identitaria all’interno dello stesso Pdl.


Il Vicepresidente del Senato, che a settembre scorso è stato l’ospite d’onore di un affollatissimo convegno che Destra di Base ha tenuto a Leuca, è da tempo il riferimento nazionale della nostra associazione ed è solo grazie a lui se non abbiamo ancora definitivamente abbandonato il Pdl locale che ha considerazione di noi solo ed esclusivamente nelle occasioni elettorali.


Dopo aver incontrato i vertici locali del Partito, Gallo e Congedo, la settimana prossima assieme ad altri dirigenti provinciali di DDB formeremo una delegazione regionale dei nostri circoli, guidata dal nostro coordinatore regionale Adriano Napoli, che andrà a Roma per rappresentare direttamente ai massimi vertici nazionali del Pdl la situazione in cui ci troviamo oggi e le condizioni che poniamo per continuare ad garantire il nostro contributo politico ed elettorale.


Sarà l’occasione per congratularci di persona con il sen. Nania e portargli il saluto e l’affetto della nostra gente e della nostra terra.

Giuseppe Chiffi
( Presidente Provinciale dei circoli DDB )
Paolo Alemanno
( Portavoce provinciale dei circoli DDB)
.................

34 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande scelta che dimostra inequivocabilmente che Berlusconi non è fuori di testa come lo disegnano Fini e le sinistre.
Congratulazioni

Antonella Latino

Anonimo ha detto...

OGGI ANCORA BELLE NOTIZIE:

TANGENTI: CASSAZIONE CONFERMA PROSCIOGLIMENTO MINISTRO FITTO
BARI

La Cassazione ha confermato il proscioglimento del ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, dai reati di associazione per delinquere e concussione, così come aveva già disposto il gup di Bari nel dicembre 2009. La Suprema Corte ha così sciolto la riserva sul ricorso presentato dalla procura di Bari contro il proscioglimento dell’ex presidente della Regione Puglia da alcuni reati, nell’ambito del processo chiamato "La Fiorita". Ha però disposto un nuovo esame del gup di Bari sulla sussistenza di due episodi di falso dai quali Fitto era stato prosciolto.

Il ricorso della pubblica accusa si riferiva alla sentenza con cui l’11 dicembre 2009 il gup del Tribunale di Bari, Rosa Calia Di Pinto, aveva prosciolto l’allora governatore della Puglia dai reati di associazione per delinquere, concussione e falso, e lo aveva rinviato a giudizio per altre sei imputazioni: due episodi di corruzione, tra cui la presunta tangente da 500mila euro ricevuta dall’editore romano Giampaolo Angelucci per l’illecito finanziamento al suo partito ‘La Puglia Prima di Tutto, un peculato e due abusi d’ufficio.

Avendo la Cassazione annullato con rinvio parte del decreto con cui il gup aveva disposto il giudizio nel dicembre 2009, il giudice dovrà rivalutare le due ipotesi di falso, a fondamento del reato di corruzione.

Il procedimento riguarda l’esistenza di un presunto accordo illecito finalizzato ad assicurare alla società La Fiorita le concessioni di servizi di pulizia, sanificazione ed ausiliariato da parte di enti pubblici e di Asl pugliesi, e l’affidamento di un appalto da 198 milioni di euro ad una società di Angelucci per la gestione di 11 Residenze sanitarie assistite (Rsa). I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2005, quando Fitto era governatore della Puglia, e si prescriveranno quasi tutti nel 2012. (ANSA).

Anonimo ha detto...

E bravo berlusconi finalmente una saggia mossa.
Complimenti al sen. Nania e a tutti voi di Detsra di Base.

Silvio Perrone

Anonimo ha detto...

Complimenti al sen. Nania da parte del circolo Destra di Base di Taviano (Le)

Luigi Corvino
( consigliere comunale e vicepresidente provinciale DDB )

Anonimo ha detto...

Caso Ruby: dieci domande facili facili che nessuno ha mai fatto

1)
Come mai il presidente del Consiglio, che si è detto sempre perseguitato dai giudici e spiato, non ha provveduto munire il suo telefonino di un dispositivo anti intercettazione? E perchè non ha munito le sue pupille, e in particolare Ruby che avrebbe ricevuto 100 telefonate dal premier, di analoghi telefonini protetti?
2)
Come mai il presidente del Consiglio è intervenuto in prima persona, con rischi che non poteva non immaginare, con le telefonate in questura? Può mai ritenersi che non avesse un suo uomo di fiducia negli alti livelli istituzionali che avrebbe potuto svolgere la delicata missione?
3)
E’ appurato che Ruby svolgesse da tempo la sua presunta attività. Come mai non è stato trovato (né indagato, né interrogato) un suo “manager”? Può ritenersi che una ragazzina sola, fuggita da casa conducesse quel pericolosissimo stile di vita in più città?
4)
Perché ad Arcore? Ammesso che il presidente del Consiglio amasse quel tipo di festicciole, perché allestirle a casa sua? Non avrebbe potuto partecipare, in incognito e superprotetto, in altri siti?
5)
Ammesso che il presidente del Consiglio avesse i vizi che gli si attribuiscono, perché affidarsi a due elementi superesposti da anni come Mora e Fede per i rapporti con le ragazze?
6)
Come mai un giro così imponente di giovani donne dedite alla prostituzione e così rigidamente gestite non era controllato ( o non ha mai fatto gola) da ben altri personaggi che non Mora e Fede? Se non foss’altro che tentare i ricatti di cui si vocifera da tempo possibili ai danni di alti personaggi?
7)
Come mai in tale presunto giro di prostituzione e danaro facile non è comparso nessuno uomo se non una ventina di ragazze sole e senza protezioni? Nemmeno un fidanzato? Nemmeno un’infiltrazione poco raccomandabile?
8)
In base a quali ipotesi di reato sono stai messi sotto controllo per un anno e più le utenze telefoniche di ragazze incensurate?
9)
Chi è la parte lesa del presunto sfruttamento della prostituzione minorile. E degli altri casi di prostituzione? Chi sono gli “sfruttatori” denunciati?
10) Di fronte a tante incongruenze comportamentali e legate a precise circostanze dell’indagine, è stata mai presa in seria considerazione che il presidente del Consiglio sia al centro di una congiura ( anche internazionale oltre che interna) o sia sotto ricatto?

Mariano Iodice

Anonimo ha detto...

Caso Ruby: dieci domande facili facili che nessuno ha mai fatto

1)
Come mai il presidente del Consiglio, che si è detto sempre perseguitato dai giudici e spiato, non ha provveduto munire il suo telefonino di un dispositivo anti intercettazione? E perchè non ha munito le sue pupille, e in particolare Ruby che avrebbe ricevuto 100 telefonate dal premier, di analoghi telefonini protetti?
2)
Come mai il presidente del Consiglio è intervenuto in prima persona, con rischi che non poteva non immaginare, con le telefonate in questura? Può mai ritenersi che non avesse un suo uomo di fiducia negli alti livelli istituzionali che avrebbe potuto svolgere la delicata missione?
3)
E’ appurato che Ruby svolgesse da tempo la sua presunta attività. Come mai non è stato trovato (né indagato, né interrogato) un suo “manager”? Può ritenersi che una ragazzina sola, fuggita da casa conducesse quel pericolosissimo stile di vita in più città?
4)
Perché ad Arcore? Ammesso che il presidente del Consiglio amasse quel tipo di festicciole, perché allestirle a casa sua? Non avrebbe potuto partecipare, in incognito e superprotetto, in altri siti?
5)
Ammesso che il presidente del Consiglio avesse i vizi che gli si attribuiscono, perché affidarsi a due elementi superesposti da anni come Mora e Fede per i rapporti con le ragazze?
6)
Come mai un giro così imponente di giovani donne dedite alla prostituzione e così rigidamente gestite non era controllato ( o non ha mai fatto gola) da ben altri personaggi che non Mora e Fede? Se non foss’altro che tentare i ricatti di cui si vocifera da tempo possibili ai danni di alti personaggi?
7)
Come mai in tale presunto giro di prostituzione e danaro facile non è comparso nessuno uomo se non una ventina di ragazze sole e senza protezioni? Nemmeno un fidanzato? Nemmeno un’infiltrazione poco raccomandabile?
8)
In base a quali ipotesi di reato sono stai messi sotto controllo per un anno e più le utenze telefoniche di ragazze incensurate?
9)
Chi è la parte lesa del presunto sfruttamento della prostituzione minorile. E degli altri casi di prostituzione? Chi sono gli “sfruttatori” denunciati?
10) Di fronte a tante incongruenze comportamentali e legate a precise circostanze dell’indagine, è stata mai presa in seria considerazione che il presidente del Consiglio sia al centro di una congiura ( anche internazionale oltre che interna) o sia sotto ricatto?

Mariano Iodice

Anonimo ha detto...

SONO CONTENTO CHE FINALMENTE UN UOMO DI VALORE SIA STATO NOMINATO RESPONSABILE NAZIONALE DEL PDL.
AUGURONI.

FERNANDO MANCO

Anonimo ha detto...

SONO DAVVERO FELICE PER QUESTA NOMINA CHE SICURAMENTE PORTERA' DEI BENEFICI A TUTTO IL PARTITO E FORSE ANCHE, PERCHE' NO, A NOI.

COSIMO CASTRIOTA

Anonimo ha detto...

Ieri è morto il 36° soldato italiano che aveva 33 anni nella missione in afgsanistan e questa tristissima notizia è stata data dopo le avventure sentimentali/erotiche del ns. Presidente.
Vi pare normale?
E vi pare normale che gli altri stati hanno ridotto il numero dei soldati impiegati e noi invece le abbiamo aumentati????
A me assolutamente no!
Voi che ne pensate?

gandalf ha detto...

Caro Adriano ho appena letto l'articolo di ddb sul giornale 20Centesimi.
Condivido tutto quello che hai detto in tutto e per tutto.
Basta con questa storia di Mantovano e Congedo che rappresentano la destra, quelli rappresentano altro non la destra.
Hai fatto benissimo e anche Paolo Alemanno è stato grande , anzi mitico!
Bravi Bravi Bravi.

Adriano Napoli ha detto...

NON SO NULLA DELL'ARTICOLO, CHE DICE?

mariano.i. ha detto...

Il guaio non è Berlusconi. Il guaio sono gli italianipubblicata

Ragioniamo con obiettività. Senza ipocrisie. Siamo d’accordo: c’è un uomo stramiliardario, uomo politico potente, amico di personaggi di prima grandezza a livello mondiale. Può comprarsi quello che vuole. Ha dichiarato, con rara sfrontatezza che ama le donne. Qualcuno dice che abbia una compulsività sessuale conclamata. L’ex moglie lo accusa di stravizi. Questo personaggio, con una leggerezza unica, organizza feste a casa sua. Decine di ragazze bellissime gli danzano intorno. Si dice che le paghi in cambio di sesso. Ci sarebbe una minorenne tra le ospiti. Ma lei, che molti vorrebbero parte lesa,. giura che nascondeva a tutti la sua età e che il personaggio in questione non l’ha nemmeno toccata. Detto ciò ci sono gli accusatori. Un manipolo di traditori che dopo aver mangiato alla sua greppia sentono puzza di cadavere e come sciacalli attendono di sbranare la belva agonizzante. Con loro i solito quattro sfigati che da un lustro tentano di fare opposizione e di cacciarlo via senza successo. Fosse solo questo saremmo nel novero delle miserie umane. Ma c’è dell’altro. Gli sciacalli si appellano ad una morale italica infangata. E sui loro giornali pagine a pagine di savonaroliana scrittura. Ma dove vivono costoro? Su Marte? Ma si sono guardati intorno? Conoscono l’Italia in cui bighellonano con uno stipendio ricchissimo che gli paghiamo noi? Allora guardiamola questa Italia. Senza ipocrisie per favore. Viali zeppi di prostitute di tutte le età e razze. Transessuali seminudi all’angolo di strade da cui passano famigliole con bambini. Internet zeppo di siti con annunci di escort ritratte in pose ginecologiche e con tariffe , indirizzi, telefono e particolarità sulle prestazioni. Locali notturni e discoteche con spettacoli al limite del porno e centinaia di ragazze (molte delle quali minorenne) sballate che fanno sesso nei bagni col primo venuto. Uffici pubblici in cui il potere si coniuga col sesso offerto od estorto. Direttori con dipendenti, manager con stagiste, presidi con insegnanti, primari con infermiere, professori universitarie con studentesse e via dicendo. Corpi in offerta ovunque. Sesso in ogni occasione della vita quotidiana. Linguaggio di cui le intercettazioni del caso Ruby non sono l’eccezione ma la regola. E tralasciamo il capitolo cocaina per amor di patria. E allora? Questo non è il paese per fare crociate di moralità. L’Italia è un puttanaio. Arcore rischia di diventare il meno peggio.

antoniolecce ha detto...

Oggi leggete il giornale "20centesimi" c'è un articolo di Paolo Alemanno sul Pdl e Destra di Base.

Anonimo ha detto...

Tante congratulazioni al nostro senatore dal circolo Destra di Base di Taviano .

Luigi Corvino

Anonimo ha detto...

CONTINUA LA RIVOLTA NEL PDL CONTRO LA MINETTI: RACCOLTE 1500 FIRME DI MILITANTI PER FARLA DIMETTERE

ACCUSE DELLA BASE SUI METODI DI SELEZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE DEL PARTITO: “CI VADA LEI AI GAZEBO, MAGARI SI PORTI LE AMICHE DI LELE MORA”…”TANTA GENTE SI SENTE TRADITA NEL VEDERE COME SI FA CARRIERA IN BARBA ALLA MERITOCRAZIA”

Rivolta nel Pdl: Nicole Minetti si deve dimettere dal consiglio regionale.
Lo chiede un folto gruppo di giovani militanti a Milano, la capitale del berlusconismo.
Con una raccolta di firme che in soli due giorni ha raggiunto le 1.500 adesioni.
Il malessere è diffusissimo, i “frondisti” inveiscono contro i metodi di selezione della classe dirigente del partito.
E annunciano lo sciopero della militanza, fino a quando il coordinamento regionale non avrà convinto l´intraprendente Nicole a fare un passo indietro: «Ci vada lei ai banchetti e ai gazebo, magari in compagnia delle AMICHE procacciate da Lele Mora», ha tuonato una giovane consigliera di zona, lunedì scorso, a una riunione del Pdl convocata nella sede di viale Monza.
A capitanare la rivolta dei giovani pidiellini, la 25enne Sara Giudice, eletta in un parlamentino di circoscrizione.
La ragazza si era fatta sentire pure la primavera scorsa, quando si seppe che l´igienista dentale di Berlusconi sarebbe stata inserita nel listino bloccato di Formigoni, e quindi automaticamente eletta in consiglio regionale.
E adesso rincara: «Il popolo del centrodestra ha la dignità delle persone semplici, che si mette in politica perché ha voglia di fare, nel Pdl c´è bisogno di ripensare totalmente al modo di selezione della classe dirigente; sono sempre di più quelli che come noi si sentono traditi, confusi e smarriti».
Forse il problema è proprio Berlusconi, e Sara non lo nega: «Sono stufa di sentir dire che lui aiuta la gente, come ha fatto anche la Gelmini da Vespa, io e tanti miei coetanei non vogliamo essere aiutati con la carità o con qualcosa di peggio, ma con università migliori, un nuovo welfare, opportunità vere per tutti».
Aggiunge Benjamin Khafi, 35 anni, dirigente di una multinazionale: «Con l´elezione della Minetti, un caso non certo isolato, è stato sovvertito un principio fondamentale per le persone come me: quello del merito. Nel Pdl i giovani che vanno avanti non sono certo quelli con percorsi limpidi, le tecniche di reclutamento sono dei casting; una cosa è certa: io ai gazebo non ci vado più».
Poi Antonio Salinari, 26 anni, impiegato: «Da questi dirigenti non ci sentiamo più rappresentati, mi domando quale politica del fare sia possibile nel nostro partito».
Un annuncio di addio a Berlusconi?
«Vediamo che cosa succede dopo questa nostra richiesta di far dimettere la Minetti, prima i fatti poi si decide».

Adriano, pensiamoci bene prima di dare ancora il nostro importante contributo politico a chi ti snobba
a vantaggio di dame di compagnia e disposte a tutto e lacchè genuflettenti.

Rolando R.

Gaetano.G. ha detto...

Sono lieto della nomina del Sen NANIA.

So che a Milano svariati militanti (pare 2.000) del PdL avrebbero sottoscritto una lettera-appello per fare chiarezza e pulizia in un partito in cui i procacciatori di donnine e ragazzine pare abbiano assunto il rango di rappresentanti istituzionali....

Ad essi mi sento di dire che la loro iniziativa, nei suoi contenuti e nei suoi intenti, appare lodevolissima e condivisibile.

pincopallino ha detto...

"AL CAVALIERE RIMANE SOLO LA LEGA
CHE, ORA, DETTA TUTTE LE CONDIZIONI"

La descrizione “politica” di quanto sta accadendo in Italia è che lo scontro sul personaggio Berlusconi è arrivato al suo acme.
L’aspetto giudiziario non deve distrarre e va valutato ,caso mai, solo come “premessa” logica e tattica.
Il fatto sicuro è che il Cavaliere NON ha rotto l’accerchiamento, perchè l’unica possibile via d’uscita, cioè l’appoggio “mascherato” dell’UdC all’attuale esecutivo, è ormai un’ipotesi stracciata dal caso Ruby che ha imposto a Casini una immediata presa di distanza, molto chiara mirata a rassicurare l’elettorato e le gerarchie ecclesiastiche, “turbate” dalle vicende processuali del Premier.
La cui reazione-video, per inciso, ha anche raggelato il Quirinale che puntava ad una fase di tregua nei conflitti tra poteri dello Stato. L’acuirsi della crisi nei rapporti politici, come effetto collaterale ha avuto tra l’altro quello di veder rinnovato il bluff del cosiddetto “terzo polo”, unito ,di nuovo, nel chiedere al Premier l’ormai solito “passo indietro”.
In tale stato “infiammatorio” rispunta perfino come Arma Risolutrice quella Riforma della Giustizia che il Cavaliere promette da inizio-Legislatura e che oggi tutte le opposizioni, preventivamente leggono, insieme all’Associazione dei Magistrati,come una “minaccia” sostanziata di “intenti punitivi”.
Ma questo attacco simultaneo e concertato ha, in politica, oggi, un solo effetto concreto: rafforza immensamente il ruolo e la posizione della Lega che infatti tuona: "si resista, si vada pure avanti, ma subito il Federalismo". Berlusconi, tutto concentrato nel puro “resistere”, non può che abbozzare e sottoscrivere.
La Lega sposta cifre, piazza uomini e detta il calendario dei lavori. Con Berlusconi “sotto scopa” essa potrebbe riuscire in questo frangente a gettare irreversibilmente le basi per un “cambiamento” che frantumerebbe sostanzialmente la nostra Unità Nazionale proprio, a maggior beffa, nell’anno in cui si celebra formalmente il suo 150°Anniversario.

Anonimo ha detto...

W DOMENICO NANIA
W DESTRA DI BASE


GIACOMO VERRI

Anonimo ha detto...

ricordiamoci tutti del caporal maggiore morto l'altro ieri.

ONORE AI CADUTI PER LA PARTIA!

Anonimo ha detto...

Io sarei proprio curioso di sapere quante intercettazioni telefoniche sono state fatte per il caso della malasanita' in Puglia dove regnava e regna Niki.

mariano i. ha detto...

Casini dichiara in una nota Ansa (insieme al suo degno compare Follini) :"Ma non rinneghiamo tanti anni di
amicizia e resta in noi la convinzione che Cuffaro non sia mafioso". E poi fanno i moralisti con Berlusconi. Complimenti a Fini per la Nuova Destra che ha costruito

mariano.i. ha detto...

FLI: RIVOLUZIONE MANCATA TRA DISCORSI DEMAGOGICI E BIZANTINISMI POLITICI
"Berlusconi si dimetta". Un bizantinismo politico che , se il tiro non viene aggiustato oggi (cosa molto poco probabile), di fatto consegna Fli nel novero delle rivoluzioni mancate. Non si capisce, infatti, il senso di una frase ( e di una proposta) roboante ma senza alcun costrutto politico. Fini invita il Cavaliere alle dimissioni e alla formazione di un non meglio precisato governo di salute pubblica chiamando a raccolta l'Udc e chissà chi altro. Lui che avrebbe il potere di mandare a casa questo governo lo invita al suicido politico! Il Cavaliere risponde: agisci! Sottointendendo : se ne hai il coraggio politico...Lo diciamo da tempo, solo gli elettori con il libero voto democratico possono cambiare le cose. Che i parlamentari del Fli, invece di pensare alle pensioni perse e al panico per il giudizio degli elettori, agiscano, come la base chiede. I giovani si disilluderanno ben presto, non capiscono i bizantinismi stile prima repubblica. Quelli più anziani hanno già messo il Fli tra le rivoluzioni-occasioni mancate.

Anonimo ha detto...

Faccio tanti tanti auguri al senatore Nania per la prestigiosa nomina, sono certa che saprà farla valere nelle sedi opportune.

Ilaria83

Anonimo ha detto...

La casa di Montecarlo è di proprietà del fratello della compagna di Fini?
Allora Fini se ha un po' di dignità non può che dimettersi da presidente della Camera, anche perchè sta utilizzando da mesi la sua carica per fare politica e non si è mai visto un presidente della Camera chiedere le dimissioni del premier.

Anonimo ha detto...

Ragazzi......................
Ruby ci ha messi tutti quanti in un mare di m......................................................................................................................

Anonimo ha detto...

la poli rientra nel pdl.
ADRIANO, FACCIAMO GRUPPO COL LEI?

Anonimo ha detto...

Per scrollarsi di dosso questa politica senza senso, non resta altro che andare alle urne.

Anonimo ha detto...

NANIA (PDL): BENE DDL, NO NOMINE AMMINISTRATIVE PER INDAGATI GRAVI


"Il ddl licenziato dalla commissione Antimafia dell'Ars sull'incompatibilità tra cariche amministrative e rinvii a giudizio è una norma di grande valore etico-politico. Rappresenta una buona base di partenza ed una pista di lavoro per l'Aula. Le battaglie di civiltà vanno sempre portate avanti con la più ampia condivisione possibile.
L'onestà in politica non può essere un'arma invocata dall'opposizione contro chi governa, ma un valore e un modo di comportarsi da seguire come stile di vita e realizzazione dell'interesse pubblico sia per chi sta all'opposizione sia per chi sta al governo."

Così il vice Presidente del Senato e RESPONSABILE NAZIONALE ENTI LOCALI del PdL, Domenico Nania, in merito al ddl sull’incompatibilità tra cariche amministrative non elettive e coinvolgimento in vicende giudiziarie, approvato ieri all'unanimità dalla commissione Antimafia dell’Ars.

Anonimo ha detto...

"Condivido in pieno la difesa delle Province da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Le Province non sono enti inutili, ma rappresentano una risorsa importante di amministrazione e gestione del territorio, essendo un'istituzione agile e vicina alle esigenze dei cittadini. Non bisogna confondere il ruolo e le competenze delle Province, che anzi andrebbero potenziate, con quelle di tanti enti inutili che hanno l'unica funzione di collocare i 'trombati' della politica e di dare prebende con soldi pubblici. Le istituzioni locali ad ogni livello, Comuni, Province, Regioni, rappresentano un virtuoso esempio di democrazia rappresentativa, sia per il metodo di elezione sia per le funzioni che assolvono sul territorio, sia perché i loro amministratori sono sottoposti al giudizio dei cittadini, a differenza di tutti quei nominati nei consigli d'amministrazione, che rispondono ai partiti o ai poteri forti. Invece di sprecare ingenti risorse pubbliche, per ridare peso alle Province e consentirgli di esercitare il ruolo che meritano basterebbe accorpare le competenze di comunità montane, Ato varie e cda di enti o di organi sovra comunali nelle competenze degli assessori provinciali".


Così il responsabile nazionale settore Enti Locali del PdL, senatore Domenico Nania.

Anonimo ha detto...

Il flop dei finiani

Ambrosoli dice no Milano senza candidato. Futuro e Libertà perde pezzi. Da ultimo anche il figlio del liquidatore della Banca Privata Italiana ha abbandonato Fini.

Un altro no. E stavolta è anche più pesante degli altri. Umberto Ambrosoli ha detto no a Fini, non si candiderà a sindaco di Milano. Doveva essere l'asso nella manica. Il figlio dell'eroe borghese, il figlio di quel Giorgio Ambrosoli che fu commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, la banca di Sindona e finì ammazzato nel luglio del 1979 per volere della mafia. Non scenderà in campo. Pochi giorni fa ha comunicato ai vertici di Fli che non ha intenzione di candidarsi per il Terzo Polo. Doveva essere il simbolo di un'Italia diversa, il simbolo della battaglia per la legalità. L'Italia moderata, silenziosa e laboriosa. l'Italia per bene. Era anche intervenuto dal palco di Bastia Umbra: «Il nostro non è un Paese dove la legalità viene vissuta come un'opportunità», disse il 6 novembre. Si indignò per il fatto che in Italia ci si accalorasse per una partita di calcio ai Mondiali e non si facesse altrettanto perché la Danimarca fosse ben 66 posizioni davanti a noi nell'indice di percezione della corruzione. Parlò della nascita di un nuovo movimento come una «bellissima avventura». E la sfida ora era di quelle delle grandi occasioni: la corsa a sindaco di Milano. Ambrosoli invece non ci sta. O forse sarebbe meglio dire: non ci starebbe.

È possibile che una telefonata di Gianfranco Fini riesca a fargli cambiare idea. È possibile che il pressing riesca a provocargli un sussulto. Ma se ciò non accadrà sarà un duro colpo per Fli. Che ha già subito un pesante no a dicembre quando Gabriele Albertini, proprio il predecessore della Moratti, con una lettera ai big del polo centrista ha detto no alla sfida all'attuale primo cittadino. Eppure sembrava pronto. Si era anche dichiarato pronto a essere della partita qualora alle primarie del Pd avesse vinto il candidato della sinistra estrema, Giuliano Pisapia. E così è stato. Fini e Casini erano certi che Albertini sarebbe sceso in campo mettendo seriamente in difficoltà il centrodestra nella città di Berlusconi. Niente, l'ex sindaco ed ex presidente di Federmeccanica ha detto no. Nuovo pressing allora su Ambrosoli, che pure sembrava pronto. I futuristi stavano anche preparando il grande annuncio previsto per febbraio, dall'11 al 13 infatti si terrà proprio nel capoluogo meneghino, il primo congresso di Futuro e Libertà. Forse anche il progetto del nuovo partito dovrà subire un ripensamento. Basti guardare il gruppo parlamentare alla Camera.

È arrivato ad avere anche 38 componenti, oggi ne ha 32: sono andati via Souad Sbai, Giuseppe Angeli, Silvano Moffa, Catia Polidori, Giampiero Catone e Maria Grazia Siliquini. Per non parlare di Luca Barbareschi, che ieri ha fatto su è giù nel listino delle poltrone. Veniva dato per certo il suo addio con conseguente adesione ai «responsabili». Poi la smentita, la correzione. Quindi la precisazione. E tutto il giorno è un andare su e giù. Va, resta. Resta, va. Poi convocazione nell'ufficio di Fini, dove arrivava anche Casini. E per il momento Barbareschi resta dentro Fli. Per ora.

Spartacus ha detto...

Roma - (Adnkronos) - La Lega ha ribadito che in caso di pareggio si aprirebbe la strada alle elezioni anticipate.

Mi sa che dobbiamo cominciare a prepararci tutti quanti.....

Anonimo ha detto...

Lecce, Mantovano: “Perrone merita di essere ricandidato a Sindaco”

Lecce – Le elezioni comunali di Lecce 2012 argomento centrale del dibattito all'interno del Pdl e dopo il parere pro Perrone espresso dal Ministro Raffaele Fitto, ecco, il parere del sottosegretario Alfredo Mantovano che pubblichiamo integralmente e in cui si avverte un certa non condivisione dei tempi, tant'è che scrive:

“Premetto che mi sfugge la ragione per cui ci si accalora tanto sulle elezioni comunali di Lecce. Esse si terranno fra 15 mesi, mentre oggi: a) sul piano nazionale vi è il rischio di elezioni politiche, che si prova a scongiurare rilanciando l’azione del governo e della maggioranza, b) le persone di buon senso preferirebbero un dibattito orientato sulle cose da fare adesso, pure a Lecce, piuttosto che su chi occuperà la scena in futuro. Poiché però il ministro Fitto mi esorta garbatamente a mostrare chiarezza, sarebbe poco educato lasciare inevaso il suo invito. E allora:

la maggioranza che ha ottenuto la fiducia il 14 dicembre è tale perché si è allargata non solo a eletti del Pdl che poi avevano preso altre strade, ma addirittura a deputati eletti nell’Idv. Se, come giustamente osserva il ministro, non esiste differenza fra piano nazionale e piano regionale, contro queste inclusioni non ho sentito suoi richiami alla coerenza, del tipo di quelli che oggi rivolge alla sen. Poli Bortone. È certo però che senza quell’allargamento non saremmo più né lui ministro né io sottosegretario;

un anno fa, nell’Ufficio di presidenza del Pdl, si è discusso in vista delle regionali dell’alleanza con l’Udc. Facendo parte di tale organo, non ho ascoltato dal ministro Fitto richieste di subordinare quella alleanza all’abiura dei voti contrari al governo nazionale espressi prima, durante e dopo dall’Udc;

non mi pare che il ministro abbia censurato la recente apertura all’Udc formulata (e io la condivido) dal presidente del Consiglio comunale di Lecce, né quella del responsabile cittadino del Pdl di Nardò verso Io Sud (!);

la sindrome dell’autosufficienza finora ha provocato in Puglia danni seri al Pdl. Dovremmo impegnarci tutti a superarla, non a rendere più acuta; va da sé che il riavvicinamento – di chiunque – va poi fondato su basi chiare e definite;

sono convinto, a differenza di quanto sostiene la sen. Poli Bortone, che Paolo Perrone sia un buon sindaco, in un momento di difficoltà finanziarie senza precedenti, e che meriti la ricandidatura nel 2012. E francamente non so perché mi venga chiesto di confermare la stima, che ho sempre avuto, verso l’ottimo presidente Gabellone…

Sperando di aver soddisfatto l’esigenza di chiarezza del ministro Fitto, un’ultima considerazione. Ho litigato per anni all’interno di AN con la sen. Poli Bortone, ma lo scorrere inesorabile del tempo (quella che qualcuno chiama nobilmente maturità), mi ha persuaso che la politica, nonostante tutto, è bella se è fatta con serenità e con passione. Non è bella se il risentimento prende il posto del sentimento.”

(IlPaeseNuovo.it)

Anonimo ha detto...

ASSENTEISMO, INDAGATI 98 DIPENDENTI DELLA REGIONE VENETO: LA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA

ORGANIZZAVANO DEI TURNI PER ANDARE AL MERCATO A FARE LA SPESA…ERA LA PRASSI DI BEN 98 DIPENDENTI DELLA REGIONE VENETO A ROVIGO SU UN TOTALE DI 115….. INDAGATI PER TRUFFA AI DANNI DELLO STATO

Invece di trascorrere le loro ore di lavoro dietro la scrivania, organizzavano dei turni per andare al mercato a fare la spesa.
Questo è quanto accaduto a Rovigo, negli uffici della Regione Veneto.

A incastrarli, sono stati i filmati che mostrano i dipendenti allontanarsi spesso dalla loro postazione di lavoro e che, il più delle volte, sono stati ripresi rientrando nel cosiddetto «palazzo di vetro» con le borse della spesa in mano.
Infatti, su 115 dipendenti della Regione Veneto di Rovigo, ben 98 andavano al mercato a fare la spesa o delle commissioni, come pagare le bollette, recarsi dal medico o semplicemente a prendersi un caffè.
Il tutto, però, accadeva troppo frequentemente. Da qui scatta l’allarme.
Gli indagati per truffa ai danni dello Stato, quindi, sarebbero 98 dipendenti. Ora, dai filmati sotto inchiesta, per ogni dipendente che si è allontanato dalla postazione di lavoro, gli investigatori dovranno accertarne il motivo.
E non solo.
Sono sotto esame anche i permessi temporanei, i tabulati meccanografici, gli ordini per le missioni, i badge magnetici e gli incarichi esterni.
Le indagini, molto probabilmente, si chiuderanno entro le prossime settimane, poiché la Guardia di finanza ha vagliato quasi tutto il materiale raccolto.
Al termine dell’analisi del materiale raccolto da parte delle Fiamme Gialle, il magistrato potrà fare il punto dell’inchiesta.
Assenteismo ingiustificato e truffa ai danni dello Stato.
Lo scorso dicembre furono notificate sedici misure cautelari notificate ad altrettanti dipendenti della Regione Lazio, del settore agricoltura, decentrato a Viterbo, per assenteismo ingiustificato dal posto di lavoro.
Gli accusati, talvolta operanti in concorso tra di loro, scavalcavano i tornelli senza usare il badge, si facevano timbrare il cartellino da un collega compiacente, arrivavano in ufficio per poi andarsene subito dopo, con un collega che timbrava per tutti gli assenti a fine turno.

Barbara Fanelli
(da “Il Quotidiano Italiano“)

Anonimo ha detto...

...E ALLORA, PARLIAMO DI QUESTO INGRESSO
DI STORACE AL GOVERNO ANNUNZIATO COME UNA "VITTORIA"...
cediamo subito la parola ai militanti de "la Destra"
(che non sembrano affatto "entusiasti") :
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° E DUNQUE....il numero due, siciliano, della Destra, sarà un nuovo sottosegretario del governo Berlusconi. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio in una lettera a Francesco Storace, leader del partito nato da una scissione della vecchia An.
Ma la notizia, riferita dallo stesso Storace sul suo sito e sul suo profilo Facebook , non sembra entusiasmare i simpatizzanti del movimento. Anzi, la prima reazione dei militanti su internet appare estremamente critica

Ecco alcuni commenti che abbiamo letto:
---- “Che schifezza”, scrive un certo Beppe. “Se c’era il Duce ‘questo qui’ a quest’ora stava a marcire in galera”.
La base della Destra, evidentemente, non dimentica che, meno di tre anni fa, fu invitata a votare alle elezioni per un candidato premier diverso da Berlusconi: quella Daniela Santanchè che a proposito del futuro premier si esprimeva in questi termini: “Vede noi donne solo in orizzontale. Non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno” (25 marzo 2008). O Storace che, agenzie alla mano (11 aprile 2008) spiegava che
<< Berlusconi è un fuorilegge. L’unica risposta è in sede penale e soprattutto civile. L’ultima sconcertante esibizione sui sondaggi falsi, al Tg1, denota uno straordinario sprezzo delle regole >>.
Tre anni dopo le cose cambiano, tanto da portare la torcia tricolore, erede della Fiamma, nell’esecutivo....

---Scrive Marco: “Ma dove è andata a finire la coerenza di un partito del quale ho sempre stimato le iniziative e le proposte?”. Davide: “Poi chiamiamo Fini traditore, se ricordo bene Storace e la Santanchè dissero che mai e poi mai sarebbero entrati nel governo. Come cambiano le cose, tra il dire e il fare c’è di mezzo una poltrona”.

.....che ne pensate?