
Con il congresso nazionale del Pdl si è consumato il matrimonio politico tra An e Fi che ha coronato una convivenza elettorle durata oltre 15 anni.
Il Popolo della Libertà, sintesi dei valori di entrambi i partiti, è il "partito degli italiani" moderati e riformisti, con un leader riconosciuto e incontrastato che è Silvio Berlusconi, che ha il compito, almeno sulla carta, di rinnovare l'Italia, la Carta Costituzionale ( almeno nella seconda parte ) e tutta la politica italiana puntando a rinnovare la nostra classe politica aprendo le porte ai giovani e selezionandola esclusivamente con criteri " meritocratici ".
Questo è stato detto e ridetto da tutti e in tutte le salse nei tre giorni congressuali nei quali si è parlato molto poco, quasi per niente, di destra e nei quali gli oltre seimila delegati nazionali hanno votato lo statuto, il capo, e il direttivo nazionale.
Oltre a ciò sono stati nominati i coordinatori regionali ( la Puglia è guidata dal senatore di An, Francesco Amoruso ) e i coordinatore e vicecoordinatori provinciali ripartiti tra i presidenti provinciadi An e di Fi, ad eccezione della provincia di Lecce dove è stato confermato il coordinatore provinciale di Fi, on. Gallo, ma non quello di An, on. Lisi che è stato rimpiazzato dal consigliere regionale Saverio Congedo.
A poche ore di distanza da queste novità consegnateci dai lavori congressuali è scoppiato nel Pdl il caso "Ria", senatore in carica del Pd, il quale secondo i giornalisti, che a differenza degli iscritti e degli eletti del Pdl pare siano informati tempestivamente dalle decisioni e dalle strategie fittiane, sarebbe stato scelto dallo stesso ministro Raffaele Fitto per guidare il Pdl alla conquista di Palazzo dei Celestini.
Notizia che ha lasciato ovviamente di stucco molta parte del Pdl salentino, tra cui tutti i dirigenti e i militanti di An, compreso il Sottosegretario agli Interni, on. Alfredo Mantovano, che è intervenuto tempestivamente e duramente sull'argomento.
Qui non è solo in gioco la credibilità di una classe dirigente provinciale di An e di Fi, che in questo caso verrebbe etichettata e screditata politicamente ed elettoralmente come inadeguata a ricoprire ruoli di governo negli Enti Locali, ma è in gioco il prestigio e il ruolo di An e dello stesso Mantovano impegnati in queste ore a ribadire che le regole della convivenza politica impongono a tutti di evitare accuratamente di prendere decisioni che non siano condivise e che non rispecchino la volontà di chi si vuole rappresentare.
Come andrà a finire ancora non è dato saperlo ma la chiara impressione che si ha in questi frangenti è che l'esperienza di DDB a questo punto diventa preziosissima perchè, anche nel Pdl salentino, è auspicabile la presenza di una organizzazione di militanti, di dirigenti locali, della cosiddetta "base", che oltre ad essere coinvolta nelle campagne elettorali, ha tutto il diritto di essere coinvolta in ogni ambito decisionale.
Per questo la dirigenza provinciale di DDB si riunirà a breve proprio per stabilire la forma e il modo più giusto da scegliere per dare a tutta la base del Popolo della Libertà un riferimento valoriale e organizzativo in grado di garantire la partecipazione e il rispetto anche all'ultimo dei nostri iscritti.
E, cosa non meno importante, dare modo alla formazione di una nuova classe dirigente che provenga direttamente dalla "base militante", che sia rappresentativa e ben radicata e che soprattutto sia sempre presente e attiva nella nostra provincia.
Questo a qualcuno può forse sembrare una sfida ardua e impossibile, un'utopia o un sogno, ma noi di DDB amiamo le sfide impossibili, amiamo darci da fare e siamo convinti che ognuno sia l'artefice del proprio destino e che i sogni, quando sono condivisi dagli altri...alla fine si avverano sempre!
.......
131 commenti:
Volti nuovi nel PDL
Ecco Barbara, la nuova Carfagna del Cavaliere: da «letteronza» a candidata
Dalla tv alla politica, la 28enne soubrette di Lucera nelle liste del Pdl: showgirl con una laurea alla Sapienza
BARI - Piccole soubrette crescono. In politica. È il caso, che sa di già visto, di Barbara Matera, 28enne showgirl di Lucera, che sarà candidata per il Pdl alle prossime elezioni europee. A promuovere la candidatura, il Cavaliere in persona, durante il congresso del partito svoltosi lo scorso fine settimana.
Da Corriere.it
Lasciamo Fitto solo con Ria a rifare la Dc e candidiamo sotto le bandiere della Destra un personaggio qualunque di ex-An.
Saremo noi ad andare al ballottaggio e faremo fare a sua maestà una figura barbina.
AL CONGRESSO FONDATIVO DEL PDL FORMIGONI E’ STATO L’UNICO A NON STENDERSI A TAPPETINO AL PREMIER… HA ATTACCATO LA SINISTRA E BOMBARDATO LA LEGA… ALLA POLITICA DEI NOTABILI HA CONTRAPPOSTO LA NECESSITA’ DI FARSI TIRARE LA GIACCHETTA DAL POPOLO
E'sceso dal 30° piano del Pirellone, sede della Regione Lombardia, ha gettato il vestito stretto da “governatore” per indossare la divisa del pilota da caccia e volare deciso e radente sulla nomenklatura riunita alla Fiera di Roma.
Ha condensato in un discorso secco e teso di pochi minuti i suoi 40 anni di carriera politica con il carisma di leader nazionale, candidandosi, di fatto, al posto del premier in un futuro non lontano.
Ha lanciato frasi che solo lui può permettersi: ” Ho avuto la fortuna di conoscere Silvio 35 anni fa, ma in cambio lui ha avuto la grande fortuna di conoscere me”.
L’unico che non ha bisogno di stendersi a tappetino ai suoi piedi e pertanto inviso a molti e temuto da tanti.
Inizia il discorso attaccando la sinistra e D’Alema, reo di “aver dileggiato Berlusconi volendolo vedere ridotto in stracci, ma poi è finito lui a chiedere l’elemosina”.
Ma l’obiettivo grosso è stato un altro: ” I leghisti sono alleati preziosi, ma devono mettersi in testa che non possono continuare a fare i furbetti, non si può essere contemporaneamente partito di lotta e di governo”. Il governatore ha poi rincarato la dose: “L’Italia è fatta di nord, centro e sud. E senza Sud non si va da nessuna parte. Quando la finiranno i leghisti di prendersi i meriti delle cose buone fatte dal governo e scaricargli addosso gli errori?”.
E infine Roberto ha puntato al Pdl e alla nomenklatura, e si è rivolto alla base, con un appello ai sentimenti dei peones, dei militanti, degli umili che lavorano in silenzio: “Dobbiamo riassaporare il gusto di macinare chilometri, di lavorare con i nostri elettori, di farci tirare per la giacchetta dal popolo”.
Al di là dei giudizi personali, non si può negare che sia l’unico che ha detto quello che pensa, senza dover avere l'autorizzazione dal premier: se lo è potuto permettere e forse anche per questo Berlusconi lo teme, non amando essere oscurato.
Formigoni ha carisma e in Lombardia è l’unico in grado di tenere testa alla sinistra e alla Lega.
E ha capito che il Pdl deve saper contrattaccare con vigore: alla fine lui si è rivelato il meno democristiano di tanti leader del Pdl.
Il messaggio evangelico di porgere l’altra guancia in fondo in politica paga poco e lui l’ha compreso da tempo.
Rolando R.
ma da dove viene la convinzione che gli ex di an possono vincere da soli se poi la ns.percentuale migliore poteva arrivare al 12% ...siamo seri e cerchiamo di guadagnare i nostri spazi non con le pagliacciate e sbruffonerie ma affermando le nostre idee con uomini e donne seri e credibili.E' finito il tempo di chi millantando fantomatici eserciti e sparando e sparlando di tutto sulla stampa credeva di potere guadagnare spazi politici.
An in provincia di Lecce non esiste più. Dopo l'uscita della signora Poli chi è rimasto a rappresentarci?
Lisi? E chi lo vuole?
Mantovano? Pensa ai suoi e solo ai suoi.
Destra di Base? ma senza collegamenti con i leaders nazionali la vedo difficile.
Dobbiamo costruire un nuovo leader locale della destra nel Pdl che possa rappresentarci e tutelarci tutti, altrimenti è la fine.
E' questa la priorità che abbiamo ora per riparare i danni immensi provocati al partito in questi ultimi anni dalla guerra POLI-MANTOVANO e soprattutto dalla incauta nomina di un incapace cronico come LISI alla guida della federazione.
Sinceramente ... la strategia di FINI, mi sfugge.
....e anche quella di Fitto....
Ma allora Lisi non conta proprio niente nel Pdl leccese?
Il Nuovo che avanza
Con le braccia spalancate
come il Papa, gran minchiate
dice Silvio ai congressisti:
“Sempre uguali i comunisti,
di Pol Pot adoratori,
di Baffone ammiratori
e di Mao Tse Tung patiti…”
Son concetti già sentiti,
come vecchie barzellette
dal novantaquattro dette
almen cento volte all’anno.
“Combattiam questo malanno
delle rosse marachelle
con il nuovo Pdl
che oggi nasce grazie a me,
una rivoluziòn ch’è
moderata e liberale,
popolare, è naturale,
e borghese e interclassista,
una cosa giammai vista
in nessun paese al mondo!”
Negli schermi, sullo sfondo,
passan mari, colli, monti,
vecchi ruderi, tramonti,
cibi cotti al tegamino
e bottiglie con il vino,
una farfallina qua,
una porcellana là,
cittadine, il Colosseo,
vele gonfie all’eliseo
e castelli. Fan colore
mentre parla l’oratore.
Battiman piovono a scroscio,
ma il Berlusca sembra moscio
e ogni tanto s’impappina.
L’onorevole bambina,
Dopo la bionda madrina
la regia che ti combina?
Sforna quattro giovincelli
scelti certo col Cencelli,
poiché tre son berluschini
ed al quarto piace Fini.
Giada, in blu,prima ha parlato:
“Berlusconi ci ha salvato!”
Anche Alessia Silvio esalta.
Federico, alla ribalta,
“Eroe!” dice a Berlusconi,
Marco cita le canzoni
del rautismo giovanile.
Il Berlusca, col suo stile,
pensa: “Quanto sono bravi,
così giovani e già schiavi!”
e col suo pollice in su
guarda verso le tivù.
Poi il premier dice amoroso:
“Siamo un popolo operoso,
fiero, umile, paziente,
al servizio ciecamente
di un Paese molto amato,
come Craxi, l’antenato
che fu il nostro precursore
ed al quale rendo onore!”
Quant’è nuovo il Pdl
nato dalle marachelle
del Bettino d’Hammamet,
salvator di Mediaset,
sovventor di Raggio e Vacca.
“Popol, non capisci un’acca!”
Carlo Cornaglia
Ma lo volete capire o no che se Lisi o Congedo non si vogliono candidare, Fitto sara' costretto a candidare Ria. Uomini di AN venite fuori
Ho sentito Gianfranco Fini che citava Paolo Borsellino al congresso che ha incoronato Berlusconi.
Possibile che nessuno si sia alzato a dirgli: “ma come ti permetti di parlare di Borsellino sapendo quello che Borsellino ha detto a proposito di questi signori con cui ti stai unendo in una famosa intervista rilasciata due mesi prima di morire?”.
Non si può servire due padroni...dice il Vangelo...
o si sta con Borsellino o Forza Italia...non si può seguire entrambi perchè non vanno nella stessa direzione.
Io preferisco Ria a Lisi e sono convinto di non essere il solo.
Quindi a Ria contrappongo solo Congedo.
Il candidato del Pdl potrebbe essere l’ex presidente della provincia di Lecce e attuale deputato del Pd, Lorenzo Ria?
Più che un “colpo” sarebbe il non plus ultra dell’incoerenza da qualsiasi punto di vista lo si osservi. Si, perché Ria è schierato nel centrosinistra e ha sempre ribadito di non essere intenzionato ad entrare nel Pdl; ma soprattutto sarebbe la dimostrazione di una contraddizione in termini di risorse umane per il Pdl, che, dopo aver propagandato la presenza di nomi autorevoli al suo interno, si ritroverebbe a pescare il candidato nella coalizione avversa, dimostrando che forse l’elenco di possibili candidati al momento non esiste.
E' vero che Ria, dal canto suo, ha precisato di non essere interessato a “nessun salto della quaglia”, ma le troppe voci sulla sua candidatura nel Pdl e le evoluzioni della politica locale lasciano aperta ogni ipotesi in tal senso.
Che francamente sarebbe incomprensibile politicamente e alquanto indigesta elettoralmente.
RADIO TROMBA NEWS:
FEDERAZIONE PROVINCIALE DI LECCE
Lecce, 31 Marzo 2009
Oggetto: Elezioni Amministrative, Provinciali ed Europee 2009
Negli scorsi giorni si è riunito l’Esecutivo Provinciale di Destra Italiana, con all’ordine del giorno l’imminente tornata elettorale.
Si è deciso quanto segue:
Nelle Provinciali 2004 Destra Italiana fu apparentata con la Casa delle Libertà e il Presidente avv. Raffaele Baldassarre. Oggi, Destra Italiana si presenterà con la propria lista nei 36 Collegi Provinciali candidando come Presidente il proprio Segretario Provinciale Maurizio Gassi.
Altresì sarà disponibile a supportare quale candidato alle Elezioni Europee, chi rappresenterà in maniera univoca il Territorio Salentino e le istanze sociali che da esso derivano, al di là di una differente collocazione Politica.
Maurizio Gassi si è riservato di sciogliere la riserva riguardo la propria candidatura, affermando comunque, la totale disponibilità nella perenne battaglia ideale in difesa dei più deboli e dello Stato Sociale.
Segretario Provinciale
Maurizio Gassi
PER VOI DA:
radiotromba@libero.it
Destra di Base invece a seguito delle ultime ipotesi di candidatura alla carica di presidente della provincia per il pdl si riserva di decidere a dopo la designazione ufficiale del candidato presidente del pdl se scenderà in campo con una propria lista.
Carino il pesce d'aprile di Radio Tromba News.....!!!!!
“L’intesa siglata tra Governo nazionale e Regioni sul Piano-casa, che segue a quella sugli ammortizzatori sociali, rappresenta una altissima prova di proficua collaborazione istituzionale di cui occorre dare atto a tutti i protagonisti della vicenda, a cominciare dal Ministro Fitto che ha ancora una volta dimostrato le sue grandi capacità di mediazione, le qualità costruttive del suo attivismo intelligente.
Essa peraltro è una conferma definitiva della bontà dell’intuizione del Presidente Berlusconi, i cui contenuti essenziali sono tutti compresi nell’accordo, che – se fedelmente attuato - si rivelerà un importante fattore di sostegno alla nostra economia in questa fase di pesante crisi, per di più senza costi pubblici ma anzi addirittura con un prezioso ritorno per le casse pubbliche. Con la semplificazione delle procedure, esso dà anche vita ad una riforma strutturale che non potrà non giovare stabilmente al sistema-Italia.
Sarà nostra cura adesso vigilare per far sì che questa occasione offerta a tutto il Paese non sia in Puglia dispersa o soffocata dai ben noti ideologismi del nostro Governo di sinistra fondamentalista, di cui abbiamo avuto recente conferma proprio nei suoi commenti a caldo sulla proposta di Berlusconi, contrassegnati dalle consuete, sprezzanti demonizzazioni, di cui –almeno questa volta - sarebbe bello che qualcuno si scusasse”.
Roberto Ruocco
Consigliere Regionale PDL
MANTOVANO A LECCE
L’on. Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato all’Interno con delega alla p.s., venerdì 3 aprile, alle ore 21.00, sarà a Lecce, all’Hotel President in via Salandra, per partecipare alla Riunione conviviale Interclub del Rotary International Distretto 2120.
Interverrà sul tema “Vincere la mafia. Prospettive di contrasto alla criminalità organizzata
Si parla di cambiamento, tutti siamo bravi a trattare il tema del cambiamento, ma poi alla fine le figure sono sempre le stesse....!
Come mai il coordinatore Prov. del PDL deve tornare ad essere il Sen, Cosimo Gallo? non ha sufficienti incarichi?
Vogliamo una FIGURA NUOVA, SEMPLICE; CAPACE e LIBERA da impegni istituzionali, affinchè potesse avere tempo e PASSIONE da dedicare al nuovo partito, che in questo particolare momento vive numerose problematiche territoriali.
Ecco cosa serve, una persona NUOVA, ed io susserisco un nome SEMPLICE, CAPACE, GENEROSO, ma nello stesso tempo BRAVO di interpretare la nuova politica del PDL, quest'UOMO ha un nome e cognome "LUIGI MAZZEI" assessore all'urbanistica nel comune di Calimera (grecia salentina).
Caro Fitto, caro Mantovano, è suonata la sveglia, per portare a casa una vittoria imponente, occorre lavorare sul territorio con serietà, senza trascurare nulla.
E' ora, diamoci una mossa!
Sì, Luigi Mazzei è l'uomo giusto per guidare il pdl salentino-
Io lo conosco è una brava persona ed un amministratore capace.
Volesse il cielo.....
E perchè non potrebbe essere nominato Mimino Piccione?
Luigi Mazzei, non è uno sprovveduto, tanto è vero che alle scorse elezioni politiche, è stato candidato al Senato della Repubblica, al 15° posto, altro che...una persona seria e rispettata in tutto il territorio.
Sono daccordo a coronarlo coordinatore provinciale del PDL.
......e perchè non Raffaele Baldassarre?
o il sindaco di Maglie Antonio Fitto?
Luig Mazzei è la persona giunsta.
Sottoscrivo.
Perchè non deve avere impegni istituzionali, deve essere libero per poter svolgere al massimo tale ruolo....sempre ed onnipresente!
perchè no adriano napoli
Sul "Giornale" di oggi nelle pagine spettacoli, all'interno di un ampio articolo sul digitale terrestre di Mediaset e sul fenomeno Rai4, compare la foto di una bionda e supertatuata conduttrice del quarto canale Rai. Chi è? Si chiama Francesca Romana Ronchi? Parentele con l'ex portavoce di An e attuale ministro delle Politiche Europee, Andrea Ronchi? Sì, à la sua ventisettenne figliola..
Dal sito Dagospia.com
Ciao, piccionazzi. Vedo con piacere che vi siete immediatamente adeguati alla vs. nuova situazione: essere portatori ZULU' dei padroni del vapore. Prima parlavate di BUTTAFUOCO, VENEZIANI, EVOLA e quant'altro. Adesso dei MAZZEI, GALLO, LAZZARI, VADRUCCI, FITTO, VELINE, SALTINBANCHI E VECCHI TROMBONI tipo COSTA, GORGONI, BARBA e sbarbini sbarbati. LISI FINALMENTE RESPIRA...
Gustatevi LORENZO RIA ... sorta mia...Coerente fino alla morte: MAI CON IL CENTRO DESTRA. Come voi: NON MORIREMO MAI DEMOCRISTIANI!
Antonio Fitto, uguale ad un nome ed una garanzia. ALDO MORO SI RIVOLTA NELLA TOMBA.
per l'anonomo che ha scritto: cari piccionazzi. CAro amico condivido cuanto hai detto. RAMELLI E TANti altri ragazzi comr noi , sono morti per vedere la merda democristiana.
caro mio, la merda democristiana, serve a fare carriera oppure a finire esauriti sotto una corriera. I NOSTRI SERGENTI, PENSANO DI DIVENTARE GENERALI. Non hanno capito che ormai è il loro VIETNAM! TUNDO, DOVE SEI? EROE DEI CAMPI HOBBITT, DELLA CONTEA E DI AREA. QUANDO SI CONTINUA A MANGIARE VA TUTTO BENE? Hai comprato la bibbia evangelica invece del messale delle GUARDIE NERE? FITTO VE LA SUONA E VE LA CANTA
Ma quale Badoglio? SIETE INSUPERRABILIIIIIIIIII
MERDACCIA
Il mondo della politica è cambiato, non si può rimanere arroccati alle vecchie logiche, che alla fine non hanno mai prodotto nulla di buono.
Chi ne ha beneficiato, è stato sempre il solito leccaculo, sempre colui che strisciava dietro a qualcuno.
Per favore, non prendiamoci per il culo, dobbiamo essere onesti, parliamo tra la gente e vediamo come ne parla dei nostri leaders, quindi il sistema è stato e sarà sempre lo stesso, altro che valori e dideologie, la gente soffre e nessuno se n'è mai fregato, bisogna cambiare, poi si vedrà.
PER TUTELARE LA DESTRA ADRIANO NAPOLI VICEPRESIDENTE
Ragazzi, se Fitto inzia da mo' a fare il bello e il cattivo tempo nel pdl salentino siamo già fritti.
Non possiamo permettere a nessuno di considerarci solo dei numeri.
L'orgoglio di An non deve essere calpestato.
Fitto deve capire al più presto che non siamo tutti lisiani.
Adriano, mi raccomando.
RIVISTO E RIDIMENSIONATO D’INTESA CON LE REGIONI… IL GOVERNO LIMITA GLI INTERVENTI ALLE SOLE ABITAZIONI RESIDENZIALI UNI E BIFAMILIARI E ALLE PALAZZINE NON OLTRE I 1.000 METRI CUBI… SARANNO LE REGIONI A STABILIRE DOVE E COME SI POTRA’ COSTRUIRE…
Si profila una bozza di intesa tra Governo E Regioni sul piano casa. Esso dovrà interessare solo le abitazioni residenziali unifamiliari e bifamiliari di volumetria non superiore a 1.000 metri cubi.
Solo in questi casi sarà possibile ampliare il volume entro il limite del 20%, aumentabile al 35% solo in casi di demolizione e ricostruzione secondo tecniche di bioedilizia.
Le Regioni avranno 90 giorni di tempo per approvare una legge in materia e le leggi regionali avranno una validità definita e comunque non superiore a 12 mesi dalla loro entrata in vigore.
Il nuovo piano casa recepisce quasi integralmente la bozza votata all’unanimità dalle regioni, frutto di un lungo confronto con l’esecutivo, che fissa paletti precisi.
I lavori di ampliamento e ricostruzione possono essere esclusi o limitati nei centri storici e nei parchi.
Non c’è la possibilità di ampliare case e demolire edifici fuori da tutti i vincoli urbanistici, edilizi ed ambientali, come prevedeva invece la prima bozza del governo.
Saranno le Regioni a stabilire dove si potrà costruire e con quali limiti.
L’intera materia rimane nell’orbita regionale, il governo potrà intervenire con un decreto per sveltire le autorizzazioni e i permessi, in modo da rendere certi i tempi di concessione.
Le regioni hanno aperto al piano casa, ma fissano i loro paletti in una bozza approvata anche dai governatori di centrodestra.
Verranno poi definite le modalità per soddisfare il fabbisogno abitativo delle famiglie o di particolari categorie che si trovano nella condizione di più alto disagio sociale.
Rolando R.
Le Regioni hanno accolto la proposta del Governo di ampliamenti di volumetrie di abitazioni residenziali uni-bi familiari entro il limite del 20%. O comunque di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi per un incremento complessivo massimo di 200 metri cubi.
Il piano casa è realtà
Oggi è l’anniversario della morte di papa Wojtyla. Quattro anni fà di questi tempi si viveva un’atmosfera surreale non sembrava vero che il Papa che capiva i giovani, perchè lui stesso giovane dentro, stava per lasciarci per sempre. Eppure noi giovani speravamo che la sua immensa forza interiore lo avrebbe ancora preservato restituendocelo ancora per un pò…ora sei lassù nella casa del padre, ma sempre nei nostri cuori.
Evitate di postare commenti calunniosi e/o contenenti accuse infondate che nulla hanno a che fare con la politica e che si rivolgono a dirigenti del PDL.
Eviterete di sprecare tempo voi a scriverle e ci farete risparmiare tempo a noi a censurarli.
Grazie
CASA: FITTO, GIA’ AL LAVORO CON REGIONI SU DECRETO LEGGE
«Governo e Regioni sono già al lavoro per la realizzazione del decreto legge sul piano casa».
Lo ha annunciato il Ministro nella conferenza stampa di ieri al termine del Cdm. «Il decreto legge è un lavoro che stiamo già facendo congiuntamente: sicuramente i dieci giorni indicati servono per risolvere gli ultimi dettagli - spiega il ministro.
Quanto alla transitorietà della disciplina, che durerà diciotto mesi, il Ministro non esclude che le norme possano essere prorogate. Passando alla parte normativa assegnata alle Regioni, ricorda che se entro novanta giorni non sarà stata approvata la legge «scatta il potere sostitutivo» da parte del Governo e del Presidente della giunta regionale.
Ciò, conclude, «per evitare una realtà a macchia di leopardo». «Ogni Regione - però precisa il Ministro - ha la sua autonomia riguardo a dove porre limiti a quanto previsto».
Colpo di scenaaaaaaaaaaaaaaaaa! Adriana Poli Bortone candidata per il Terzo Polo alla Provincia di Lecce. Ed ora?
Tremano le gambe a tutti!
Vai Adriana! Sei grandissima!!!
MA COME LA POLI NON VOLLE CANDIDARSI PER IL CENTRO-DESTRA DICENDO CHE NON SAREBBE STATA CAPACE DI FARE NEANCHE UN COMIZIO PERCHE' RITENEVA LA PROVINCIA UN ENTE INUTILE ED ORA SI CANDIDA? CHE EFFETTI FA LA RABBIA.....
no forse non ha capito tu il percorso politico e culturale nuovo che ha fatto la Senatrice.
Da Lecceprima.it
Adriana Poli Bortone candidata alla presidenza della Provincia di Lecce. Per ufficializzare la candidatura della senatrice ex An e vicesindaco a Palazzo Carafa, è stato interrotto il consiglio comunale convocato questa mattina per approvare il Bilancio di previsione 2009, i cui lavori riprenderanno alle 15. “Io Sud” scioglie le sue riserve e insieme con l’Udc scende in campo con Poli Bortone. Che a questo punto andrà a giocarsela con Loredana Capone, sostenuta dal Pd, la vice presidente della Provincia uscente che ha prenotato la poltrona di presidente a Palazzo dei Celestini già da tempo. Due donne per ora sullo scacchiere della politica locale, in attesa che il neonato Pdl esprima il suo candidato.
Dal canto suo, Dario Stefàno, ex Pd e attuale consigliere regionale, passato di recente nel partito dello Scudo crociato con in tasca la candidatura alle provinciali, si farà “naturalmente” da parte per stendere il tappeto alla “lady di ferro”, che soprattutto a Lecce non teme rivali. Ma si sa, la poltrona di presidente della Provincia di Lecce deve trovare consensi su tutto il Tacco, motivo per il quale il segnale lanciato stamani in un noto hotel cittadino nell’ambito della conferenza stampa di ufficializzazione della candidatura di Poli Bortone, è stato quello di “Io Sud” movimento “inclusivo”, aperto cioè a tutti coloro che si sentono di sposare un progetto politico per il rilancio del territorio senza sottostare agli imperativi del Pdl nazionale.
“Non è stato facile convincere Adriana – ha detto Angelo Tondo durante la conferenza stampa – consigliere di maggioranza, anche lui ex An, a Palazza Carafa ed ora a fianco della senatrice e del movimento – ma le richieste per la sua candidatura giunte dalla gente comune sono state così tante che abbiamo pregato la senatrice di candidarsi per rilanciare insieme al movimento che la sostiene la nostra terra”.
Ma sulle dichiarazioni e i propositi di “Io Sud”, aleggia sempre il monito del sindaco Paolo Perrone, il quale in più occasioni ha avuto modo di affermare che se il movimento della Poli, da questa mattina ufficialmente gruppo consiliare di maggioranza a Palazzo Carafa, non dovesse più rientrare nell’area del centro destra (troppo dire Pdl?) avrebbe preso a quel punto le sue decisioni. Con una parola, rimpasto. E già, perché il neonato gruppo consiliare “Io Sud” conta ben 9 ex An: Adriana Poli Bortone, vice sindaco con delega assessorile alla Politiche comunitarie, Severo Martini, assessore ai Lavori pubblici, Luciano Battista, alle Politiche educative, e i consiglieri Cairo (presidente), Tondo, Cazzella, Ferilli, Mariano e Giancane.
E allora cosa potrebbe cambiare negli scenari della politica leccese se davvero Perrone decidesse di mettere mano al preannunciato rimpasto? In questo clima di fibrillazioni politiche, con sempre meno certezze tra gli schieramenti e gli elettorati tradizionalmente concepiti, converrebbe davvero mettere alla porta una presenza così autorevole sul territorio ed il suo gruppo, rischiando di prestare il fianco ad emorragie di voti a destra? I nodi, insomma, sono tutt’altro che sciolti ci sono margini per evoluzioni, ancora aperte a molteplici sorprese. Di tutti questi colpi di scena, sembra giovarsene la politica salentina, da un punto di vista strettamente giornalistico, mentre fra la gente serpeggiano malumori e perplessità crescenti.
Basti pensare al “caso” delle ultime ore, quello, cioè, del passaggio imminente e dato per certo di Lorenzo Ria nei mari del centrodestra come candidato ufficiale del Pdl alla provincia: nei forum e sui blog amatoriali, dove si parla di politica, emerge la delusione davvero “trasversale” di uomini di destra e di sinistra, per una vicenda che sta segnando divisioni e lacerazioni.
Il diretto interessato continua a smentire proposte ufficiali, ma nelle frasi pronunciate, si può cogliere spesso più di quello che effettivamente si dice: e se, sul tavolo, non ci sarebbero proposte “ufficiali”, questo non significa, in sostanza, che non ne esistano di “ufficiose”. L’escamotage con cui giustificare la mossa della nuova asse Ria-Pdl appare semplice: il parlamentare del Pd starebbe componendo una propria lista “del presidente”, alla quale darebbe il suo appoggio il centrodestra salentino. Un artifizio un po’ contorto, ma che, per i promotori di questo nuovo patto “alternativo” per la provincia di Lecce, potrebbe risultare efficace e vincente.
Ma per ora restano solo congetture senza fondamento, visto che, fino a prova contraria, le candidate in corsa restano le due donne forti della politica leccese, Loredana Capone e Adriana Poli. Sulla scelta di quest’ultima di sciogliere le riserve su una sua discesa in campo, dopo peraltro aver rifiutato la stessa candidatura ufficiale dal Pdl salentino, sembrano aver pesato due elementi: le continue dimostrazioni di affetto della gente nelle uscite del movimento “Io Sud”, che avrebbero interpellato un coinvolgimento diretto, nella sfida elettorale, della senatrice; ma soprattutto, l’esigenza dinanzi all’anomalo scenario tripolare della competizione provinciale, con la possibile contemporanea presenza di tre candidati provenienti dall’area moderata del Pd, di differenziare ed allargare l’appello ad un elettorato non unilateralmente centrista, magari tornando a pescare, oltre che tra gli scontenti del Partito Democratico, tra gli amareggiati, ex An, che percepiscono la candidatura Ria come la “pillola indigesta”.
E tra veti incrociati dentro i partiti, personalismi evidenti, scontri di nomi, supposizioni complesse, la scelta della Poli potrebbe risultare determinante anche a cambiare ulteriormente il quadro politico del centrodestra, che, dinanzi alla candidatura dell’eurolady, dovrebbe garantirsi strategie in grado di fermare migrazioni di voti della destra salentina: e, preso atto che il Pdl ad oggi non abbia saputo di fatto esprimere una propria candidatura alla provincia, perchè non pensare, a questo punto, all’ennesimo colpo di scena, col centrodestra disposto nuovamente ad appoggiare la senatrice nella sua corsa a Palazzo dei Celestini, come previsto fin dall’origine del dibattito? È uno scenario ancora possibile?
Dipende da come si interpreterà la “disponibilità a candidarsi” di Adriana Poli Bortone, che, ancora una volta, come se non bastasse, ha mandato un segnale forte a chi pensa di poter fare i conti anche senza di lei.
non so che dire
Riporto questo articolo di Lecce Prima.it firmato da Bortone: leggete, leggete, meditate, meditate
"È iniziata la campagna elettorale in vista delle prossime provinciali di giugno: lo conferma l’avvio della campagna di comunicazione della candidata del centrosinistra, Loredana Capone, di cui sono apparsi i primi manifesti ufficiali, dallo slogan semplice, ma eloquente. “Ci sono”: due brevi parole, per indicare in modo molto sottile che il centrosinistra ha il suo nome e lo ha ormai da tempo, mentre altrove, gli altri schieramenti faticano a tirare fuori il proprio candidato. Dovevano essere i giorni decisivi nel neonato Pdl, per scegliere il nome a cui affidare le sorti della campagna elettorale, in vista della conquista di Palazzo dei Celestini, dopo un esilio lungo quindici anni: eppure i segnali che arrivano nelle ultime ore agli elettori in fermento del centrodestra appaiono tutt’altro che confortanti. Sì, perché dopo incalcolabili dichiarazioni dei leader del Pdl, che non passa giorno che non ribadiscono “i tanti autorevoli nomi a disposizione”, ora tra i politici ora nella società civile, l’unico fatto certo è che un candidato ancora non c’è.
E quelli che potrebbero esserlo, si affannano, appena invitati, a rifiutare in filo diretto la candidatura, come se poter diventare presidente della provincia di Lecce sia il “peggiore dei mondi possibili”. E se Ugo Lisi, Saverio Congedo e, ancor prima di loro, Alfredo Mantovano, hanno chiarito la propria indisponibilità a candidarsi, viene difficile comprendere chi possa essere il “big” di turno a cui si fa riferimento per guidare la coalizione nella sfida elettorale: ci sarebbe Gianni Garrisi, assessore comunale di Lecce, tenuto sulla “graticola” ormai da un quadrimestre, ma verrebbe difficile comprendere, dopo un lento screditamento mediatico della sua candidatura, che il centrodestra improvvisamente decida che il suo nome, che fino ad oggi non è andato bene a molti, sia di fatto quello giusto. La parola chiave, insomma, della campagna elettorale sembra essere diventata “coerenza”, un concetto chiaro, ma terribilmente controverso e soggettivo se si pensa agli scenari che gli ultimi mesi hanno consegnato alla politica salentina e che, per molti aspetti, rasentano l’assurdo e il tragicomico.
Si pensi all’insistenza, con la quale, in questi giorni, si continua a sottolineare che il candidato del Pdl possa essere l’ex presidente della provincia di Lecce e attuale deputato del Pd, Lorenzo Ria: un “colpo” che sarebbe il prototipo dell’incoerenza da qualsiasi punto di vista lo si osservi. Si, perché Ria è schierato nel centrosinistra e ha sempre ribadito di non essere intenzionato ad entrare nel Pdl; ma soprattutto sarebbe la dimostrazione di una contraddizione in termini per il Pdl, che, dopo aver propagandato la presenza di nomi autorevoli al suo interno, si ritroverebbe a pescare il candidato nella coalizione avversa, dimostrando che forse l’elenco di possibili candidati al momento non esiste. Ria, dal canto suo, ha precisato di non essere interessato a “nessun salto della quaglia”, ma le voci in tal senso si moltiplicano e le evoluzioni della politica locale lasciano aperta ogni ipotesi. Dario Stefàno docet. Nel caso di quest’ultimo, poi, la situazione non appare meno ingarbugliata di quella che si vive nel Pdl: lanciato prima dalla Poli come possibile candidato presidente del suo movimento, l’ex esponente margherita del Pd, che ha lasciato il suo vecchio partito per i veti proprio su una sua possibile candidatura a Palazzo dei Celestini, si è ritrovato candidato dall’Udc, col malcontento di molti sostenitori del gruppo facente riferimento a Luigi Pepe, primo nome per la provincia, proposto dallo scudo crociato. Ed ora come ora Stefàno è in attesa di segnali positivi da parte di Adriana Poli Bortone, che, invece, tardano ad arrivare: e chissà che la senatrice, come sostengono ambienti a lei vicini, non stia valutando qualche nome più forte per il Salento o addirittura di scendere in campo in prima persona.
Sarebbe anch’essa una scelta contraddittoria, visto che l’eurolady ha rifiutato, prima del dissidio col Pdl, la stessa candidatura offertagli su un piatto d’argento da tutto il centrodestra. E che ne sarebbe di Stefàno se dovesse essere accantonata la sua candidatura dalla stessa Poli? Tra “salti della quaglia” e nomi pronti ad essere “leoni da combattimento” o “antilopi” in fuga davanti al pericolo, più che in una campagna elettorale sembra di essere in uno zoo, fragoroso e chiassoso, dove a farla da padrone sembra essere la fiera o lo show della “transumanza”, con cambi di casacca che già non si contano più e che consegnano un quadro politico profondamente rimpastato. Agli ingredienti di questo cocktail esplosivo, si possono aggiungere i primi sondaggi, che si diffondono senza mai citare fonti precise (è così difficile fornirle?) e che darebbero il Pdl nettamente in testa sui suoi avversari (con centrosinistra e Terzo Polo appaiati), anche senza candidato: dato che se fosse reale, toglierebbe di mezzo l’ultimo luogo comune ancora in vita, che, cioè, il nome possa fare la differenza. Con buona pace di tutti gli interessati.
Di certo, in questo assurdo reality della politica leccese in costante evoluzione, emergerebbe che il centrosinistra, comunque vada, con tre candidati (reali o presunti che siano) nei tre poli in corsa (caso unico più che raro), si troverebbe protagonista di una campagna elettorale dal sapore di “primarie anomale”.
Mauro Bortone
Dai Adriana, grande!!! Lezione a tutti!!! Mentri gli altri attendono investiture dai padroni romani, tu ti fai scudiera della nostra terra. Noi per sempre a Destra, con te...
Questo succede quando la politica si fa solo con .... i nervi...!
ULTIMISSIME
Sarà che la Poli sta trattando con il Pdl per un suo clamoroso rientro.
Vuoi vedere che alla fine tutti rientrano con Fitto e Mantovano e il Pdl.......candiderà la
LOREDANA CAPONE????????
Qua è sempre la solita musica i fessi lavorano e i furbi mangiano sempre... cambiando casacca a seconda della convenienza
Un uomo solo al comando
Fini: Consulta rende giustizia alle donne «Quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso è suscettibile di censure di costituzionalità».
La Poli ora è disponibile a candidarsi?
E prima perchè non lo era?
Perchè prima si doveva costruire un centrodestra forte.
Adesso invece la signora si candidata perchè la sua candidatura punta a distruggere il centrodestra e a farlo perdere.
Ma li avete visti alla conferenza stampa i suoi fedelissimi?
Spettacolo sgradevole come la coscienza politica di ognuno di loro....donne in carriera comprese....!
Non sono daccordo sul fatto che la vecchia classe dirigente si deve fare da parte.
Se una persona ha uno spessore politico culturale notevole e ha voglia non vedo perchè dovrebbe andarsene a casa? per far spazio alla nuova classe dirigente dei vari Stefano che cambia casacca a seconda del vento,oppure delle nuove facce del consiglio comunale di lecce come i vari Borgia,Montinaro,Gentile.... che dopo appenan anno di consiliatura sono passati al centrodestra ..
Se è questa la nuova classe dirigente....
Io Sud?
E ci sono voluti 40 anni in parlamento per capire che il sud e succube degli interessi del nord?
Ma cara senatrice del pdl, come fai a dire queste cose e poi votare assieme alla Lega?
Ormai la tua politica e' solo personale, altro che sud d'Egitto...
Vuoi far perdere il centrodestra solo perchè ti hanno negato la candidatura a presidente della regione Puglia.
E non ti importa nulla delle centinaia di militanti di destra che manderai al macello in nome della tua ennesima personalissima vendetta politica.
Io Sud?
Ma per favore...........!!!???
La verità, cari amici del centrodestra, è che in questo Pdl noi di destra non contiamo nulla e che ancora una volta ci tocca turarci il naso e votare un candidato che non condividiamo e contro il quale per anni abbiamo combattuto politicamente.
Resto sconvolto da questa evoluzione e continuo a chiedermi se era questo quello che davvero volevamo quando pensavamo al Pdl. Siamo finiti persino a farci ridere in faccia da tutti i giornali, per non essere stati in grado di candidare un esponente del Pdl. Confido in un miracolo che illumini le menti della destra salentina (finora gli unici che avete dimostrato un pò di sale in zucca sul caso Ria siete stati voi e Mantovano) e che distolga i vertici dalla scelta del deputato del Pd come candidato.
Penso sia persino inutile chiedere agli elettori di non sostenere un uomo che non appartiene alla nostra tradizione.
Ma purtroppo spesso noi elettori non ci dimostriamo capaci di sovvertire certe imposizioni assurde.
Ma noi... non eravamo noi quelli del "meglio un giorno da leone, che cento da pecora?"
Ma te sta lista identitaria di Destra di Base si sa nulla?
La lista identitaria di DDB è confermata ed sarà composta principalmente da esponenti politici di destra, ex aennini e ex missini, del salento.
Tra qualche giorno vi daremo i nomi dei collegi dove c'è ancora la possibilità di candidarsi.
Intanto per ulteriori informazioni potete contattarmi lasciando i vostri dati e i vostri recapiti all'inidirzzo e-mail:
nadriano@libero.it
Cari saluti
Se si vuole costruire un nuovo PdL facendo l'equazione Ria=Poli, non ci siamo, caro Fitto.
Ria sarà pure un ottimo personaggio politico, ma ha alle spalle una storia di centrosinistra che non ammette sconti.
Io non l'ho mai votato, e non penso che mi turerò il naso per farlo stavolta.
Ma, cari amici del PdL, non voterò neanche per la Poli Bortone.
Quello che ha fatto non ha parole, non si può gettare fango su una istituzione comunque importante per il nostro territorio e poi candidarsi a capo della stessa!
Mi asterrò. Deciso!
La Senatrice si candida alla pesidenza della provincia, è ufficiale.
Ora sarebbe opportuno non esitare, ed accettare in toto la sua proposta, tutte le forze politiche di centro destra devono condividere la sua scelta per poter dire una volta per tutte, PACE FATTA e non solo, ma così facendo, porteremmo a compimento una grande missione, vale a dire; conquistare con un politico della destra, la presidenza della provincia, mandando a casa definitivamente le sinistre.
Non riesco a capire il perchè di questo rifiuto da parte del PDL. Bisogna accettare urgentemente e non polemizzare più.
Dobbiamo votare un presidente di Destra e non della Sinistra.
Infatti sono d'accordo con te caro Anonimo che mi hai preceduto. Se ci fai caso dov'è la coalizione del pdl, è solo il pdl, e tante altre liste civiche che rappresentano già l'interno del pdl, ma che razza di coalizione è questa? E' vero il Pdl per vincere deve fare una grossa coalizione come ha fatto in Sardegna per la regione, ed in altre parti d'Italia, ed appoggiare la Poli. La Poli non va contro nessuno, a parte la sue scelte politiche, sono gli altri che non la vogliono se non all'interno del Pdl, come tutti d'altronde li vorrebbero dentro il Pdl, a parte Ria. Ma che razza di strategia coalizionale del Pdl è questa? per raggiungere quel 51%.
Finalmente un po di saggezza!!!!!
Ma come si può andare avanti, se questi nostri leaders lavorano solo per portare a casa degli inutili autogoal, strafottendosene dei loro elettori, tanto loro i stracavoli lor se li sono già fatti.
Caro Fitto, lascia perdere cosa ne pensa Mantovano, la Poli è la Poli, con lei si vince e Mantovano se oggi fa il Sottosegretario, è anche grazie ai voti della Senatrice e dei suoi sostenitori, un minimo di gratitudine poi penso faccia parte della buona educazione.
Caro Ministro, dimostra anche tu, così come hai fatto con le Regioni sul piano casa, di avere quella cacità mediatica, affinchè la vera ed essenziale Pace nel nostro contenitore, venga ad affermarsi una volta per tutte....grazie per quanto farà!
La Poli dovrebbe essere il candidato presidente del Pdl.
e Ria se davvero vuole passare al Pdl dovrebbe prima testimoniare la sua appartenenza al centrodestra per qualche mese almeno e poi chiedere investiture ufficiali e rappresentanze istituzionali di prestigio.....
La Poli per fare quello che ha fatto ha dovuto pagare sulla propria pelle e soffrire. Gli altri, vedi Ria, non hanno alcuna coerenza ed alcun coraggio. Prima di prendere un'altra posizione dovrebbero chiarire e fare tutti i passaggi, che non sono stati fatti.
Meditate.
Mantovano è stato zittito?
Gli avranno spiegato che Fitto conta di più?
Gli avranno dato qualche contentino?
Fateci sapere.
MI DICONO CHE DESTRA DI BASE NON FARA' PIU' LA LISTA . E' VERO ?
i candidati di lecce li avete trovati?
Và bene tutto...
ma che adesso chini e buoni dobbiamo anche andare a votare ria perchè il signor fitto ha deciso così, no, non ci sto più...
memento audere semper.. alla poli il merito di aver avuto il coraggio di osare...
Uno DI DESTRA
LA POLI CI STA FORNENDO L'ENNESIMA TRUFFA VI SPIEGO COME. LEI,LO SAPPIAMO TUTTI, VUOLE CANDIDARSI ALLA PRES. DELLA REGIONE QUINDI SI CANDIDA ALLA PROVINCIA SAPENDO DI NON AVER ALCUNA POSSIBILITA' DI VITTORIA MA SOLO CERCARE DI FARE PERDERE IL CENTRO-DESTRA.
Bene, finalmente la verità!
E' una certezza che chi comanda e decide nel nostro territorio è soltanto Fitto, tutti gli altri non contano nulla, compreso il nostro Sottosegretario.
Caro Adriano noi non vogliamo la senatrice Poli candidata del PDL perche la sua candidatura nasce da un risentimento, non da una convinzione politica. NE RIA NE POLI.
PDL giovani
Nel Pdl salentino è necessario chiarire bene alcune cose:
1) chi comanda.
2) quanto conta An
3) quanto conta Destra di Base.
Mantovano vuole restare sempre collegato solo al gruppo La Città oppure è disponibile a fare gioco di squadr anche con gli altri ex aennini?
Destra di Base vuol rappresentare solo le istanze della base di AN e tutelare solo i suopi associati oppure è disponibile a tutelare e rappresentare chiunque della base del pdl indistintamente, anche chi proviene da Forza Italia o da altri movimenti politici?
Gradirei delle risposte in merito.
Grazie e saluti
Giacomo Guido
Grande Adriano!
L'unica voce libera della destra leccese.
Sei l'unico che abbia ancora la schiena dritta, gli altri, a partire da Lisi, tutti in ginocchio da Fitto.
Grande Adriano!
Viva Destra di Base!
DOPO GLI ULTIMI SONDAGGI:
Pdl al 42%,
fiducia nel governo al 54%, fiducia in Berlusconi al 62%, fiducia in Fini al 58%…
HA RAGIONE BALDASSARRE, IL CENTROSINISTRA CON RIA CANDIDATO PER IL PDL ENTREREBBE IN COME PROFONDO.
PER QUESTO NON LO VOGLIONO.
MEDITATE GENTE ... MEDITATE
ADRIANO SBAGLI AD INSEGUIRE UNA CHIMERA ALLA POLI GLI ERA STATO OFFERTA LA CANDIDATURA ALLA PROVINCIA DA TUTTO IL CENTRO-DESTRA
E LEI LA RITENNE UN OFFESA. ORA CHE STA PALESEMENTE IN DIFFICOLTA' STA CERCANDO CON I COLPI DI TEATRO DI MASCHERARE I PROBLEMI SAPENDO ANCHE CHE CI SONO MILITANTI IN BUONA FEDE CHE ANCORA GLI CREDONO .
S V E G L I A T E V I
Ormai non si capisce più niente.
Il PDL SALENTINO più che l'evoluzione della "Casa delle libertà" sembra essere diventata una "Casa chiusa" e ai biglietti, alle cosiddette march...ette,
c'è un giovane rampante politco di Meglie.
la buona fede ha un limite superato quello è altra cosa e cioè rincoglinimento.
ADRIANO E' CERTAMENTE IN BUONA FEDE MA DOVREBBE RENDERSI CONTO CHE LA SIGNORA STA SOLO GIOCANDO CON TUTTI E NON MERITA LA BENCHE' MINIMA ATTENZIONE DA PARTE NOSTRA.
CAPISCO CHE RIA NON E' UN BOCCONE FACILMENTE DIGERIBILE MA SIA CHE TUTTI VOI DI DDB DOVREBBERO RENDERSI CONTO CHE E' UN COLPO DI GENIO DEVASTANTE PER IL PD E VINCENTE PER IL PDL.
Mantovano a quanto sembra non ha molta voce in capitolo con Fitto.
Potenza del governo......
Aspettiamo cosa diranno Fitto e Ria... secondo me ne vedremo delle belle.
Costruire un NUOVO PDL nel Salento, tolta le assurde ambizioni della PoliBortone, sarebbe un'ottima cosa.
Lorenzo Ria sarà stato pure di centrosinistra, ma io l'ho sempre apprezzato sin da quando era un giovane esponente democristiano.
E non dimenticate che nel '94 si candidò da solo con il Polo Di Centro contro D'Alema e Basurto, e si piazzò secondo , col 30,3% (D'Alema prese il 34,8% e fu eletto).
Quindi tutta questa appartenenza alla sinistra non la vedo...
Vedo invece, ahimè, che l'on.le Poli si vantava ieri in Tv di essere stata presente in prima fila al congresso dell'UDC e che a Brindisi molto probabilmente sarà alleato del Partito Democratico...
E poi noi saremmo i traditori....
Se costruiamo un nuovo centrodestra di area popolare, sul modello europeo, non ce ne sarà + x nessuno.
ma che fine ha fatto klaus?
mi sa che non è più in sintonia con napoli
Fitto, fai ancora in tempo per salvare il nostro salento, la Poli Bortone in diretta televisiva alle ore 14.00 su Telerama, ha dato la sua disponibilità, spiegandone le ragioni.
Mentre Ria annunciava la presa di distanza fatta nei confronti del PD ed annunciava il suo passaggio al gruppo misto. Con un minimo sforzo, è ancora possibile riunire tutto e dare una netta sconfitta al Centrosinistra...Pensaci!!!
Ma non l'avete ancora capito che era tutto scritto??
Ria non aspettava altro che una scusa per andarsene via dal PD dove ormai comandano solo gli ex-comunisti (Franceschini è stato messo lì solo per prendersi le bastonate sui denti alle Europee) e rientra nel PdL dove invece escono gli ex-missini e comandano gli ex-democristiani...
Buon sangue non mente!!
D'altronde, e questo lo sanno tutti nei corridoi, a Ria la presidenza era stata offerta prima da Casini, e da lui respinta perchè se doveva fare il salto, beh, lo doveva fare per vincere!
Il guaio, per l'on.le Poli, è che si è messa in mano ai democristiani anche lei!!
Perchè se è vero che Fitto è un ex-democristiano e lavora sottotraccia, Casini invece lo è in pieno e non escludo che in futuro le faccia le scarpe usando i suoi voti!!
Occhio onorevole Poli, lo dico per il suo bene!!!
Voglio tranquillizzare tutti che sono in una seria fase di ripresa. Quando si hanno seri problemi di salute, non si può pensare alla politica.
E se ai miei problemi personali si aggiunge anche la morte di un caro familiare cognato, peraltro giovane, la politica si mette da parte e si pensa a ciò che in quel momento diventa prioritario. Tutto qui, niente di politico, ma solo problemi che possono presentarsi a chiunque!
quelli de La Città sono proprio allo sbando. CONGEDO Presidente della Provinci è stato censurato da Fitto e loro non sanno farsene una ragione.
E' finito il tempo delle vacche grasse. NessunSottosegretario può competer con un ministro.
ALLORA E' DECISO: RIA CANDIDATO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER IL PDL.
IL CAPO, CIOE' FITTO, DISPONE E DECRETA PER TUTTI.
IL MASSIMO CHE VOI POTETE FARE E' ANDARE A VOTARE O NON ANDARE A VOTARE.
QUESTO E' IL VOSTRO RUOLO.
Ma di che si maraviglia Nostra Signora di Lecce?
I treni si prendono al volo, non quando ci fa comodo.
Ora stia lì dove ha voluto stare: fuori da tutto.
E' tempo di pensare alla famiglia.
Buona Pasqua.
Ormai An dentro il PdL è svanita, sciolta, dissolta.
L'asse Fitto-Ria sarà un asse di ferro che dominerà la scena politica per i prossimi 20 anni nel Salento.
La PoliBortone deve farsene una ragione; d'altronde con questa uscita dal PdL ha solo aggravato la sua situazione.
E Mantovano sa bene che in provincia di Lecce conta ben poco, i suoi interessi corrono su Roma in particolar modo.
Spegnete pure la fiamma.
Sono convinto che Fitto non la spunterà, i veri uomini dell'ex AN, liberi, al massimo decideranno per il voto DISGIUNTO, ne sono convinto, anche perchè, il metodo usato sia da Fitto, ma anche da Lisi e Mantovano, non è stato dei più corretti.
Caro Fitto mettersi daccordo con Mantovano non risolve il problema.
La maggior parte del popolo di An non l'ha seguito ne La Città e non lo seguirà oggi nel Pdl.
An nel Pdl può essere rappresentata solo da chi non l'ha mai tradita.
Se pensi che Ria possa contenere le perdite causate dalla Poli ti sbagli di grosso.
Non solo non rimpiazzerebbe neanche il 10% dei consensi perduti, ma farebbe ancora perdere al Pdl i voti veri degli elettori di An, che sono diverse migliaia.
Pensaci, caro ministro. Pensaci bene.
W AN !
W DESTRA DI BASE!
CARI AMICI AN IN PROVINCIA DI LECCE E' STATA GIA' DISTRUTTA DAL BIENNIO DI GESTIONE POLI (CON LA PARTECIPAZIONE DELLA "COMPARSA" LISI) QUINDI TUTTI LE PAURE SULLA DISPERSIONE DEGLI ELETTORI DI AN SONO INFONDATE. PIUTTOSTO INDIGNATEVI CON CHI NON SI E' VOLUTO CANDIDARE PER CONTINUARE A FARE IL VACANZIERE A ROMA (lisi).
Ho letto l'articolo di oggi sulla Gazzetta di Lecce.
Grande, grandissino Adriano.
L'orgoglio di An con te sarà sempre vivo, anche nel Pdl.
Hai fatto benissimo!
Gianni Miccoli
Hai ragione amico anonimo dell 9,30.
La candidatura dell'ex presidente provinciale ed ex ( da qualche ora)deputato del Pd la dobbiamo interamente all'incapacità e alla vigliaccheria politica di un cicciobello senza storia nè onore.
Tra l'altro anche qui è stato ampiamente annunciato il disastro che poi s'è avverato causato da questo signore ( si fa per dire).
E per questo ancora una volta onore a Destra di Base e ad Adriano Napoli che con lungimiranza e coraggio sono stati i soli a denunciare per tempo i mali di An nella nostra provincia.
Parlarne ancora ora è inutile.
Non piangiamo sul latte versato.
Ora il nostro problema è il ruolo della destra nel Pdl e di fendere i nostri dirigenti da più che probabili prevaricazioni verticistiche.
Adriano fa bane a non parlare più di persone inutili anche perchè è stato l'unico a dire tutto in tempi non sospetti.
Aggreghiamoci attorno a Destra di Base che sta dimostrando di essere la sola voce libera di destra nel Pdl.
L'unico riferimento certo e coerente tra tanti ex dirigenti anche nazionali di AN che da perfetti voltagabbana oggi tacciono e si adeguano per salvaguardare i loro personali interessi.
Addio per sempre ai bamboccioni e ai falsi leaders leccesi di An, il nuovo corso, il futuro della destra salentina nel Pdl ha un solo nome: DESTRA DI BASE!
Un saluto a tutti.
Salvatore
Ha ragione SALVATORE!
Abbiamo solo una speranza di sopravvivere nel regno di Fitto: Destra di Base.
Io sulla lista però ci rifletterei ancora un po'.
Mantovano si è accordato con Fitto ed ora è daccordo sulla candidatura di Ria.
Mantovano avrà avuto le sue buone....ragioni e quindi ha capitolato.
Ma farà una lista de LA CITTA'?
Se la farà allora la potra' fare anche Destra di Base...ma se non la farà mi spiegate perchè dobbiamo sprecare energie e soldi?
Per foraggiare l'accordo RIA-FITTO-MANTOVANO?
Se Fitto vuole una lista di Destra vera in grado di portare al Pdl i voti veri di An dovrebbe garantire e tutelare Destra di Base e il popolo di An che vi si riconosce...
io questo penso.
GRANDI MANOVRE NEL PDL
BONAIUTI AI BENI CULTURALI AL POSTO DI BONDI, DIVENUTO COORDINATORE DEL PDL… PORTAVOCE DEL GOVERNO DIVENTERA’ LA CARFAGNA… MICHELA BRAMBILLA, FERRUCCIO FAZIO E ADOLFO URSO IN ATTESA DEL MINISTERO… LA MELONI PRESIDENTE DEI GIOVANI PDL… NESSUN MINISTRO IN LISTA ALLE EUROPEE
In attesa di stabilirne i tempi tecnici, ovvero se procedere al rimpasto prima o dopo le elezioni europee, si profilano novità nella compagine governativa e nell’organigramma del neonato Popolo delle Libertà.
Il portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti, assumerà la guida del Ministero dei Beni Culturali, al posto dell’attuale titolare, Sandro Bondi che si dedicherà a tempo pieno all’impegno politico nella sua nuova veste di uno dei tre coordinatori del partito.
A quel punto Berlusconi dovrebbe nominare nuova portavoce Mara Carfagna che manterrà comunque la delega alle Pari Opportunità.
Lascerà il posto da viceministro di Tremonti anche Daniele Molgora, candidato in quota Lega alle elezioni del nuovo presidente della Provincia di Brescia.
Al suo posto si prevede un ballottaggio tra Giuseppe Romele e Laura Ravetto, entrambi in quota Pdl.
Vanno poi definite le posizioni dei sottosegretari Michela Vittoria Brambilla ( Turismo) e Ferruccio Fazio ( Salute) per i quali da mesi si parla di promozione a ministri.
In passato l’operazione era stata bloccata da An che reclamava un posto in più, ora si potrebbe sbloccare con la contestuale promozione di Adolfo Urso al Commercio Estero.
Nel Pdl postcongressuale si lavora anche per la definizione dell’organigramma interno e in particolare quello relativo ai responsabili di settore da sottoporre al premier.
Si profila l’incarico per Maurizio Lupi alla Organizzazione, per Ignazio Abrignani all’Ufficio elettorale, Gregorio Fontana alle Adesioni, Antonio Palmieri per Internet, Lucio Malan per Comunicazione e Propaganda, Michela Vittoria Brambilla per le Iniziative Movimentiste, Sergio De Gregorio per gli Italiani nel mondo e Mario Mantovani per i Difensori del voto.
Come portavoce si va verso la riconferma di Daniele Capezzone.
I giovani si sarebbero invece accordati sulla base di questo schema: Giorgia Meloni presidente, Francesco Pasquali (Fi) coordinatore e Giovanni Donzelli (An) portavoce.
Sul tavolo rimangono ancora da definire le candidature alle elezioni europee.
Berlusconi voleva inizialmente tutti i ministri in lista, poi di fronte alle resistenze dei suoi ha cambiato idea.
A questo punto non reputa necessarie neanche le candidature di La Russa e di Formigoni che gli avevano dato la loro disponibilità.
I maligni dicono che il suo timore è che prendano troppi voti e allora addio equilibri faticosamente raggiunti.
Rolando R.
Lo sapevate che Mantovano ultimamente aveva proposto al ministro Raffaelel Fitto il nome di Biagio Ciardo come candidato presidente della Provincia assieme al nome di Tamborrino?
Che ne pensate?
La Poli sta giocando a scacchi.
Vuole solo far perdere Fitto e il Pdl.
L'avete capita o no????
Avete notizie di Lisi?
E' scomparso........
disintegrato.......
desaparesidos....
Chiedevo solo per accertarmi che non torni....
Pablo
Ad Adriano Napoli
Il tuo articolo è perfetto sotto tutti i punti di vista, ma ora servono fatti e comportamenti celeri per fare quello che dici tu. Da una parte i comportamenti ed i fatti ci sono stati e ci sono ancora (ed oserei dire ci saranno ancora), bisognerebbe che ci si parli possibilmente almeno in due per poi parlarsi in tanti, quanti siamo nel centrodestra e nell'elettorato in generale, e non so se questo sarà possibile, ai "vertici". Inclusivo vuol dire proprio questo, con tutta la positività che questo termine ha in sè. Noi base possiamo solo fare cultura politica, e faremo qualcosa di più solo se possiamo incidere sulle scelte (anche di leaders) per il territorio, con i vertici che la pensano come noi e si mettano al servizo del territorio. Ma....
Il tuo amico Gianpiero Persano che ti deve un caffè....
RADIO TROMBA NEWS:
EMERGENZA TERREMOTO L'AQUILA
06 apr . - Di seguito i numeri telefonici ed i link, per l'emergenza terremoto - Per offrire disponibilità di alloggio: l’UDU sta cercando posti letto telefonare allo 06.43411763 o scrivere a organizzazione@udu.it - Per volontari da tutta Italia: telefonare alla Protezione civile nazionale 06.68201 - Per volontari da Pescara: telefonare al Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara 085.2057627
Per donare il sangue in Abruzzo: rivolgersi presso gli ospedali, per Pescara: Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO “Spirito Santo” via Fonte Romana 8 – tel. 085.4252687
Per donare il sangue dal tutta Italia: rivolgersi presso le strutture dell’Avis più vicine: http://www.avis.it/
Anche io ho letto l'articolo di Adriano Napoli sulla gazzetta di Lecce di ieri e lo trovo impeccabile.
Ma caro Persano, non si può chiedere di più, francamente, ad uno come Adriano che da sempre è stato dalla parte del partito, quella più scomoda, quella più ardua: quella della base militante.
Con Lisi è stato l'unico a non fare il signorsì e a criticarlo duramente per le sue incapacità, rimettendoci in prima persona.
Ma da solo.
Con Mantovano ha fatto altrettanto, ancor prima di Lisi, quando con le sue liste de La Città l'ex senatore di An toglieva voti al partito e faceva perdere il centrodestra nei paesi della provincia.
Con la Poli fece altrettanto quando in Federazine fu l'unico a parlare nell'interesse del partito e a chiedere il coinvolgimento di Mantovano e Congedo nelle attività del partito scatenando l'ira della Poli e il risolino beffardo sul viso di tutti quelli che oggi leccano spudoratamente il culo al nostro sottosegretario.
E anche ora, sempre lui, sempre da solo, alza la voce e difende l'orgoglio di un partito che è stato letteralmente devastato da decenni di cruente guerre verticistiche sino a renderlo privo di ogni forza e dignità e quasi inesistente dal punto di vista elettorale.
No, caro amico, Adriano si è sempre preso con noi di Destra di Base la croce e ha sempre cantato, prima di tutti e più di tutti..
Siete voi ( intendo tutti gli ex tesserati di An ) che dovete prendervi le vostre responsabilità ed uscire allo scoperto senza paura e senza complessi di sudditanza verso nessuno.
Oggi è possibile grazie a Destra di Base che è praticamente Alleanza Nazionale nel Pdl e finchè ci sarà Adriano sarà certamente rappresentata e tutelata senza compromessi e senza complessi di inferiorità.
Tutti noi speriamo tanto che la Poli rientri nel Pdl e faccia con noi quello che doveva fare lei per prima: difendere e rappresentre il popolo di An nel Pdl e sul territorio.
Non credo che lo stia facendo.
Perchè altrimenti sarebbe rimasta con noi nel Pdl, nel centrodestra.
Se si è arrivati al punto di candidare Ria, è per molta parte colpa sua,oltre che dell'ex presidente provinciale Lisi.
Troppi tatticismi, troppi sbagli, troppa arroganza e troppa gente inadeguata che decide e detta legge al suo fianco.
Caro Persano, se i nostri vertici avessero fatto un decimo di quanto abbiamo fatto noi di Destra di Base per An, beh, a quest'ora saremmo noi a dettare i tempi e non il ministro Fitto.
La Poli ascolti l'appello lanciato da Adriano: ritorni nel Pdl e lasci perdere i suoi progetti politici a perdere che servono solo a consumare inutili vendette che saranno comunque sempre pagate a caro prezzo principalmente dai soliti ingenui miitanti che in buona fede la seguono ancora ciecamente.
Ad Majora!
Mantovano si è già accordato con Fitto.
Congedo vicepresidente
Manca assessora
e vissero felici e contenti....
Ma la Poli si candida davvero oppure e' la solita sparata della signora Adriana?
Io sono scettica
Irma
SIAMO SICURI DI VOLERE LIBERISMO E FEDERALISMO?… RIPORTIAMO L’ARTICOLO DI MARCELLO VENEZIANI PUBBLICATO SU “LIBERO”
Ragazzi, posso confessarvi una cosa tremenda? Preferisco lo Stato etico, centralista e interventista. So di dare un dispiacere a tutte le forze in campo e di esprimere un’opinione assolutamente isolata nei giornali italiani. Ma più sento gli argomenti a favore dello Stato laico, federale e liberista e più mi convinco delle mie buone ragioni, anche se mi fanno apparire di volta in volta socialista, cattolico e nazionalpopulista.
Innanzi tutto preferisco uno Stato che intervenga nell’economia. Se lasciamo tutto nelle mani delle banche, della grande finanza e della tecnica andiamo verso la catastrofe, come si è visto.
Lo Stato deve intervenire, per proteggere i più deboli, per garantire tutti, per stabilire regole, incentivi e strategie di sviluppo.
Lo Stato deve governare la crescita, e cercare di indirizzarla verso gli interessi generali.
Giusto parlare di economia sociale di mercato, è il modello su cui è cresciuta l’Europa in tutte le sue espressioni, conservatrice e socialdemocratica, gollista e riformista, cristiano-sociale, laburista e nazionalista.
Poi preferisco uno Stato centralista.
Basta con la retorica del federalismo, sposata da tutti o quasi, per cinque buone ragioni:
la prima
è che non si fa federalismo raddoppiando enti e competenze, ma tagliando, semplificando.
Volete il federalismo? Tagliate almeno le province, sfrondate la selva assurda di comunità montane, comprensori, aree metropolitane. E invece si tengono tutto, anzi moltiplicano.
La seconda
è che un vero federalismo fiscale potrebbe giovare all’Italia, ma non giova certamente trasferire competenze e sovranità alle regioni in tema di sicurezza, salute e scuola e nemmeno di piani generali.
La terza
ragione è che se il federalismo serve a rappresentare e responsabilizzare di più il territorio, perché allora avete cancellato la forma primaria e fondamentale di rappresentanza territoriale, ovvero l’elezione di parlamentari che rispondono al proprio territorio perché eletti con sistema di preferenza e non designati e nominati dall’alto?
La quarta
ragione è storica. Abbiamo avuto due modelli istituzionali nel nostro Paese: uno, durato più di cento anni, lo Stato centrale con le sue prefetture, ha funzionato e ha modernizzato l’Italia, nonostante due guerre mondiali, due guerre civili e due guerre coloniali, più un regime autoritario. L’altro, sorto negli anni ‘70 con le Regioni, ha duplicato sprechi, malaffare e parassitismo ed ha contribuito al degrado dello Stato e del settore pubblico.
E l’esempio peggiore lo hanno fornito proprio le regioni a statuto speciale, che hanno goduto di poteri più ampi e autonomie più forti.
Infine la quinta
ragione è che il federalismo non risolve e non affronta nessuno dei veri problemi del nostro Paese: dalla crisi economica alla disoccupazione, dalla criminalità alla sanità, dall’emergenza casa agli immigrati. Tutti problemi che necessitano di un impegno a livello statale, nazionale, centrale, se non europeo.
E per finire, terza eresia, preferisco lo Stato etico. Non sogno uno Stato autoritario e tanto meno totalitario. Parlo di uno Stato che nel rispetto integrale della libertà di ciascuno, tuteli e promuova quelli che sono considerati valori condivisi, diritti naturali e civili, e beni non negoziabili perché legati alla vita e alla dignità umana.
Non è etico lo Stato che si occupa di aiutare i bambini e i vecchi, di tutelare le donne e gli immigrati?
Non è etico lo Stato che promuove l’amor patrio e la dignità di un popolo e di una nazione, l’uguaglianza e la libertà, la difesa della civiltà e la salvaguardia delle tradizioni?
Lo Stato che interviene contro fumo, alcol e velocità e per l’ambiente e l’educazione civica, non fa campagne etiche?
Non volete chiamarlo etico, ma la sostanza non cambia. Quello che chiamate Stato laico è una presa in giro.
O vuol dire Stato tecnico, neutro e asettico come un semaforo, che si occupa solo di questioni condominiali, e questo sapete bene che è assurdo e impraticabile; uno Stato così non servirebbe a nulla.
Oppure si dice laico ma, di fatto, è laicista e sotto l’apparente neutralità, veicola in realtà suoi “valori” etici: quelli del partito radicale di massa, che in tema di vita, morte, aborto, religione, sesso, droga, storia e famiglia, esprime un’ideologia precisa ma si nasconde nelle vesti della laicità.
Non prendiamoci in giro.
Arrivo a capire una sola, radicale e coerente obiezione allo Stato etico, interventista e centralista: lo Stato di Natura, ovvero l’avvento dell’anarchia, l’assenza dello Stato, la sua estinzione o abolizione. Ma finché c’è uno Stato vero sarà interventista, centralista ed etico.
Meglio dello Stato c’è solo l’anarchia.
Marcello Veneziani (da “Libero”)
ALLE MEDIE SARANNO 9.500 IN MENO I DOCENTI DI LETTERE, 2.500 QUELLI DI TECNICA… ALLE ELEMENTARI PERSI 10.000 POSTI, ALLE SUPERIORI 11.300…MA NON ERA PIU’ ONESTO DIRLO SUBITO?
Alle medie sono gli insegnanti di lettere a subire il peso maggiore dei tagli: meno 9.500. E’ quanto emerge dalla circolare emanata dal ministero dell’Istruzione che trasmette il decreto interministeriale sugli organici del personale docente che riduce di circa 37.000 unità ( più altre 5.000 da definire in estate) l’organico di diritto, nonché il decreto che ridefinisce la composizione delle cattedre della scuola secondaria di primo grado.
Alle medie andranno via anche 2.500 docenti di tecnica.
Confermato il taglio di circa 10.000 insegnanti alle elementari e di circa 11.300 alle scuole superiori.
Secondo un calcolo dell’Anief, saranno 20.943 i posti complessivi di docenti tagliati al Sud e nelle isole. Al Nord si ridurranno le cattedre di 11.625 unità, mentre al Centro vi saranno 9.535 posti in meno.
I sindacati denunciano che sui precari sacrificati, al netto dei pensionamenti previsti, si troveranno senza lavoro in circa 10.000 persone.
Si spera che qualche Regione sia disponibile a interventi integrativi, di certo con questo provvedimento vengono espulsi 42.000 insegnati dalla scuola pubblica.
La presunta “riforma Gelmini” altro non è stata che un piano di riduzione delle spese.
Legittimo, anche se discutibile: bisognava solo avere il coraggio di dirlo, abbiamo ancora le registrazioni video delle dichiarazioni del Governo che garantiva che non ci sarebbe stato “nessun taglio” agli insegnanti.
Non mi sembra questo un sistema corretto di procedere.
Rolando R.
E'assurdo intervenire a favore delle banche, delle imprese, della Alitalia, della Fiat (e chi più ne ha più ne metta) e poi avallare la perdita di lavoro di 42.000 precari.
Sarebbe bastato aspettare i pensionamenti scaglionati nei prossimi tre anni e procedere a un turn over soft.
Perché quando si parla di tagli, sarà bene ricordarlo a tutti, si parla di esseri umani, di famiglie, di gente che è precaria magari da dieci anni.
Di insegnanti a cui lo Stato fa un contratto annuale che esclude lo stipendio dei mesi estivi.
Altro che pensare alla scuola privata… in Italia va rilanciata la scuola pubblica, l’elettore di centrodestra non è quello di Cambridge, cara Gelmini, è anche quello delle case popolari, ricordiamocelo.
Magari non va a dare l’esame di Stato a Catanzaro e non ha 5 in matematica, ma merita rispetto e aiuto sociale....e uno stipendio per vivere.
Giangi
Ma quando si ufficializza il candidato presidente del Pdl?
La Sinistra è da mesi ormai che ha iniziato la propria campagna elettorale.
DAL SITO DI AN PUGLIA
Soddisfazione espressa dall’on. Salvatore Tatarella «per il finanziamento del primo lotto funzionale dell'asse ferroviario ad Alta capacità Bari-Napoli», annunciato oggi dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. Questa «iniziativa concreta sul fronte delle infrastrutture per il Mezzogiorno – secondo l’eurodeputato pdl – conferma nei fatti l’impegno assunto dal governo in favore del Sud Italia, in un momento in cui è fin troppo facile polemizzare e non è così facile invece reperire risorse per gli investimenti».
«Avviare questo primo lotto – spiega Tatarella – significa dare avvio alla realizzazione del Corridoio 8 che collegherà il nostro Paese all’Est europeo; significa riaffermare compiutamente che il governo ritiene prioritaria una opera come questa, strategica per il Mezzogiorno d'Italia e per lo sviluppo del sistema nazionale integrato dei trasporti del Paese». L'opera prevede 146,6 chilometri di linea e 15 stazioni: in alcuni tratti si interverrà sulla rete attuale, attraverso la riqualificazione e il potenziamento, in altri si costruirà il tracciato ex novo.
«È la seconda buona notizia a distanza di pochi giorni che la Puglia riceve dal governo nazionale – conclude Tatarella – dopo l’intesa siglata a Roma nei giorni scorsi per investimenti sul sistema aeroportuale regionale».
Il capitolo Ria non trova ancora il suo epilogo, a metà tra una telenovela senza fine e i rumors da calciomercato. Alta tensione, che tarda a scendere, come preludio di un futuro tempestoso di risse e di scontri verbali, all’ultimo colpo.
Doveva essere il giorno della verità per l’ex deputato del Pd, in procinto di un accordo col Pdl, in vista delle provinciali, ma con ogni probabilità tutto sarà ulteriormente rinviato a domani: sulla scelta di posticipare l’ufficializzazione pesa anche l’evoluzione drammatica del terremoto abruzzese, che avrebbe suggerito ai vertici locali l’inopportunità di chiudere i giochi, in queste ore, dove il sentire comune è proteso a seguire altre vicende. E poi, ormai ogni giorno sembra quello dell’ufficialità, salvo poi non farsene nulla. Domani, però, si dà per certa la svolta. Di certo, non sembrano più esserci dubbi su chi sia il nome del centrodestra da presentare, per espugnare Palazzo dei Celestini: al di là delle parole ufficiali, che smentiscono ogni trattativa, la fase interlocutoria è già a buon punto e lo stesso Ria avrebbe avuto importanti garanzie, circa la composizione delle liste. E sono proprio le liste il tema, che terrà certamente banco nelle prossime settimane, con una possibile proliferazione delle stesse, in base al principio che l’importante è recuperare anche il piccolo voto. Perché, se a livello nazionale, possono essere determinanti anche solo poche schede, figurarsi cosa possa succedere in una competizione provinciale.
Mauro Bortone
da LeccePrima
Ddb e DDT sono la stessa cosa?
Sì, caro anonimo delle 22,02,
DDB è effettivamente una sorta di DDT della politica.
Ammazza gli insetti, e i vermi che sparano cazzate e infestano i partiti e i blog politici...
come te!
Comunicato Quartier Generale AN
L'altra sera riunione a Lecce in Federazione An convocata dal colonnello Martella e dal caporale di giornata Greco.
Alla presenza dei vertici de La Città i suddetti militi..anti del partito hanno riunito tutti gli ufficiali in servizio per affrontare la crisi di An in Provincia...
Al termine della riunione sono state individuate due possibili soluzioni:
1) arrendersi a Fitto.
2) suicidarsi a vicenda.
Fine comunicato
mi sono venute a recchia alcune notizie.
Mantovano si è accordato con Fitto e ora appoggia Ria come presidente.
La Città non riuscendo a fare la lista si è dovuta accontentare di alcune candidature nel Pdl, ritenute sulla carta SICURE.
La moglie di Ria sarà sostenuta e eletta alla regione dal Pdl.
Casilli resterà amministratore delegato della provincia.
Pindinelli e company, avranno un posto sicuro negli organigrammi di sottogoverno.
Quelli di An che non stanno con Mantovano verranno alla fine esautorati e messi fuori gioco in modo indolore e sistematico.
Radio trombetta news
alla riunione c'erano i soliti:
giuseppe macco e zio pelillo...
Cmq. Vittorio Calogiuri s'è incazzato da morireeeee
giustamente....
giustamente....
giustamente....
destra di base nel Pdl?
L'orgoglio di An!
Il mercato delle vacche elettorali sta andando avanti senza controllo.
Programma de La Città: tra breve inizierà la depurazione degli ex aennini sino a divenire l'unico interlocutore di destra di Fitto.
I candidati sono stati già scelti e gli accordi già sottoscritti.
I consiglieri provinciali da eleggere devono essere tutti provvisti di apposito scudetto blu e rosso.
La Città e Forza Italia voteranno Pdl solo nei collegi dove hanno i loro candidati.
Destra di Base è l'unica formazione politica ad aver capito tutto.
A Pasqua l'agnello sacrificale del Pdl sarà il popolo di An che sarà coinvolto in questo progetto.
e il suo martirio sarà senza resurrezione.
Amen
La messa è finita...
andate in pace. e non pecate più
Concordo pienamente.
Adriano, attento.
Non farti fregare!
LaCittà non fa la lista.
Ufficialmente per coerenza. Effettivamente per mancanza di candidati.
LA STORIA SI RIPETE, USANO IL PARTITO( CIO' CHE NE RESTA, BEN POCO..) SOLO PER UN FINE, CIOE'PER TUTELARSI I LORO TRE O QUATTRO AMICI INTIMI.
COMUNQUE LA SITUAZIONE DI MERDA IN CUI CI TROVIAMO TUTTI NOI DI AN HA DEI RESPONSABILI BEN PRECISI:
1) UGOI LISI
2) ADRIANA POLI BORTONE
3) ALFREDO MANTOVANO.
HANNO SEMPRE E SOLO PENSATO AI LORO INTERESSI PERSONALI A SPESE DI TUTTI NOI. COSTRINGENDOCI A GUERRE INTESTINE AL SOLO SCOPO DI NON FAR CRESCERE UNA CLASSE DIRIGENTE ALL'ALTEZZA DELLA SITUAZIONE.
E OGGI SI VEDONO I RISULTATI.
TUTTI INESISTENTI!
TUTTI SERVI DI FORZA ITALIA!
TRANNE DESTRA DI BASE...MA SIAMO SOLI , MALEDETTAMENTE SOLI.
E DA SOLI DOVRE ANDREMO?
CE LA FAREMO?
In altre province parleranno di Pdl e poi eleggeranno gente che proviene da Forza Italia o An.
E noi?
Non capisco perché dobbiamo prestarci a questo gioco. Anzi, lo capisco. Siamo la plebe democratica e fanno di noi ciò che vogliono. Vuoi vedere che un po' fessi siamo davvero?
Beppe
SOLO UNA "L" DIFFERENZIA IL "PD" DAL "PdL".
Alle provinciali di Lecce il popolo di destra voterà a destra:
"SALENTO TRICOLORE"!
("MOVIMENTO SOCIALE-FIAMMA TRICOLORE" + "FORZA NUOVA" + "LA DESTRA")
http://www.fiammatricolore.com/
http://www.lucaromagnoli.it/
http://www.forzanuovalecce.org/
http://www.forzanuova.org/
http://www.storace.it/
http://www.partitoladestra.com/
E' TUTTA UNA VIA CHE QUATTRO BALORDI MANGIANO E PRENDONO PER CULO IL POPOLO DI DESTRA. MANDIAMOLI A QUEL PAESE E BASTA, CHI DEVE FARE CARRIERA VADA AL COLLOCAMENTO.
Posta un commento