
Il Coordinamento regionale di DDB è convocato per giovedì 1.7.2010, ore 18,00, nella sede di Bari, per la discussione dei seguenti argomenti:
Linee programmatiche politiche dell'associazione e opportunità di proseguire la nostra permanenza nel Pdl.
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Resoconto:
Ieri si è tenuta a Bari una importante riunione regionale dell'associazione degli ex aennini ” Destra di Base” alla presenza del coordinatore regionale dr. Adriano Napoli alla quale hanno partecipato anche i tutti i responsabili provinciali della Puglia.
Il nodo centrale da sciogliere era : l'opportunità di restare nel Pdl, e a questo proposito dopo una lunga e intensa discussione si è deciso di rimandare il tutto a dopo gli incontri che i vari coordinatori provinciali di DDB faranno con i rispettivi responsabili provinciali del Pd ( quello con l'on. Cosimo Gallo è già stato fissato per l'inizio della prossima settimana ) e dopo un successivo incontro che una delegazione regionale di DDB ha già fissato per giovedì prossimo a Roma con un importante figura politica e istituzionale del Pdl, proveniente da An.
Oltre a ciò nella riunione regionale di ieri si è discusso, in modo anche abbastanza acceso, delle principali questioni che stanno a cuore agli elettori e ai militanti del Pdl provenienti di Alleanza Nazionale:
l'identità del PdL e della sua forma partito, il tema , più che mai attuale dell'onestà in politica e della lotta alla corruzione.
Sulla legge elettorale sono venute fuori dalla discussione alcuni suggerimenti molto interessanti che saranno quanto prima fatte pervenire al governo tramite il ministro Raffaele Fitto.
A questo proposito il dr. Oronzo Orlando, coordinatore DDB per la provincia di Foggia, ha pensato alla soluzione di tornare ad un sistema maggioritario uninominale a turno secco, apportando qualche correzione per eliminare gli effetti distorsivi del 'mattarellum'.
Sempre sullo stesso argomento il coordinatore DDB della provincia di Taranto, Rocco Carmignano ha proposto di lasciare la legge in vigore per le politiche ma integrandola con l'introduzione delle preferenze o con l'applicazione delle primarie regolate per legge".
Molto partecipata la discussione proposta dal nostro dirigente regionale e consigliere comunale di Parabita, Massimo Caggiula, che ha puntato il dito sull'emergenza ambientale in Puglia causata dall'indiscriminato uso del Fotovoltaico nelle aree agricole che il governo Vendola ha incautamente favorito nonostante la contrarietà di tutte le associazioni ambientaliste, senza eccezione alcuna.
Su questi temi quest'estate Destra di Base, indipendentemente dal fatto di restare o no nel Pdl, si mobiliterà su tutto il territorio regionale organizzando convegni e iniziative di sensibilizzazione sociale e politica, anche nelle nostre più importanti località turistiche.
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132 commenti:
CRISI NEL MOVIMENTO POLITICO
IO SUD
Le fuoriuscite di Martini e Cairo dal movimento della Poli rafforzano la maggioranza di Perrone ed indeboliscono la Poli Bortone. E da oggi, i due sono indipendenti anche in consiglio provinciale.
QUANDO LA NAVE AFFONDA .......
Politica e malaffare. C’è bisogno di un ricambio serio della nostra classe politica.
Non so se vi sia capitato di leggere le motivazioni con cui il giudice di Firenze ha negato la libertà provvisoria a Balducci e De Santis, esponenti di spicco della famosa "Cricca".
Non perché possano inquinare le prove o ci sia pericolo di fuga all’estero ma semplicemente perché, recita la sentenza: “Gli indagati mostrano una evidente carenza di percezione della antigiuridicità del proprio comportamento".
Cioè i due ritengono che nel loro comportamento, quello che li ha portati in galera, non ci sia stato niente di illegale e che sia una cosa normale nel nostro Paese, scambiarsi favori ed ottenere privilegi come, ad esempio, una casa di fronte al Colosseo in cambio di un incarico, di una commessa, a volte semplicemente di una promessa.
O anche di un massaggio cervicale con finale a sorpresa per una semplice benevolenza.
Se poi te che hai avuto l’incarico mi ristrutturi la casa o mi trovi un lavoro per mio nipote e/o fai una società con mia moglie per ringraziamento, o mi finanzi un progetto balordo è oramai, da noi, ma solo da noi, una prassi di assoluta normalità.
Non si pensa che oltre ad un comportamento eticamente scorretto perché attraverso il favore ottieni un privilegio a scapito di tutte quelle Aziende oneste che non hanno agganci o conoscenze e stupidamente magari concorrono all’appalto, ciò configuri anche un preciso reato, punibile, appunto per legge.
Molti, moltissimi problemi del nostro paese derivano proprio da questa mancanza di eticità in ambito politico, civile ma anche in campo imprenditoriale.
Così anche in campo civile la maggioranza dei nostri giovani pensa che il posto di lavoro consono al proprio livello di studio possa arrivare solo tramite la conoscenza di qualcuno, la raccomandazione del potente, la parentela col politico. E gli esempi che la politica fornisce vanno proprio in questa direzione (ricordiamo le elezione a consigliere regionale di un soggetto con una parentela illustre, a suo stesso giudizio non troppo sveglio) e forniscono esempi negativi all’idea maggioritaria di ritenere inutile una seria preparazione professionale, una larga cultura, un serio impegno inseguendo invece la chimera di una semplice conoscenza (termine usato nel senso del conoscere persone e non nel senso più nobile del sapere).
gianni miccoli
E’ la famosa questione morale del compianto Enrico Berlinguer, in tutte le sue sfaccettature e ramificazioni, non ancora per niente risolta, nemmeno dal suo partito che sembra sempre di più omologarsi al panorama politico nazionale disperdendo talvolta la sua identità storica in comitati di affari che spesso vanno ben oltre gli ideali tipici della sinistra.
Un andazzo generale che alla fine impoverisce economicamente il paese attraverso sprechi, prezzi gonfiati, bustarelle, fondi neri creati per necessità corruttive, lievitazione del costo delle singole opere. Ma impoverisce anche il paese dal punto di vista culturale favorendo soprattutto quell’allontanamento dei cittadini dalla politica che si è notato nelle ultime elezioni e che si riflette nei sondaggi dei cittadini dove ben il 24% degli intervistati reagisce indicando “disgusto” alla parola politica.
Politica che era un tempo una missione nobile, che si praticava per il bene comune, con alti ideali, molto impegno e pochi denari e che oggi sembra trasformata in un vero e proprio comitato d’affari, nel migliore dei casi in una semplice professione.
Chi fa politica per professione è costretto a difendere il proprio incarico e mantenere la propria posizione in ogni modo, spesso anche subendo ricatti o dovendo venire a compromessi che ne modificano i fini magari originariamente nobili, ne smorzano la carica ideale degli inizi con il rischio di doversi trascinare fra compromessi utili solo ai propri fini e non per il bene comune.
Non tutti purtroppo hanno la statura morale per difendere i propri ideali fino al punto di mettere in pericolo la propria carriera politica.
E’ quindi ungente un ricambio della nostra classe politicae che spezzi questo meccanismo che nel tempo, e per sua stessa volontà e in maniera bipartisan, ha di fatto accumulato privilegi su privilegi, lo ha reso elefantiaco e costoso ed ha alla fine snaturato il senso stesso della politica diventata oramai strumento ad uso personale piuttosto che occasione di crescita e benessere per tutti.
Destra di Base dovrebbe affrontare questia benedette questione morale.
Almeno nell'ambito del Pdl salentino.
Sennò che ci stiamo a fare ancora?
Gianni Miccoli
A Palermo i pm hanno chiesto "dieci anni di condanna per Cuffaro"
ex presidente della regione Sicilia e senatore dell'Udc.
E' accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
lo sapevate?
PAOLO CAIRO HA DICHIARATO:
«Oggi scelgo di rendermi indipendente considerando non più ricomponibile la divergenza di vedute e di prospettive con la dirigenza di Io Sud e non riconoscendo, in assenza di alleanze, la valenza del progetto politico che ho condiviso nel suo atto fondativo».
Parole pesantissime che la Poli forse non meritava....da lui.
Chi resta con la Poli lo fa perchè è costretto.
Chi è libero se ne va come hanno fatto Martini e Cairo.
Secondo me hanno fatto benissimo.
E faranno meglio se vengono con noi in Destra di Base.
PROCESSO A BRANCHER…
FIORANI: “GLI HO CONSEGNATO 400.000EURO IN VARIE RIPRESE”
SECONDO L’EX CAPO DELLA BANCA POPOLARE DI LODI, DOVEVANO SERVIRE AD AMMORBIDIRE LA POSIZIONE DELLA LEGA CONTRO IL MANDATO A VITA DEL GOVERNATORE FAZIO….100.000 EURO SAREBBERO STATI DESTINATI A CALDEROLI PER LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE…
La nomina del sottosegretario Aldo Brancher a un dicastero senza portafoglio non meglio precisato, ha sollevato un legittimo mare di polemiche: dopo essere stato scaricato con grande imbarazzo anche dalla Lega, il neoministro ha dovuto rinunciare al legittimo impedimento e dovrà quindi presentarsi alle prossime udienze del processo che lo vede imputato per concorso in appropriazione indebita e ricettazione e che nasce da uno stralcio della vicenda Antonveneta.
Brancher, già ai tempi di Mani Pulite, era stato condannato in primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti e assolto poi in Cassazione solo grazie alla prescrizione per il secondo reato e alla depenalizzazione del primo.
In questo nuovo processo per evitare il quale, secondo l’opinione di molti osservatori, il premier ha nominato ministro il suo fidato collaboratore, i testi dell’accusa sono diversi e tra essi spicca Gianpiero Fiorani, ex numero uno della banca Popolare di Lodi.
Fiorani ha fatto mettere a verbale: “Nel 2004 ho erogato a Brancher 100.000 euro che gli ho consegnato in ufficio a Lodi per ringraziarlo dell’attività svolta in Parlamento a favore di Antonio Fazio. Altri 100.000 euro glieli ho consegnati a Roma, nel suo ufficio di Montecitorio”.
A Lodi gli ho portato ancora 200.000 euro: ho consegnato la busta a Brancher, la doveva dividere con Calderoli (che era presente nella sala del Consiglio), perchè anche il ministro aveva bisogno di soldi per la sua attività politica “.
A Fiorani serviva l’aiuto dei due per attenuare le posizioni della Lega contro il mandato a vita del governatore Antonio Fazio.
In pratica era l’uomo di collegamento tra Lega e Forza Italia e controllava diversi parlamanetari di entrambi gli schieramenti.
Piccola chiosa finale: è stato notato che Bossi era parecchio contrariato per la nomina di Brancher, nonostante sia notoriamente un amico della Lega: il senatur ha sottolineato infatti“lui non ne sapeva nulla”.
Pare che l’operazione era stata condotta sì dal premier, ma con interessato e segreto appoggio di Calderoli e Tremonti.
Lo scopo? Indebolire Bossi e aumentare l’influenza della loro corrente all’interno della Lega, contro quella della Mauro, Bricolo e Cota.
Non a caso a Pontida Bossi ha esordito ribadendo che “l’unico ministro al federalismo sono io”...
Davanti a tutto questo poco edificante spettacolo...
io, umile elettore di centrodestra giustamente mi chiedo: “Ma dove sono capitato?”
w destra di base
Rolando R.
Questa intervista all'on poli è stata pubblicata oggi su Paese Nuovo
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Senatrice Poli, come commenta la scelta di Martini e Cairo di abbandonare IOSUD?
“Le scelte non si commentano ma si registrano. Cairo ha motivato la sua scelta con forza e convinzione dicendo che preferisce restare nell’ambito di una coalizione di destra, ma in realtà si tratta di una non motivazione perché Cairo fino a poco tempo fa spingeva per un’alleanza con Vendola. Ragionamento decisamente contraddittorio quello dell’ex capogruppo”.
La mossa di Martini precede di poco il rimpasto della giunta Perrone, e già circola il nome dell’ex esponente di Iosud per l’assessorato all’Urbanistica. Pensa che alla fine delle trattative Martini finirà nella nuova giunta?
“Tra Martini e il sindaco ci sono sicuramente accordi, ma non ne conosco contenuto e tenore. E’ un problema che non mi appartiene”.
Come giudica il comportamento di Perrone durante le ultime fasi delle trattative, che si sono chiuse poi con la rottura tra PDL e Iosud?
“Il comportamento di Perrone è stato assolutamente in linea e coerente con la sua persona”.
Dopo aver chiuso col centrodestra, secondo molti IOSUD adesso guarderà al centrosinistra per eventuali alleanze elettorali e politiche. Conferma questa ipotesi?
“ IOSUD è un partito libero, aperto agli uni e agli altri. Qualche giorno fa ho partecipato a Bari alla presentazione del libro del senatore Gaetano Quagliariello, ma non avrei alcun problema a partecipare ad un convegno o ad una riunione organizzata dal centrosinistra”.
Ci sono stati contatti tra lei e il centrosinistra?
“Al momento nessun contatto”
Quindi non c’è nessuna alleanza di livello regionale tra IOSUD e il centrosinistra?
“Nessuna,solo i bugiardi dell’epoca pre-regionali continuano a sostenere queste bugie”.
Quali sono i rapporti invece tra IOSUD e PD che sta all’opposizione a Palazzo Carafa?
“Per quanto riguarda il Comune di Lecce se dobbiamo parlare di comunanza di intenti dobbiamo riferirci esclusivamente all’intesa che c’è tra Rotundo e Torricelli da una parte e il sindaco Paolo Perrone dall’altra”.
Le mosse politiche di queste settimane prefigurano in qualche modo gli schieramenti in campo alle comunali del 2012?
“Le comunali sono ancora lontane. Per il momento è importante ribadire che il rapporto tra IOSUD e il sindaco Perrone è definitivamente chiuso, e l’esito non è dipeso da noi. Sarebbe stato molto agevole raggiungere un accordo e puntare su personalità di valore intorno alle quali costruire una convergenza politica. Ma così non è stato”.
Si sente tradita dal sindaco Perrone?
“Il sindaco Perrone e tutta l’amministrazione comunale hanno tradito il patto siglato in campagna elettorale con i cittadini leccesi. Sarebbe stato preferibile per la credibilità stessa di Perrone mantenere fede agli impegni presi”.
Ha mai pensato di candidarsi nel 2012 alla poltrona di primo cittadino a capo di un’alleanza tra IOSUD, UDC e centrosinistra sul modello Ferrarese?
“Preferirei non esprimermi, e poi manca ancora molto tempo”.
Dopo le fuoriuscite di Martini e Cairo pensa che ci possano essere altre fughe da IOSUD?
“E’ possibile, così come è possibile che entrino a far parte di IOSUD altre personalità politiche di primo piano”.
A cosa va incontro adesso il suo movimento?
“IOSUD si sta espandendo in Puglia organizzandosi capillarmente sul territorio. A breve verrà varato il nuovo esecutivo regionale per lavorare con serenità e concretezza”.
la Mafia NON ama le Idee troppo precise...preferisce uomini malleabili, politici "ragionevoli", concreti, "positivi".....
La Mafia ama il Business e detesta gli Ideologismi. La Mafia è duttile ed ama la flessibilità. Fino ai 90 gradi.
La Mafia non ama avere a che fare con persone "irragionevoli e fanatiche"....
La Mafia, per questo, HA VOTATO SEMPRE E SOLO PERSONE RICATTABILI.
Adriano, restare nel Pdl non ha senso.
Non ci danno spazio perchè non siamo ricattabili.
Ancora non l'hai capito?
Adriano, ma Briguglio che fine ha fatto?
Lucia78
Che grande delusione l'Adriana....
Anche con te Adriano si è comportata male.
Doveva far ritirare la querela di Lisi e invece.........
Ecco perchè i più avveduti la stanno abbandonando.
Adriano, parla con Baldassarre e vedi che ne pensa.
Parlaci prima di giovedì.
ciao.
Franco Montagna
Sono d’accordo con voi su tutto. Quello che spero però è la fuoriuscita di DDB dal PdL per evitare di avere a che fare con gente ingrata e infantile.
Io credo che Adriano sia uno con le pa***e e lo ha dimostrato in varie occasioni.
Lo stesso penso di chi ancora ci crede in questo progetto.
Gente pulita e passionale che fa politica da decenni (non come qualche fortunato approfittatore) che cerca di toglierci di mezzo perchè non vuole confrontarsi con noi.
Il Pdl ormai sono convinto sia per noi zona minata, dove abbiamo più nemici che amici.
Adriano, ti prego pensiamoci bene.
Uscire da questo pdl senza se e senza ma! Ecco quello che si deve fare quanto prima! tutto il resto sono chiacchere!!!
Io anche se sono di destra ho deciso tanto per cominciare il 1 luglio andrò in piazza a manifestare contro il DDL sulle intercettazioni. E voi?
( finalmente si sta risvegliando questo blog. ne sono contento)
ps
togliete la moderazione dei commenti
Chiedo ai gentili vertici di Destra Di Base cosa li trattenga ancora dall'uscire da quella palude piena di serpi… che è ormai diventato il pdl!
Qui si esalta Mangano(con quale coraggio!);
quichi è sotto processo viene nominato ministro;
qui si portano le stagiste ai summit dei G8 ad incontrare Obama mentre i militanti dopo anni di sacrifici vengono solo usati come vuoti a perdere;
qui stanno con chi vuol dividere l’Italia;
qui vogliono imbavagliare l’informazione;
qui colpevolizzano i giudici;
qui vogliono distruggere la destra, gli ex An, Destra di Base e vogliono chiudere anche questo blog( e lo sai bene caro Adriano).
Noi con questi ex dc non c'entriamo nulla!
Noi vogliamo avere un partito che punti sulla legalità dove gli eroi sono falcone e borsellino e chi come loro ha donato la propria per difendere la giustizia e la Patria.
Non credo più che questo partito possa esseree il PDL...!!!
Qui non c'è futuro per nessuno di noi.
Luca79
Mangano eroe italiano???
Borsellino e Falcone si staranno guardando con le mani nei capelli.....................!!!!
Dopo tanti anni di militanza nel Masi e in An ormai sono vecchio e ho solo un pensiero nella testa
VORREI VIVERE I MIEI ULTIMI ANNI DA POVERO MA ONESTO MISSINO.
AD MAJORA
la Poli rimmarrà sola con la ciccia.
DELL'UTRI CONDANNATO A 7 ANNI : "QUASI" ASSOLTO !
La seconda sezione della Corte d'appello di Palermo ha condannato a sette anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Salvatore Barresi e Sergio La Commare, ha reso pubblico il verdetto in mattinata dopo una camera di consiglio iniziata giovedì scorso.
LA DIFESA : ABBIAMO "QUASI" VINTO, NON E' SUCCESSO QUASI NULLA !
"Con questa sentenza si mette una pietra tombale sulla presunta trattativa tra Stato e mafia durante il periodo delle stragi. Quello che ha detto Spatuzza non è stato evidentemente preso in considerazione come voleva l'accusa", ha detto l'avvocato Nino Mormino, legale di Marcello Dell'Utri, sottolineando che la corte ha assolto il suo assistito per le condotte contestate in epoca successiva al 1992, escludendo cioe' qualunque "patto" tra lo Stato e Cosa Nostra subito dopo le stragi.
LA STORIA SI RIPETE?
Ho appreso dalle agenzie di stampa che l'On. Bocchino, leader politico che tutti conosciamo per i grandi consensi che ha sempre raccolto sul suo territorio e per la profondità delle sue analisi politiche, ha dichiarato che il Presidente del Senato, Renato Schifani sarebbe 'un capo corrente alla guida di una correntina'. Parlare in questi termini della seconda carica dello Stato, specie quando non si registrano sue dichiarazioni all'ordine del giorno del dibattito interno tra i partiti, mi sembra irriguardoso e fuori luogo ma è nello stile del personaggio. Voglio dire al Presidente Schifani, che tutto sommato gli è andata bene, perché l'attuale Presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante i lavori di una delle tante assemblee nazionali di An, fu attaccato con ben altra ferocia dallo stesso Bocchino. Non se ne abbia a male, Presidente Schifani. Cerchi solo di diventare come Bocchino disse del Presidente Fini: 'un panetto di burro in cui si entra con un coltellino'. Così facendo, anche lei potrà sperare al momento opportuno di essere sostenuto e difeso a spada tratta dall'On. Bocchino".
caro napoli ho letto su ilpaesenuovo.it il suo comunicato e sono contento che almeno una voce libera ancora ci sia in questo marasma di nani e ballerine.
Spero che rimarrete nel pdl per dare a tutti quelli come me la possibilità di avere un riferimento che ci consenta di recuperare le speranze e i sogni che ci hanno fatto aderire al pdl.
grazie di esistere
Credo che fare in modo che la politica torni ad appassionare i giovani ed i delusi sia un dovere! troppe risorse sono state perse per l'inerzia di molti Politici, specie qui nel nostro amato sud! Sono convinto che un lavoro serio e appassionato di persone capaci, determinate e coraggiose come voi di destra di base sia indispensabile per evitare che il pdl perda gli insoddisfatti ex di an e si indebolisca troppo.
L’impegno della gente per bene alla politica è la sola via d’uscita a questo malcostume dei politici che si sentono intoccabili!
Fare politica significa mettersi al servizio della gente e per la gente lottare e ottenere garanzie per che i diritti fondamentali siano tutelati e garantiti. Tuttavia bisogna trasmettere alla gente il valore dell’impegno di tutti! in qualsiasi ruolo o mansione, il rispetto della legalità dell’onestà e della lealtà.
Spero che DESTRA DI BASE diventi un contenitore atto a fare scuola di politica concreta, quella che non si accosta alla parola SPORCA!
A Seclì Adriano lo ha dimostrato con grande coraggio nelle sue solitarie battaglie per la salute pubblica e l'ambiente.
Ecco perchè Fitto non può perdere gente di così grande valore.
Antonio da Seclì
Sono un ottimista e credo sia possibile
silvio
CONDANNA A DELL’UTRI, IL PDL SI SPACCA: PER I GIOVANI E I FINIANI I CONDANNATI PER MAFIA DEVONO STARE FUORI DAL PARTITO
MENTRE I VERTICI ESULTANO PER LA RIDUZIONE DELLA PENA A SETTE ANNI, BERLUSCONI ORDINA: “STATE ZITTI, POSSIAMO SOLO PERDERE CONSENSI”…IN SICILIA I GIOVANI PDL: “IL NOSTRO EROE E’ BORSELLINO, NON MANGANO”…IL FINIANO GRANATA: “C’E’ POCO DA ESULTARE, I CONDANNATI PER MAFIA NON DEVONO FARE POLITICA”
Marcello Dell’Utri voleva l’assoluzione che aspettava da 14 anni, l’accusa una condanna storica: alla fine i giudici hanno emesso una condanna a metà. Condanna ridotta da 9 a 7 anni per aver avuto rapporti con la mafia, portandola nel salotto buono della finanza e nella villa di Arcore, ma solo fino al 1992.
Dopo quindi nessun patto con Cosa Nostra, nessun connubio tra mafia e politica, da cui sarebbe sorta Forza Italia.
Si torna agli anni Settanta quando Dell’Utri, grazie al suo amico Tanino Cinà, comincia a frequentare personaggi di prima fila della gerarchia mafiosa, come Stefano Bontade e Mimmo Teresi.
E quello che ancor oggi si ostina a definire “eroe”, Vittorio Mangano, installatosi nelle vesti di stalliere nella villa di Berlusconi.
Sono gli anni dell’ascesa impreditoriale del Cavaliere, tra investimenti immobiliari e nel campo delle Tv commerciali: Dell’Utri era a capo di Publitalia, società di emanazione Fininvest per la raccolta pubblicitaria.
Dell’Utri teneva contatti varie “famiglie” mafiose.
Queste relazioni si sono interrotte nel 1992, dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, dicono i giudici: nessun patto con la mafia e nessuna trattativa per la discesa in campo di Forza Italia, come invece sosteneva l’accusa che aveva chiesto un inasprimento della pena.
La Corte ha in pratica tracciato un confine netto tra il prima e il dopo: fino al 1992 conferma delle frequentazioni mafiose di Dell’Utri, dopo nessun patto con la mafia.
Ora cosa accadrà?
Se la condanna fosse confermata in Cassazione, il senatore finirebbe in carcere almeno due anni.
Ma c’è il rischio/speranza della prescrizione: se la Cassazione non dovesse pronunciarsi entro il 2012, a 20 anni dall’ultimo reato, la sentenza finirebbe in archivio.
Resta il problema politico, grande come un macigno.
L’esito della sentenza è stata infatti accolta con entusiasmo dai falchi del Pdl al grido “E’ crollato il teorema del patto Cosa Nostra- Forza Italia”.
Ma dal Brasile è lo stesso premier a mostrare di non gradire questi festeggiamenti di fronte a una condanna a 7 anni e ordina ai suoi: “Tutti zitti, possiamo solo perdere consensi”.
Chi non tace sono invece i giovani piediellini siciliani che, a sorpresa, rompono l’unanimismo di facciata.
Mauro La Mantia, trentenne segretario siciliano di Azione Giovani, sostiene “l’esigenza di avviare una profonda riflessione all’interno del partito dopo questa condanna, gravissima per un uomo politico. Noi non ci uniamo al coro di solidarietà per i politici condannati: vorremmo sentire da Dell’Utri che il suo eroe è Paolo Borsellino e non Mangano”.
Mentre su La Mantia arrivano dal Pdl accuse di “popilismo giustizialista”, ci pensa il finiano Fabio Granata, vicepresidente della Comissione Antimafia, a caricare la posta: “Mangano è un mafioso, non un eroe” e conclude: “I condannati per mafia non devono fare politica”.
Tantomeno nel Pdl.
Nel Pdl il dissenso al centralismo monocratico è ormai palese
w destra di base
Rolando R.
Italo Bocchino: "La sentenza smonta il teorema tutto
politico di un collegamento tra le stragi mafiose e la nascita di Forza
Italia. A Dell'Utri va la nostra solidarietà per questo ulteriore e
difficile passaggio giudiziario".
Il grande problema e il grave limite è che il PDL non è un partito d’azione e partecipazione attiva e collettiva come lo era il MSI e in parte AN.
Non c'è di fatto qui rispetto della democrazia interna, plurale.
I trascorsi, la passione e gli ideali di alcuni risultano perciò oggi storicamente archiviati come insignificanti, anzi a volte deplorevoli radici.
Mi sembra che qui conti di più essere bella giovane e disponibile che essere colta, impegnata e moralmente irreprensibile.
Il Pdl così com'è non può essere riferimento per nessun valore di destra vera.
FINI, HAI UN MESE DI TEMPO...
Carissimo Gianfranco
la politica somiglia all'arte della guerra. Lo sai. Hai dimostrato in passato (Msi-An) di saperlo bene. C'è un momento in cui sferrare l'attacco decisivo e tentare la vittoria. Hai un mese di tempo. Se per fine lugl...io meni l'affondo vincerai. Se no, le tue truppe saranno demotivate e deluse e i mercenari avversari le travolgeranno.
Mariano Iodice
Per conto mio è cominciato il countdown.
Inutile sforsarci di restare aggrappati al PdL con le unghie.
Dobbiamo essere consapevoli di dover scegliere una strada nuova, di dover aprire una fase politica nuova.
Mi spiace, caro Adriano e cari amici di ddb, ma non c’è futuro per le nostre idee in questo PdL. E, dato che un altro PdL non può esistere, il nostro destino è segnato (e io aggiungo: meno male!).
Ragazzi,mentre i giudici di Palermo scrivono le motivazioni della sentenza Dell'Utri, ora la palla passa alla politica. Un’opposizione decente, ma anche una destra decente, semprechè esistano, dovrebbero assumere subito due iniziative.
Destra di Base che ne pensa?
Il premier a San Paolo: "Ho la fila di ragazze"
E la serata finisce tra "Iene" e barzellette
dall'inviato FRANCESCO BEI
( articolo pubblicato su Repubblica)
SAN PAOLO - Fine serata movimentato per Silvio Berlusconi a San Paolo: dopo il ricevimento con gli imprenditori italiani, il premier è stato infatti oggetto di una "imboscata" da parte delle Iene locali.
Durante il cocktail, di fronte a un centinaio di esponenti dell'imprenditoria italiana in Brasile, Berlusconi si è invece lanciato in un nuovo attacco alla magistratura ("il potere che hanno certi giudici è la metastasi del sistema attuale") e ai giornali, condito tuttavia da una serie di battute piccanti che hanno scatenato l'ilarità generale. "Sapete - ha raccontato - ormai ho una certa età e inizio a dimenticarmi le cose.
Stamattina ad esempio volevo farmi una ciulatina con una cameriera dell'albergo e questa mi ha risposto: ma presidente, l'abbiamo già fatto un'ora fa! Vedete che scherzi fa la memoria".
"Ho la fila di ragazze che vogliono sposarmi adesso che sono ridiventato single. E ci credo: sono simpatico, sono ricco e in più sono anche vecchio: hanno tutte la speranza che muoia presto per poi ereditare tutto! Ma io sto lavorando con Don Verzé per allungare la vita fino a 120 anni. a questo scopo ho finanziato un centro di ricerche nel cuore dell'Amazzonia, presto lo andrò a inaugurare".
IO SONO RIMASTO ESTERREFATTO!!!!!
Gli ex di Azione Giovani in sicilia NON esprimono solidarietà a Dell’Utri:
“Non ci uniremo al solito coro di solidarietà già tristemente visto negli anni scorsi per i politici condannati. Il nostro movimento giovanile non può rimanere in silenzio davanti a fatti che minano la credibilità di un intero partito. Noi continuiamo a seguire l’insegnamento di Paolo Borsellino sulla lotta ad ogni infiltrazione mafiosa nei partiti e nelle istituzioni. Riteniamo che il Popolo della Libertà debba accogliere la proposta del Ministro Giorgia Meloni sulla introduzione nello statuto del Pdl di una norma che preveda il no alla ricandidatura vita natural durante e l’espulsione per chi è stato condannato in via definitiva per corruzione e mafia”.
Chiisa' i giovani del pdl leccese.....che ne pensano?
GIOVANI DEL PDL SALENTINO?
SE CI SIETE ( NE DUBITO )
BATTETE UN COLPO!!!!!!!!!
Finalmente un po' di vivacità in questo blog.
erano mesi che non si leggevano tanti bei commenti di destra “seria”.
Mi spiace solo una cosa: ho postato alcuni giorni fa un commento su Lisi e non me lo avete mai pubblicato.
Perchè?
Se togliete la moderazione, penso che sia meglio.
Con le dihiarazioni di oggi Fini si è schierato a favore della legge bavaglio.
Ieri era contro, domani chissà…..
a Gianfry….è ora che cresci e decidi che vuoi fare da grande!!!
Adrià, qui l'unica destra vera del pdl siamo rimasti solo noi.
Riflettiamo bene su questo fatto.
Ciao
Gino
PROMOTRICE DELLA LIBERTA’ O DI POLTRONE? LA BRAMBILLA PIAZZA IL FIDANZATO NEL CDA DELL’ACI
COME IL PDL RIESCE A FARSI MALE DA SOLO: COMMISSARIATO L’ACI DI MILANO, LA MICHELA NOMINA COMMISSARIO IL FIGLIO DI ERMOLLI, AMICO DEL PREMIER…L’UNICA LISTA AMMESSA AL VOTO VEDE FUTURI MEMBRI DEL CDA IL SUO FIDANZATO, EROS MAGGIONI, E IL FIGLIO DI LA RUSSA…. GESTIRANNO IL GP DI MONZA E UN VASTO PATRIMONIO IMMOBILIARE
L’Automobile Club di Milano, quello che gestisce il Gran Premio di Monza e un vasto patrimonio immobiliare, è da mesi nell’occhio del ciclone, tra polemiche feroci e ben cinque lettere di dimissioni, di cui almeno due pilotate, proprio per far cadere il Consiglio di amministrazione.
A questo punto, come da regolamento, l’Ente è stato commissariato, in attesa delle elezioni che si terranno il 22 luglio.
E qui cominciano le sorprese: il Ministro del Turismo, nonché promotrice della Libertà, Michela Vittoria Brambilla, chi va a nominare commissario straordinario?
Massimiliano Ermolli, 38 anni, figlio di uno degli uomini che più vicini a Silvio Berlusconi non può esserci.
E passi, in fondo si tratta di aspettare solo un paio di mesi per il rinnovo del CdA.
Già, ma quante liste ci saranno in lizza alle elezioni?
Sorpresa: una sola, perché una seconda lista, dal nome “Per la trasparenza”, non è stata ammessa proprio da Ermolli junior per presunti “vizi di forma”. Scriviamo a buon titolo “presunti”, in quanto la lista esclusa ha presentato ricorso al Tar e ha diffuso un comunicato stampa in cui sostiene: “Noi sentiamo l’Aci come una istituzione da difendere e vogliamo evitare che arrivi chi la spogli del suo patrimonio”.
In cosa consiste il patrimonio?
Intanto nella gestione del Gran Premio di Monza che vale 50 milioni di euro, più numerosi palazzi, terreni, aree occupate da distributori di benzina, un altro blocco patrimoniale di circa 70 milioni di euro.
Se la lista rimane una sola, chi sono i candidati destinati a sedere nel futuro consiglio di amministrazione?
E’ candidato lo stesso Massimiliano Ermolli il quale, da commissario, esclude l’altra lista e poi, da candidato della lista unica, si fa eleggere.(!?)
Non solo: Massimiliano è pure consigliere della società paterna Sinergica che svolge un’attività di consulenza per l’Aci, per un importo, solo nel 2009, di 250.000 euro tra attività di accertamento, consulenza e promozione.
Agli altri candidati a entrare nel nuovo Cda sono Gerolamo La Russa, figlio di Ignazio, ministro della Difesa; un altro ancora è Eros Maggioni, il compagno del ministro Michela Brambilla.
(Il Maggioni poi si è associato alla sezione milanese dell’Aci solo 48 ore prima che fossero indette le elezioni, pur risiedendo a Lecco.)
La seconda lista esclusa ha presentato un esposto alla magistratura che dovrà ora indagare pure sulla denuncia di anomali acquisti di tessere, avvenuti poco prima della chiusura del tesseramento.
Al di là di quanto andrà ad appurare la magistratura, ci chiediamo se non sia il caso di cambiare la terminologia dei “Promotori della Libertà“, presieduta dalla Michela, a sostegno del premier, magari in “Promotori di poltrone” per amici e familiari.
Ma qualcuno si rende conto dell’immagine che sta dando o pensa di vivere su un altro pianeta?
E sarebbe questo esempio di legalità e disinteresse che dovrebbe indurre il popolo di centrodestra a confermarvi il consenso o non piuttosto a inseguirvi con un forcone, stile vecchio contado?
Se volete fare i vostri giochetti da Casta, fate pure, ma non andate in giro a sporcare la parola “destra”,
Con una destra seria, pulita, legalitaria, sociale e popolare non avete nulla da spartire.
Siete specializzati solo in spartire poltrone.
w destra di base
Rolando R.
X AXAGDINARDO'
ma di quali giovani del pdl salentino vai cinciando in questo blog?
Tutti sanno che non esistono.
Ciarfera come ultimo atto politico prima di morire politicamente e far morire politicamente azione giovani è stata la letteraccia contro Adriano inviata alla signora Bongiorno di Seclì.
E questi qua dovrebbero fare o dire qualcosa a contro Dell'Utri?
O contro la mafia in politica?
ma quando mai???????????????!!!!!
Manovra, arriva il pedaggio su raccordo anulare.
Alemanno: "Sfondo i caselli del Gra con l'auto"
Il primo luglio potrebbero entrare in vigore i rincari autostradali previsti dall’articolo 15 della manovra. Tra i nuovi pedaggi anche quello sul raccordo anulare di Roma.
Alemanno promette battaglia: "Vado io con la mia macchina e lo sfondo".
Anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, si dice contraria: "E' inimmaginabile".
A raga',
questa è la destra che ci piace!
Oggi ci chiediamo: la destra nel pdl c'è?
dovremmo chiederci invece:il Pdl c'e'? Esiste? O a un anno e piu' dalla nascita si e' ridotto a un ufficio di presidenza e a una consulta per la Giustizia, punto e basta?
Si vorrebbe applicare la disciplina interna in un partito che non ha un solo organo scelto dal basso? Senza iscritti, senza dirigenti eletti, senza riunioni della direzione, del consiglio nazionale. Senza congressi sul territorio.
E' questo il vero problema caro Adriano e cari amici di destra di base.
meditate gente, meditate.
Fini deve fare il presidente della camera, altrimenti deve tornare a fare politica.
Ho quasi sempre votato Fini, adesso non più.
Adriano, restiamo nel Pdl e parliamo con Gallo e Fitto che sono persone perbene.
Comunicato del Presidente Nazionale di IO SUD Adriana Poli Bortone
Martedì 29 Giugno 2010
QUALCUNO DAL PDL FORSE DIMENTICA LE ALLEANZE
"A Merano il Pdl di Gasparri governa con la sinistra dell’ Italia dei Valori. Alla regione Sicilia il Pdl di Miccichè governa col Pd. A questo punto bisogna avvertire subito i salentini Gallo, Marti,... Lazzari, Baldassarre e Fitto della situazione, qualora non ne fossero a conoscenza affinché provvedano, in nome dei valori della destra, a cacciare subito i fedifraghi del Pdl."
ciao
bravo adriano, analisi perfetta anche s epotevi osare ancora di più secondo me.
ciao
Ilaria83
Il Pdl non è un partito di plastica come era Forza Italia, è un partito on line, con adesioni online, promotori della libertà online, newsletters. Sul territorio non esiste se non per mano di alcuni volenterosi, questo almeno dove il PDL è minoranza. Dove è maggioranza esiste come comitato elettorale e ciascun capetto decice le nomine dei suoi amici. E la democrazia? E la libertà? Delusione, delusione profonda…speriamo in destra di base e, per favore, evitiamo personalizzazioni, stimo Adriano ma voglio un partito in cui tutti si possono esprimere e possono essere rispettati.
A Copertino altri importanti pezzi di IO SUD STANNO PER LASCIARE LA SIGNORA LECCESE.
Io Sud
Tu sud
egli sud
noi sud
voi sud
essi sud
.......
e i soliti noti si pagano al nostro posto.....
OGGI HO LETTO SU ILPAESENUOVO.IT UN ARTICOLO FIRMATO DA AZIONE GIOVANI NARDO'.
A CHI MI PUO' RISPONDERE: MA AZIONE GIOVANI ESISTE ANCORA?
Io ho tutto il rispetto per la 3^ carica dello stato, ma come Politico gli dico: rassegna le dimissioni.
Destra di base secondo me deve rimanere nel pdl.
Cosimo Manco
Fini se continua così, farà cadere l'Esecutivo. Ormai siamo su quella strada. Non so se il presidente della Camera agisca coscientemente per provocare una crisi.
qualcuno lo fermi per favore.
Fuga da Io Sud.
Da tutte le parti scappano i prodi fedelissimi della Poli in piena assoluta incontrollabile crisi d'astinenza.
Non sono abituati a fare politica senza incarichi, senza poltrone, senza potere.
Le spaghettate notturne a casa Poli non bastano più a soddisfare i loro appetiti.
La Poli al tempo di An aveva una risorsa determinante per il suo futuro politico e quello della destra salentina:DestraDiBase!
Ha preferito dare retta ai falsi amici, ai bambinoni isterici e invidiosi che hanno sempre e solo saputo leccare e mangiare, leccare e mangiare, leccare e mangiare, leccare e mangiare
leccare e mangiare
leccare e mangiare
leccare e mangiare.
leccare e mangiare.
sempre
ovunque
e
con chiunque!
io non so se fini potrà essere il futuro dell'Italia ma so, in questo momento, che è uno dei pochi, anzi pochissimi, politici seri, non indagati, che potrebbe avere voce in capitolo.
non uscite dal pdl, mettetevi con fini.
w fini
w destra di base
PER VIVERE CI VUOLE IL CORAGGIO.
MA E’ UNA DOTE RARA,
Quagliariello non smentisce mai se stesso, in ogni parola, riesce a difendere Berlusca contro ogni verità lampante, riesce sempre a dimostrare la sua quasi assenza totale di valori.
Difendere Dell’Utri che considera un mafioso un eroe, è degno veramente di un super-uomo.
E come non ricordare i cari Minzolini e tutti gli altri, che hanno nascosto magistralmente la condanna, facendola passare per la sconfitta della sinistra giustizialista!
Studio aperto sembrava un film comico, ma ahimè è tutto tragicamente reale.
E’ vero che non c’è mai fine al peggio, alla indecenza, alla vergogna…cosa deve succedere per capire che siamo ormai completamente distesi sul fondo?
Anche Frattini ha detto che bisogna cambiare questo Pdl.
Il nostro Ministro degli Esteri, a Libero, ha rilasciato dichiarazioni importanti che riguardano il presente e il futuro del Pdl.
Ha detto che le discussioni arricchiscono il partito, anche per evitare che le correnti di pensiero diventino meri strumenti di gestione del potere all’interno del partito.
Ma la nota da evidenziare è l’importanza che il Ministro degli Esteri attribuisce al partito, fino ad oggi oggettivamente schiacciato sul Governo e sui gruppi parlamentari, un ruolo decisivo per rilanciare l’azione dell’Esecutivo.
Ha ribadito che percostruire un grande partito occorre fare un congresso.
E ha sottolineato l’importanza del movimentismo, anche all’interno del partito: è questa la vera anima della politica, altrimenti tutto si riduce a noiose discussioni nelle stanze del potere.
Bravo ministro Frattini
adriano che ha deciso il coordinamento regionale di destra di base?
rimaniamo o no nel pdl?
Raffaele Sansonetti
Consigliere provinciale del Pdl in ospedale
dopo festino a base di sesso, trans e droga
Pier Paolo Zaccai, 42 anni, è stato ricoverato in stato confusionale, dopo un party a luci rosse. Si sarebbe affacciato al balcone della casa di una transessuale dove si stava svolgendo la serata, improvvisando un comizio. In ospedale ha rifiutato di sottoporsi ai test tossicologici. Alemanno: "Un bruttissimo episodio, la magistratura faccia luce"
Questo consigliere provinciale aveva la delega alle tossicodipendenze.
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.
In questa Italietta ormai sono ridicoli anche nella trasgressione...
la dc a quanto parte è più viva che mai, il pdl è la nuova dc e farà la stessa fine, come fecero molti nel 1992, caro adriano sarà meglio uscire prima che scoppi la bomba o la destra perderà consenso in favore dei comunisti . ti prego di pubblicare il commento,non come hai fatto altre volte.
forza adriano, per adesso rimanete ancora un pò nel pdl, solo quando a luglio scoppierà la nuova lite tra fini e berlusconi sulle intercettazioni e comincierà una crisi di governo, e allora destra di base farà meglio a uscire dal pdl e proporsi come cartello autonomo. non ha più senso marciare al fianco dei tanti berlusconiani e dellutriani, nè a fianco a fini perchè i primi sono XXXXXXXXX e piduisti, il secondo è incoerente
Fini si sa ha cambiato nell’arco di 40 anni di politica idea su tutto,sul fascismo,sull’immigrazione,sui temi etici,ma la cosa che trovo più sconcertante e stata l’apertura a favore di un intervento legislativo per garantire uguali diritti alle coppie di fatto, anche omosessuali.
Per me la famiglia è una sola quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna,altre tipo di unioni sono pur sempre rispettabili,ma non riconosciuti dalla costituzione e non possono assolutamente avere gli stessi diritti di una famiglia normale.
Destra di Base che ne pensa?
Kiara
non c'è speranza.
usciamocene
sentite a me.
wilma
il pdl:
senso dello stato … zero
equità fiscale… zero
confronto democratico… zero
informazione libera … zero
nessuna partecipazione
c'è posto e fanno carriera solo i sudditi-lecchini.
MA COME FATE AD ESSERE ANCORA NEL PDL????
ROMA – Ieri lo scontro tra Sandro Bondi e Gianfranco Fini,per riproporre le distanze tra le due anime del Pdl. Ieri i volti e le parole del presidente della Camera e del ministro della Cultura avevano datto il senso delle divisioni che agitano il Pdl, oggi sui vari siti politici i colpi bassi continuano senza tregua. Volano gli stracci nel partito del cavaliere e c’è da chiedersi quanto potrà reggere questa convivenza forzata.
Ciao amici di ddb
BASTA FATTI, VOGLIAMO PROMESSE: DAI SILVIO, FACCI VOTARE
DOPO DUE ANNI DI GOVERNO MONOINCOLORE LEGHISTA, CON L’APPOGGIO ESTERNO DEL PDL, E’ GIUNTA L’ORA DELLE “DECISIONI IRREVOCABILI”…. IL PREMIER VUOLE ANDARE “FINO IN FONDO” CONTRO FINI, DOPO AVERCI PORTATO A FONDO… NON SIAMO COME BOSSI CHE DICE: “A SILVIO QUALCOSA BISOGNA PUR DARE”: LA DESTRA VERA NON E’ ABITUATA A VENDERSI
Nonostante i sondaggi, a lui tanto cari, dicano chiaramente che la stragrande maggioranza degli italiani è contraria alla legge sulle intercettazioni (secondo un test di Sky addirittura l’80%), nonostante le critiche che giungono da tutti gli operatori del settore (magistrati, forze dell’ordine, stampa, esperti di diritto), Berlusconi insiste con la “legge bavaglio”.
Non solo, per fare buon peso, aggiunge anche un lodo Alfano retroattivo che lo protegga ancora dai processi, escludendo però i ministri in quanto “mi spiegate come facciamo poi a dire di voler difendere Scajola o Brancher?”.
In pratica, i ministri si arrangino, l’importante che sia tutelato lui.
Il premier sul Titanic che affonda continua a ripetere: “Io ho il 68% dei consensi, il governo è fermo al 40%”: quindi il popolo ama solo lui.
Fini ha detto a voce alta: “Nel mio partito non ci deve essere nemmeno il sospetto che qualcuno si faccia nominare ministro per non andare in tribunale.
I valori non si mettono ai voti, si vivono”
La faccia paonazza di Bondi esplode: “ma gli amici bisogna pur difenderli, bisogna dar loro la nostra solidarietà…”
Bossi ieri ha detto che “a Silvio qualcosa bisogna pur dare”: forse per lui, abituato a prendere anche 200 milioni di tangenti Enimont, sarà la prassi, non per una destra vera.
Una destra ideale ha valori di riferimento, non fa politica per interesse, non si vende per una poltrona, ma tutela la comunità nazionale, a cominciare dalle fasce più deboli.
Sono due anni che questo centrodestra governa, attraverso un mono-incolore leghista, con l’appoggio esterno di un gruppo di cortigiani piediellini ( ivi compresi molti ex aennini).
Le uniche leggi approvate sono quelle “ad personam”, dei problemi reali degli italiani se ne sono fottuti, blaterano di federalismo solo per minare ulteriormente l’unità nazionale.
Sulla stampa estera ci siamo finiti non per aver dato una casa alle giovani coppie o per aver affossato la Casta, ma per le escort che sono entrate in luoghi istituzionali.
E’ questa la destra?
Sono queste le radici della cultura, della tradizione, della storia, della socialità della destra italiana?
Berlusconi minaccia elezioni per far fuori Fini.
Vuole andare a votare?
Bene, andiamoci,che ci divertiamo.
w destra di base
Rolando R.
Adriano non usciamo dal Pdl, rimaniamo a rompere le scatole con le nostre rivendicazioni finchè non ci cacciano (o finchè non s’arrendono....o finchè non implode a livello nazionale)
Tensioni nel Pdl: "Basta scontri interni o è meglio la separazione" MA FINI E' ENTRATO IN POLITICA SOLO CON LO SCOPO DI DISTRUGGERE I PARTITI DI CUI FA PARTE, ??????? VEDASI M.S.I. ( grandissimo partito ) -- ALLEANZA NAZIONALE ORA ( forse ) PdL.
MA CHE VADA NEI PARTITI DI SINISTRA.... FAREBBE UN REGALO AGLI ITALIANI VERI.
Il premier pare che avrebbe usato parole pesanti all'indirizzo di Fini, accusato di tradimento e di atteggiamenti folli.
Ma al di là delle espressioni colorite, il dato politico è che ormai nel Pdl nessuno esclude una rottura.
Anche in tempi brevi se è vero che un ufficio di presidenza potrebbe essere convocato già la prossima settimana.
In questo caso Destra di BASE che farà?
spazio azzurro non lascia più nemmeno la libertà di esprimere la propria opinione, pubblicano solo i commenti dei berlusconiani e comprimono tutti gli altri
Sono un uomo di destra da 40 anni, prima iscrizione nel MSI nel 1970. Conosco quindi la storia di tutti i capi storici. Tutti compreso Fini, quando parlano di legalità, guardano solo quella degli altri, ma non di tutti, solo di qualcuno. Saremo più credibili quando ritorneremo a sostenere e a far emanare leggi che consentano ai cittadini di eleggersi direttamente i propri rappresentanti e non demandare ad altri la nomina.
Destra di Base fa bene a portare avanti questi argomenti.
Sono certo che avremo un fiume di consensi.
Onore all'Adriano che è un vero uomo di ” Destra ” che solo perchè ha il coraggio di dissentire e dire apertamente quello che pensa viene addidato come ” rompicoglioni e megalomane.
w destra di base!!!!!!!!!!!!!!
La moralità è fondamentale, nella vita come in politica e l’uomo politico deve essere al di sopra di ogni dubbio
Moralità ed etica sono i valori che deve esprimere con il Suo agire l’uomo politico al governo, per dare il Buon Esempio a tutti.
Hanno giurato di “essere fedeli alle Leggi ed ai Princìpi” della Costituzione e non possono sottrarvisi, per nessun motivo.
L’attività politica e la carica pubblica non devono essere un “rifugio” di gentaglia che trova scampo sfuggendo alla legge in nome di una carica acquisita per grazia ricevuta dal capo di partito.
Non si può dire:-Siamo stati eletti dal popolo che ci ha dato la fiducia,per “fare le leggi che tutelino la Casta o qualche esponente privilegiato!”
Suvvia! Siamo seri!
Che cosa stiamo insegnando ai nostri ragazzi, ai giovani che avrebbero bisogno sempre dell’esempio corretto , sano e rispettoso delle norme, che viene dall’alto.
Come faremo a ricostruire questo scempio della legalità e del rispetto delle regole?
A me , di essere intercettata non
me ne importa NULLA!
Silvia
LA LEGA SI GODE I PRIVILEGI DELLA CASTA: DOVEVA CAMBIARE IL MONDO, IL MONDO HA CAMBIATO LEI
DAI DISCORSI ANTI CASTA DI BOSSI DEL 1992 E DI MARONI DEL 1993 AL VOTO A FAVORE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, AI FIGLI SISTEMATI, ALLA LOTTIZZAZIONE DELLA RAI, AGLI SPRECHI NEGLI ENTI LOCALI…..OTTO ANNI AL GOVERNO, 3 MINISTRI, 59 DEPUTATI, 26 SENATORI, 9 PARLAMENTARI EUROPEI, 373 SINDACI E PRESIDENTI DI PROVINCIA, 2 PRESIDENTI DI REGIONE, CENTINAIA DI CONSIGLIERI COMUNALI PER SPARTIRSI SOLO I PRIVILEGI
“Eravamo quattro amici al bar, volevamo cambiare il mondo…”: è finita che il mondo ha cambiato loro.
Correva l’anno 1987 quando Umberto Bossi entrava per la prima volta in Parlamento: sono trascorsi 23 anni, nella seconda parte dei quali la Lega ha passato al governo romano quasi 9 anni.
Ben ammanigliata al potere centralista, nelle stanze dei ministeri e dei Palazzi, delle fondazioni bancarie e nei consigli di amministrazione lottizzati.
Nell’anno corrente ecco una fotografia reale delle loro poltrone politiche: 3 ministri, 1 viceministro, 3 sottosegretari, 1 vicepresidente del Senato, 59 deputati, 26 senatori, 9 europarlamentari, 373 tra sindaci e presidenti di Provincia, 2 presidenti di Regione, una miriade di assessori, centinaia di consiglieri.
Eppure sentite queste parole di Bossi agli esordi: “Noi padani rifiutiamo di essere coinvolti nell’astuzia della palude romana, noi vogliamo il cambiamento”.
Cosa ha fatto la Lega per indebolire la Casta in questi anni?
E’ forse rimasta fuori da Tangentopoli?
Neanche quello, visto la condanna del segretario a 8 mesi di galera per aver percepito un finanziamento illecito sulle tangenti Enimont.
Per il federalismo poi ci sono più ministri che materia da trattare, hanno avallato anche la nomina a ministro per l’attuazione del federalismo di un amico loro che deve solo evitare un processo per appropriazione indebita.
Torniamo al 3 aprile 1992, aria di crisi della prima Repubblica, Bossi annuncia la “festa della Liberazione dai partiti”: oggi ci sono ancora e, nonostante un referendum per abolizione del finanziamento pubblico agli stessi, tutti continuano a prendere soldi pubblici, Lega compresa.
Nel marzo del 1999 la Lega si era adirittura dichiarata favorevole al finanziamento pubblico.
Ricordate poi la battaglia contro la Rai “occupata dai partiti”, simbolo della Roma ladrona e lottizzata?
Cerchiamo aiuto in un discorso del giugno 1993 di Maroni: “Abbiamo rifiutato di entrare in Rai, più precisamente a una presenza significativa della Lega all’interno della Rai. Abbiamo detto no perchè questo è il metodo della partitocrazia. Sono rimasti stupiti del nostro rifiuto, ma noi siamo diversi”.
Ora il Carroccio ha addirittura un suo uomo nel Consiglio di Amministrazione e persino un conduttore (Paragone) che dichiara che “in Rai mi ha voluto la Lega”.
Ma i segnali anti Casta, la Lega, secondo un luogo comune, li lancia nella oculata amministrazione degli Enti locali, dove ha bandito gli sprechi .
Peccato non sia così: tra i tanti, spicca il caso della provincia di Treviso dove un appalto che doveva costare 35 milioni è salito a 80 milioni, dove sono stati spesi 530.000 euro in sedie e 8.000 euro per un lampadario.
La coerenza non è di questa terra, neanche di quella padana.
“Eravamo quattro amici al bar, volevamo cambiare il mondo….”
Hanno cambiato solo il loro conto in banca...
w destra di base
Rolando R.
il cav ha perfettamente ragione ed è ormai giunto alla resa dei conti Fini. non vi è dubbio che molte delle riforme, promesse e attese, non si faranno se inizierà il solito chiacchiericcio politico,che ha portato alla formazione ed al consolidamento di tante caste.Riguardo a Fini , meglio che se ne vada per la sua strada,Farebbe un favore a molti di coloro che,come me, provenienti dal MSI si sono trovati nel PDL grazie a Fini stesso.Ora il PDL gli va stretto scelga lui l'albero dove impiccarsi .Un appello a Casini rifaccia pace con il centrodestra ,suo habitat naturale , potrebbe essere lui il delfino di Silvio.
Destra di Base resti nel Pdl e si faccia quanche amico a Roma, che nel centrodestra pugliese e salentino non ne ha nemmeno uno.
Anzi,Adriano con la sua coerenza ha dato tanto fastidio e si è fatto qualche nemico....
E' inutile che si cerchi, in tutti i modi, di combattere Berlusconi ed il berlusconismo. La maggioranza degli elettori ha, in più occasioni, espresso il suo parere favorevole. Sarà un comportamento improprio, una maniera di esporre poco consono a chi è abituato ai salotti romani ed ai media impegnati, ma ciò non toglie che sia efficace e che piaccia ai comuni mortali. Le beghe interne ai partiti? sono sempre esistite e vengono spacciate per erudite disquisizioni alla ricerca della libertà e della democrazia tra le correnti, ma questo non è valido per il PDL. E' inutile... l'antiberlusconismo fine a se stesso, non paga. E' necessario capire tutti che non esistono alternative e solo la rassegnazione o un mutamento radicale di proporsi può dare frutti.
ramsesV°
Che piaccia oppure no senza Berlusconi la destra non sarebbe mai andata al governo..certamente Berlusconi non è perfetto però dire che Casini Bersani Di Pietro sono meglio…mi sembra una cazzata.
Il primo fa alleanze un pò con tutti solo per avere poltrone…il secondo è il segretario piu inutile della storia politica italiana visto che chi comanda nel suo partito sono sempre D’alema..Veltroni ecc.. Di Pietro si dovrebbe studiare come caso patologico...non si capisce chi gli ha dato la possibilita di fare il magistrato senza che sappia coniugare i verbi…
In un partito si possono avere correnti e anche idee diverse, ma solo in casi eccezionali, altrimenti bisogna cambiare partito..
il PD insegna: molte teste poca armonia e quando vanno al governo durano non piu di due anni oppure cambiano tre presidenti del consiglio in cinque anni…
noi dobbiamo essere diversi.
Fini o si allinea o torni a fare politica da solo.
Ho sempre stimato Fini, ma lo faccio oggi più che mai.
Le persone oneste e corrette sono con lui, e quello che lui farà in questi giorni sarà condiviso da quella parte dei suoi elettori che lo stimano per la sua correttezza morale.
vorrei sapere cosa ne pensate.
Massimo Cuppone
Fini ha toccato le corde giuste della LEGALITA’ che coinvolgono e interessano gran parte dell’opinione pubblica, non assuefatta all’informazione di parte (che alterna propaganda a rotocalco rosa), perciò nota dolente per il Signor B.
La legalità, il rispetto delle regole, la questione morale in politica, è il caso di sottolinearlo, sono il principale baluardo della destra, qualla seria, quella vera.
IO CREDO CHE FINI ABBIA TUTTO IL DIRITTO DI ESPRIMERE OPINIONI DIVERSE ALL'INTERNO DEL PARTITO CHE HA CONTRIBUITO A FONDARE.è VERO,SI TROVA IN MINORANZA RISPETTO AL PDL.
LUI LO E' A LIVELLO NAZIONALE COME DESTRA DI BASE LO E' A LECCE... MA SE UN PARTITO SI DEFINISCE LIBERALE DEVE ACCETTARE LE CRITICHE,LE PROPOSTE,LE RIVENDICAZIONI,CHE PROVENGONO DALL'ESTERNO E SOPRATTUTTO DALL'INTERNO. FINI HA PIU VOLTE RIBADITO DI ESSERE STATO ESCLUSO DALLA DISCUSSIONE DI DIVERSI PROVVEDIMENTI. NON è PENSABILE CHE UNA PARTE DEL PARTITO VENGA ESCLUSA DALLE DECISIONI.
SPECIE SE IL SUO LEADER RICOPRE LA CARICA DI PRESIDENTE DI UNA DELLE CAMERE.
Il pdl una federazione?
Avete sentityo cosa ha dichiarato l'on.Bocchino?
Vi riporto le sue testuali parole:
"Il Pdl è la casa che abbiamo costruito ed è e rimarrà la nostra casa. Se qualcuno vuole trasformare il Pdl da partito unitario in federazione se ne può discutere. Se qualcuno pensa che può cacciarci facendoci commettere qualche errore sappia che questo non accadrà così come va chiarito che noi, mai e poi mai, lasceremo il Pdl".
Cosa ne pensate...può essere una buona idea?
Io Fini l'ho votato sempre ma adesso esagera con i suoi distinguo che non servono a nulla in questo momento se non solo a creare disagi nella coalizione.
Credo a questo punto che sarebbe un beneper tutti se andasse via e se decidesse di dare le dimissioni da presidente della Camera.
La nomina di Brancher a Ministro è stato l'ennesimo autogol di Berlusconi, in quanto, senza consultarsi con i vertici del partito ha fatto tutto da solo così come suole fare. E' lui che comanda e tutti devono ubbidire salvo fare poi delle magre figure davanti a tutta l'opinione pubblica.
In ogni caso è stato l'ennesimo situazione ad personam.
A parte i nostri giovani siciliani di cui c'è solo da andarne fieri, gli altri giovani del Pdl che dicono?
Lisi che dice?
E' silente....o assente?
Una delle ipotesi che sta facendo studiare in queste ore dai suoi esperti il Cavaliere è l'idea di costituire un nuovo gruppo del Pdl, con un nome appena modificato e lasciando fuori i quattro gatti finiani più ringhiosi come Bocchino, Granata & C., che non accetterebbero l'aut aut, e ai quali verrebbe rifiutata l'iscrizione confinandoli nel gruppo misto senza le lucrose prebende previste per i gruppi.
Ci riuscirà?
Vedremo.
Basta con Berlusconi "faccio e decido tutto io".... non ne posso piu’ di lui dei suoi burattini e delle insulse veline che ci costringe a votare.
Adriano, o ce ne andiamo via da questa incresciosa situazione dove oltrentutto ci snobbano sempre...oppure io me ne vado con Di Pietro.
W LA LEGALITA'
W L'ITALIA
W LA DESTRA W DESTRA DI BASE FUORI DAL PDL
cari amici di destra di base
voi non ve ne andrete dal Pdl
anche se non avete ( abbiamo ) nulla da spartire con questo partito.
Siete ( siamo )due realtà DIVERSE legate solo da un nome e da un patto che non ha piu significato.
LORO sono le idee di “uno” che non si capisce per il bene di chi agisca (secondo me il suo e di pochi intimi), mai messo in discussione dai suoi seguaci
che oltretutto devono tutti tutto a “lui”.
Se poi volete rimandare la separazione avrete spero i vostri buoni motivi, ma credo che tutti sappiamo che prima o poi si arriverà ad una INEVITABILE rottura.
luca78
p.s.
una leadership forte e credibile ha bisogno di decisioni e scelte altrettanto forti e credibili
Il governo Berlusconi si trova di fronte a grandi problemi e forse, per grande gioia di chi odia il Presidente del Consiglio, prima o poi cadrà. Ma dopo questa gioia cosa ci aspetterà? Si annuncia il ritorno della sinistra al governo ma siamo sicuri che un'accozzaglia di partiti uniti soltanto dalla battaglia contro Berlusconi saprà guidare il Paese?
LA NOSTRA DESTRA:
La legalità, giustizia, il senso dello stato e delle istituzioni, la lotta a tutte le mafie (nel segno di Falcone e Borsellino, ovviamente), l'onestà e la responsabilità.
Questa è destra VERA.
E poi, l’amore per l’Italia, la difesa della sua unità e del suo “spirito nazionale”, della sua bandiera e della sua lingua.
Anche questa è destra...
E sono princìpi che si declinano nella quotidianità, che si professano ogni giorno e che ogni giorno vanno tutelati.
Grande Adriano
Grande "DESTRA DI BASE"
Paolo De Pascali
VINCE ANCORA FINI: BRANCHER SI E’ DIMESSO, I BULLI DEL PDL TEMONO LA CONTA E BATTONO IN RITIRATA
AVEVANO MINACCIATO DI ARRIVARE AL VOTO SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA A BRANCHER PER METTERE ALLE CORDE I FINIANI, MA ALLA FINE HANNO CEDUTO........
La resa di Aldo Brancher è arrivata in una dichiarazione spontanea resa in aula al processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta, che lo vede imputato, insieme alla moglie, per appropriazione indebita e ricettazione in relazione a somme pari a circa 1 milione di euro, ricevute da Giampiero Fiorani durante il tentativo di scalata all’Antonveneta.
Nella dichiarazione spontanea, Brancher ha spiegato i motivi per i quali ha voluto rinunciare al legittimo impedimento “affinché finiscano strumentalizzazioni e speculazioni” e al giudice Gatto ha “anticipato la mia decisione di dimettermi da ministro”.
Brancher stamane ha anche chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, celebrato a porte chiuse, senza testimoni e solo su prove documentali, prassi che dà diritto a uno sconto di un terzo della pena.
Ma non doveva difendersi a spada tratta?
Eppure anche Bondi aveva annunciato che “gli amici si difendono” e ancora ieri sera il ministro Rotondi prevedeva un voto sulla mozione di sfiducia dell’opposizione e minacciava i finiani: “Chi vota contro, è fuori dal Pdl”.
Proprio lui che ci è entrato con la divisa da maggiordomo e ora gira con quella da usciere, minacciava di espulsione uno dei due co-fondatori.
O come il poeta di corte Capezzone che ha mollato i radicali per uno stipendio da portavoce e ora parla di corenza altrui.
Tutti gli ometti a menare sciabolate: “andremo alla conta su Brancher, siamo pronti allo scontro finale, Fini farà la fine di Rutelli”.
E poi come finisce?
Che i falchi berlusconiani disertano la battaglia, costringono Brancher a dimettersi dopo la gaffe di aver chiesto il legittimo impedimento, mentre Tremonti e Calderoli, che avevano ordito la trama, ora hanno ritirato la mano.
E la resa dei conti con Fini? Rinviata dopo aver fatto i conti.
Eh si, facciamoli un po’: alla Camera la maggioranza attuale è di 341 deputati, la maggioranza necessaria è di 316 , il margine è quindi di appena 25 deputati.
I finiani di stretta osservanza sono 32, nonostante il premier ogni giorno ne convochi qualcuno “per fare due chiacchiere”.
Ma ci sono almeno 10 deputati di riserva e diversi altri di area Forza Italia che aspettano il momento giusto.
Mentre al Senato Fini ha 14 parlamentari.
E anche su Brancher i finiani hanno fatto vincere la legalità.
Ora tocca alla legge sulle intercettazioni.
Che bravi i pifferai del cav...
erano partiti per suonare e sono tornati “suonati”.
w destra di base
Rolando R.
Fini non ha bisogno di fondare un nuovo partito, ce l’ha già. È il Pd. Le affinità non sono mai mancate e ora più che mai il presidente della Camera strizza l’occhio alla sinistra. Le sue recenti sortite anti-Berlusconi e quelle del partito di Bersani viaggiano sulla stessa linea d’onda. La sinistra, di suo a corto d’idee e (soprattutto) consensi, ricambia la stima e si stringe attorno all’ex leader di An, con la convergenza definitiva sul ddl intercettazioni.
D’altronde la terza carica dello Stato critica il governo del Cavaliere e sulle intercettazioni ha eretto una trincea dalla quale lancia attacchi continui. E il Partito democratico – Enrico Letta docet – ha stabilito che l’aula di Montecitorio diventerà un Vietnam per il pdl.
Battaglia dura annunciata, lotta lunga ed estenuante a colpi di ostruzionismo. Fini ha già preparato la trincea, il Pd ci si butterà dentro. Perfetta comunione d’intenti. In attesa dell’unione formale.
Nobis
SCOMMETTIAMO CHE IL GOVERNO CADRA’ A FINE LUGLIO?
LA SICUREZZA TRADITA: 1,6 MILIARDI DI TAGLI ALLE FORZE DELL’ORDINE, PARI AL 35% DEL BILANCIO
MENTRE OGNI ITALIANO PAGA 360 EURO L’ANNO PER MANTENERE UN’AUTO BLU, IL FONDO PER ACQUISTARE GIUBBOTTI ANTIPROIETTILE E’ STATO RIDOTTO DELL’80%…LA QUESTURA DI FOGGIA AL BUIO, IL 60% DI IMBARCAZIONI, AEREI, ELICOTTERI A TERRA PER MANCANZA DI BENZINA E PEZZI DI RICAMBIO…STIPENDI BLOCCATI DA ANNI, STRAORDINARI NON PAGATI, 3.000 AGENTI USATI COME PORTIERI E NEGLI UFFICI, DIMEZZATE LE VOLANTI
La denuncia viene da un sindacato di polizia “di destra”: ogni cittadino italiano paga in media 360 euro l’anno per mantenere un’auto blu, scorta compresa.
Mentre i poliziotti della squadra mobile di Napoli hanno una sola divisa estiva per tutta l’estate, senza ricambi.
Ma non è certo questa la sola contraddizione della presunta “politica della sicurezza” del governo di sedicente “centrodestra” che guida il Paese.
Non si è mai visto un governo di destra in Europa che da un lato sfrutti i successi di agenti e carabinieri nella lotta alla criminalità, cercando di farsene uno spot perpetuo, come se il merito fosse di Maroni, e che dall’altro li mette nelle peggiori condizioni per operare, sia in termini di mezzi che di trattamento economico.
La considerazione che Tremonti e Maroni hanno degli operatori della sicurezza lo si è visto nei giorni scorsi, quando hanno pure cercato di tagliar loro le tredicesime, salvo poi dover fare retromarcia sotto la pressione dell’indignazione popolare.
Ma ormai il rapporto si è rotto: protestano i funzionari di polizia, comprando intere pagine di quotidiani e denunciando una “sicurezza a rischio”, scendono in piazza i sindacati di polizia che hanno raccolto già 100.000 firme di solidarietà, cresce il malumore dei prefetti per il mancato adeguamento del contratto.
Come denuncia il sindacato autonomo Siap, i tagli di Tremonti, uniti alla legge 133 di Brunetta, hanno di fatto tagliato il 35% del bilancio del 2011: 1,67 miliardi di euro, di cui 557 milioni per la polizia.
Da qui una serie di conseguenze : eta media dei poliziotti ormai alta, strutture cadenti, il fondo per le missioni (pattugliamenti, accompagnamenti alla frontiera, indagini) in rosso di 30 milioni, 40.000 uomini in meno per il blocco del turn over, il fondo per acquistare munizioni e giubbotti antiproiettile ridotto dell’ 80%, il fondo per il “riordino” cancellato dalla manovra.
A Foggia la questura è addirittura rimasta al buio per una settimana per un fusibile saltato, non c’erano in cassa 60 euro .
Il 60% delle imbarcazioni, elicotteri e aerei in dotazione sono fermi per mancanza di pezzi di ricambio e benzina.
Gli stipendi sono bloccati da anni: notturno, festivi e straodinari non sono pagati.
Siamo arrivati anche a questo assurdo: uno che viene promosso questore guadagna meno di un suo sottoposto, in quanto ha la funzione, ma non il riconoscimento economico.
Però vi sono 3.000 agenti utilizzati come portieri, autisti e centralinisti nelle prefetture e al Ministero degli Interni.
L’equivamente di tre volanti in più in ogni provincia italiana.
E questo sarebbe un governo di destra?
w destra di base
Rolando R.
Cari amici di destra di base
volevo dire alcune cose su Fini: non è lui che
ha tiranneggiato per anni all’interno del MSI/AN, facendo il padre/padrone e nutrendo una classe dirigente sempre pronta a dir di si....?
Certo che è lui!
Ora fa la macchietta che tenta di nascondere il vuoto di contenuti delle sue strambe posizioni in un ambito di DESTRA che non gli appartiene più da tempo…
Il mio grande auspico, cari amici-camerati, da uomo di DESTRA quale sono è che chi ha ancora in seno sentimenti autentici abbia l’intenzione di ricostruire una DESTRA idealmente forte e pragmaticamente concreta all’esterno del PDL attuale, che senza pregiudiziali verso il Cavaliere, sostenga i veri valori della DESTRA: sociale, nazionale ed identitaria.
Ci state?
fernando g.
BERLUSCONI TENTA LA CAMPAGNA ACQUISTI TRA I FINIANI MA RICEVE SOLO NO ALLE PROPOSTE DI INGAGGIO.
OFFERTO IL POSTO DI SCAJOLA SIA A BOCCHINO CHE A URSO…
LA RUSSA GLI HA PREPARATO UN ELENCO DI 12 FINIANI CONTATTABILI E IL PREMIER LI INVITA UNO A UNO A PALAZZO GRAZIOLI…
Pare che il premier si stia dedicando nuovamente alla campagna acquisti, non quella del Milan, che langue, ma quella dei finiani.
Lo ha rivelato lo stesso presidente della Camera un paio di giorni fa: “Silvio li chiama uno ad uno, persino quelli che l’hanno visto solo in fotografia, e gli dice: io e te dobbiamo parlare, vienimi a trovare”.
Per stare a galla altri due anni e non presentarsi ai processi, il premier è disposto a tutto: è arrivato a offrire il ministero dello Sviluppo Economico, vedovo di Scajola, persino a Italo Bocchino e ad Adolfo Urso ( come rivela Barbara Romano su “Libero”), ricevendo un secco no da Fini, deciso ad andare avanti nel merito politico.
E allora si è fatto preparare da La Russa una lista di 12 parlamentari “contattabili” e ha iniziato le audizioni.
Tra i nomi della lista ci sarebbero:
Granata, Della Vedova, Viespoli, Moffa, Di Biagio, Sbai, Barbaro, Urso, Baldassarri.
Tutti contattati senza buoni risultati.
Insomma campagna acquisti disastrosa.
Fini a proposito delle intercettazioni apre due scenari.
Se Berlusconi non accetta le proposte di modifica si potrebbero aprire due ipotesi che per il premier sarebbero la fine.
Nel primo caso se gli emendamenti finiani passano in Commissione e l’opposizione li vota, su che testo il governo può poi chiedere il voto di fiducia?
E ci sarebbe da ridere.
Nel secondo caso, se si minacciasse di espulsione chi in Commissione vota contro il testo ufficiale, i 5 finiani non parteciperebbero al voto.
Poi alla Camera verrebbe chiesto il voto segreto e ci sarebbe anche qui tantissimo da ridere.
La realtà è che Berlusconi pensa di presiedere sempre un consiglio di amministrazione aziendale, composto da signorsì che devono solo ratificare le sue proposte.
La presunzione gli annebbia la vistae tanto che non si era accorto che... non tutti i parlamentari sono sul mercato....
Ora però...lo sa!
w destra di base
Rolando R.
Un partito che si chiama Popolo della Libertà immagino abbia oltremodo a cuore la libertà di espressione e di stampa. Berlusconi è il fondatore di questo partito. Ora vi domando, seguaci di questo partito, secondo Voi Berlusconi è uno strenuo difensore della libertà di stampa? Pensateci bene, potete seriamente affermarlo senza scoppiare in una fragorosa risata? Ma allora voi che siete per la libertà non vi sentite presi per in giro da uno che se potesse vi farebbe leggere, sentire e vedere solo ciò che vuole lui?
Questa può mai essere una destra con la D maiuscola?
A 14 anni Fdg, poi fuan,poi Msi, poi An. Dal 1999 non voto.
Con me tante persone della comunità si sono perse sulla strada del berlusconismo. Con loro avevo condiviso tutto. Vittorie (poche)e sconfitte (tante).A Fiuggi ho pianto ma alla fine, convinto, ho “accettato”. Oggi che sono maturo, ho passato il mezzo secolo, ri incontro, con animo diverso,tanti amici di quell’avventura ( come Adriano ), e coltivo la speranza che qualcuno mi faccia tornare a votare per un Progetto in cui credo.
Le premesse ci sono ed anche la compagnia.
Anch'io da oggi in destra di base!
Vittorio54
Caro Luca78 del 5 Luglio 2010 ore 18.35 HAI PROPRIO RAGIONE!!! DDB non se ne va dal PDL e così compie un vero e proprio reato politico contro se stessa!!! Sì è vero DDB spesso è critica ma lo fa solo per aumentare la posta in gioco e giocare al rialzo con tutti...non bisogna più credere ai loro ammiccamenti politici anche perchè hanno perso il grande coraggio che aveva la DESTRA e che era quello di saper prendere decisioni anche scomode ma DECISIONI CON LE PALLE!!!
I veri numeri delle Regionali dicono già che gli ex di An stanno scomparendo.
E se pensiamo che Congedo non può essere più considerato tale in considerazione del suo chiaro atteggiamento distinto e distante da An negli ultimi anni di vita del partito, allora si comprende meglio quanto sia drammatica la situazione.
E la prossima tornata elettorale penso che i voti ai candidati ex aenne saranno anche meno della metà di questa volta.
O diamo lo scossone adesso o sono guai per tutti.
Ciao Adriano.
Romina
Secondo me Fini vuole solo trovare le leve per fare saltare il sistema e farla pagare a Berlusconi di non avergli garantito il diritto di successione come guida del Pdl.
Purtroppo lo sta facendo nel modo peggiore, affidandosi a quel l'onorevole campano che mi è sempre sembrato un soggetto politicamente pericoloso.
E' stato intanto fissato per domani un vertice del Pdl a Palazzo Grazioli per esaminare piu' in profondita' lo stato di salute della maggioranza e mettere a fuoco i rapporti con i finiani. ''Il Pdl e' la casa che abbiamo costruito. Se qualcuno vuole trasformare il Pdl da partito unitario in federazione, se ne puo' discutere. Noi mai e poi mai lasceremo il Pdl'', dice Italo Bocchino. L'ex vice capogruppo a Montecitorio, avanza cosi' l'ipotesi che potrebbe risolvere il braccio di ferro tra Berlusconi e Gianfranco Fini: un movimento capeggiato dal presidente della Camera che si federa al Pdl ed evita cosi' il percorso di costituirsi in minoranza interna al partito, scelta da sempre non gradita al presidente del Consiglio.
Mafia, Di Pietro chiede dimissioni Mantovano da comitato pentitidi
Apcom Roma, 6 lug. (Apcom) -
L'Italia dei Valori chiede le dimissioni del sottosegretario Alfredo Mantovano dalla presidenza della Commissione centrale che gestisce il programma di protezione dei collaboratori di giustizia: "Lo accusiamo politicamente - ha spiegato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in una conferenza stampa al Senato per commentare l'audizione del sottosegretario in Antimafia sul tema della mancata concessione del programma speciale di protezione al boss Gaspare Spatuzza - di connivenza e complicità politica con quanti hanno interesse a sminuire la credibilità di Gaspare Spatuzza per demolire la tesi secondo cui ci potrebbe essere un legame tra la nascita di Forza Italia e la mafia". "Noi non discutiamo - ha aggiunto - la competenza tecnica di Mantovano ma la consideriamo un'aggravante. Ha ragione il presidente Pisanu: chiunque può sbagliare ma non reiterare, da Mantovano ci saremmo aspettati un atto di resipiscenza e invece con saccenza e supponenza ha insistito nel dichiarare il falso".
DI destra SI NASCE.......
NON SI DIVENTA........
E' INUTILE USCIRE ORA DAL PDL.....TANTO A MOMENTI IMPLODERA' E TUTTI POTREMO FARCI LA NOSTRA BELLA PICCOLA CASETTA COME ERA AN UN TEMPO.
MENA ME'
BRAVO MANTOVANO..........................................................
ORA BERLUSCONI POTRA' SOLO FARE UNA COSA: NOMINARTI MINISTRO AL POSTO DI SCAJOLA.
AUGURI
Faccio i miei più vivi complimentoi al sottosegretario Mantovano per il buon lavoro reso a Berlusconi, a Dell'Utri e alla nostra NAZIONE.
Decorarlo con un ministero è il minimo.
AFFONDO DI FINI: “LA LIBERTA’ DI STAMPA NON E’ MAI ABBASTANZA”
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA INTERVIENE ALLA ASSEMBLEA AGCOM E INVITA IL GOVERNO A INTRODURRE NORME A TUTELA DELA LIBERTA’ DI INFORMAZIONE…CICCHITTO: “IL PDL E’ UN PARTITO GARANTISTA PER ECCELLENZA”…MA CHI GARANTISCE?
IL PREMIER DAI PROCESSI, SCAJOLA, BERTOLASO, BRANCHER E COSENTINO?
“In un grande Paese democratico la libertà di stampa non è mai sufficiente”.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo alla presentazione della relazione annuale dell’Agcom, torna sul tema dell’informazione, nel pieno della battaglia sul ddl intercettazioni.
E lo fa con parole che creano nuove frizioni all’interno del Pdl. “Abbiamo ancora bisogno di introdurre nell’ordinamento ulteriori norme che tutelino l’accesso ai mezzi di informazione” dice Fini.
E invita il governo a non attuare politiche di tagli “drastici” all’editoria, ma semmai a selezionare gli interventi di sostegno pubblico, bandendo “ogni forma di intervento clientelare”.
Passano poche ore e arriva il controcanto dei berluscones, affidato all'ex socialista Cicchitto.
“Fini ha affermato di essere ispirato dal principio della legalità. Voglio ricordare che il Pdl è un partito garantista per eccellenza. Se c’è qualcuno che non lo condivide, non si capisce su quale base abbia aderito”.
Ma caro Cicchitto di che garanzie parli?
Della garanzia al premier di non presentarsi ai processi?
O forse della garanzia a Scajola di diventare, a sua insaputa, beneficiario di una congrua parte di un immobile con vista sul Colosseo?
O forse della garanzia al piedaterre gratuito a Bertolaso in via Giulia?
O forse della garanzia al gruppo Anemone, Balducci e company di di gestire i lavori del G8?
O forse della garanzia a Brancher di usare il legittimo impedimento per non presentarsi al processo per ricettazione e appropriazione indebita?
O forse la garanzia che un inquisito per mafia come Cosentino continui a stare al governo?
La pazienza della base sta per esaurirsi.
w destra di base
Rolando R.
Ieri ho sentito in tv che Fini ha detto che la libertà di stampa non è mai troppa....
Beh! Intanto dovrebbe rivolgere questa raccomandazione a se stesso... visto che tutte le volte che qualcuno lo ha criticato o svelato i suoi disegni... ha duramente reagito... a partire dalla richiesta di licenziamento del direttore de Il Giornale... Vittorio Feltri...
Andrebbe poi chiarito cosa si intende ormai per libertà di stampa visto che ciò sta divenendo sempre più sinonimo di libertà di sputtanamento... E questo sta certamente dannegggiando in parte la libertà di informazione e di opinione...
(ASCA) - Roma, 7 lug - ''I capi dovrebbero parlare con i capi. Fosse pure l'ultimo faccia a faccia, ma si vedano, Berlusconi e Fini. Un decisivo incontro finale, per ricostruire l'unita' o per separarsi consensualmente, per dirla con Cicchitto''. Parole del deputato finiano Carmelo Briguglio che, intervistato da 'Repubblica', boccia la riunione di ieri sera di Berlusconi con gli esponenti ex Forza Italia come una riunione di corrente. ''Ma certo che e' una riunione di corrente. Vi hanno partecipato solo gli ex di Forza Italia. Non mipare un buon metodo -ha detto Briguglio- per ricostruire un clima sereno e costruttivo all'interno del Pdl (...) Si avverte il rischio di una perdita di lucidita' politica. Convocare una corrente col sigillo del capo per attaccare altre correnti significa alimentare una frattura. Si e' trattato di un errore politico''.
ASCA) - Roma, 6 lug - Si e' concluso a Palazzo Grazioli il vertice Pdl al quale hanno partecipato, oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i coordinatori Denis Verdini e Sandro Bondi, il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il vicepresidente dei senatori, Gaetano Quagliariello, il Guardasigilli Angelino Alfano e il deputato e legale del premier, Niccolo' Ghedini. Assenti il terzo coordinatore, Ignazio La Russa, e il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, entrambi ex An. Assenze non passate inosservate, nonostante il primo sia impegnato in una registrazione tv e il secondo a Palazzo Madama con la manovra. Fonti interne al Pdl, contattate a riguardo, riferiscono di un ''incontro riservato esclusivamente ad esponenti ex azzurri''.
Pdl: Quagliariello, Tra Berlusconi e Fini Divorzio Inevitabile
ASCA) - Roma, 7 lug - Tra Berlusconi e Fini si va al divorzio? A questa domanda, intervistato da 'Libero' ha risposto affermativamente Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl. ''C'e' una differenza tra i due che si approfondisce sempre piu' sui principi, sulla concezione del partito e sul rapporto tra il partito e le istituzioni. Queste differenze -ha detto Quagliariello- se non verranno contraddette con atti conseguenti, hanno come sbocco obbligato il divorzio''. Non c'e' piu' margine di trattativa? ''Non credo che l'accordo possa arrivare attraverso una burocratica trattativa. Noto infatti -ha detto Quagliariello- che proprio i giorni in cui le trattative si sono svolte sono quelli in cui il dissenso da parte dei finiani ha scalato il picco''. Alla domanda se ci siano le condizioni almeno per una separazione consensuale, Quagliariello ha risposto: ''E' diabolico anche solo pensare che i due si seggano ad un tavolo e stilino un freddo contratto di separazione, quasi fosse l'accordo tra Jacqueline e Onassis. Questa vicenda ha una sua carica drammatica. C'e' chi si sta impegnando con proposte di questo tipo per trasformare il dramma in commedia, o persino in farsa''. Per quanto riguarda Berlusconi, ''come sta facendo in questi ultimi giorni, esercitera' con forza la sua leadership. Si assumera' la responsabilita' della situazione anche forzando gli avvenimenti. Questo -sostiene Quagliariello- vuol dire essere un leader carismatico, cosa che Fini non ha mai voluto accettare. Ha esercitato il ruolo di cofondatore solo volendo comprimere o persino annullare il carisma di Berlusconi''
ECCO PERCHE’ BERLUSCONI NON PUO’ CACCIARE FINI DAL PDL
I GRANDI CONSIGLIERI GIURIDICI DEL PREMIER SI SONO FINALMENTE LETTO LO STATUTO: NON SONO AMMESSE ESPULSIONI DEI CO-FONDATORI FINO AL SECONDO CONGRESSO… E SE CI FOSSE CRISI DI GOVERNO, LE ELEZIONI ANTICIPATE FAREBBERO DECADERE IL LODO ALFANO E IL PREMIER FINIREBBE IN TRIBUNALE….
Non passa giorno che, nei giornali di area governativa, non campeggino minacce dei falchi berlusconiani nei confronti della minoranza interna, con espliciti inviti a “cacciare Fini il traditore” o invettive contro “quello sparuto manipolo di finiani” che impedisce a Silvio di farsi le leggi ad personam.
A parte che non si comprende, se il manipolo fosse davvero così minimo, che preooccupazione possa destare nelle granitiche truppe piedielline ortodosse, impedendo loro di governare: potevano difendere Brancher con un voto alla Camera, invece di costringerlo alle dimissioni.
O è colpa dei finiani se il premier non ne azzecca una da tempo e se il Pdl da due anni è in caduta libera di consensi?
Un altro partito avrebbe cambiato il segretario, di fronte ad una emorragia di voti, nel Pdl invece si preferisce invocare la cacciata di chi segnala i motivi del calo di consensi.
Ma i falchi berlusconiani hanno pure il difetto di leggere poco: non solo il tanto invocato programma elettorale del partito dove non figuravano certo le leggi ad personam, ma persino lo statuto che pur hanno sottoscritto e votato.
Per non parlare dei consiglieri giuridici del premier che finora si sono distinti nello sbagliare i testi delle norme a tutela di Silvio, rimendiando una brutta figura dietro l’altra.
Nel Pdl non si può espellere nessuno: lo dice l’atto costitutivo del partito, depositato il 27 febbraio 2008 presso il notaio Paolo Becchetti di Civitavecchia.
Recita testaulmente l’art 4: “La durata dell’associazione Pdl è fissata al 31 luglio 2014, salvo che la stessa non venga prima della scadenza stabilita a tempo indeterminato, per unanime decisione degli associati”.
In soldoni: nessuno può cacciare nessuno, e se il Pdl dovesse sciogliersi, ciò dovrà avvenire per decisione unanime di tutti i contraenti, ovvero oltre a Fini e Berlusconi, altri 8 dirigenti ex An e ex Forza Italia.
Basta uno che non sia d’accordo e non se ne fa nulla.
Un’altra minaccia che il premier agita a vuoto sono le elezioni anticipate.
A parte che Napolitano percorrerebbe altre strade, prima di indire elezioni, e verificherebbe se esista un’altra maggioranza in Parlamento, con buone probabilità di successo, vi sono due motivi per cui Berlscuoni non se le può permettere.
In primo luogo per il costante calo di consensi del Pdl, del governo (arrivato al 40%) e suo personale (ha perso 3 punti in 7 giorni).
In secondo luogo la fine della legislatura farebbe decadere l’esame del lodo Alfano per via costituzionale e ciò vorrebbe dire doversi presentare ai processi.
Se poi qualcuno volesse colpire il singolo finiano che vota contro un provvedimento del governo, tipo sulle intercettazioni, è già pronta la contromossa: in Commissione si esce, poi in Aula si chiede il voto segreto e a quel punto ognuno vota secondo coscienza.
A qualcuno quindi sarebbe meglio ordinare una camomilla e rassegnarsi a parlare ogni tanto di politica e dei problemi veri dell’Italia.
w destra di base
Rolando R.
INSULTI E SPINTE SUL DECRETO MELONI. RISSA ALLA CAMERA, SEDUTA SOSPESA
La seduta nell’Aula della Camera è stata sospesa dopo lo scoppio di una rissa tra Franco Barbato, deputato dell’Idv, e parlamentari del Pdl durante l’esame del ddl Meloni. Dopo l’intervento di Barbato, che ha definito la Meloni “vecchia” e “appartenente a una vecchia politica”. Sono volate parole grosse e spintoni, e sono dovuti intervenire i commessi per separare i litiganti. Subito dopo il presidente di turno, Rosy Bindi, ha sospeso la seduta.
Franco Barbato ha accusato il ministro Meloni di “volere questo provvedimento non per sostenere i giovani ma la corrente politica sua e di Alemanno e dell’assessore Lollobrigida”. Così Barbara Saltamartini del Pdl è immediatamente partita per attaccare Barbato, ed è stata trattenuta dai commessi. Nel frattempo, però, altri deputati del Pdl si sono avvicinati dall’altra parte ed è scoppiata una colluttazione durante la quale Barbato è stato colpito da un ceffone da un parlamentare dell’Idv.
Dalle tribune si è visto Fabio Rampelli del Pdl in un “corpo a corpo” con un collega dell’Idv, mentre Maurizio Bianconi gridava a squarciagola a Barbato “pezzo di merda!”. In Aula si è sfiorato il contatto fisico anche tra il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, e il collega del Pdl, Marcello De Angelis che però sono stati separati da colleghi dei gruppi.
Per calmare gli animi attorno ai banchi dell’Idv si sono schierati i commessi e a quel punto la seduta è stata sospesa. Al rientro in Aula il capo gruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha voluto chiedere “scusa per il gesto sbagliato di alcuni colleghi che hanno reagito ad una certa situazione: lo faccio perché nella mia storia respingo la violenza e perché alle provocazioni che Barbato fa ogni giorno si risponde con intelligenza politica e senza cadervi”.
A difendere Barbato ci ha pensato il capogruppo dell’Italia dei valori, Massimo Donadi, che ha detto: “ho sentito l’intervento del collega Barbato e non ho riscontrato affermazioni tali da giustificare una reazione nei suoi confronti come quella che ha subito. Barbato ha ricevuto un pugno in faccia (a queste parole, dai banchi del Pdl si è levato un applauso). Il presidente della Camera acquisisca i filmati e valuti la situazione nella sua completezza”.
Rosy Bindi ha definito “molto grave” quanto accaduto e ha annunciato che dei fatti si occuperanno l’Ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo. (tgcom.mediaset.it)
Cari amici di destra di base,siamo in un momento veramente preoccupante, critico e devastante nella storia della nostra Repubblica, tutta la società italiana è stata portata allo sfacello da questa classe politica, mentre ogni settore della società civile si ribella protesta si fà prendere a manganellate, persino le istituzioni sono in guerra tra di loro regioni/governo, magistratura, parlamento, enti locali, associazioni di categoria, sindacati, lavoratori, medici, operai, terremotati rimasti senza casa, con l’aggiunta che tra breve dovranno ricominciare a ripagare le tasse anche quelle arretrate e senza alcuna possibilità per il futuro.
E mentre la situazione precipita i nostri politici cosa apprestano a fare in parlamento e di corsa per la loro sopravvivenza politica???
IL LODO ALFANO!!
SIAMO ALLO SFASCIO, QUESTI VOGLIONO LA GUERRA CIVILE!
NON ESISTE PIU' NESSUNA CREDIBLITà E UN BRICIOLO DI DIGNITA'.
SAREBBE BENE CHE ANDASSERO TUTTI A CASA...O A LAVORARE.
Politica, Etica e Legalità
Vi esorto, data la presente situazione politica italiana (che a mio parere non consente alternative politiche valide per chi vuole veramente il risorgimento della nostra Patria dopo decenni di saccheggi), a rimanere nel Popolo della Libertà sopportando tutto il sopportabile.
Soltanto quando sarà evidente il fatto che anche così non sarà stato possibile migliorare la vita degli Italiani, allora potremo cedere le armi e andare via da una casa comune che comunque crollerà subito dopo..........
Ciao Adri.
Ho letto un comunicato dell'on. Briguglio,che scrive:
"Oggi c’è il popolo delle garanzie, delle libertà individuali, di una privacy quasi senza limiti, di una diffidenza a priori nei confronti del potere giudiziario, di un sentimento nazionale affievolito, di un “fare” insofferente a lacci e lacciuoli, a una Costituzione vista come un vecchio e inutile sussidiario da cui strappare molte pagine.
E un altro “popolo” legato a legge ordine legalità, all’idea di Nazione declinata come patriottismo costituzionale, alla separazione non solo etica tra affari pubblici e privati, alla democrazia politica e ai suoi riti di massa molto più che al modello carismatico-mediatica.”
Parole, penso messegli in bocca da Fini, o quantomeno condivise.
Io vorrei comentare così:
E MO' TE NE ACCORGI??????
NON POTEVI, CARO FINI, PENSARCI PRIMA DI ADERIRE COSI' SCIOCCAMENTE E INCAUTAMENTE AL PARTITO DEL PREDELLINO DI SILVIUCCIO??????????????
ORA E' TROPPO TARDI PER TORNARE INDIETRO.
ORA PUOI FARE SOLO UNA COSA:
DIMETTERTI E RITIRARTI A VITA PRIVATA PER
M A N I F E S T A
I N C A P A C I T A '
Un ex aennino incazzatissimo.
Il terzo polo al 22%.
La scossa di Fini muove il centro
Ecco perche' Berlusconi e' preoccupato. L'ultimo sondaggio di Ipr Marketing rileva che un eventuale terzo polo toglierebbe voti a tutti, sia nel centrodestra che nel centrosinistra.
Data per defunta in epoca di bipolarismo più o meno realizzato, ecco che l'ipotesi del cosidetto terzo polo torna a fare breccia sulla scena politica italiana. Merito dell'attivismo di Gianfranco Fini e del suo continuo "controcanto" all'interno del Pdl. Quel continuo smarcarsi dalle posizioni ufficiali del partito che sta mandando su tutte le furie il Cavaliere. E così, in attesa di capire le future mosse del premier e del presidente della Camera, ecco che un sondaggio di Ipr marketing per Repubblica.it, fotografa quelle che potrebbero essere le conseguenze della nascita di una terza forza, centrista, alternativa a centrodestra e centrosinistra.
L'unico aggettivo che può descrivere la situazione in cui versa l'Italia ed in particolare la nostra politica nazionale è: Incredibile.
Incredibile come lo Stato e la legalità abbiano ampiamente fallito e la Democrazia è divenuta semplicemente il mezzo di pochi per mantenere il potere politico e non più il fine ultimo dello Stato. Incredibile come un uomo che sempre è stato al fianco dell'usurpatore della Democrazia e della legalità, ora sia osannato come il nuovo messìa che salverà l'Italia. Incredibile come si possa ancora oggi dare fiducia a questa classe politica, totalmente fallimentare, autoreferenziale e autoconservativa che mai si rinnova.
E noi elettori e militanti di base.....quando ci sveglieremo????
Adriano io spero che si formi davvero questo terzo polo.
con una cricca da una parte e degli incapaci dall'altra questa potrebbe essere una soluzione momentaneamente valida.
Spero anche che destra di base si decida a fare da sola, senza cercare mai più di avere un ruolo nel pdl.
fernando67
spero davvero finisca questa farsa del bipolarismo
Seduta sospesa in aula alla Camera per la rissa scoppiata tra Franco Barbato dell'Idv e alcuni deputati del Pdl. Il dipietrista sarebbe stato colpito da un pugno al volto.
LA RICOSTRUZIONE
La bagarre è scoppiata nel corso della discussione sul ddl Meloni sulle comunità giovanili. Dopo la richiesta di rinvio del testo in commissione da parte del Pdl, con l'accordo di tutti i gruppi e dello stesso ministro della Gioventù, Francesco Barbato (Idv) ha innescato la miccia.
Il deputato Idv ha accusato Meloni di «essere vecchia perché ricorre a una logica di vecchia politica che fa rabbrividire anche Pomicino e Mastella». E il motivo, ha proseguito Barbato, «è che Meloni, con questo ddl, vuole finanziare la sua corrente, quella di Alemanno e del suo assessore regionale Lollobrigida che gestirà questi finanziamenti» per le comunità giovanili.
Pare che il Lollobrigida in questione sia marito della sorella della ministra Meloni......???!!??
Fini Fini che dici mai?
Ma sarebbe bastato non distruggere AN e rimanere partito a sè stante federato con il PdL!!!!
GOVERNO NELLA VERGOGNA: DIFENDE I CORROTTI, MANGANELLA I TERREMOTATI.
DALLO CHAMPAGNE E DALLE LENZUOLA RICAMATE ALLE BOTTE DELLA POLIZIA. LA FINE DEL BLUFF…. SI VOLEVA IMPEDIRE CHE CINQUEMILA AQUILANI PROTESTASSERO SOTTO PALAZZO CHIGI: CHI HA ORDINATO LA CARICA DELLA POLIZIA CONTRO CITTADINI INERMI DEVE PAGARE… UNA DESTRA VERA AIUTA I PIU’ DEBOLI, NON FA SPRANGARE CHI DIFENDE I PROPRI DIRITTI
“Non siamo criminali, siamo soltanto quattro terremotati che vogliono essere trattati come italiani”. Così si esprime Vincenzo Banetti, uno dei giovani feriti in piazza Venezia durante gli scontri con le forze dell’ordine.
Il ragazzo ha un cerotto sulla testa e una borsa per il ghiaccio.
Vincenzo racconta di essere stato colpito da una manganellata della forze di polizia, proprio lui che dal giorno del terremoto vive in una baracca e per questo è venuto a manifestare a Roma.
Era iniziata stamane con questa scritta sulle magliette la manifestazione di 5.000 abruzzesi che si erano radunati a Roma per esprimere tutta la loro rabbia
Da piazza Venezia, volevano arrivare in corteo sotto al Parlamento, ma polizia e carabinieri hanno sbarrato loro ogni accesso da via del Corso e via del Plebiscito dove risiede il premier Berlusconi.
Momenti di tensione: lancio di bottigliette e qualche spintone, poi manganellate anche per il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, e il deputato Giovanni Lolli.
Dopo una trattativa , le forze dell’ordine hanno lasciato entrare i manifestanti in via del Corso e il corteo ha potuto iniziare a sfilare.
Ma davanti piazza Colonna un nuovo blocco e nuovi scontri.
I manifestanti volevano solo raggiungere la sede della Camera e nel pomeriggio quella del Senato per chiedere la sospensione delle tasse che da dicembre i cittadini dovrebbero ricominciare a pagare.
Chiedono il congelamento dei mutui e delle tasse, oltre a una serie di misure di sostegno all’occupazione e all’economia inquadrate in una legge che preveda procedure efficaci per la ricostruzione e finanziamenti certi.
«Non si tratta di privilegi, siamo qui per difendere la nostra sopravvivenza».
Tra i terremotati aquilani che manifestavano c’è anche una delegazione della polizia aquilana.
Un paradosso: poliziotti che manganellano per ordini dall’alto, altri che manifestano.
Oggi è stata scritta una delle pagine più vergognose di questo governo di presunta destra: finito il tempo del bluff, delle cerimonie di consegna delle case costate il doppio del prezzo di mercato e che non hanno accolto 30.000 aquilani che sono stati costretti a vivere altrove, dello champagne e delle lenzuola ricamate a uso Tv, per i terremotati è arrivato il tempo delle manganellate.
Ua destra vera difende i più deboli, non li fa sprangare perchè difendono il proprio diritto alla sopravvivenza.
Siamo addolorati, siamo indignati.
Non si governa contro il popolo, ma per il popolo.
w destra di base
Rolando R.
INFORMAZIONE FILOGOVERNATIVA
Per il Tg1 delle 13,30 del 7 luglio le manganellate della Polizia contro gli aquilani in corteo a Roma non esistono. Niente. Fino alle 13,47.
C’è il Lodo Alfano, e le voci dell’emendamento Pd a favore di Napolitano (c’è anche il Fatto Quotidiano, “ambiguo”). C’è il vertice tra Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl, c’è l’Europa col Pil crescente e l’Italia ovviamente meglio di tutti, c’è altro.
Bene.
Poi il servizio, come fosse dovuto. Striminzita cronaca, chiusura in bellezza: i manifestanti hanno contestato Bersani.
Temo che questa sia la censura...
...del pdl....
e noi?
che c'entriamo con questi qua?ti ?
Ormai il tg1 è una farsa.
niente rissa alla camera, nessuna manganellata ai terremotati, una vera e propria distorsione della realtà.
Potrebbe persino cadere il governo e riuscirebbero a parlare dell'ondata di caldo.
Il direttore e chi lo aiuta sono servi prezzolati e vili, lavorano al servizio pubblico per servire i desideri di un privato.
Che schifo
IL GOVERNO CHIEDERA' LA FIDUCIA SULLA MANOVRA.
ANSA) ROMA - La manovra sara' oggetto di necessaria e responsabile richiesta di fiducia da parte del Governo, tanto al Senato quanto alla Camera, trattandosi di un provvedimento fondamentale per la stabilita' finanziaria del nostro Paese.E' quanto si legge in una nota congiunta del premier Silvio Berlusconi e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
TERZO POLO?
Una cosa è certa: se Fini fosse stato capace, non avrebbe cancellato il MSI. Pertanto, tra poco sono certo che andrà a pescare sott'acqua...............
ULTIM'ORA:
I consigleri regionali della Puglia restano 70. Respinto il golpe di Vendola, che, non costituendosi, ha tentato di favorire i ricorrenti.
Il premier a Palazzo Grazioli decide senza La Russa e Gasparri. Stop anche alle fondazioni: nel mirino “Farefuturo” e “Liberamente”
“Stop ad ogni trattativa con quelli li’!”. E’ stato il dictat che il premier ha fatto risuonare ieri a Palazzo Grazioli in un ristrettissimo vertice dal quale sono stati esclusi anche i colonnelli ex-AN La Russa e Gasparri (anche se da tempo su posizioni spiccatamente berlusconiane).
NESSUNA TRATTATIVA – Il Premier ha ordinato a Verdini e Bondi di sospendere ogni trattativa e ogni colloquio con i finiani per “azzerare di fatto quella corrente che tanti danni ci ha fatto!”. L’ultimo tentativo lo ha fatto ieri mattina Gianni Letta che, pero’, ha dovuto ammettere di aver esaurito ogni spazio di mediazione tra Berlusconi e Fini. La manovra finanziaria procedera’ a colpi di fiducia e il “ghe pensi mi” e’ la parola d’ ordine “unica ed irrevocabile” che Berlusconi e’ deciso a seguire. Silvio e’ preoccupatissimo dal peso che la rissosita’ interna al centrodestra sta avendo sui sondaggi di gradimento , ha definito la defenestrazione di Brancher un “atto di chiarezza” e si e’ detto disposto a far scivolare a settembre il ddl sulle intercettazioni per non urtare il Quirinale.
MINIMIZZARE E NORMALIZZARE - La via scelta da Berlusconi per minimizzare la componente finiana e’ quella di un repentino rimpasto di governo con cui togliere di mezzo tutti quei ministri e sottosegretari come Urso, Ronchi, Augello che sono di area finiana. Secondo il disegno aggressivo del premier, quando si trattera’ di lasciare le poltrone di primo piano, molti finiani avranno sicuramente dei ripensamenti e opteranno per l’ abbandono di Fini. Nel mirino del Premier ci sono anche i circoli culturali e le fondazioni che in questi giorni in area PDL vanno moltiplicandosi come funghi. La prima della lista e’ senza dubbio la fondazione Fare Futuro di Fini seguita anche da “Liberamente” di MIcciche’.
mala tempora currunt?
il Pdl ha bisogno di nuova linfa per riannodare legami che ha perso coi cittadini di destra o simpatizzanti che avevano riposto la propria fiducia nel Popolo della Libertà barrando il simbolo di un partito che però si è rivelato appiattito su se stesso, autoreferenziale e privo di strutture sul territorio.
Destra di Base deve ritrovare quel patrimonio di persone, di idee, di attivismo politico che un tempo caratterizzava An.
Occorre restituire il partito alla base, a quel ‘popolo’ che lo ha reso il primo movimento politico d’Italia, avviando il nostro paese verso il bipartitismo di fatto alla stregua delle altre grandi democrazie occidentali.
In Puglia il Popolo delle Libertà ha perso, non solo nelle ultime competizioni elettorali, ma anche agli occhi di molti dei propri elettori.
Mai come nelle scorse regionali il centro destra pugliese e salentino ha dimostrato l’incapacità di ascoltare il proprio elettorato e di gestire un momento che poteva essere propizio.
Partendo da questi presupposti bisogna dare al Pdl una marcia in più, perché è nella discussione e nella legittimazione del voto che sta il vero sale della democrazia.
Confido in Destra di Base.
Ha fatto bene Berlusconi a porre la fiducia sulla manovra economica,mettendo il Presidente della Camera e i finiani di fronte a: prendere o lasciare.
In quest'ultimo caso,sarebbe la fine anticipata della legislatura e Fini sarebbe chiamato a risponderne davanti all'opinione pubblica nazionale,con tutte le ricadute politiche che un simile atto da irresponsabile comporterebbe.
Governo: 6 giorni all'alba...
MINI-NAJA DI TRE SETTIMANE, VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE BILANCIO
Roma, 8 lug – Sono ripresi stamattina i lavori della Commissione bilancio del Senato sulla manovra. Dopo il nuovo pacchetto di emendamenti del relatore e del governo giunti ieri, ora l’esame del provvedimento prosegue in modo piu’ ordinato e l’obiettivo, a quanto hanno riferito alcuni senatori di maggioranza, e’ di chiudere domani.
Intanto via libera della Commissione alla mini-naja, corsi di formazione di tre settimane, volontari, per giovani tra i 18 e i 30 anni. I corsi si svolgono presso i reparti delle forze armate. L’attestato di frequenza puo’ valere come riconoscimento di crediti formativi nei segmenti scolastici attinenti (previa intesa con il Ministero dell’Istruzione) ma non hanno valore o punteggio utile per i concorsi di reclutamento delle forze armate. (asca)
Povera Italia
Ahi serva Italia, di dolore ostello, non donna di province ma bordello...Diceva Dante Alighieri ....e non si sbagliava.
La classe dirigente italiana oggi consiste di: 1) una sinistra senza idee nuove, che e` ancora indietro rispetto ai partiti democratici e laburisti che esitono all'estero; 2) una destra divisa, profondamente corrotta che strizza l'occhio alla mafia e alla Massoneria, unita solo dal tragicomico carrozzone berlusconiano; 3) un gruppo di secessionisti con idee razziste e incompatibili con la realta` mondiale e 4) ingerenze vaticane post-DC in varie forme.
Davvero non saprei chi scegliere...se non avessi lasciato il paese una generazione fa. Ma l'affetto rimane, e guardare la gazzarra, gli intrighi, la corruzione in cui la classe dirigente italiana e` ancora immersa fino al collo fa davvero tristezza.
Tonio dalla Germania
Ragazzi tranquilli....
la fiducia arriva e i gufi piangeranno...
o meglio,
emigreranno!
antifiniano doc
da: " il fatto online "
Il governo blinda la manovra “lacrime e sangue” ma rinuncia all’asta sulle frequenze tv, perdendo almeno 4 miliardi.
Se ne avvantaggiano le aziende di famiglia del premier.....
Ma che bella destra.......eh?
Adriano, ma che sta succedendo all'UGL di Lecce?
Quell'Antonio Verardi che sta combinando?
Vai, vai a vedere che sta facendo.........
aiutaci almeno tu.....
TERREMOTO FINI: UN TERZO POLO LO VOTEREBBE UN 22%, PDL+LEGA SCENDEREBBERO AL 41%, PD-IDV AL 36%
DAL SONDAGGIO IPR EMERGE LA NOVITA’: GLI ITALIANI SONO ATTRATTI DA UN NUOVO TERZO POLO CON FINI… SOTTRARREBBE IL 7% A DESTRA E IL 4% A SINISTRA
L’ipotesi del cosidetto terzo polo torna a fare breccia sulla scena politica italiana.
Merito dell’attivismo di Gianfranco Fini e del suo continuo “controcanto” all’interno del Pdl.
Quel continuo smarcarsi dalle posizioni ufficiali del partito che sta mandando su tutte le furie il Cavaliere.
In attesa di capire le future mosse del premier e del presidente della Camera, ecco che un sondaggio di Ipr marketing , fotografa quelle che potrebbero essere le conseguenze della nascita di una terza forza, centrista, alternativa a centrodestra e centrosinistra.
Anzitutto la nuova coalizione riunirebbe l’Udc di Pier Ferdinando Casini, i finiani, l’Api di Francesco Rutelli e l’Mpa (considerata l’intesa che c’è il Sicilia tra il movimento del governatore Raffele Lombardo ed i finiani).
Senza contare i dissidenti del Pdl.
Ebbene, tutti questi movimenti uniti si attesterebbero intorno al 22%.
Un risultato lusinghiero che va letto anche in rapporto agli altri due schieramenti.
Da una parte il centrosinistra (Pd, Idv, Sinistra e Libertà, i Verdi, Lista Bonino Pannella), dall’altra il centrodestra (Pdl, Lega, la Destra, l’Udeur e Noi Sud)
L’ingresso del terzo polo si fa sentire sugli opposti schieramenti.
Prendendo come riferimento le ultime elezioni europee, infatti, il centrosinistra (36% nel sondaggio) perde circa il 4% ed il centrodestra (41% nel sondaggio) diminuisce del 7%.
Nel primo caso, infatti, l’attuale opposizione dovrebbe fare a meno del partito di Rutelli (uno dei cofondatori del Pd che adesso spinge per la nascita della nuova formazione centristra) e di una probabile quota di elettori che in un sistema bipolare sono schierati con i democratici ma che il terzo polo centrista e antiberlusconiano potrebbe attrarre.
Le cifre sono chiare: dal 40% delle europee, all’attuale 36%.
Ma anche il centrodestra pagherebbe dazio.
L’uscita di Fini e dei fedelissimi del presidente potrebbe trascinarsi dietro molti elettori che guardano con interesse alle politiche sulla legalità e sull’Unità d’Italia portate avanti dal presidente della Camera.
O ancora i molti, magari al sud, che vedono con timore un Pdl sempre più spostato su posizioni leghiste.
Anche in questo caso parlano le cifre: dal 48% al 41%.
Infine la sinistra antagonista: sparita dal Parlamento, poco visibile sui media, stando al sondaggio si attesta all’1% (Rifondazione e Pdci).
Qualche riflessione: la somma Udc, Rutelli, Lombardo vale attualmente al massimo l’ 8%, il che vuole dire che, arrivando al 22%, la presenza di Fini da sola vale il 14%, alla faccia di chi sostiene che non conta nulla.
Nel centrodestra facciamo infatti due conti: il Pdl attualmente è dato al 34%, la Lega ferma al 12%, Storace e Poli Bortone valogono insieme un 2%: totale 48%.
Il che vuol dire che il Pdl perderebbe il 7% e si attesterebbe da solo al 27%, scendendo la coalizione al 41% (salvo che anche la Lega non perda consensi).
Nel centrosinistra Pd vale 27% , Idv il 7%% Vendola il 4%, Pannella e Verdi un 2% almeno: totale 40%. Ma scenderebbe al 36%.
Considerando che i due blocchi centrodestra e centrosinistra sono consolidati, un terzo polo inoltre avrebbe ampi margini di miglioramento, potendo erodere voti da entrambi i fronti e anche recuperare chi ormai si astiene per disgusto.
La scossa Fini potrebbe avvicinarci all’esperienza inglese
w destra di base
Rolando R.
Berlusconi vuole debellare le corenti interne al Pdl ( quelle che non controlla direttamente ) e formare un comitato centrale che controlli tutte le fondazioni e associazioni del Pdl....
.... e che cavolo di partito della libertà è questo????????????????
Così la pensavano anche Fidel Castro, Hitler e Mao......
Ma per favore.............
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