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lunedì 12 maggio 2008

AN: ASSEMBLEA NAZIONALE APPROVA NOMINA LA RUSSA REGGENTE


L'assemblea nazionale di An ha approvato all'unanimità il passaggio delle consegne che, dopo l'elezione di Gianfranco Fini alla presidenza della Camera, su proposta del leader di An, vede Ignazio La Russa diventare 'reggente' del partito. Ad affiancare La Russa ci sarà l'ufficio politico, composto da Altero Matteoli, Andrea Ronchi, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri e Donato Lamorte. Nei prossimi giorni sarà nominato un nuovo esecutivo
Fini ha dichiarato: "Non vi auguro buon lavoro, perché seppure in modo diverso continuerò a lavorare con voi. Non siamo più figli di un dio minore, è stata ricomposta una frattura. E' stato superato un fossato".
Ai dirigenti di Alleanza nazionale Fini ha chiesto di "lavorare con convinzione perché il Pdl è il compimento della strategia di Fiuggi".

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso a mio padre, a quello di Lorenzo Catamo, ai tanti ragazzi morti per difendere un'idea, ai tanti uomini emarginati per decenni da tutto e da tutti per essere stati di destra, del MSI, ai tanti ragazzi che hanno lottato per i loro sogli comunitari.
Penso a Fini che ieri ha messo la pietra tombale su questi sogni in cambio dei suoi personali desideri di potere e di governo e alle parole che ha detto e fatto scrivere su tutti i giornali.
Penso a tutto questo e piango.
Penso a tutto questo e penso al mio sogno giovanile di essere e rapprentare una destra fiera, onesta, passionale e solidale.
Penso a tutto questo e prego.
Eterno riposo, dona loro , Signore, splendino adesso nella Luce Perpetua, riposino in pace.
Amen
E dopo, piango ancora....

Anonimo ha detto...

Quant'era bello lottare contro tutti,convinti di avere ragione nei confronti di un mondo corrotto,non avendo paura nè complessi di inferiorità nei confronti di nessuno.
Certo era difficile da sopportare ed ogni tanto qualcuno si perdeva per strada.Ci voleva coraggio,quando i nostri cari ragazzi finivano ammazzati,a resistere e a sperare che un giorno tutto potesse cambiare.
Nell'emarginazione siamo diventati forti,anzi fortissimi! E gli avversari ci apprezzavano anche se,a parole , volevano distruggerci.Sapevano che i missini erano persone corrette e di cui potersi fidare!
Ci voleva coraggio a sopportare tutte le angherie che il cosiddetto arco costituzionale ci rovesciava addosso,negandoci spesso lo stesso spazio vitale.
Ci confortavamo con le parole di Almirante,che ci incoraggiava a resistere sino al momento in cui saremmo stati capaci di vincere con le nostre idee.Era dura,ma ci consolavamo così!Sperando che prima o poi tutto cambiasse,con la legittima aspettativa di non essere condannati a rimanere sempre nella nostra piccola torre d'avorio e con la convinzione che prima o poi l'Italia avrebbe avuto bisogno di noi.
E,nel 1993 con la bufera di Tangentopoli,venne il momento.
Senza bisogno che nessun Silvio ci sdoganasse,era il popolo italiano a legittimarci e a regalarci la vittoria.Si era avverata la profezia di Almirante!
Poi,all'improvviso,un giovane cresciuto a John Wayne e a Berretti Verdi,seguito da un nugolo di infiltrati in un partito di cui non condividevano nè lo Statuto nè le idee fondanti,decise che il compito di arrivare a livelli di primo partito d'Italia era troppo gravoso per lui e per i suoi amichetti.
E allora,iniziò a dilapidare il patrimonio di voti e a dire una marea di sciocchezze.Al punto da togliere ogni forza ideale al MSI divenuto Alleanza Nazionale e da consegnarlo moribondo tra le braccia del padrone.
Che misera fine per una grande storia!
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

Parole sante, caro Lorenzo.
Parole sante.
Credo che presto ci rivedremo.

Raffaele Sansò

Anonimo ha detto...

"Da un lato è incredibile come a pochi anni dal 2000 ed a quasi mezzo secolo dalla fine della seconda guerra mondiale ci sia ancora chi ritiene che il rapporto tra il MSI e il Fascismo debba essere unicamente una ostentazione nostalgica e quindi priva di qualsiasi significato politico,di quelli che furono i simboli e le modalità di espressione del Fascismo stesso.Da altra parte è anche preoccupante che all'interno del MSI vi siano delle tendenze,sia pure non espresse con altrettanta forza,di sostanziale storicizzazione,di archiviazione dell'esperienza fascista.Il Fascismo certamente costituisce la radice del MSI e se qualcuno oggi chiede al MSI una sostanziale abiura nei confronti del Fascismo per ottenere una sorta di passaporto per l'inserimento nella politica nazionale,questo qualcuno è destinato ad avere una solenne smentita.Una abiura del Fascismo non è politicamente utile nè moralmente accettabile,soprattutto in un momento in cui la Storia dimostra che per capire questo XX secolo è necessario capire appieno il Fascismo,e un po' tutti,noi e i nostri avversari,dobbiamo fare i conti con quella esperienza e con quella eredità".
"Orizzonti"(periodico del FUAN)-gennaio 1995-estratto da intervista"Il MSI verso il Duemila" di Italo Bocchino a Gianfranco Fini.
Lascio a voi il commento!
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

TRA I DUE PREFERISCO LA RUSSA

Anonimo ha detto...

FINI ALMENO HA FATTO UNA ASSEMBLA NAZIONALE DOPO LE ELEZIONI
SAREBBE ORA CHE LA FEDERAZZIONE FACESSE UNA RIUNIONE DI TUTTI I PRESIDENTI DI CIRCOLO E DEGLI ELETTI.
O LA PROSSIMA RIUNIONE DEL GENERE TOCCA FARLA ORGANIZZARE DAI FORZISTI DI FITTO?

Anonimo ha detto...

Vi è piaciuto Gianfranco Fini nella sua esibizione da Presidente della Camera?
Si è dimenticato già di essere il presidente di tutti e a Di Pietro ha risposto che le interruzioni dell'aula dipendono da quello che si dice!
Che bell'esempio di imparzialità!
Una figura meschina,seguita da un estremo imbarazzo con la stampa!
Che non si debba rimpiangere Bertinotti?
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

A me Fini non mi rappresentava bene prima e ora non mi rappresenta proprio.
Ha ragione la Poli, i nostri referenti d'ora in poi sono i leaders di Forza Italia.
Per Lei Berlusconi,
per me Fiffo.

Anonimissimo leccese

Anonimo ha detto...

NON DICIAMO ERESIE
LA POLI E' SEMPRE LA POLI.
O NO?
SONO IN LINEA CON LORENZO CATAMO
DOVREBBERO VERGOGNARSI A ROMA.

Anonimo ha detto...

Sulla Poli ho un brutto presentimento che non mi fa dormire.
Fitto, Perrone, Mantovano, Congedo, Alemanno, Palese
Gallo, Tatarella, Costa
Bonfiglio...la vorranno davvero Presidente della Regione?
Mah....
speriamo bene!

Cristiano da Lecce

Anonimo ha detto...

Ma la Federazione è chiusa?
A chi dobbiamo rivolgerci se ci occorre nulla, a Fitto?

Anonimo ha detto...

SONO DACCORDO CON LORENZO CATAMO.
IL FASCISMO NON E' IL MALE ASSOLUTO CHE SI VUOL FAR CREDERE.
CON I SUOI ERRORI E CON I SUOI ORRORI, COMUNQUE RAPPRESENTA UN PERIODO IMPORTANTISSIMO DELLA STORIA ITALIANA PERCHE' IN QUEGLI ANNI IL DUCE E IL FASCISMO MODERNIZZARONO L'ITALIA COME MAI SI ERA FATTO PRIMA E COME MAI SIE E' FATTO POI DOPO.
OGNI ESPERIENZA TERRENA HA I SUOI LATI POSITIVI E NEGATIVI.
IL FASCISMO CREDO CHE POLITICAMENTE E ISTITUZIONALMENTE SIA STATO PER L'ITALIA IL PERIODO PIU' POSITIVO DELLA SUA STORIA CONTEMPORANEA.
LE LEGGI RAZZIALI E I RAPPORTI CON HITLER RAPPRESENTANO IL LATO NEGATIVO.
MA CHI DI NOI AL POSTO DEL DUCE NON AVREBBE COMMESSO QUALCHE ERRORE DI VALUTAZIONE?

Anonimo ha detto...

A Roma c'è il monumento al Milite Ignoto.
A Lecce, su questo blog, nel primo commento al post su LA RUSSA reggente, c'è il pianto per il padre dell'Anonimo.
Che strazio!
Basta co sto anonimato del cavolo!
Gigi '78

Anonimo ha detto...

SE LA POLI NON E' MINISTRO LO DEVE A STESSA "CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA".QUANTO AL METODO PER LA NOMINA DEI MINISTRI TANTO CRITICATO DA L'EX EUROLADY E' LO STESSO CHE HA SEMPRE USATO LEI PER TUTTE LE MIGLIAIA DI NOMINE CHE HA FATTO (VE LA RICORDATE LA CICCIA ASSESSORE ? E QUELLO CHE HA COMBINATO A MONTERONI A PAOLO? ) FACESSE UN PO' LA NONNA .

Claudio Giannetta ha detto...

Tutte le cose cambiano con gli anni, anch'io mi sento cambiato, non sono certo quello di 20 anni fà, non sono più un ragazzo, ma padre responsabile di una famiglia che cresce.
Prendiamone atto, gli anni sono passati un pò per tutti, ed i tempi si sono evoluti, dobbiano confrontarci con i problemi di oggi, cercando nuove soluzioni che siano al passo coi tempi. La destra è anche questa, una classe dirigente che cresce e matura nuove esperienze.
Dovevamo sconfiggere Romano Prodi, bene, ci siamo riusciti, ed anche alla grande!
Siamo stati capaci di far scomparire dalle aule parlamentari le sinistre, grande soddisfazione per le nostre idee che sono fortemente radicate a destra.
A questo punto vi chiedo:
Non si è più di destra se gli uomini di Alleanza Nazionale sono al Governo?
mi sembra di aver capito che la destra debba essere soltanto una forza d'opposizione, ricordo in un comizio a Napoli che Almirante aveva già pronosticato che a breve la Destra, allora MSI, sarebbe arrivata a governare la nazione.
Ora tocca a noi mantenere alto il nostro credo e, magari, mettere in pratica ciò che abbiamo per anni predicato.
I sogni dei nostri giovani devono diventare realtà, dobbiamo conquistare la fiducia di essi, ed essere garanzia che quei valori predicati possano radicarsi in loro, senza disattendere le aspettative del paese!
Auguro a tutti i nostri parlamentari un buon lavoro, dicendo loro di non mollare mai.
Fra un anno dobbiamo realizzare il grande progetto della provincia, e subito dopo con il candidato, Adriana Poli Bortone, conquistare la Regione Puglia.
A tutti gli uomini di Destra, consiglio di rimanere in fermento, ed essere pronti per le prossime tornate elettorali.

VIVA DESTRA DI BASE
VIVA ALLEANZA NAZIONALE
VIVA IL PDL

Anonimo ha detto...

Avv. Catamo,
sono quasi convinta e molto tentata ad iscrivermi a La Destra.
Unico impedimento: la Fasano.
Come si fa ad avere come portavoce la fidanzata del factotum del presidente provinciale di un altro partito?
Non credo che farete molta strada.

Sara da San Pietro in Lama

Anonimo ha detto...

Bravo Klaus,
questo si che è parlare.
Si vede che hai la testa sulle spalle.
Si vede anche che destra di base sta crescendo.
Spero che diventi presto un movimento politico autonomo come LA CITTA' nel pdl e nel centrodestra.
Io ci sarò sempre.
perche so che con destra di base la destra militante, quella era, esisterà e resisterà sempre!
A noi!

Cosimo Manco

Anonimo ha detto...

IL PROBLEMA DELLA POLI NON E' LA POLI.
IL PROBLEMA DELLA POLI E' CHE SI E' CIRCONDATA DA COLLABORATORI E CONSIGLIERI CHE PER IL 95 PER CENTO SONO INCAPACI E INADATTI A FARE QUALSIASI COSA TANTO MENO CONSIGLIARE UNA LEADER COME LEI.
CHI L'HA CONSIGLIATA SEMPRE MALE, PENSANDO SOLO AI PROPRI INTERESSI NON AL BENE DELLA POLI LA STA ISOLANDO E INDEBOLENDO.
E PRESTO LA PORTERA' ALLA DECANDENZA POLITICA TOTALE.
ME NE SONO ACCORTO QUANDO HA LASCIATO DEFENENSTRARE ADRIANO NAPOLI DA UGO.
E MI SONO DETTO:
ORA CHE HA ACCONSENTITO A LASCIARE CHE ADRIANO FOSSE FATTO FUORI, PROPRIO LUI, L'UNICO CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI DIFENDERLA DA TUTTE LE PARTI, GIORNALI COMPRESI... CHI LA DIFENDERA' PIU'?
CHI SI FIDERA' PIU' DI LEI?
NON SI E' ACCORTA CHE LA DEFENESTRAZIONE DI ADRIANO DA VICEPRESIDENTE PROVINCIALE L'HA INDEBOLITA TANTISSIMO?
ALLA FINE HO CAPITO CHE LA POLI E' SOLO UNA VITTIMA, PRIGIONIERA DELLA SUA STESSA CORTE E DEI CATTIVI CONSIGLIERI.
SARANNO FORSE I TROPPI IMPEGNI CHE HA?
CMQ SE NON FA QUALCOSA NON LA VEDO MOLTO BEN NMESSA NEL NUOVO PDL....

GIUSEPPE - LECCE

Anonimo ha detto...

Ormai sono saltati tutti i riferimenti che avevamo.
La destra sociale e nazionale con a capo Fini non c'è più, è stata sepolta dal PDL e al suo posto c'è ora una destra liberale ed europea con a capo Berlusconi.
I nostri deputati fanno oggi riferimento a Berlusconi e noi , militanti della destra leccese, figli di un dio minore e oramai inutile siamo diventati tutti Fittiani.

Urge una corrente forte di destra sociale e nazionale e quindi destra di base cerchi di darsi una mossa in questo senso.
sennò ce ne torniamo a casa nostra e smettiamo di fare politica per sempre.

piero

Anonimo ha detto...

Cara Sara,
ci risiamo con i personalismi!
Ma è mai possibile che tu e tanti altri confondano le idee con le persone che le professano?
Credi forse che nella mia lunga militanza nel MSI ed in AN abbia sempre avuto a che fare con persone di mio gradimento?
E poi che c'entrano i sentimenti delle persone?Non hai mai sentito parlare di fascisti legati a comuniste o viceversa?
Perciò,se davvero sei intenzionata a fare una scelta,non sbagliare condizionandola a motivazioni pretestuose.
Lorenzo Catamo

Claudio Giannetta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Claudio Giannetta ha detto...

A tutti i militanti e simpatizzanti di Destra:
questa mattina ho avuto il piacere di incontrare per un semplice caffè ad Otranto, il Ministro Raffaele Fitto. Devo confessarvi che ho avuto a che fare con una persona umile e semplice, senza auto blu e scorte, ma accompagnato da moglie e figli, soltanto questo è bastato per capire che la politica sta cambiando, e con essa gli uomini che più la rappresentano. Ma, aimè, mi sto accorgendo sempre di più che chi gli gira intorno non ha intenzione di cambiare mai, sempre i soliti tira giacca, sempre i soliti lecchini che, per occupare il ruolo di prima donna, sono disponibili a perdere anche la faccia.
Gradirei che i nostri leaders iniziassero a sbarazzarsi di queste pattumiere, lasciando spazio ai VERI supporters e validi consiglieri, saranno loro il vero futuro della nostra terra, che da anni aspetta il vero mutamento.
Raffaele Fitto, questa mattina, ha dato un chiaro segnale, e vorrei che tutti ne prendano esempio, vicino a lui mi sono sentito a mio agio, pur mantenendo fortemente le mie posizioni di Uomo di Destra.

Anonimo ha detto...

Caro Claudio,
rispetto le tue idee e la tua scelta.
Ma devo confessarti che il tuo messaggio mi sembra un po' ingenuo.
Certamente Raffaele Fitto è una persona normale come tutti gli altri e nessuno si è mai permesso di metterlo in dubbio.Però viene da una altra storia,quella della DC,che non ci appartiene per nulla ed è quella di chi inventò il cosiddetto"arco costituzionale" per metterci in un ghetto violando tutte le regole della democrazia.Con tutte le conseguenze morali e materiali che tu sai e che non starò a ripeterti.
Se è per il caffè con Fitto,personalmente l'ho già preso a Veglie nel 1997,quando lui ,da buon alleato, salì con me sul palco comiziale,ma,per il resto,tieniti le tue convinzioni che io mi tengo le mie.
Cordialmente
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

Oggi, 22 del mese di maggio,ricorre il ventennale della morte di Giorgio Almirante.
Un uomo che non rinnegò il suo passato ma,dalle radici profonde,seppe trarre linfa per costruire il futuro.
Onore e gloria al camerata Giorgio Almirante|
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

Oggi, 22 del mese di maggio,ricorre il ventennale della morte di Giorgio Almirante.
Un uomo che non rinnegò il suo passato ma,dalle radici profonde,seppe trarre linfa per costruire il futuro.
Onore e gloria al camerata Giorgio Almirante|
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

PER FAVORE, NON FACCIAMO DI ALMIRANTE UN SANTINO AGIOGRAFICO!

E' un torto a Lui.
E' un torto alla storia.

Bisogna ricordare i meriti, ma anche i limiti.

E' evidente che PARCE SEPULTO.

E' evidente che ALMIRANTE al confronto con molti politici odierni resti un gigante!

Ma è anche evidente che ALMIRANTE ha legato il suo nome e il suo potere di Segretario a 2 brutte pagine del MSI-Dn che non vanno rimosse, ma meditate perché non abbiano più a ripetersi:

1) Nel Gennaio 1978 impose il ritiro delle firme della petizione contro l'ufficiale dei carabinieri che aveva sparato ad altezza d'uomo, colpendo ed uccidendo l'inerme nostro militante STEFANO RECCHIONI, il cui unico "torto" era di essersi recato alla sede MSI di Acca Larentia dopo che erano stati assassinati dalla "Volante Rossa" i missini Ciavatta e Bigonzetti.

2) Nel febbraio 1981 espulse il vicesegretario nazionale del Fronte della Gioventù Marco Tarchi per un articolo sul giornale satirico: La Voce della Fogna (un'intolleranza simile a quella di Massimo D'Alema quando nel 1999 da Presidente del Consiglio querelò Forattini per una vignetta satirica sulla lista Mitrohikin).

Due comportamenti che agevolarono (non mi sogno di dire che causarono) l'esodo di tantissimi giovani dalle organizzazioni giovanili missine verso formazioni extraparlamentari se non addirittura verso la lotta armata.

L'influenza che ciascuno di noi (soprattutto di quanti detengono molto potere) può esercitare sui militanti più giovani e più "genuini" è enorme, perciò bisogna avvertire sempre su stessi questa grande responsabilità ed evitare parole, gesti e comportamenti che possono provocare in loro sconforto e disorientamento.

Ci vuole molto poco per infiammare l'animo dei più piccoli e basta un niente per deluderli : un'attesa più lunga del previsto, una risposta non entusiasmante, l’insofferenza per il dialogo, la difficoltà pratica di far rispettare sempre e dovunque criteri meritocratici, ecc.

Pertanto, per volere veramente bene a GIORGIO e alla Destra Italiana dovremmo risparmiare a Lui e a Noi i fiumi di retorica che sgorgano in commemorazioni come queste e cercare di meditare meglio la Sua/nostra storia facendo tesoro delle fertili intuizioni e ammenda per le pagine meno esaltanti.

In tal modo Giorgio Almirante, Pino Romualdi e tutti i nostri indimenticabili maestri resteranno per davvero e sempre PRESENTI!


Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Caro Martucci,
essendo più anziano di te,ho avuto la fortuna di vivere,anche grazie alla continuità con mio padre,tutta la vicenda storica del MSI e,prima con Staiti di Cuddia poi con Rauti(congresso di Sorrento del 1987),sono stato spesso contrario alle posizioni di Giorgio Almirante.
Per esempio,non gli ho mai perdonato la scelta di Gianfranco Fini al posto di Marco Tarchi per mille motivi che non starò a ripetere.
Devo riconoscere,però,a Giorgio Almirante un grande merito:è vero ,voleva costruire una grande Destra anche con qualche annacquamento ideale,ma il suo sogno non aveva niente a che fare con la porcheria attuale.Perchè quella grande Destra avrebbe visto un MSI egemonico con un grande capo,che avrebbe raccolto intorno a sè tutte le scompaginate schiere della Destra italiana.
Non vi riuscì anche per il tradimento prezzolato di Democrazia Nazionale che,con supremo sprezzo del ridicolo e con offesa all'intelligenza altrui ,ora viene considerata la madre di AN.
Giorgio Almirante non avrebbe mai retto la coda a un Silvio Berlusconi,perchè era un uomo di grande cultura e di grande preparazione e non sarebbe corso a salvare la medaglietta come tanti suoi falsi epigoni attuali.
Ti devo confessare,caro Martucci,che,a parte l'errore mortifero della scelta di Gianfranco Fini,questi venti anni trascorsi mi hanno fatto rimpiangere Giorgio Almirante e me ne hanno rivalutato la figura.
Di fronte allo sfacelo attuale e senza ombra di retorica,ribadisco:
onore e gloria al camerata Giorgio Almirante!
Un saluto cameratesco
Lorenzo Catamo

Anonimo ha detto...

Per l'avvocato
LORENZO CATAMO

Caro CATAMO,
leggendo il tuo intervento mi sono reso conto di non aver ben evidenziato il mio passaggio sul paragone tra i politici odierni ed ALMIRANTE, ché al loro cospetto per me resta sempre un gigante.
Ribadire ciò, come condividere la tua esortazione a tributargli onori e gloria meritati, non contrasta però con la necessità di sottrarre Almirante dalla retorica della "nostalgia canaglia"(della serie "come era verde la mia valle") e dei "santini" unti di agiografia, per andare avanti, verso un ricordo a tutto tUndo (non riesco a scrivere tondo), che ci consenta di meditare sulle sue grandi intuizioni, MA ANCHE (giusto per accontetare Veltroni) sui suoi limiti ed errori.
Viceversa non ci misureremmo con ALMIRANTE tal e qual era, ma con un totem ritoccato, nè più nè meno come i vari Giorgio Bocca e gli altri partigiani a buon mercato hanno realizzato la favoletta della RESISTENZA tutta pura e senza macchia.

Ecco perché chiedo a me stesso e a tutti voi di meditare anche i suoi clamorosi errori sul Tevere, sulla Difesa della Razza (per i quali chiese scusa già in vita), su Acca Larentia, sulla raccolta di firme per la pena di morte (che avrebbe colpito soprattutto i nostri ragazzi ingiustamente accusati dei reati di strage) e sull'espulsione di Marco Tarchi.

Una meditazione che renderebbe pure più forte e credibile la proposta di Storace e di Alemanno di discutere quanto prima nel rinnovato consiglio comunale del Campidoglio l'intitolazione di una strada di Roma a GIORGIO ALMIRANTE.

Una proposta, tra l'altro, che ci aiuta a capire come ALEMANNO diventato sindaco di Roma o FINI diventato presidente della Camera (mercoledì presenterà in pompa magna i 5 volumi di raccolta completa dei discorsi di Almirante al Parlamento nelle edizioni prestigiose ed istituzionali della Camera) non hanno dimenticato ALMIRANTE, le radici gloriose missine che sono e restano alla base della destra italiana.

Probabilmente nè Alemanno, né Fini vogliono darti la soddisfazione di fare i valletti del re di Mediaset. D'altronde né il primo, né il secondo gli hanno mai rivolto il giuramento della Destra al congresso fondativo del 12 novembre 2007 "di servirlo per sempre e di non tradirlo mai".

Scusami la provocazione, ma c'è un abisso tra la storia tua, di tuo padre ed il funambolismo della Santanché e di molti personaggi in cerca di autore come Lei.

Con sincera stima

Francesco Martucci

Anonimo ha detto...

Caro Martucci,
vedi che io non provo nessuna soddisfazione ma tanta umiliazione davanti allo spettacolo offerto da personaggi,per i quali diventa del tutto superfluo citare le dichiarazioni a proposito di improponibilità del partito unico(vedi Alemanno nelle annuali riunioni di Orvieto) o di non scioglimento di AN(vedi Fini nel mese di dicembre 2007).
Tanta umiliazione,caro Martucci, per aver creduto come uno stupido che,almeno nel nostro mondo, la coerenza in politica potesse avere un qualche valore.
Per quanto riguarda la mia militanza ne La Destra,anch'io ho avuto alcune perplessità nell'aderirvi.Lo avrei potuto fare subito,perchè ero già schierato in D-Destra,ma ho aspettato i primi di aprile quando mi sono trovato davanti alla scelta infame dello scioglimento di AN.
Per il resto,caro Martucci, mi pare di avere già spiegato che io vado dove trovo casa per le mie idee e non seguo mai pedissequamente i personaggi che,in quel momento,le rappresentano.
In conclusione,devo dirti che io,il piede sull'uscio della porta,l'ho tenuto per quindici anni e,se non sono andato via prima,è stato per due motivi:primo perchè vedevo poca serietà nella eccessiva frammentazione alla destra di AN;secondo perchè la presenza di persone come Gianni Alemanno in un partito che non si scioglieva,in quanto non ve ne era e non ve n'è il bisogno,mi garantiva dal rischio di morire democristiano o,peggio ancora,liberale e massone.
Sperando di essere stato esauriente,ti saluto cordialmente.
Lorenzo Catamo