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mercoledì 12 agosto 2009

CHI TUTELA E RAPPRESENTA LA DESTRA DI AN IN QUESTO PDL?


Tra un po' inizierà ufficialmente la campagna elettorale per le regionali , anche se per molti candidati è già iniziata, che vedrà il Pdl pugliese impegnato per la riconquista del governo della Puglia. Strappare la guida della regione al centrosinistra sembra un impresa fattibile anche se per molti versi l'incognita Udc-Io Sud ci fa stare ancora col fiato sospeso.

Che farà la Poli? Che farà l'Udc? E soprattutto: quanta destra ci sarà nel Pdl regionale?

L'ultima è una domanda più che legittima se pensiamo a come è andata a livello provinciale, almeno qui a Lecce, per gli ex di An.

Due soli eletti , un ripescato e due nomine esterne in quota rosa che hanno fatto storcere il naso a molti ex aennini.

Bottino alquanto scarno se poi si considera che le una delle due nomine "esterne" è stata voluta e imposta da Forza Italia e quindi si considera non propriamente in queta ad An.

Mai nella storia della destra salentina abbiamo registrato una rappresentanza così striminzita nell'assemblea provinciale e la cosa diventa ancora più preoccupante se pensiamo che a Palazzo dei Celestini siamo entrati sul carro del vincitore...

Lisi lunedì 3 agosto pare che abbia convocato una riunione degli ex aennini al fine di creare una nuova corrente di destra che possa fungere da contrappeso ai mantovaniani, all'interno del Pdl.

Il problema della rappresentatività di An nel Pdl in effetti c'è ed è anche serio, ma non può essere certo uno come Lisi a risolverlo, dati i suoi precedenti e le sue note caratteriali.

In molti paesi gli ex di An, quelli veri, vengono sistematicamente esclusi da tutto e prevaricati su tutto dai mantovaniani assetati di vendetta dopo tre anni di esilio maldigerito e di contrasti devastanti con ogni circolo locale di An.

Ciò sta determinando un inarrestabile esodo di militanti e dirigenti locali che sapendo di essere contrastati apertamente preferiscono smettere di fare politica o andarla a fare da un'altra parte che vestire i panni delle vittime sacrificali di Congedo e company.
I nostri ex leaders sono poco interessati alla questione e molti di loro sono completamente presi ormai dalla campagna elettorale che sta per partire in vista delle elezioni regionali che si terranno a marzo del 2010.

Il problema c'è ed è un problema seri per l'intero Pdl salentino, perchè di questo passo di militanti e di elettori di An in questo Pdl ne resteranno ben pochi.

Su questo preoccupante fenomeno l'esecutivo provinciale di DDB ha deciso di soffermarsi in modo adeguato e per questo ha pensato di organizzare, nel mese di ottobre, un incontro provinciale degli ex di An che nel Pdl non si sentono più rappresentati e tutelati.

Il luogo dell'incontro sarà a Lecce, si pensa all'Hotel Tiziano o all'Hotel Kristal, il luogo si deciderà a breve, e in quell'incontro anche noi di DDB decideremo anche se, e nel caso come, restare in un Pdl provinciale dove la destra di An, con Congedo e Lisi, è così mal rappresentata e per nulla tutelata.

380 commenti:

1 – 200 di 380   Nuovi›   Più recenti»
ioanetu? ha detto...

Lisi ....no
Congedo....no
Mantovano...no
Gli altri sono POLITICAMENTE... tutti morti....!
Ragazzi, se vogliamo tutela...
dobbiamo procurarcela da noi!

W DESTRA DI BASE

SebastianoLongo ha detto...

Dal congresso-farsa provinciale gestito da un Lisi ormai votato completamente da mesi a Forza Italia, allo strappo della Poli...dalla formazione penalizzante per gli ex aennini delle liste provinciali, alla composizione della giunta provinciale che ha premiato chi meriti non aveva, la "destra" del Pdl salentino è sempre restata sola, praticamente allo sbando.
Ora viviamo una situazione di stallo, tra lo sconcerto e lo sconforto,che non può continuare oltre, pena il ripetersi di situazioni di sofferenza, astensione e rifiuto da parte della militanza e dell’elettorato a noi da sempre vicino, destinate ad aggravarsi in mancanza di un’azione politica ove la Destra rivendichi ruoli, progettualità e visibilità.
Il successo del PDL è stato‘sofferto’ ed inferiore alle sue potenzialità – ne sono convinto.
E' quindi ora divenuto improcastinabile per chi ha donato la propria voglia di fare alla Destra italiana per tanti anni, di riprendere il cammino all’interno del nuovo ‘contenitore’, rivendicando ruoli, progettualità e visibilità.
Occorre chiuedere con forza – al di là del ‘congelamento’ delle nomenclature a vario titolo pre-esistenti o concordate – una ripresa del cammino politico del Partito.
Non è possibile condividere – né vogliamo - le recenti dichiarazioni del ministro Bondi secondo cui “ questo partito non è né di destra né di centro destra…” e neanche il sostenere il timore diffuso, soprattutto nella nomenclatura ex forzista, che un “ le correnti rendono pesante un partito” ).
Vogliamo un partito - a livello nazionale e provinciale - dove la componente di Destra abbia voce senza sciogliersi nel nulla e sia –per capacità e tradizione –‘pensante’ e con un forte peso.
Rimanere sostanzialmente fermi sino al prossimo congresso nazionale e sino alla prossima tornata elettorale rischia di aggravare questo limbo politico, favorendo chi ha già tratto soverchio profitto e vantaggio dalla nostra ‘immobilità’.
Occorre preparare una nuova, consapevole e attrezzata classe dirigente per il nuovo partito e per i nuovi tempi che dobbiamo affrontare.
Da sempre sono convinto che le battaglie si conducono dentro il partito e non fuori e – tanto meno – contro, per questo ho aderito a Destra di Base, invito i suoi vertici provinciali - Adriano in primis - ad approfittare della riunione programmata per metà settembre per ragionare e per discutere dei destini nostri e del popolo di destra salentino - quello ex an.
Spero che intervengano anche tutti i nostri ex Presidenti di Circolo cittadini che nel ”Popolo della Libertà” vogliono continuare ad essere il ferro di lancia che sono stati in An.
Io ci sarò.

Grazie ancora a voi di esistere.

Anonimo ha detto...

Alcuni giorni fa, in un incontro fra iscritti del circolo DDB di Collepasso, simpatizzanti e amici della parte più convinta di destra del PdL, è stato convenuto di predisporre e proporre un documento politico che riassuma e sottolinei i valori di riferimento e le tesi politiche reputati opportuni, o meglio necessari, ad una maggiore completezza e compattezza del Partito sia per una sua espansione nella situazione attuale sia in quella prevedibile futura.

L’analisi critica delle debolezze riscontabili nell’azione politica del PdL, sono:

- non sufficiente sottolineatura degli ideali di riferimento da considerare qualificanti e inalienabili quali: diritto alla vita, protezione della famiglia, libertà di educazione dei figli, sicurezza del diritto

- carenza di capillare proselitismo che, con strumenti opportuni quali circoli, associazioni, aggregazioni culturali, ecc., possa avvicinare il cittadino alle nostre convinzioni e ipotesi politiche

- scarsa attenzione alle richieste popolari, magari contingenti e banali, ma che possono ingenerare nella persona richiedente quel senso di soddisfazione di chi si sente ascoltato e in prospettiva appagato. Presupposto di tale azione è l’utilizzo degli strumenti associativi e aggregativi di cui sopra, indispensabile collegamento fra elettori ed eletti

Dopo questa sintetica analisi diagnostica, proponiamo alla dirigenza provinciale di DDB la preparazione di una conferenza programmatica provinciale che produca un documento politico che metta in risalto i valori fondanti del PdL e la libertà di creare luoghi associativi e aggregativi che, in conformità e rispettando le norme di cui all’Art. 50 dello Statuto del Popolo della Libertà.
Ciò al finedi consentire dibattiti, proposte, critiche che permettano di plasmare un popolo in un movimento e un movimento in un partito

Desideriamo ricordare e sottolineare che quelle indicate sono le opinioni di persone di destra, che hanno militato nelle destra, che sono pensanti di destra e che vogliono riaffermare le loro convinzioni nel PdL

Vogliamo che possa emergere una nuova classe dirigente consapevole e competente per il nuovo partito e i nuovi tempi che dobbiamo affrontare.

Vogliamo un partito dove la destra abbia voce e riconoscimento e, per capacità e tradizione, pensante e pesante.

Ci rivolgiamo quindi a tutti gli iscritti, simpatizzanti ed amici che condividono quanto da noi brevemente indicato e, poiché le opinioni si affermano in base al numero di persone che le condividono, sollecitiamo una loro presenza attiva e numerosa sia in Destra di Base e soprattutto alla riunione settembrina.

Gli iscritti di Destra di Base di Collepasso

Anonimo ha detto...

Alcuni giorni fa, in un incontro fra iscritti del circolo DDB di Collepasso, simpatizzanti e amici della parte più convinta di destra del PdL, è stato convenuto di predisporre e proporre un documento politico che riassuma e sottolinei i valori di riferimento e le tesi politiche reputati opportuni, o meglio necessari, ad una maggiore completezza e compattezza del Partito sia per una sua espansione nella situazione attuale sia in quella prevedibile futura.

L’analisi critica delle debolezze riscontabili nell’azione politica del PdL, sono:

- non sufficiente sottolineatura degli ideali di riferimento da considerare qualificanti e inalienabili quali: diritto alla vita, protezione della famiglia, libertà di educazione dei figli, sicurezza del diritto

- carenza di capillare proselitismo che, con strumenti opportuni quali circoli, associazioni, aggregazioni culturali, ecc., possa avvicinare il cittadino alle nostre convinzioni e ipotesi politiche

- scarsa attenzione alle richieste popolari, magari contingenti e banali, ma che possono ingenerare nella persona richiedente quel senso di soddisfazione di chi si sente ascoltato e in prospettiva appagato. Presupposto di tale azione è l’utilizzo degli strumenti associativi e aggregativi di cui sopra, indispensabile collegamento fra elettori ed eletti

Dopo questa sintetica analisi diagnostica, proponiamo alla dirigenza provinciale di DDB la preparazione di una conferenza programmatica provinciale che produca un documento politico che metta in risalto i valori fondanti del PdL e la libertà di creare luoghi associativi e aggregativi che, in conformità e rispettando le norme di cui all’Art. 50 dello Statuto del Popolo della Libertà.
Ciò al finedi consentire dibattiti, proposte, critiche che permettano di plasmare un popolo in un movimento e un movimento in un partito

Desideriamo ricordare e sottolineare che quelle indicate sono le opinioni di persone di destra, che hanno militato nelle destra, che sono pensanti di destra e che vogliono riaffermare le loro convinzioni nel PdL

Vogliamo che possa emergere una nuova classe dirigente consapevole e competente per il nuovo partito e i nuovi tempi che dobbiamo affrontare.

Vogliamo un partito dove la destra abbia voce e riconoscimento e, per capacità e tradizione, pensante e pesante.

Ci rivolgiamo quindi a tutti gli iscritti, simpatizzanti ed amici che condividono quanto da noi brevemente indicato e, poiché le opinioni si affermano in base al numero di persone che le condividono, sollecitiamo una loro presenza attiva e numerosa sia in Destra di Base e soprattutto alla riunione settembrina.

Gli iscritti di Destra di Base di Collepasso

Anonimo ha detto...

Fatemi sapere dove equando di preciso vi riunite che intendo venire.

Luigi da Porto Cesareo

Anonimo ha detto...

PORTEREMO CON NOI, NEL NUOVO PARTITO CHE ANDIAMO A COSTRUIRE, IL PDL, TUTTI I NOSTRI VALORI, NESSUNO ESCLUSO”

Questa affermazione, insieme all’urgenza indotta dalle circostanze, ha fatto si che l’auspicata unificazione nel “Popolo della Libertà”, sia avvenuta in modo quasi notarile, con poco spazio al dibattito, essendo fra l’altro esclusi emendamenti o modifiche alla mozione congressuale.
Peraltro anche alle consultazioni di quest’anno (europee e amministrative) si è giunti senza una piattaforma politica che tenesse conto delle tradizioni e la specificità della Destra politica italiana.
Occorre colmare tale “vuoto” ideale, che limita e confina i nostri valori nel Partito unitario e che, probabilmente, ha contribuito ad una affermazione elettorale inferiore alle sue potenzialità.
A tale proposito chiediamo che vengano riaffermati nel nuovo soggetto politico, il PdL, i valori e principi irrinunciabili della Destra italiana, quali emersi e affinati in tanti anni di battaglia politica, pena il ripetersi di situazioni di sofferenza, astensione e rifiuto da parte della militanza e dell’elettorato che proviene dalla Destra, che ha vissuto nella Destra e che si sente di Destra.
Vogliamo una calibrata presenza della Destra nella classe dirigente del nuovo Partito quale riferimento indispensabile di valori, di esperienze, di capacità, di militanza.
Anche se l’attuale situazione politica non sembra preoccupante, la sconfitta della sinistra non è certo definitiva, specie se al nostro interno ci si mostra disponibili a condividere con questa opinioni e ipotesi in vista di inaccettabili accordi di potere o, peggio, per meschino opportunismo.
A titolo esemplificativo, anche se non esaustivo, ricordiamo quelli che sono i nostri valori di riferimento e inalienabili:

- l’affermazione del diritto naturale insito nell’uomo dalla nascita alla morte naturale

- l’affermazione dell’idea nazionale con la corretta rivisitazione della storia italiana degli ultimi 150 anni

- la difesa dell’identità del nostro popolo senza facili concessioni di cittadinanza e diritto di voto

- la protezione dell’istituto famigliare anche con incentivazioni alla procreazione e lasciando allo stesso piena libertà di educazione scolastica

Nell’intento di rafforzare il nostro Partito proponendo alcune azioni da dibattere e concordare all’interno dello stesso e non fuori e tanto meno contro, suggeriamo:

- il coinvolgimento degli iscritti alla formazione dei costituendi organi statutari, o al rafforzamento degli stessi quando già costituiti, anche nell’indicazione di candidature e incarichi

- capillare proselitismo anche con l’utilizzo di tutti i circoli attivi all’atto dello scioglimento dei partiti fondatori del PdL, meglio se affiancati da nuove forme associative quali previste all’art. 24 e 50 dello statuto del Popolo della Libertà. Ricordiamo che questi strumenti sono la necessaria cinghia di trasmissione fra gli iscritti e i dirigenti del Partito

- maggiore disponibilità alle istanze popolari e degli elettori da parte degli eletti, per fidelizzarli nelle loro espressioni di voto. La presenza fra la gente è stata una dei pilastri portanti di A.N., che ha permesso la sua sopravvivenza e quindi il radicamento anche in momenti difficili. I partiti che la hanno attualmente praticata sono stati abbondantemente premiati nelle ultime consultazioni elettorali

Sono questi alcuni spunti che poniamo all’attenzione di iscritti al PdL e amici che, con la voglia di Destra, desiderano riproporre i propri valori all’interno del nuovo Partito, rivendicando spazio, progettualità e visibilità.
Vogliamo portare con noi nel nuovo partito che andiamo a costruire, il PdL, tutti i nostri valori nessuno escluso

Jonghi e altri

Anonimo ha detto...

sottolineo che e' una mia opinione...

io non comprendo come tutti ma dico tutti sentono a pelle che nel nostro nuovo partito (il pdl) noi di destra (a.n) sentiamo a pelle che i nostri"cugini" (f.i) ci facciano provare una sorta di sudditanza nei loro confronti,quando tra di loro spiccano in evidente contrapposizione una miriade di" prime donne"
ovvio no! ma che anche ora tra noi di (a.n) pare che si scenda ad accordi con gli altri,quando dovrebbero essere chiare le cose ormai no?!!! altrimenti a cosa e' servito sciogliere 2 partiti.. io allibisco quando comprendo che ci trattano come un peso che si devono trascinare, quindi per favore al posto di continuare a parlare e a comiziare sui nostri valori e da dove veniamo e cosa vogliamo,cerchiamo di agire basta chiacchere, bisogna imporsi coi fatti, proprio perche' i nostri valori ci insegnano chi siamo e dove vogliamo andare,diversamente non otterremo niente.
Io non sopporto affatto quando incontri un cugino e sembra ti faccia un miracolo nel salutarti... e' dire che quando ha bisogno li si' che si ricorda...IO SONO L'ULTIMISSIMA RUOTA DI UN GRANDE CARRO MA DICO CHE NEL PDL E' TEMPO DI DARE UNA BELLA SFORBICIATA A CHI ANCORA CREDE DI AVERE IL POTERE DA FARE E DIRE COME QUELLO CHE VUOLE.
OGNUNO DEVE FARE LA SUA PARTE CON UMILTA' E DARE LO SPAZIO CHE ANCHE GLI ALTRI MERITANO...


lucio

giuseppedalecce ha detto...

Il bambinone ha paura, e sta cercando di recuperare.
Ha promesso mari e monti e non è capace di portare a casa un nemmeno un secchio d'acqua.
Deve solo dimostrare al suo capo che non è solo come un cane abbandonato sulla provinciale per Maglie.
Anche se in effetti lo è, visto che chi ha risposto all'appello.... di lui se ne frega un fico secco.
Chi è andato si è mosso solo nella speranza di ottenere qualche cosa per sè o per qualche familiare stretto.( Mena docet.)
Qui a Lecce tutti lo sanno e tutti pensano bene..." perchè passare da un emerito imbecille per andare a finire a Maglie, quando la strada di Maglie è così comoda, diretta e e sicura?"
Buon ferragosto a tutti, anche ai bambinoni venduti e ai questuanti senza onore nè patria.
Con gli amici di destra di base un abbraccio forte e ci vediamo a settembre.

RosaTiNardò ha detto...

fitto...fitto.....ma quantu ndi ole co capisci?
Ancora co ti rendi contu te ci vale in politica qua te nui e te ci invece e' sulu nu bamboccione incapace e ignorante?
Ma quandu apri l'uecchi?
Quandu pigghi li cuerpi intra li garze?
Sta pachi gente ca no fatìa mancu pi lla decima parte te quantu mangia....
Iti ca la Poli no' ghè muerta...
E mancu lu sottosegretario ghè tantu ddormisciutu, ci no' lu sai....
Apri l'uecchi...prima cu bessa troppu tardi.

Anonimo ha detto...

ci tutelerà vincenzo barba, che siè fatto un po' di soldi a spese di teodorico da udine.

enzo.s. ha detto...

L'ora di religione.

Dalla discussione sulla sentenza del Tar del Lazio che priva i docenti di religione cattolica della possibilità di partecipare agli scrutini e di determinare il credito scolastico degli studenti emerge sia una perdurante confusione sulla laicità nel mondo politico sia alcune incertezze di impostazione da parte della gerarchia ecclesiastica.
Secondo il Tar gli studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica godrebbero di un vantaggio rispetto a chi non si avvale o a chi si avvale di insegnamenti alternativi, in quanto i primi hanno il loro docente che interviene allo scrutinio e gli altri no. I docenti di religione cattolica sono pienamente inseriti nella programmazione e nell’attività didattica del consiglio di classe, solitamente insegnano alla maggioranza degli studenti della classe e quindi non si vede perché non debbano essere considerati docenti a tutti gli effetti, compreso il momento della valutazione finale.

Ma è evidente a tutti che il vero problema non è questo, ma quello della laicità della scuola pubblica.

Ma senza la religione io sono convinto che l'Italia e gli italiani non sarebbero più gli stessi.

Anonimo ha detto...

su Lecceprima.it Congedo pronmuove la Provincia......sì, finchè la sua Simona sarà vicepresidente il docente consigliere regionale de la Città quando mai potrà bocciare l'operato di Palazzo dei Celestini??????

Siamo ormai alla farsa.

Anonimo ha detto...

Una battaglia politica di Destra di Base da riprendere e approfondire sencondo me potrebbe essere il problema delle banche e dei mutui che al sud sono più cari che al nord.
E’ quanto si ricava dagli studi di Banca d’Italia sulle economie regionali riferiti al primo trimestre 2009 e corretti per gli effetti delle cartolarizzazioni secondo cui la crescita dei prestiti a famiglie e imprese al Mezzogiorno, seppure in rallentamento, rimane su valori piu’ alti del resto del Paese.

E’ un Sud-Italia dalle due facce quello che e’ emerso cosi’ negli ultimi giorni. Se e’ vero, infatti, che nel Meridione i prezzi sono piu’ bassi e si spende meno per vivere, ora va invece analizzato questo svantaggio sul fronte del costo del denaro che registra tassi praticati a privati e imprese dalle banche piu’ elevati che in qualsiasi altra parte d’Italia.
I numeri piu’ delle parole.
Il tasso annuo effettivo globale sui nuovi prestiti a medio e lungo periodo presenta valori piu’ elevati con una punta massima del 4,96% in Puglia, contro il minimo del 3,9% raggiunto in Piemonte.
Al contrario in Lombardia il Taeg medio sullo stesso tipo di operazione e’ risultato del 4,2%.
La Banca d’Italia conferma poi la recessione ancora in atto e indica la crisi odierna come “la piu’ grave e lunga dell’economia italiana” dal Dopoguerra.

Il sud sempre penalizzato mentre i nostri parlamentari dormono, cincischiano o al massimo del loro sforzo...fanno riunioni inutili.

Anonimo ha detto...

Mi compiaccio con l'amico che ha introdotto il tema dell'ora di religione perchè esso è sempre più sentito in quanto lo Stato italiano diviene sempre più multietnico e popolato quindi da persone che giungono da paesi più o meno lontani e da culture più o meno diverse.

A mio avviso più che portare avanti una crociata per salvare la dignità dell’ora di Religione e dei relativi docenti il ministro Gelmini dovrebbe trasformare una volta per tutte l’ora di Religione (Cattolica) nell’ora di Storia delle Religioni.

Apportando questa modifica si potrebbe rendere immediatamente obbligatoria per tutti gli studenti, senza possibilità di scelta, la nuova ora di Storia delle Religioni, dato che tale disciplina non è volta a “favorire” la religione Cattolica alle altre ma ha la finalità di dare allo studente uno spaccato generale sulle molteplici religioni o culti che ci sono nel mondo.

In tale ottica si risolverebbe in maniera definitiva il complesso, e per me inaccettabile stato di fatto, che vede l’ora di Religione come un qualcosa di opzionale, facoltativo e senza valore.

Trasformare tale disciplina da semplice emanazione della volontà della Chiesa Cattolica di indottrinare gli studenti, dato che questo è il senso originario dell’ora di Religione, in una disciplina laica come Storia delle Religioni è un passo doveroso e necessario per adeguare la scuola Italiana ai cambiamenti storici e sociali che ci coinvolgono.

La Storia delle Religioni per la sua natura di disciplina laica ed imparziale potrà così divenire obbligatoria per tutti gli studenti, ciò li aiuterebbe a comprendere meglio la diversità alla base di uno Stato multietnico, ed i Docenti di tale disciplina non si troverebbero più ad essere sottostimati ed umiliati con questioni come la recente sentenza del T.A.R che li vorrebbe esclusi dagli scrutini.

Necessariamente il reclutamento dei Docenti di Storia delle Religioni dovrebbe essere analogo a quello dei docenti di Storia e Filosofia senza più nessun ruolo da parte della Chiesa Cattolica.


Una docente di matematica

exag.nardò ha detto...

Adriano, sentiu a me, andiamo via, usciamo fuori da questo pdl.
Se Fitto è ostaggio di congedo,mantovano e lisi cosa mai potremmo fare noi in questa situazione del c...avolo?
Andiamo via, senti a me, amico mio, non ci meritano.
E facciamolo prima di fare qualsiasi riunione provinciale, che questi qua, appena ne facciamo una rifanno quello che hanno sempre fatto con noi: INDIVIDUANO I NOSTRI DIRIGENTI LOCALI E POI VANNO A CONVINCERLI CON LE BUONE E CON LE CATTIVE AD ALLONTANARSI DA NOI...!!!
L'HANNO GIà FATTO E LO RIFARANNO CERTAMENTE.

Perciò, Adriano, direttivo tutto di Destra di Base, ascoltami, ascoltatemi: ANDIAMOCENE VIA DA QUESTA ISOLA DI CANNIBALI...PRIMA DI VENIRE SBRANATI SENZA PIETA'

CONGEDO VICECOORDINATORE PROV.LE;
LISI VICECOOOOO.......E REG.LE
LA MANCA V.PRESIDENTE DELLA PROV.
LA D'ANTINI ASSESSORA PROV.LE...

MA PER FAVORE....ADRIANOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

Adriano, sono anche io daccordo a non fare nessuna riunione prima di sapere se ci vogliono o no.
Di questi non ci si può fidare.

Anonimo ha detto...

dopo la bellissima giunta NOMINATA DA FITTO e MANTOVANO, e assegnata a Gabellone molti sono già quelli ex di an che se ne sono andati via da questo pdl di mxxxa.
non vedo poerchè noi dobbiamo restare a farci schiavizzare da questi qua...?????!!!!

Anonimo ha detto...

Buon ferragosto a tutti gli amici di ddb.


Raffaele Castrignanò

Anonimo ha detto...

Ciardo-bobby

Ecco il vero ruolo del capogruppo del pdl alla provincia:
cane da guardia.
Ogni qualvolta che qualcuno,
Capone o altri, attacca il governo provinciale, chi è addetto alla polemica: il fido Ciardo!

Ecco dove hanno portato An questi qua, per un posto al sole...a RIEMPIRE LE GABBIE DEI PADRONI!
Che Vergogna...

Robba da pazzi.....

Anonimo ha detto...

BOSSI SU L'INNO DI MAMELI

ROMA - L'inno di Mameli? "Nessuno lo conosce". Dopo gabbie salariali, bandiere e dialetti, Umberto Bossi dirige la sua Lega contro l'inno nazionale. "Il Và pensiero tutti lo cantano", 'Fratelli d'Italià no, scandisce dal palco di Ponte di Legno. Poi esibisce la bozza della legge per l'introduzione del dialetto a scuola, preparata dal ministro Roberto Calderoli.

E scatena così una reazione particolarmente dura dell'alleato di governo, oltre che di tutta l'opposizione. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, appena due giorni fa è tornato a ribadire un pensiero già in altre occasioni espresso: "nessuna preoccupazione" per certe uscite di Bossi, dal momento che sono "messaggi politici" per i suoi elettori. Ma oggi dal braccio destro di sempre, il ministro e coordinatore del Pdl Sandro Bondi, trapela che qualche preoccupazione nel partito del premier esiste, e parte qualche avvertimento all'alleato: "Le ripetute dichiarazioni propagandistiche, ad uso dei militanti ma non solo, indeboliscono e offuscano" il "serio" programma di governo. Si spinge oltre 'Farefuturo', la fondazione presieduta da Gianfranco Fini: l'offensiva padana "necessita di una risposta alta ed innanzitutto sul piano culturale", dice il segretario generale Adolfo Urso.
Le parole di Bossi su inno e dialetti è la classica 'boutade estiva' della Lega ... o dobbiamo proccuparci?
E i nostri parlamentari....niente dicono?

Incapaci....e muti.....!!??

Anonimo ha detto...

tranquilli ragazzi nessuno degli aennini abboccherà all'amo che Fitto ci sta proponendo.Tutti noi conosciamo l'inconsistenza di Lisi quindi ci sono due alternative o andiamo direttamente da Fitto senza stupidi intermediari o ci facciamo rappresentare da Mantovano che con tutto quello che si vuol dire è sicuramente una persona che non si fa piegare e per questo non piace a Fitto.

Anonimo ha detto...

E la terza alternativa di rappresentarci e di tutelarci da noi?
Già, perchè no?
Fitto ha già il suo esercito di questuanti e affiliati che non finisce più...tra l'altro oltre ai soliti ex democristiani, ora ci sono i "venduti" di An e gli ex diessini o alleati della sinistra tipo Buccoliero, Ria, Pepe e compagnia bella cantante.
Mantovano è vero che ha le palle ma sul territorio viene rappresentato da Congedo che oltre alla Manca ha ben poche persone a cui ci tiene.
Quindi amici , l'unica cosa da fare è di smettere di illuderci e fare da noi.
Forza Adriano...Forza e Coraggio.

Gianni Miccoli

Anonimo ha detto...

il vero pericolo per noi di AN è quello di essere rappresentati da ugo lisi che ormai dipende totalmente da Fitto al quale va certamente meglio uno yesmen che un uomo vero come Mantovano.

ddbnews ha detto...

ULTIME DALLA CAMERA

La strategia di contenimento della Lega è il suo chiodo fisso. Per la ripresa dei lavori parlamentari, Fini sta promuovendo fra l’altro, ed è deciso a farla passare con i voti del Pdl e dell’opposizione, una legge sulla nuova cittadinanza che scardina l’impianto filosofico-giuridico di Maroni e di Bossi sull’immigrazione.

Anonimo ha detto...

Partito del Sud
- La politica d’estate è tutta giocata sullo scontro Nord-Sud ma non per un rigurgito anti-unitario di tipo austriacante o borbonico. Quanto perchè, nella ridefinizione degli assetti dello Stato nazionale, nessuno vuole perderci soldi. Il Partito del Sud - «Il progetto va avanti», annuncia l’autonomista siciliano Raffaele Lombardo e separatamente anche il berlusconiano Miccichè: «Mi faccio un partito» - si annuncia come lobby territoriale che già sta creando molti grattacapi a Berlusconi.

Fondi Fas
- Dopo che la Sicilia, tramite un pressing asfissiante sul capo del governo, ha ottenuto i fondi che le spettavano, adesso tutte le regioni hanno cominciato a battere cassa. L’incontro che i rappresentanti regionali hanno avuto con Berlusconi prima delle vacanze (ma non c’era Tremonti, cioè quello che ha in mano i cordoni della borsa) s’è risolto in un nulla di fatto. La partita è stata aggiornata al 4 settembre.

Restyling Pdl
- Berlusconi non è soddisfatto del triunvirato che regge il partito e, fra una puntata a L’Aquila e una fuga dai fotografi che lo assediano a Porto Rotondo, prepara il ribaltone interno. Che dovrebbe vedere il ministro Scajola sulla plancia di comando del Pdl assieme, forse, anche per una questione di riequilibrio nella neo-politica che s’è regionalizzata, al pugliese Raffaele Fitto.

ddbnews ha detto...

Regionali 2010
- Sono a fine marzo, quindi, praticamente, ora. Le tensioni fra Pdl e Lega, in proposito, sono alle stelle e queste settimane d’agosto le stanno amplificando. Bossi chiede le presidenze regionali di Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto. Spara grosso, per ottenere in realtà le ultime due. A tutti i costi. Parte del Pd vorrebbe approfittare della situazione, per rompere il rapporto fra Lega e Pdl, appoggiando il berlusconiano Galan contro la probabile candidatura del ministro leghista Zaia. Al Sud, gli agriturismi pugliesi sono diventati laboratorio politico per la nuova alleanza fra Pd e Udc, nel nome della centrista Adriana Poli Bortone al posto del governatore Vendola. Il che, però, renderebbe più difficoltoso l’eventuale ingresso degli ex bertinottiani, o almeno una parte di essi, nel Pd.

IoSudeTu? ha detto...

'Non comprate i prodotti della Padania': e' l'appello del presidente del movimento Io Sud, Adriana Poli Bortone, ai meridionali.

E' la risposta a Bossi 'se insiste con la cancellazione dell'Inno di Mameli e la divisione dell'Italia'.

Anonimo ha detto...

ADRIANA POLI: CAPACITA' - CORAGGIO - CO...NI - FORZA SENATRICE, COMBATTIAMO E RIPULIAMO QUEST'ITALIA DI VERMI E PARASSITI. VIVA IL SUD, VIVA L'ITALIA, VIVA IL TRICOLORE

mistral ha detto...

TUTTA COLPA DI FINI
Sono decisamente arrabbiato con Fini, perchè? Presto detto: ha preso un milione e mezzo di italiani, gli elettori del Msi, tutta gente per bene, quelli ai quali lui ha preso tutto per diventare quello che è, e li ha fatti diventare dei rinnegati assassini dei propri valori politici.
Se domani i miei figli dovranno vergognarsi di me - io che ho l’orgoglio di essere figlio di mio padre, figlio come sono di una famiglia che coincide con la storia del Msi - dovrò ringraziare il signor Fini.
Ha trascinato perfino Giorgio Almirante nella condanna».
io ho chiuso i conti con la politica quando la destra, prossima allo sdoganamento, chiudeva la propria stagione d’isolamento per incontrare finalmente Silvio Berlusconi.
Berlusconi è un campione della modernità che ha incontrato nel suo cammino il popolo della destra. Una casualità più che una strategia. Un ingrediente del piatto forte del populismo, ma resta il fatto che quel milione e mezzo d’italiani, malgrado le speranze parricide, è ancora un magma vivo fatto di storie, contatti, libri, amicizie e miti. Se finalmente Marcello Veneziani può firmare in prima pagina un magnifico pezzo sul Corriere della Sera, possiamo esserne orgogliosi e felici perché in via Solferino, a fare finalmente una crepa sul muro del conformismo, Veneziani non ci arriva prostituendosi con qualche vaga formula tipo «l’antifascismo è un valore», o un atto di presenza presso i sacrari della democrazia, ma trascinandosi la ola di quelle storie, di quei contatti, di quei libri e di quei miti.
Non è vero che rinunciando alla propria identità si guadagna consenso, è vero il contrario: si perde e si risulta patetici più che comici.
E sia maledetta la nostalgia. Che ha garantito la sopravvivenza a una cerchia la cui ragione sociale era speculare alla nostalgia post-fascista e fascistoide di tanti poveri citrulli in buona fede.

Destra di Base...se ci sei batti un colpo!

Anonimo ha detto...

Tuteliamo BOSSI, poverino, che sta cercando di civilizzarci. VIA IL TRICOLORE VIA L'ITALIANO VIA I NERI VIA I MERIDIONALI VIA I POVERI....AVANTI IL NORD, LA STELLA ALPINA, IL BERGAMASCO, LA GELMINI, I LADRI, I RICCHI, I MAFIOSI, TREMONTI, I PARASSITI, I FIGLI DI PAPA', CALDEROLI, COTA, CAPEZZONE, BRICOLO, IL PONTEDI LEGNO E LE TESTE DI LEGNO, W L'ATALANTA ED IL BRESCIA, LA PADANIA E LE MONTAGNE, W GLI IMBECILLI TUTTI EVVIVA L'ITALIA

Anonimo ha detto...

Caro amico, hai dimenticato il -VA PENSIERO- al posto -DELL'INNO DI MAMELI-. Ed hai dimenticato la cosa più importatnte, e cioè che il merito non è di Bossi, ma del MITICO BERLUSCONI. Perchè indaffarato com'è tra una festa ed un festino, tra un escort ed una velina, tra una maggiorenne ed una minorenne, tra un sondaggio ed un sondino, conta veramente pochino, pochino...

Anonimo ha detto...

Quando passerà questa sbornia, piangeremo sangue, pensando alla corte dei miracoli che ci sta governando. Qualche nome: BOSSI - GELMINI - CALDEROLI - CICCHITTO - BONAIUTI - COTA - ZAIA - CARFAGNA - BRICOLO - GASPARRI - CAPEZZONE - ALFANO - FITTO - ROTONDI - STEFANIA CRAXI - BRAMBILLA - MELONI - BOCCHINO - CASTELLI - PRESTIGIACOMO - MATTEOLI ETC. ETC. SALVIAMO LA RUSSA E MANTOVANO E POCHISSIMI ALTRI

Anonimo ha detto...

prepariamoci a piangere sangue anche con il nuovo governo provinciale.
O pensate che siano meglio?

Anonimo ha detto...

Allora sta data e il luogo per fare la riunione provinciale di destra di base l'avete decisi si o no?

Anonimo ha detto...

CARO ONOREVOLE HO SAPUTO....
LEI E' UN EMERITO INCOMPETENTE !
GLI INCOMPETENTI E GLI IGNORANTI NON STANNO SOLO AL SUD.
FORSE NOI NE ABBIAMO QUALCUNO, ANCHE GROSSO....MOLTO GROSSO E ANCHE MOLTO STUPIDO.
MA QUELLI DELLA SUA LEGA LO SONO IN MAGGIORANZA.

Anonimo ha detto...

Sentite questa:


Alemanno: i vertici del Pdl si facciano sentire di più.

«Il Carroccio fa la voce grossa per alzare il prezzo, un atteggiamento che obiettivamente, indebolisce il centrodestra - ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervistato da il "Quotidiano nazionale" - Per questo i vertici del Pdl devono farsi sentire di più. Infatti i messaggi del Pdl sono schiacciati sul governo e, di fatto, affidati esclusivamente a Berlusconi: noi abbiamo bisogno che i coordinatori e capigruppo diano voce al partito. E' un passo indispensabile per evitare che la Lega sia troppo pesante sul versante dell'immagine. E, comunque, serve un maggiore radicamento sul territorio». A proposito della richiesta della Lega di introdurre gabbie salariali, Alemanno dice che «Sacconi è stato chiarissimo: i salari sono materia del rapporto governo-parti-sociali». Alemanno, in ogni caso, non si mostra preoccupato per le tensioni che si registrano con il partito di Bossi: «Credo che le tensioni di questo periodo siano legate alle candidature regionali». E ribadisce: «La strada maestra per non cadere nella situazione attuale è quella di utilizzare le primarie per individuare gli aspiranti governatori».

Gasparri: non abbiamo bisogno di consigli.

Polemica la replica di Maurizio Gasparri, presidente del Pdl al Senato. «In merito al suggerimento del sindaco di Roma affinché i capigruppo del Pdl si facciano sentire di più - dice Gasparri - faccio presente che dai temi della lotta alla criminalità alla difesa della famiglia e della vita le posizioni sono chiare e scandite con forza e continuità. Non ci si limita solo alle parole, ma anche agli atti politici e legislativi. Non abbiamo quindi bisogno di molti consigli e, del resto, ci asteniamo dal darli al sindaco che pure potrebbe trarre giovamento da qualche parere in più».

Che ve ne pare?

Anonimo ha detto...

BOSSI: “VA PENSIERO”?
MEGLIO VA FAN....LO

LA LEGA NON E’ COLPITA DA COLPI DI SOLE, MANIFESTA SOLO IGNORANZA STORICA E DEMAGOGIA PER OTTENERE QUALCHE POLTRONA ALLE PROSSIME REGIONALI…

La Lega vuo cambiare l'Inno di Mameli con il Va pensiero...

Molti anni fa il “Va pensiero”, simbolo dell’italianità e dell’Unità d’Italia, era usato politicamente giusto dal Msi come colonna sonora dei comizi di Almirante.
Se poi qualcuno, come Bossi,non conosce le parole dell’Inno di Mameli, soffre solo di problemi di alfabetizzazione.
Alla Lega, dialetti, tricolore e inni a parte, interessa solo la tutela delle sue posizioni di governo, altro che “Va pensiero”.
Ci vuo semplicemente ricordare che è determinante e quindi esige sempre più poltrone.
Questa volta molti dirigenti del Pdl sono insorti a difesa dell’Inno nazionale, ma fanno finta di dimenticare la grave responsabilità assunta un anno fa, alle elezioni politiche.
La Lega rimediò un 8,2% perché solo a loro fu garantita la possibilità di essere l’unica lista apparentata. Se ci fossero state anche l’Udc e la Destra di Storace, le cose sarebbero andate diversamente e oggi avremmo un governo equilibrato.
Ma dato che a qualcuno conveniva avere un interlocutore unico e di comodo per far approvare qualche legge ad personam, Casini e Storace, che insieme raccolsero non a caso la stessa percentuale della Lega, furono eliminati dal gioco.
E oggi se ne pagano le conseguenze perchè governiamo con un partito che ci sta ridicolizzando all’estero e stiamo a discutere sul “Va pensiero”, quando sarebbe molto più efficace un “Va fan culo” ben indirizzato e definitivo.
Il Pdl se ha paura di andare a elezioni in contrasto con la Lega vuol dire che è fondato sul nulla, per non parlare del tragico errore di An di fondersi, quando oggi invece avrebbe un ruolo ben definito e importante di contraltare della disgregazione leghista dell’unità nazionale.
Il Pdl è divenuto invece un calderone dove tutto è annacquato, mediato, polverizzato.

Si abbia il coraggio di dire che dietro la riproposizione delle gabbie salariali c’è solo la volontà di dare due euro di più al Nord e due in meno al Sud e che dietro la politica dell’immigrazione c’e’ un latente razzismo.
Poi ognuno si presenti alle elezioni e raccatti i voti che riesce a prendere: ma di fronte a una grande offensiva ideale e organizzativa del Pdl, la Lega verrebbe dimezzata.
Purché si abbia una classe dirigente adeguata, ovvio, e grandi valori etici che attualmente scarseggiano.
Una politica di basso profilo che favorisce i mediocri e che vola sempre più basso( e qui DA NOI abbiamo a che fare con un suo grosso grasso stupido esponente )
Con il rischio di inabissarsi nel vuoto ideale e politico che hanno creato.
Ciao Adriano.

R.Rolando

andrea.f. ha detto...

La Destra Italiana sembra aver rinunciato ad ogni briciolo di dignità, tutti i principi della Destra più illuminata e propositiva vengono quotidianamente mortificati da una coalizione di Governo dove spadroneggia la Lega.
Dove sono finiti lo spirito di Patria, l’amore per lo Stato, il senso dell’unità Nazionale, il rispetto delle tradizioni e la difesa della Bandiera che è il simbolo supremo della Repubblica Italiana? Sembrerebbe sotto i piedi dell’audace e sfrenato Umberto Bossi, che inarrestabile sconquassa ogni giorno i principi cardine dello Stato. Non è questo il modo di far politica e di provvedere al bene comune.

Ci si chiede come possa la vecchia Alleanza Nazionale sopportare tutto questo, come i militanti di destra non abbiano un sussulto ogni volta che la Lega denigra la Bandiera, L’Inno e lo Stato tutto?

L’intero Governo, emanazione di Forza Italia in buona parte, è tenuto sotto scacco da un manipolo di esagitati che minano apertamente alla stabilità nazionale. È tollerabile tutto ciò? A mio avviso indiscutibilmente no.

Che i parlamentari di destra facciano al più presto un distinguo e si liberino dal quotidiano spadroneggiare della Lega che sfrutta il ricatto di far cadere il Governo per passarla liscia ad ogni provocazione, anche la più ardita.

La Destra più avveduta non dovrebbe tollerare tutto ciò.
A quando uno slancio di dignità?

Anonimo ha detto...

LONDRA
- Il rotocalco di attualità francese VSD dedica la copertina di questa settimana a Silvio Berlusconi, con il titolo: "Berlusconi, quanto gli resta? Donne, denaro, mafia. Le ultime rivelazioni che lo minacciano". Le feste a Villa Certosa e palazzo Grazioli sono descritte come "felliniane" e in un articolo a parte vengono tracciati i profili di: Mara Carfagna, Patrizia D'Addario, Noemi Letizia e l'ex moglie Veronica Lario e la figlia Barbara.

Anonimo ha detto...

L'estate sta finendo
e un anno se ne va...

tarata ta ta....ta ta

ci decidiamo o no a togliere le tende?

Lisi, Congedo, Manca...ma che cosa c'entrano con noi?????

Anonimo ha detto...

Sì, togliete le tende.. che è meglio!!!

Anonimo ha detto...

sì, ma se togliamo le tende.....la prossima volta con chi pensate di prendere i voti di quanti sono rimasti di An e vincere...?????
con Lisi e Congedo?
ahahahahahahhhhhhhhhh
ma per favore........

Anonimo ha detto...

Ecco, questa è la politica dell'onorevole lampascione.....via tutti che rimango solo io e mi pappo tutto il pappabile.
Che coraggio.....
Anche se tutto questo ce l'ha sulla coscienza la Poli.....
che non ha ascoltato in tempo i consigli buoni e saggi di Adriano.

Ciao bambinoneeeeeee

Anonimo ha detto...

LITE GASPARRI-ALEMANNO:
TORNANO I FRATELLI-COLTELLI

GLI EX DI AN FANNO NOTIZIA SOLO PER LE LITI DA BALLATOIO…ALEMANNO DICE “PDL APPIATTITO SUL GOVERNO, I PORTAVOCE SONO MOSCI”, GASPARRI REPLICA “NON ABBIAMO BISOGNO DI CONSIGLI, NE AVREBBE BISOGNO PIU’ LUI”.… TANTE ANIME PERSE DI UNA DESTRA CHE NON C’E’ PIU’ … VENEZIANI: “NON VEDO SEGNI DI VITA, PARTITO LIQUEFATTO”

C’era una volta un partito, radicato sul territorio, con le sedi difese con il sangue dei militanti e i sacrifici dei dirigenti, poi è stato traghettato in un altro contenitore meglio arredato e ora forse, come dice Storace, “da Salò siamo arrivati ai salotti” buoni.
Ma evidentemente i dissapori tra “fratelli coltelli” ogni tanto riemergono e ne è prova lo scambio velenoso di battute tra Alemanno e Gasparri di due giorni fa.
Alemanno ha prima criticato la Lega e poi ha piazzato l’affondo: “I vertici del Pdl devono farsi sentire di più, i messaggi del partito sono schiacciati sul governo e affidati solo a Berlusconi. Abbiamo bisogno che i capigruppo diano voce al partito, invece che essere mosci”.
Apriti cielo, ecco arrivare la replica di Gasparri: “Su tutti i temi, le posizioni del Pdl sono chiare e scandite con forza e continuità. Non abbiamo bisogno di molti consigli e del resto ci asteniamo dal darli al sindaco che pure potrebbe trarre giovamento da qualche parere in più″.
A cosa si riferisce Gasparri?

Gasparri è così pronto ogni sera a confermare le posizioni della Lega e a smentire quelle di Fini che magari Alemanno avrà pensato che avesse cambiato partito e non l’ha informato.
Assolviamo quindi l’ex sociale Gianni in questa occasione.
Una volta si discuteva di alta politica, ora si litiga tra chi vorrebbe la formula 1 all’Eur e chi no, cambiano i tempi, pazienza…
Ha ragione la Poli Bortone quando ricorda che “la nostra comunità è finita da un pezzo, ciascuno per la propria strada, nella sua nicchia. Da duri e puri a sistematissimi: cinque anni di governo sono un richiamo più forte della difesa dei valori. I posti di rilievo nel Pdl se li è guadagnati chi ha piegato la testa e mandato la storia a farsi benedire. Ho molto pianto, è stato devastante vedere finire tutto così”.
E mentre Menia si sente orfano di tante cose, “sconcertato, insoddisfatto e amareggiato” e parla di “anime perse della destra e di una identità nazionale da ricostruire” e ricorda che in altri tempi An avrebbe chiesto le dimissioni di Bossi per le sparate contro il tricolore, chiosa Marcello Veneziani: “Non vedo nessun segno di vita, Fini è in un altrove imprecisato, l’ex partito si è liquefatto”.
Sarebbe interessante chiedere a tutti i protagonisti citati che cosa hanno fatto a suo tempo per evitare questa fine da “anime perse”.

Adriano, questo commento esprime il mio pensero sul post che giustamente hai pubblicato.
Vedi quindi di farne buon uso.
tvb.

Rolando R.

IoSudeTu? ha detto...

SENTITE QUESTA:

(AGI) - Roma, 20 ago.
La Russa: " Non serve un rilancio della maggioranza, perche' siamo lanciatissimi...

Mai un governo ha fatto meglio del nostro in soli dodici mesi o poco piu". Lo dice, ad Affaritaliani.it, il ministro della Difesa e coordinatore del Popolo della liberta', Ignazio La Russa, che aggiunge: "Non ho mai visto nella storia repubblicana un'assoluta coesione come c'e' stata quest'anno. E' un dato di fatto". E le ultime uscite di Bossi? "Ma quella - sostiene La Russa - e' propaganda. La Lega ha un obiettivo scoperto: conquistare consensi e cio' appartiene al rapporto tra i partiti. All'interno del governo, invece, non ci sono mai stati problemi. La Lega se da una lato ha intensificato la propaganda e la ricerca del consenso, dall'altro e' venuta a miti consigli sui contenuti. Ho visto una Lega assolutamente al seguito del Pdl nel dire che il Sud e' un'emergenza nazionale che va affrontata senza sprechi e sapendo dove destinare i soldi, ma che va affrontata. Poi il federalismo non e' stato secessionista, ma solidale e sulla sicurezza siamo molto contenti...".

Che ve ne pare?

Anonimo ha detto...

Le stesse sviolinate, in altri tempi sono state fatte da i cosiddetti " COLLABORAZIONISTI ". Vedi: GOVERNO DI VICHY - . Sappiamo tutti come è andata a finire.

Anonimo ha detto...

Caro Adriano io penso che dobbiamo levare le tende e andarcene dal Pdl.
Qui tutto è stato ormai lottizzato, occupato, spartito.
Non c'è posto per le idee e per i valori ma solo per i servi muti e con la schiena 90 gradi

Anonimo ha detto...

Collaborazionista LA RUSSA? Non credo proprio, caro anonimo. Qui si tratta di miopia bella e buona, mista ad un'alta dose di dabbenaggine, che accomuna al Nostro altri esponenti della maggioranza. La LEGA COMANDA DI FATTO ED E' INSOSTITUIBILE, questa è la verità.

Anonimo ha detto...

STANNO DISTRUGGENDO LA NAZIONE I LEGHISTI ED I SERVI SCIOCCHIIIIII.

Anonimo ha detto...

Che ne dite di questa formazione di calcio? UNIONE CALCIO MANGIA MANGIA: LISI, GALLO VADRUCCI MAZZEI CIARDO, MANTOVANO MANCA PERRONE, GABELLONE FITTO PALESE. Allenatore: FITTO
Presidente BARBA

Anonimo ha detto...

Andiamo via da questo harem fitto fitto di geishe mantovaniane in congedo.

Anonimo ha detto...

Barba è un grande, perchè si è fatto i c.... suoi, ed ha salutato tutti con 3 milioni an pocia. I tifosi gallipolini credevano nei miracoli di -BARBA DI SCOGLIO E NON DI BORGO -. Barba deve accendere un cero a sant'Antonio che ha trovato D'Odorico da Udine a salvarlo, come agli elettori della PDL altrimenti dove stava Barbino se non fosse stato eletto nei momenti topici? Intanto FORZA GALLIPOLI, perchè il Barbuccio a lasciato nella merda la squadra! E forza PRESIDENTE D'ODORICO, CHE HAI DIMOSTRATO DI AVERE LE PALLE!

Anonimo ha detto...

è VERO, bARBA S'HA FATTI LI CAVOLI SUOI.

Anonimo ha detto...

Perchè nella formazione manca Congedo?

Anonimo ha detto...

LA PANCHINA: CONGEDO. IN TRIBUNA: TUNDO.

Anonimo ha detto...

CHI CONTINUA A STARE NEL P.D.L. HA UNA GRAVISSIMA RESPONSABILITA', QUELLA DI ESSERE FIANCHEGGIATORE DI COLORO CHE VOGLIONO LA DISTRUZIONE DELLA NOSTRA PATRIA|

Anonimo ha detto...

un consiglio,
fate tutte le riunioni che volete ma sappiate che qui cè pronto chi appena uscite allo scoperto farà l'impossibile per disintegrarvi.

Anonimo ha detto...

il bombolone ha convinto l'amico di maglie a fare di ddb carne da macello.
Sa che non siete dei servi sciocchi e vuole eliminarvi anche perchè con la vostra determinazione e il carattere franco e schietto di Adriano siete una presenza piuttosto scomoda per i loro inciuci da salotto.

un amico

gandalf ha detto...

Presidente Fini, dica qualcosa di DESTRA!

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha affermato recentemente che è necessario educare all'amor di patria e che
è dovere delle istituzioni mantenere alta la tensione morale della società. Poi sull'immigrazione ha aggiunto: "l'Italia sia patria anche per chi viene da lontano."
«L'educazione al patriottismo costituzionale inteso come moderno amor di Patria è uno degli strumenti privilegiati per promuovere un moderno sentimento di unità del Paese. Inteso come testimonianza di un percorso storico il patriottismo costituzionale non può che coincidere con il patriottismo nazionale e repubblicano. Come tale, esso contribuisce a preservare l'idea di Patria dalle degenerazioni nazionalistiche e razziste che hanno funestato la storia del Novecento e che purtroppo tendono a riaffacciarsi in Europa come reazione impaurita, regressiva e nichilista ai processi di globalizzazione e alle grandi migrazioni.
Da qualche tempo si avverte sempre più forte l'esigenza di rilanciare il patto di cittadinanza tra italiani per far crescere un rinnovato ethos civile e per contrastare quelle tendenze all'atomizzazione, alla frammentazione e al particolarismo che minano la coesione sociale. Ed è necessario più che mai mantenere vivi e attuali i valori repubblicani, che vanno intesi sia come lealismo e senso di appartenenza alla Repubblica sia come passione civile per le sorti della Res Publica e quindi per tutto ciò che rimanda alla nazione intesa come comunità politica dei cittadini».
«Il patriottismo costituzionale, nazionale e repubblicano è inseparabile dall'ideale democratico e sociale che rimanda alla storia stessa del Risorgimento»


A questo punto...mi torna in mente una frase di Moretti:
"Dì qualcosa di sinistra".

........
...Fini, dì qualcosa di "DESTRA!"

Cicciolino1 ha detto...

Ripensandoci....

Ripenso a Cicciolina in parlamento, riascolto i suoi interventi (solo grazie ad opportune segnalazioni di un amico, e li trovo grotteschi, paradossali, surreali. Mi spiego meglio, uno da Cicciolina si aspetterebbe una marea di cazzate, le stesse che si aspetterebbe da un finto politico come Gerry Scotti, e si ritrova ad ascoltare temi interessanti, analisi condivisibili, pur tralasciando i termini "cicciolini" e via dicendo. Viene da pensare che forse l’abito non faccia il monaco. Specie se la’opposto deve essere rappresentato da un politico che fa di tutto per scopare e fa finta di parlare di politica.

Chi dei due è il vero pornografico?

Anonimo ha detto...

Che cosa tiene incomprensibilmente assieme nello stesso consiglio dei ministri uno che con la bandiera italiana, lo ha già detto più volte, ci si pulirebbe le terga e chi la bandiera nazionale, l’inno nazionale, il nazionalismo li ha sempre avuti come cardini della propria ideologia politica tanto da usarli come simbolo in tutte le salse?

E cosa permette che dei ex democristiani di comandare a bacchetta , manco fossero cani addestrati, gli ex dirigenti provinciali di An?

Che cosa lega persone apparentemente serissime con polpettoni perditempo e ignoranti che campano di politica?

Che hanno a che fare gli uomini di legge tutti d'un pezzo, a parole, con personaggi più o meno presentabili e collusi con le consorterie, le mafie e i sistemi che dovrebbere combattere e debellare?

Il segreto è un solo e si racchiude in una parola:

opportunismo.


L cosa che mi fa rabbia è che ai miei tempi, ai tempi della destra vera, nessuno avrebbe mai e poi mai potuto confondere la destra dei valori con il centro degli affari.

Oggi si applica il metodo del "proprio particulare" guicciardiniano e tira a campà.

Cosa voglio ottenere? Questo e quello.
Per ottenerli devo accompagnarmi a persone che non frequenterei mai volontariamente. Anzi, devo proprio dar loro il culo. Ebbene lo faccio senza alcun imbarazzo né vergogna.

Aggiungiamoci il tornaconto in denaro e abbiamo anche il caro vecchio incentivo economico.

Qualcuno che osserva questo panorama desolante ancora riesce a scandalizzarsi?

L’opportunismo di politici alcuni mediocri ed altri disonesti che si sono riciclati e infiltrati ovunque nel Sistema della Politica, con quotidiani salti della quaglia, hop! di quà, hop! di là, mi fanno solo dire questo: Basta caro Adriano, è tempo di uscire da questa politica dellopportunismo a tutti i costi e di rappresentare fuori dal pdl i nostri valori, le nostre idee la nostra politica.

Oltretutto lo stupido grassone pisciacchione è sempre lì in pole position e garantisce l’ingrediente principe che condisce l’opportunismo e lo rende micidiale: la menzogna.

Noi siamo diversi.
Noi siamo altro.
Noi siamo la destra pura.... quella vera.

Adriano, non sporchiamo la nostra anima con questa mexxxa..... andiamo via, per conto nostro.

Simone F.

anonimoleccese ha detto...

Per me,caro Napoli...
il condividere il cento per cento del DNA con certi personaggi pisciacchioni che si definiscono "umani"......
è molto, molto più imbarazzante
che condividerne il 98 per cento con gli scimpanzè...

Sono daccordo anch'io...andiamocene per conto nostro...lasciamo agli altri l'infame compito di prendere in giro i militanti e l'elettorato di destra ex di an.....
non macchiamoci anche noi di questo esecrabile crimine.

Anonimo ha detto...

UNA RICERCA GIAPPONESE RIVELA: SI SCIOLGONO IN ACQUA E UCCIDONO PESCI E PLANCTON… ALLARME IN TUTTO IL MONDO: OGNI ANNO SONO IMMESSI NEGLI OCEANI 6,4 MILIONI DI TONN. DI RIFIUTI, L’88% PROVENIENTI DA NAVE MERCANTILI

La plastica avvelena gli oceani: si scioglie nelle acque marine rilasciando composti tossici di ogni tipo che vengono poi assorbiti dagli organismi oceanici, mettendone così a rischio la vita e la capacità riproduttiva.
Infatti, contrariamente a quanto ritenuto finora, la plastica che arriva in mare, ad esempio per mano dei vacanzieri che abbandonano sulle spiagge bottiglie e sacchetti, lungi dall’essere indistruttibile, si decompone per esposizione alle intemperie e lo fa velocemente, rilasciando numerose sostanze tossiche.
Lo rivela uno studio diretto da Katsuhido Saido del College di Farmacia dell’università Nihon a Chiba, presentato al Meeting and Exposition della American Chemical Society in corso a Washington.
La plastica in pratica si decompone in mare in quanto esposta a pioggia, sole e altre condizioni ambientali, dando origine a un’altra sorgente di contaminazione globale.
Secondo il rapporto Fao-Nazioni Unite per l’Ambiente, pubblicato in occasione della Conferenza mondiale sugli oceani, tenutasi in Indonesia lo scorso maggio, ogni anno vengono immessi negli oceani 6,4 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 5,6 milioni di tonnellate, l’88%, proveniente da imbarcazioni mercantili.
La concentrazione di massa della spazzatura riguarda zone di accumulo in alto mare, e in particolare il Pacifico centrale ( la “grande pattumiera” tra California e Hawaii di dimensioni pari a due volte il Texas).
Nel 2002 sono stati trovati circa 6kg di plastica per ogni kg di plancton vicino alla superficie di un punto di accumulo di immondizia marina nel Pacifico centrale.
Finora si è sempre ritenuto che la plastica fosse stabile e che quindi, per quanto detestabili agli occhi, rifiuti plastici finiti in mare non provocassero danni.
Ma non è così: i ricercatori giapponesi hanno dimostrato che nelle condizioni di temperatura, vento e sole degli oceani, la plastica si degrada e lo fa in fretta, rilasciando sostanze tossiche che vengono facilmente assorbite dai pesci.
Si impone una severa normativa internazionale, soprattutto rivolta alle navi mercantili che impedisca di portare a bordo materiale plastico, in quanto una volta in navigazione, i controlli sarebbero di fatto impossibili.
Oltre a una sensibilizzazione dei cittadini del mondo che per ignoranza continuano a rilasciare in mare bottiglie e sacchetti di plastica, salvo poi lamentarsi del depauperamento dei nostri mari.
Sono le tipiche contraddizioni di un modello di sviluppo che non sa pensare al futuro, ma cerca solo di trarre profitti nell’immediato.
Quindi stiamo molto attenti a non lasciare rifiuti in spiaggia, specie se di plastica.
Buon fine estate a tutti gli amici di ddb.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Sulla questiopne oggetto del presente post vorrei dare ad Adriano e ai nostri vertici provinciali un suggerimento.
Io direi di aspettare ancora qualche settimana prima di prendere decisioni così gravi come quella di uscire dal pdl salentino.
C'è una remota possibilità che la dirigenza provinciale del pdl, oggi costituita principalmente dai fittiani doc, sia ormai in grado di comprendere quelli de La Città più che un valore aggiunto sono una iattura e che il sig. Lisi come esca per pescare consensi a destra fuori dalle grinfie di Mantovano sia un grande bluff.
Io penso che Fitto se è arrivato dove è arrivato non deve essere una persona superficiale e nemmeno stupida.
Quindi direi di aspettare ancora un po'...
Facciamo opposizione dall'interno.
Mettiamo a nudo tutti i giochetti di prestigio dei nostri ex dirigenti-quaglie che ora solo al servizio di altri,
FACCIAMOCI SENTIRE FORTE E CHIARO....POI SONO SICURO CHE SE DECIDEREMO DI ANDAR VIA ...NON SAREMO I SOLI A FARLO....
Ciao a tutti

Cosimo Manco

Anonimo ha detto...

LA D.C. ERA UN GRANDE PARTITO POPOLARE, CON AFFARISTI AL SEGUITO. LA P.D.L. E' UN GRANDE PARTITO DI AFFARISTI CON UN SEGUITO DI ARRIVISTI E SALTINBANCHI.

Anonimo ha detto...

Il pdl è il boia che ha ammazzato la DESTRA, con la complicità di tanti miserabili fiancheggiatori. Ma sparirà dalle pagine della storia ben presto, perchè non ha nessun tipo di motivazione ideale ad alimentare la continuità politiva.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, le ferie stanno per finire ma al nostro ritorno dobbiamo prendere questa benedetta decisione di uscire dal pdl.
Lasciamoli soli coi loro lecchini senza voti questi venduti.
Ormai la politica identitaria è morta pensiamo al territorio. Viva il Sud e viva il salento.
Destra di Base deve rappresentare la destra salentina nelle amministrazioni ed è meglio accordarsi con la sinistra che con i vari Lisi e Manca-Congedo.....
Andiamocene per conto nostro, senza aderire ad altre formazioni politiche tipo Io Sud o altro.

Anonimo ha detto...

Se posso darvi un consiglio la riunione fatela a Lecce.
Qui non è vero che sono tutti mantovaniani, e siccome Lisi lo conosciamo bene certamente non staremo mai dalla sua parte.
La falsa destra nel pdl non ci interessa.
Non ci interessa diventare pedine di Fitto e se mai dovessimo cambiare idea certamente non ci faremo manovrare politicamente da uno come Lisi.

La mia mamma diceva sempre: vai sempre con quelli meglio di te... e non fa nulla se devi pagar loro le spese..... quindi...

Anonimo ha detto...

Ragazzi lo sappiamo tutti ormai qui a Lecce....

.... CHE IL LAMPASCIONE LARDOSO STA RACCOGLIENDO UTILI IDIOTI PER UNA BUONA CAUSA....
....LA SUA!

Però, senza polemica, non vi sembra ora di muoversi?

Che stiamo spettando?

Anonimo ha detto...

L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.

(Charles Bukowski)

anonimoleccese ha detto...

SUD: LOMBARDO, PARTITO SI FARA' MALGRADO BRIANZOLI


(AGI) - Rimini, 25 ago.

- Il Partito del sud si fara' nonostante l'opposizione dei brianzoli: parola di Raffaele Lombardo. Il governatore siciliano, oggi al meeting di Rimini, torna sull'argomento toccato ieri dal presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli e commenta: "Mi pare strano che ad esprimersi sull'opportunita', sulla necessita' e sulla bonta' di un partito del sud debbano essere brianzoli, comaschi e veneziani. Abbiamo sperimentato in campo che il partito del sud, che non ha posto ricatti, non ha minacciato separazione, non ha sollevato il tema del dialetto, dell'inno di Mameli, ovvero sulla bandiera, anche se noi abbiamo una bandiera, una lingua e un inno, possa rappresentare gli interessi del Mezzogiorno. Dopo 150 anni di fallimenti voglia, il partito del sud, l'unita' e non la separazione o la secessione d'Italia.

Destra di base nel partito del sud!

Anonimo ha detto...
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ioAnXsempre ha detto...

Imperdonabile, assurda, agghiacciante. Non ci sono altre parole per definire la netta chiusura del Presidente della Camera Fini nei confronti della richiesta, venuta da ampi settori del Popolo della Libertà e Lega Nord, di inserire nell’agenda del Parlamento una indagine conoscitiva sulla recente decisione dell’Agenzia del Farmaco di introdurre in Italia l’uso della RU486, la famigerata pillola della morte. Nonostante le richieste di importantissimi esponenti del centrodestra, fra i quali ex-dirigenti di Alleanza Nazionale come Maurizio Gasparri e Alfredo Mantovano, Fini non ne vuol sapere.


Provo una forte sensazione di sgomento che deriva dall’atteggiamento indifferente se con censorio di colui un tempo si definiva “uomo di destra”.

Ebbene, Gianfranco Fini ha tutto il diritto di cambiare idea e strategia politica: in tema di immigrazione, di rapporti con la fede cattolica e la Chiesa, di libertà individuali. Ma, francamente, di fronte ad un tema così delicato e sensibile, sentito profondamente dalla grande maggioranza dell’elettorato moderato, cattolico, di centrodestra, e se vogliamo dirla tutta anneino, le parole di Fini suonano come una sconfessione di una intera storia personale, di convinzioni professate per decenni, e soprattutto di un programma politico sostenuto convintamente, apprezzato e votato da milioni di persone.

Gianfranco Fini una volta di più colpisce per il suo allontanamento dai valori e dai sentimenti comuni alla gran parte del centrodestra.

Peccato.

Anonimo ha detto...

ciao democristiani badogliani

Anonimo ha detto...

x l'anonimo di ieri sera

Oltre il danno...la beffa?
gli altri si vendono e incassano e tu vieni qui a coglionarci?
Che bello l'anonimato eh?....ti fa sentire coraggioso anche se sei un vigliacco e furbo anche se sei uno stronzo.
Ma vaffa............lo!


Gianni Miccoli

Anonimo ha detto...

Alla festa dell'Unità di Genova è intervenuto in un dibattito il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Fini ha parlato alla festa nazionale del Partito democratico, ovvero l’evento a cui i ministri del Pdl si sono rifiutati di mettere piede dopo che dagli organizzatori è venuta fuori la battuta relativa al mancato invito a Berlusconi “è una festa e non un festino…”.
Per queste parole si sono tutti offesi, lui no.
Il presidente della Camera tiene molto al suo ruolo terzo e nonostante l’indignazione di chi che l’ha issato al vertice di Montecitorio, ha tirato dritto e è andato in mezzo ai compagni che deridono il suo presidente del Consiglio.

Se questo è un uomo........

Adriano Napoli ha detto...

REGOLARIZZAZIONE BADANTI...E´ GIA´ CAOS.

Anche nel nostro salento, dove le badanti sono ormai migliaia, è iniziata la corsa alla regolarizzazione delle badanti e colf , extracomunitarie e clandestine in nero, a condizione che lavorino almeno dal 1° di aprile.

Purtroppo però gli inconvenienti burocratici stanno rendendo questa operazione un incubo per chi è interessato, tanto ovunquie si sentono lamentele e proteste e non solo negli uffici postali.

Occorrerebbe stampare quanto prima un vademecum al fine di spiegare a tutti il modo più veloce e corretto per mettersi in regola, anche perché le notizie ufficiali in merito sono alquanto vaghe e alquanto inesatte.

Seguendo le indicazioni del Governo e dei media, infatti, molti nostri concittadini sono andati presso gli uffici postali a chiedere il modello F24, ma questo stampato con la regolarizzazione delle badanti non c´entra nulla, e i moduli per regolarizzare le badanti non sono disponibili presso nessun ufficio postale, ma possono solo essere scaricati da internet.

Così, nonostante il rapporto della Commissione Telecomunicazioni della Camera, secondo cui il 41,5% degli italiani dichiara che Internet nemmeno sa cosa sia, invece di dotare la Posta degli appositi moduli, si è scelto di complicare il tutto costringendo l´utente all´uso di un computer, una stampante e una connessione internet

Ma anche avendo tutto questo l´operazione resta complicata perché: occorre scaricare il modulo da internet ( sito www.interno.it); poi bisogna cliccare sulla sezione "emersione lavoro irregolare di colf e badanti"; quindi inserire i dati anagrafici della persona da assumere ( compreso "numero di passaporto o altro documento equipollente"); poi quelli del datore di lavoro e infine consegnare tutto in posta o in una banca convenzionata, insieme a 500 euro.

Ma non è tutto: all´atto del pagamento, viene consegnato un codice con il quale nei prossimi giorni (adesso non è ancora possibile) bisognerà tornare a connettersi con il sito del Vicinale, entrare nella sezione "Sportello unico dell´immigrazione", poi cliccare su "Richiesta domande informatizzate" e qui il datore di lavoro dovrà nuovamente lasciare i propri dati e un indirizzo di posta elettronica.
Poi il Ministero invierà a questo indirizzo una mail con una password che servirà ad attivare un programma ad hoc che dovrà necessariamente essere istallato sul computer.
E soltanto a quel momento apparirà la domanda di regolarizzazione che deve essere compilata con i dati fiscali e il codice di pagamento.

Il tutto dovrà essere poi inviato a un diverso indirizzo istituzionale di posta elettronica entro il 30 settembre. E si dovrà aspettare un´altra mail, valida come ricevuta.

Tutta questa burocrazia crediamo sia insostenibile e quindi riteniamo urgente e necessario che la Provincia attivi in tutti i Comuni del salento degli uffici di assistenza appositamente attrezzati al fine di consentire ai nostri anziani la regolarizzare delle loro badanti senza incorrere in errori, sanzioni e spese inutili.

Per non parlare dell´agitazione e dello stress che potrebbe essere fatale per la loro salute.

Anonimo ha detto...

Continua l'opera di arruolamento dei fessi da parte del grassone
signor Pampers che deve garantirsi il diritto di occupare ancora immeritatamente la poltrona che per puro caso gli è stata concessa da chi poi egli stesso ha tradito.

Ma anche per lui la fine è prossima

Anonimo ha detto...

I veri clandestini in Italia sono i leghisti, e il più clandestino è il loro capo l’Umberto detto Bossoli, perché sono fuori dalla storia e dalla cultura delle nostra nazione: l’Italia.

Sono infatti fuori dalla storia e dalla cultura della nostra nazione l’Italia. Sono alieni provenienti dalla Padania, una regione di fantasia, dove hanno riportato in vita la vicenda della Lega Lombarda, schierata con le sue truppe ed il suo Carroccio contro il Barbarossa invasore, l’hanno riverniciata con subcultura celtica e religiosità pagana, con liturgie e riti come quelle delle sacre ampolle prelevate alla sorgente del Dio Po.
Solo analfabeti di origine e di ritorno avrebbero preso per buono questo beverone di medioevo adulterato, reso più piccante con ingredienti di sapore razzista, xenofobo e condito da intolleranza per i diversi, separazione dai poveracci e disgraziati, esasperazione delle tendenze localistiche, settoriali,campanilistiche.
Eppure milioni di italiani hanno creduto alla resurrezione della Lega Lombarda ed alla sua battaglia vittoriosa contro questa volta non il Barbarossa ma la Roma ladrona. Hanno preso per buona una impostura culturale, una operazione di contraffazione storica con le griffes delle imprese lombardo-venete.

Ed ora i frutti di questa cultura di bassa Lega sono sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno siamo sommersi da iniziative e proposte di onorevoli e ministri della Lega, che fanno parte del Governo, che solo in un paese culturalmente e democraticamente alla deriva, com’è attualmente ridotta l’Italia, possono essere scambiate con proposte politiche fatte da uomini di governo: le ronde, gli immigrati alla stregua di delinquenti, le bandiere regionali, il cambio dell’inno nazionale, insegnanti dotti in dialetto,capaci di fare lezioni in dialetto, le squadre di calcio con sulle magliette impressa l’immagine della città di appartenenza, la produzione cinematografica lombardo-veneta, il festival di Sanremo con canzoni in dialetto, canali televisivi ad uso della Lega, e la moda e le miss..

E i nostri parlamentari del sud fanno finta di niente o sono affaccendati in altre faccende.....vero sig. Lisi?

Anonimo ha detto...

Hai ragione amico mio, per colpe dell'inettitudine dei nostri onorevoli incapaci, la Lega si permette ormai di dire e fare tutto.
Siamo ostaggio, assieme agli altri italiani, di un partito regionale che si permette anche di ricattare la Chiesa con la minaccia di far rivedere da questo governo persino il Concordato...!!!

Una minaccia degna del peggior ricattatore: se parli ti faccio fuori.
E tutto questo avviene nel silenzio di Berlusconi e dei nostri onorecvoli , ministri e sottosegretari cattolici.
E' inaccettabile che la Chiesa non possa esprimere il proprio parere su temi caldi come le ronde o le nuove norme in fatto d'immigrazione.
Di questo passo arriverà presto la proposta di questa ( bassa ) Lega di reintrodurre persino il reato d'opinione....
E mentre il Sud e l'Italia sono in balìa di questa gente... l'eterno bambinone pensa ad arruolare soldatini di legno per i suoi giochetti di fine settimana....

Adriano, andiamo via da questo schifo...per favore.

Anonimo ha detto...

Si, meglio essere autonomi e liberi.

La Destra vera in questo Pdl provinciale non ha casa, non ha voce, non ha futuro.

Qui conta solo leccare......

Anonimo ha detto...

Questo Pdl non mi piace.
Hanno dato ruoli a persone che non avrebbero dovuto averne.
Hanno dato incarichi istituzionali altamente remunerati a chi non ha mosso un dito per vincere le elezioni provinciali.
La destra vera di An non ha voce e non ha spazio.
Adriano, andiamo via che qui ci sfruttano solo elettoralmente e quello che ci spetta se lo pappano le signore e i signori di Leccenight.

ddbnews ha detto...

FINI: "NO A POLITICHE XENOFOBE"

(AGI) - Genova, 26 Ago. - La questione dell'immigrazione va affrontata con un approccio non miope perche' diversamente rischia di non portarci da nessuna parte. Inoltre serve "una linea fermissima contro le politiche discriminatorie". E' quanto sostenuto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, rispondendo al direttore di Tg2 Mario Orfeo, nell'ambito della Festa democratica nazionale a Genova. Parlando di immigrazione, Fini ha sottolineato: "Ripugna la coscienza non considerare chi arriva in Italia, regolare o no, una persona. Se si parte dal presupposto che e' una persona, alcune politiche non dovevano essere inserite in un provvedimento legislativo". Fini ha insistito sulla necessita' che "serve una linea fermissima contro le politiche discriminatorie, una politica fermissima di censura verso atteggiamenti xenofobi". Il presidente della Camera ha anche invitato a prestare attenzione pero' a predicare politiche "solo di accoglienza perche' se non ci sono politiche adatte a ricevere gli immigrati si creano spazi per favorire un flusso di consenso verso la Lega".

Anonimo ha detto...

ALLA VIGILIA DELL’UNIFICAZIONE, IL REGNO DELLE DUE SICILIE AVEVA UN’ECONOMIA IN SALUTE… IL PIEMONTE DI CAVOUR ERA INVECE SULL’ORLO DELLA BANCAROTTA… A NAPOLI NON SI PAGAVANO TASSE DI SUCCESSIONE, A TORINO ARRIVAVANO AL 10%

Qualche settimana fa, il Sole 24 ore riportava un’interessante analisi storico-finanziaria dal titolo: “Il debito? nasce con l’Unità d’Italia”, in cui si evidenziava che il debito pubblico nasce col Regno di Sardegna nella sua fase liberale.
In un intervento alla Camera, il 1 luglio 1850, Cavour, non ancora ministro, descrive la penosa situazione finanziaria del regno sardo: “Continuando nella via che abbiamo seguito da due anni, andremo difilati al fallimento e continuando ad aumentare le spese, tra pochissimi anni saremo nell’impossibilità di contrarre nuovi prestiti e di onorare gli antichi”.
Divenuto ministro delle Finanze del governo D’Azeglio e successivamente primo ministro, la situazione non migliora.
Basti pensare che mentre nei 34 anni che vanno dalla caduta di Napoleone al 1848, il Regno di Sardegna accumula 135 milioni di debiti, in soli 12 anni, dal 1848 al 1860, ne totalizza oltre un miliardo.
Ma che accadeva invece al Sud?
Le finanze borboniche al momento della conquista godevano di ottima salute.
L’Archivio economico dell’unificazione italiana documenta come nel quinquennio 1854-1858 a un disavanzo previsto in 18 milioni di ducati, corrispondesse un disavanzo di appena 6 milioni scarsi di ducati, un quarto della somma preventivata.
I bilanci preventivi venivano compilati con grande circospezione.
Il confronto col Regno delle Due Sicilie è perdente per il Piemonte anche sulla politica fiscale: mentre a Napoli, ad es., non si pagavano imposte di successione, in Piemonte la tassa arrivava al 10% nel caso di estranei, al 5% nel caso di fratelli, all’1% in quello dei figli.
Scriveva don Margotti: “Il debito pubblico al Sud è minimo, l’imposta fondiaria è dolcissima, la Sicilia è esente dalla leva militare, dall’imposta sul sale e dal monopolio del tabacco”.
Sarebbe bene ricordarle e ripeterle ogni tanto queste verità, soprattutto a certi sostenitori della tesi del “Meridione di accattoni” e del “Nord salvatore” che non hanno ancora ben chiaro in testa come siano andate realmente le cose....

PS.
Anch'io voto per una Destra di Base libera e indipendente.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Da Roma arrivano buone notizie.

Rinnovati i vertici regionali del Pdl.......rimosso Lisi e al suo posto designato un esponente del gruppo di Giovanardi.

Dio esiste!

Anonimo ha detto...

E chiamale buone notizie! Leggiamo bene la vicenda: Al di là della contentezza per "l'avvicendamento" di Lisi, il punto in questione è un'altro. E' INIZIATA DI FATTO LA PULIZIA ETNICA DEGLI EX AN! Il fatto non riguarda soltanto Lisi, bensì altri ex dirigenti di AN. Vedasi in Calabria, Veneto, Lombardia, Piemonte e Marche. IL FATTO è CHE NEL PDL NON DOVEVAMO MAI ENTRARE||||||||||

Anonimo ha detto...

FINI LEADER....DEL PD?

Lungamente sospirato, arrivò in un pomeriggio d’agosto all’altare della sinistra perduta, la Sposa del Partito Democratico, al secolo Gianfranco Fini.
Due ali di folla che si allargano per far passare il Presidente della Camera con il suo velo invisibile che suscita tra i compagni commossi invisibili lanci di riso. Un tifo caloroso in platea dopo giorni di marcia nuziale su la Repubblica e le sue sorelle, in attesa euforica del Convertito, salutato come antifascista, anticlericale ma soprattutto antiberlusconiano.
Poi la Sposa firma autografi ai compagni e si ferma a parlare con loro, come evita di fare negli incontri con il Popolo della libertà. Articolesse di elogi, attestati di ammirazione e fiumi di paragoni in suo onore con l’Orco feroce Umberto Bossi, con l’Assatanato Silvio Berlusconi, e con i sette nani del suo vecchio partito, i suoi luogotenenti costretti a un’indecorosa difesa del cadavere, la destra buonanima. Loro le bestie, lui la Vergine Rifatta, venuta a Genova, città tremenda per chi viene dal Msi, a miracol mostrare. Un tifo della madonna per la nuova sposa che non ha tradito le premesse, limitandosi a tradire i suoi elettori e il suo passato anche più recente.
Stimolato da Mario Orfeo, nuovo direttore del Tg2, a lui assai caro e non a caso venuto da la Repubblica e da sinistra, Fini ha parlato da prete progressista della legge Bossi-Fini, quel suo omonimo bestiale e razzista di qualche anno fa. Poi ha parlato da laicista progressista del testamento biologico, con implicito disprezzo della pessima accozzaglia cattolico-conservatrice-tradizionalista che fino a pochi anni fa un suo omonimo cercava di rappresentare. Infine ha parlato da leader della sinistra soffusa contro la Lega, Berlusconi e la destra italiana. Con toni misurati, come s’addice al personaggio. Ma a Genova Fini ha perfezionato il suo lungo viaggio da Almirante a ET, l’extraterrestre.

Sono contento che la sinistra abbia finalmente trovato un leader su cui non si divide ma che elogia compatta. È un buon auspicio per le primarie. Fino a ieri ero convinto che Pdl volesse dire semplicemente Partito del Leader, inteso come Berlusconi; e Pd volesse invece dire Partito del, ma non si sapeva di che cosa. Ora finalmente viaggia in Pdf, come Partito di Fini. Sono contento per loro, anche se le posizioni di Fini non sono nemmeno di sinistra, sono neutre come il sapone dei bambini; forse terziste, cerchiobottiste, e approdano nella terra di nessuno. Ma sono contento per la sinistra che ha trovato finalmente un leader con cui condivide l’assenza di idee.

Meno contento sono per la destra, lo dico ormai da turista curioso e disinteressato. Ecco, vorrei chiedervi: chi è il leader della destra oggi in Italia? Non riesco a trovare una risposta. Mi arrampico e deliro: Ratzinger? Calderoli? Arisa? Non so, non mi sovviene nessun leader della destra, nuova, vecchia, surgelata. Intanto, auguri a Fini l’astronauta per il suo lungo viaggio verso Marte. Come i fascisti di una celebre satira di Corrado Guzzanti...

( da un articolo di Marcello Veneziani su Il Giornale )

Anonimo ha detto...

lisi con la pulizia etnica degli ex aennini non c'entra nulla!
Visto che è da oltre due anni che è al pieno servizio di Fitto.
Informati meglio caro anonimo delle 12,26.

Per il resto, hai ragione.

Anonimo ha detto...

Le diverse anime del Pdl Secondo Fini.

"nel Pdl ci potranno e dovranno essere diverse 'anime' in una prospettiva di partito 'plurale'. Ma esse dovranno muoversi in una logica diversa rispetto al passato. Non seguendo la cultura della 'coalizione', bensì quella della sintesi".

massimocuppone ha detto...

Destra di Base sul futuro del PdL: "No al club Fitto - Mantovano"

Lecce (Salento) - “Criteri di scelta non politici” così Adriano Napoli, presidente dei Circoli Destra di Base e delegato del Pdl punta il dito contro le scelte del PdL locale sulla distribuzione delle cariche in Provincia. E avverte “la mancanza di dialogo e coesione favorisce la perdita di consensi alle prossime regionali”.


Dal sito PaeseNuovo.it
(articolo di di Ilaria Pellegrino)

- Una fetta di destra, quella rappresentata da Adriano Napoli, che non riesce a riconoscersi in quello che è diventato il PdL, lo denuncia lo stesso Presidente dei circoli di Destra di Base che, nonostante esclude lacerazioni e crociate interne al partito, rimarca l'assenza di dialogo nel Popolo delle Libertà locale: “Non ci sono momenti d'incontro per discutere le problematiche, non c'è dibattito né attenzione verso l'elettorato, nemmeno i valori del partito vengono rispettati. Ma queste, purtroppo, sono questioni ben note. È passato un anno dal congresso di scioglimento che ha portato alla fusione nel Pdl, ma ci si è accordati solo a livello verticistico, lasciando tutto il resto in un limbo”.

Le conseguenze, come ha spiegato lo stesso Napoli, sono la mancanza di partecipazione dal basso, un elettorato ormai reso apatico dalla carenza di rappresentanza. E proprio sulla rappresentanza il dirigente, senza puntare il dito contro nessuno in particolare, lamenta le scelte fatte dalla Provincia al momento dell'assegnazione delle cariche “effettuata secondo criteri personali e non politici. Chi ha ricevuto quattromila voti non ha avuto riconoscimenti, chi invece non si è nemmeno confrontato con gli elettori ha avuto una poltrona. In pratica si dividono i lavori fra amici e parenti”. Favoritismi nel PdL provinciale, assegnazioni di posti di lavoro su basi personalistiche e non di merito, in pratica quello che in campagna elettorale, il presidente Gabellone e i suoi 'angeli custodi' hanno usato per attaccare la controparte. E a proposito di elezioni, Napoli ricorda che a giugno la destra è riuscita a vincere per un soffio “la nostra fortuna è stata la decisione di Adriana Poli Bortone di non schierarsi apertamente con Loredana Capone. Ma questa vittoria non è stata presa dal centrodestra come input per migliorarsi. Avvertiamo il rischio che il PdL stia diventando una squadra che volge lo sguardo solo a due, tre persone e a noi questo non interessa, anche perchè in questo modo e con tutti i problemi di cui ho già parlato, rischiamo di perdere le prossime elezioni regionali, quando invece dovremmo prepararci e rafforzarci”.

“Il mio però, lo ribadisco, vuole essere un attacco forte ma costruttivo, perchè ci teniamo a questo progetto, cerchiamo solo di svegliare le coscienze e creare dei momenti di confronto politico. Se dobbiamo avere un ruolo all'interno del partito deve essere un ruolo attivo, ma un club Fitto – Mantovano non va bene”. Destra di Base sta preparando un documento programmatico che verrà presentato a breve proprio a Raffaele Fitto e Alfredo Mantovano.

“È ormai improcrastinabile che tutti coloro che come noi hanno donato la propria voglia di fare alla destra italiana, si riuniscano, si riorganizzino e facciano ripartire al più presto il cammino della destra vera all'interno del PdL. È indispensabile preparare una nuova, consapevole e attrezzata classe dirigente per il partito, più adatta e capace di affrontare e vincere le sfide che lo attendono”.



Bravo Adriano!

Anonimo ha detto...

Se davvero Lisi è stato esautorato dal ruolo che aveva tanto implorato di avere e che non è servito che a lui...sono davvero felice.

Anonimo ha detto...

Anche io.
E' stata una vergogna!

Anonimo ha detto...

SU FACEBOOK UNA PAGINA CURATA DA “LEGA NORD MIRANO” E' PRESENTATA DA UN MANIFESTO CHE INVITA ALLA TORTURA DEI CLANDESTINI.
ORA VEDIAMO SE QUALCUNO PROCEDE A IDENTIFICARLI O SE LA LEGGE IN ITALIA E’ UGUALE PER TUTTI

“Immigrati clandestini: torturali! E’ legittima difesa”.
Lo sostiene una pagina Facebook chiamata “Lega Nord Mirano” a cui sono legati da amicizia 433 persone.
Il sito è attivo da tempo e fa riferimento a una sezione della Lega che in effetti esiste, quella di Mirano, in provincia di Venezia.
Il manifesto che ho citato ne fa da richiamo e pagina ufficiale, facendo esso da “documento di presentazione”.
Qua credo che non stiamo parlando solo di razzismo ma pare evidente l'istigazione all’odio razziale da parte degli autori che dovrebbero essere identificati e denunciati.

Uno dei parlamentari del sud, ex presidente provinciale di An qualche mese fa ha sporto querela contro gli amministratori del nostro blog perchè non avevano rimosso le frasi a lui dirette conteneti parole come " ignorante,incompetente e bamboccione"?
E per questo ha scomodato anche la Digos....

Bene,da una persona così attenta e permalosa che abitualmente legge i nostri commenti ora mi aspetto che si rechi alla Magistratura e presenti un altra querela nei confronti degli amministratori del sito padano sopracitato.

Altrimenti si vada a dimettere....
Altrimenti invito tutti i lettori di questo blog, militanti e non della destra del Pdl a fischiarlo o snobbarlo pubblicamente in ogni occasione.

In ogni caso sono curioso di vedere se la magistratura interverrà in questa occasione per ribadire che la legge in Italia è ancora uguale per tutti stabilendo precise responsabilità.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

seeeeeeeeeeeeeee
se dimette..........
e poi comu face?
ahahahahhhhhhhhh
ma sai quantu busca moi?
ahahahahhhhhhhhhhhh
se dimette..........
aahahahhhhhhhhhh
propriu mo' ca sta face lu gruppu "TENGU FAMIGLIA"??????aaaahhaaaaahhhhhhhhaaahahahahahhhh
Rolandu, spetta e spera, na.....!!!

Anonimo ha detto...

concordo

Anonimo ha detto...

Appello urgente:
qualcuno ha un posto di manager ben retribuito e privo di responsabilità per il cognato del piagnone pisciacchione?

Anonimo ha detto...

Capoposteggiatore al Guendalina....va bene?

Anonimo ha detto...

ANCORA PER POCHI GIORNI E' LIBERO UN POSTO COME VENDITORE
AMBULANTE DI COCCO FRESCO
A TORRE INSERRAGLIO.

INTERESSA??????

Anonimo ha detto...

UN CONSIGLIO:
DOMANI COMPRATE IL QUOTIDIANO DI LECCE

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti dalla Svizzera.

Giacomo Calogiuri

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo du Destra di Base di oggi su Lecceprima.it e lo trovo completamente condivisibile.
Io alla vostra conferenza ci sarò certamente.
Andate avanti così.


Antonella Latino

ddb ha detto...

Buon fine settimana a tutti!

Rob.Antonucci ha detto...

E bravo Adriano, grande articolo oggi sul quotidiano di Lecce.
A ottobre a Lecce ci sarò.

Anonimo ha detto...

bravi amici democristiani ...

Anonimo ha detto...

non condivido solo una cosa del tuo articolo di oggi, caro Adriano, e ciè il fatto che ti ostini a voler restare nel pdl.
Perchè lavorare a gratis per chi non ti apprezza nemmeno un po'?

Anonimo ha detto...

NO PDL....
SI PER FATTI NOSTRI

I NOSTRI VOTI NON DOVRANNO MAI PIU' ESSERE USATI PER GARANTIRE LA PAGNOTTA ALLE CONCUBINE

Anonimo ha detto...

CRITICHE A FINI: DIVENTA DI SINISTRA TUTTO QUELLO CHE NON PIACE A UNA MINORANZA DI DESTRA...
QUALSIASI ERRORE FACCIA BERLUSCONI LA STAMPA DI CENTRODESTRA LO GIUDICA UN SUCCESSO… SE FINI INVECE DICE QUELLO CHE PENSA IL 70% DEGLI ELETTORI, DIVENTA UN “TRADITORE” CHE SI SPOSTA A SINISTRA… GIUSTE O SBAGLIATE CHE SIANO LE SUE SCELTE, ALMENO FINI PARLA DI POLITICA

Non pensavo che un giorno dovessi proprio io difendere il diritto di Fini a “fare politica”, visto che mai in passato sono stato un suo sostenitore e tanto meno estimatore.
Sgombero il campo pertanto da ogni pregiudiziale, il personaggio non mi è mai piaciuto caratterialmente, culturalmente e politicamente, ma i suoi ultimi “riposizionamenti” meritano certamente un’analisi politica.
Anche perché i suoi ex amici che ora vestono la livrea ad Arcore e sputano sentenze in Tv, portavoci solo di stessi, ci stanno bloccando veramente lo stomaco.
Vedere personaggi che hanno passato la vita a stendergli il tappeto prima che suo passaggio e ora criticarlo come il peggior nemico, la dice lunga sullo squallore che sta attraversando il Pdl, dove onestà, coerenza e gratitudine non hanno più patria.
Una classe dirigente che ha accettato tutte le decisioni di Gianfri, senza mai battere ciglio, nel timore di perdere una poltrona, ora improvvisamente legge le veline di palazzo e ogni sera ci “indica la via maestra” di un Governo pasticcione che non ne azzecca una.
E chi critica cos’è? Uno di sinistra, ovvio.
Fini di sinistra?
Molte delle posizioni attribuite a Fini come “di sinistra” in realtà sono patrimonio della destra occidentale da diverso tempo ( vedi altri riferimenti europei, tipo Sarkozy).
Chi rappresenta l’elettorato di centrodestra? Fini o i berluscones ex di An?
Sul testamento biologico lo sapete che il 70,9% degli elettori del Pdl la pensa come Fini? Ovvero che vogliono stabilire loro ( quando sono in vita ancora lucidi) i trattamenti sanitari che gli siano un domani praticati quando non fossero più in sé?
E così su altri temi. Non è che le opinioni di Fini sono di sinistra e quelle di Gasparri e Quagliarella sono di destra.
Semplicemente quelle del primo sono condivise dalla maggioranza degli italiani (destra compresa), quelle dei secondi a una minoranza. Giuste o sbagliate che siano.
Come pure le prese di posizione di Fini sul pericolo razzista sono semmai anticipatrici di una linea politica che ci sta portando a perdere consensi.
E se il Presidente della Camera esprime riserve sul reato di clandestinità che qualsiasi giurista al mondo casserebbe come ridicolo e patetico, oltre che illegale ( si punisce uno non perché ha commesso un reato, ma solo perché sta in Italia ), deve forse subire “lezioni di etica” da quattro cialtroni che avrebbero senza di lui trascorso la propria vita con le pezze al culo?
E poi basta con un partito caserma, dove ogni dibattito è vietato e tutto si decide a Palazzo Grazioli, tra una sfilata di dame in nero e una sonata di Apicella.
Imparate a discutere, a essere fieri delle proprie idee contrapposte, altro che chinare sempre il capo per avere la mancetta. Gli italiani vogliono politica vera, vedere volare alto, vogliono dire la loro.
Ben vengano le “cose di sinistra” che direbbe Fini: almeno dice qualcosa di sensato e ogni tanto anche di destra vera e sociale, non quella dei capitalisti che fanno marchette con la sinistra italiana da una vita.

Ho letto l'articolo sul quotidiano di ieri e mi è piaciuto molto. Bravo Adriano.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Fini si sta dimostrando STATISTA vero, ricoprendo in maniera impeccabile l'alto ruolo Istituzionale che gli è stato affidato. Soltanto la pochezza culturale e politica di chi attualmente dirige il PDL, può trovare da ridire qualcosa, ma tantè. Quando si è servitori sciocchi del RICCO PADRONE, ci si trova più a condividere le SCEMENZE OTTUSE dei LEGHISTI, che non ha confrontarsi su VALORI, IDEALI, TEMI ETICI, CULTURA, insomma, tutto quello che è indispensabile al progresso civile di un popolo. Non lamentiamoci poi, se il nostro operato ( anche se in buonissima fede ) contribuisce a determinare lo sfacelo attuale. Questa classe dirigente va trattata a " pesci in faccia " e non riverita ed ossequiata, perchè è totalmente priva di cultura e di senso dello Stato! Basta che vadano bene gli affari loro, e tutto è a posto. Poi che la gente perda il lavoro, o che è costretta ad arrampicarsi sugli specchi per sopravvivere, a loro non gliene frega niente! Ieri si nominò Senatore il Cavallo, oggi Vice Presidente alla Provincia di Lecce la Manca...Questi sono i valori di DESTRA? Per favore......

Anonimo ha detto...

PENSATE A GASPARRI E A MATTEOLI, POI A CAPEZZONE E A BONAIUTI, ALLA GELMINI E ALLA CARFAGNA, COTA E BRICOLO e viene da dire: MA QUESTI CI GOVERNANO!? POI BOCCHINO.... ED IL MITICO...INEGUAGLIABILE...INSUPERABILE...INDESCRIVIBILE.....ROBERTO CALDEROLI, odontotecnico da Bergamo. ALE' ALE' ALE' ed io inizio a pensare che Prodi non era il peggio.

Anonimo ha detto...

Adriano, ha perfettamente ragione l'amico di prima.
Prendiamo noi la bandiera dell'orgoglio di destra nel centrodestra, senza se e senza ma.

Io alla assemblea programmatica di ottobre proporrò di uscire dal questo pdl pieno di nai e ballerine ( politicamente parlando )poco salubre per noi e per ogni valore fondante della destra.


Giancarlo D.

Anonimo ha detto...

VERSO LA FONDAZIONE ALLEANZA NAZIONALE

Il Comitato dei Garanti di Alleanza Nazionale, secondo quanto disposto dall’articolo 18 delle deliberazioni congressuali, stabilisce che la partecipazione alla costituenda fondazione Alleanza Nazionale da parte di coloro che all’apertura del Congresso del 21-22 Marzo 2009 risultavano iscritti ad Alleanza Nazionale debba essere fatta esclusivamente in forma scritta, entro e non oltre il termine perentorio del 21 luglio 2009, producendo la seguente documentazione:

Documentazione necessaria per la conferma iscrizione

•Modulo di richiesta di adesione debitamente compilato in maniera leggibile

•una copia di un documento di riconoscimento

•copia di bonifico bancario attestante il versamento di Euro 300,00 (trecento) da eseguirsi in favore di AN (codice IBAN IT98X0101003201100000012374 con la causale “conferma iscrizione 2009/2011”)


NB. Non saranno prese in considerazione richieste di adesione giunte dopo il 21 luglio 2009 oppure che siano lacunose nei dati o mancanti di uno o alcuni dei documenti sopra riportati.

--------------

Ecco cosa siamo diventati: una fondazione d'elite.

Grazie Fini!

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DI CHI CI GOVERNA. L'amico anonimo di prima ha dimenticato alcune perle, ossia: MICCICHE' al CIPE, ROTONDI, BRUNETTA, RONCHI, BOSSI, MELONI E BRAMBILLA dalle cosce lunghe. Se poi guardiamo agli Affari Esteri, chi troviamo oltre all'imbalsamato FRATTINI? Troviamo, udite udite, STEFANIA CRAXI e l'immortale e redivivo ENZO SCOTTI, residuato politico DC condannato alla galera e successivamente ai servizi sociali. DISAGIO PER STARE ASSIEME A TIPI SIMILI, NE PROVI O NO CARO ALFREDO MANTICA? Poi la Manca è poca cosa, cari amici, perchè non vedete dove il brontosauro COSSIGA ha piazzato il figlio? Ebbene, sottosegretario alla Giustizia con ALFANO siculo di razza buona...

Anonimo ha detto...

PER L'AMICO ANONIMO, ATTENZIONE, CHE COSSIGA HA PIAZZATO IL FIGLIO ALLA DIFESA CON LA RUSSA NON ALLA GIUSTIZIA. POI IO, AVEVO LANCIATO DEGLI SPUNTI DI RIFLESSIONE, DI COME FUNZIONA IL MONDO, NON INTENDENDO FARE LA LISTA COMPLETA DEI PERSONAGGI FAMOSI PERCHE' AMICI DI...O FAMOSI PERCHE' SONO PERSONE SBAGLIATE AL POSTO GIUSTO! ALTRIMENTI BISOGNA ASSOLUTAMENTE AGGIUNGERE ZAIA - BUONFIGLIO - PRESTIGIACOMO - CASTELLI - GIUSEPPE PIZZA - BONDI E VIVAIDDIO MENO MALE CHE STAVA CON STORACE, ALTRIMENTI CI SAREMMO TROVATA PURE LA SANTANCHE'.

Anonimo ha detto...

Siamo finiti in mano ai bergamaschi di m..., Borghezio, Calderoli, Feltri. FINI E' RESPONSABILE IN TUTTO CIO'! Dovè la DESTRA? Perchè AN doveva liquefarsi nel pentolone pieno di democristiani, arrivisti, qualunquisti, smidollati incapaci, parassiti e concubine? VIA VIA VIA

Anonimo ha detto...

300 EURO per la FONDAZIONE di AN. Ma vada via il cul . La fucilazione ci sarebbe stata in altri tempi, altrochè la vendita diretta al mercante di Arcore. Ma avremo la pazienza di aspettare. Perchè i nani, le ballerine, le veline, le minorenni, i menestrelli, gli yesman i mafiosi, quanto prima si inabisseranno assieme al pifferaio magico.

Anonimo ha detto...

Vittorio Feltri detto Brighella e la menzogna su Boffo. Il direttore di AV osa criticare con molta prudenza lo stile di vita di Berlusconi e si ritrova nella lista dei cattivi. Dirige un giornale cattolico e non può permettersi di censurare l'Egoarca. Deve avere una lezione. Ci pensa...lui? Ci pensa Brighella antica maschera della commedia dell'Arte che nasce nella Bergamo alta. Attaccabrighe, briccone, bugiardo. Brighella vieve da briga, intrigo: "se il padrone promette di ricompensarlo bene, dirige gli imbrogli compiuti in scena". Il potere che ci governa immaginache i giornalisti debbano tutti trasformarsi in Brighella. Un Brighella in giro già c'è. Dirige il Giornale di Berlusconi. Si mette al lavoro e cucina l'aggressione punitiva per il dissidente. Il direttore del Giornale di Berlusconi presenta ai lettori come una "nota informativa" una velina completamente falsa come dimostrato dal Tribunale di Terni. Questa velina diventa, nell'imbroglio di Brighella, un documento che gli consente di scrivere, lasciando credere al lettore di star leggendo un atto giudiziario: "Il Boffo è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconcie e offensive e di pedinamenti volti ad intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il quale Boffo noto omosessuale attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione". DISINFORMAZIONE E FALSO INDISCUTIBILE. La disinformazione, metodo maestro della RUSSIA SOVIETICA, contrariamente alla menzogna contiene una parte di verità (anche in questo caso: Boffo ha accettato una condanna per molestie), ma questa viene deliberatamente manipolata co abilità. A Brighella nulla importa delle molestie. Vuole gridare al momdo: il direttore della Conferenza Episcopale è un frocio! Questo METODO SOVIETICO non ci appartiene!!! BRIGHELLA FELTRI TU APPARTIENI A COLORO CHE SEMPRE ABBIAMO COMBATTUTO: I LACCHE' VIGLIACCHI CODARDI E BUGIARDI CHE HANNO DISONORATO I VERI UOMINI DI DESTRA.

Anonimo ha detto...

Anche chi distorce la verita A PROPRIO USO E CONSUMO E INFANGA STRUMENTALMENTE LE PERSONE PERBENE
DISONORANO LA DESTRA......!!!!!

Anonimo ha detto...

già....non si può chiamare ladro nessuno se chi lo fa ...è un ladro anche lui....!!!!!!

Anonimo ha detto...

COMPARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALL’UTILE: COME MAI SE NE PARLA SOLO QUANDO CI SONO PERDITE?

LA PROPOSTA DI TREMONTI DI DIVIDERE IN DUE IL SALARIO, UNA PARTE FISSA E UNA LEGATA AGLI UTILI DELL’AZIENDA, E’ IMPRATICABILE… IN GERMANIA E’ LEGATA ALLA GESTIONE DELL’IMPRESA ED HA SENSO… IN ITALIA LE AZIENDE UFFICIALMENTE NON HANNO QUASI MAI UTILI… MEGLIO LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO

Al Meeting di Comunione e Liberazione, il ministro Tremonti ha estratto una nuova-vecchia idea dal cilindro: la compartecipazione dei lavoratori all’utile dell’impresa, un sistema, a suo dire, per uscire dalla crisi. ,
Ha parlato in termini generali di “concretizzare lo stare insieme nella stessa azienda”, in termini in verità un po’ vaghi.
La prima osservazione che balza agli occhi è che è alquanto singolare che si parli di compartecipazione agli utili, quando questi sono praticamente inesistenti, a causa della crisi economica internazionale che tutto lascia pensare avrà riflessi anche nei prossimi anni.
La proposta rischia di diventare più una compartecipazione alle perdite che agli utili, tanto per capirci.
In pratica il lavoratore avrebbe il salario diviso in due parti: una fissa e una dipendente dal livello dell’utile, che quando l’utile non c’è si azzera.
Poiché il lavoratore ha però il brutto vizio di mangiare tutti i giorni e non solo 15 giorni al mese, la proposta avrebbe senso se si aumentasse la parte fissa per garantire la tenuta del livello salariale, quando la mancanza di utile azzerasse la parte variabile.
Le imprese non sarebbero certo interessate ad aumentare la parte fissa e il lavoratore a rischiare di guadagnare meno.
I sindacati dei lavoratori non accetteranno mai una compartecipazione, a meno che non venga loro concesso di partecipare direttamente alla gestione delle imprese.
Ma Tremonti ha escluso schemi tipici della Germania, dove i sindacati hanno voce in capitolo sulla gestione delle aziende.
Se poi tutti volessero il più possibile, si correrebbe il rischio di mantenere troppo bassa la quota degli utili da reinvestire.
Ci sono poi obiezioni pratiche: la maggior parte delle imprese italiane non registra utili, per motivi fiscali, quindi cosa verrebbe ripartito?
In secondo luogo l’utile è una variabile facilmente manipolabile dall’imprenditore con scelte sia formali che sostanziali, quindi sarebbe necessaria una partecipazione alla gestione.
Altra obiezione: se una parte degli utili viene distribuita ai lavoratori, chi rinuncia a quei soldi? Gli attuali soci, i piccoli azionisti?
Una strada impercorribile come vedete nei fatti, senza il coinvolgimento nella gestione aziendale. Meglio potenziare la contrattazione di secondo livello che significa una maggiore variabilità del salario tra settori, aziende e territori.
Moltissime aziende peraltro già ora concedono dei premi, incentivi e bonus legati al loro andamento.
In verità Tremonti fino ad oggi non ha operato liberalizzazioni, non sta tagliando la spesa pubblica, soprattutto non sta operando riforme e non sta riducendo le tasse, anzi ha annunciato che non lo farà fino alla fine della legislatura.
Tutte apparenti contraddizioni con il programma elettorale del centrodestra ma che, in tempi di emergenza, gli consentono di tenere le bocce ferme.
Forse anche per questo certe proposte finiscono per sembrare più provocazioni di una giornata che un piano programmatico da mettere presto in atto.
E l’idea sollevata della compartecipazione serve forse anche a questo. Dimostrare vitalità in una fase di apatia e di fermo economico


Rolando R.

Anonimo ha detto...

ROMA (1 settembre) - Due ex assessori della prima giunta regionale pugliese guidata da Nichi Vendola (che ha subito un rimpasto all'inizio del luglio scorso) sono coinvolti in una nuova indagine della procura di Bari su sesso, affari e politica. I nomi dei due politici non sono al momento iscritti nel registro degli indagati, anche perché sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Guardia di finanza. Ai due politici - che sono stati intercettati - gli investigatori sono arrivati mentre indagavano sull'esistenza di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso a cui avrebbero preso parte sei indagati: dirigenti e funzionari dell'assessorato regionale alla sanità e imprenditori.

Anonimo ha detto...

Ad Alfredo Mantovano il “Premio Oriana Fallaci 2009”

" All'onorevole Alfredo Mantovano, per il suo appassionato apporto politico ai principi fondativi della nostra società e democrazia. Per il ruolo politico ricoperto con grande fermezza e insieme grande sensibilità umana."

Questa la motivazione per cui nella serata di ieri il Sottosegretario all’Interno con delega alla p.s., Alfredo Mantovano, è stato insignito a Mirabello (FE) del “Premio Oriana Fallaci 2009” da Armando Manocchia, Presidente dell’Associazione “Una Via per Oriana” che si batte affinché ogni comune d’Italia dedichi una via alla giornalista toscana.

Anonimo ha detto...

IN 14 REGIONI SU 20, IL GRUPPO UNICO DEL PDL NON C’E’ ANCORA
A SEI MESI DALLA “FUSIONE A FREDDO”, SOLO IN UNA REGIONE SU TRE IL PDL E’ DIVENUTO REALTA’ CON UN UNICO GRUPPO IN CONSIGLIO… NEGLI ALTRI FORZA ITALIA E AN MARCIANO ANCORA DIVISI: LOTTE INTESTINE E DOPPIO RIMBORSO ALL’ORIGINE DEL RITARDO

Forza Italia e Alleanza nazionale non sono poi un così vago ricordo: in ben 14 regioni su 20, infatti, a distanza di sei mesi dai rispettivi congressi di scioglimento e dalla successiva “fusione a freddo” tra lacrime (poche) e tripudi (anch’essi scarsi), il “gruppo unico” è ancora un fantasma del castello.
In due terzi delle regioni, berluscones ed ex missini viaggiano separati, nonostante gli imput dall’alto, con relativi gruppi consiliari, segreterie e portaborse.
Solo in sei regioni la fusione è stata fatta: Valle d’Aosta, Trentino, Friuli, Abruzzo, Sardegna e Sicilia.
Quali sono i motivi per i quali invece sopravvivono i vecchi raggruppamenti?
Sono ragioni sia politiche che economiche.
Avere due gruppi consente la possibilità di raddoppiare gli interventi in aula, una maggiore possibilità di essere ascoltati e ripresi sui media, contando su due distinte casse di risonanza. Soprattutto però due gruppi consiliari vogliono dire due rimborsi elettorali e la possibilità di gustare fette di torta più ampie di quella che toccherebbe a un solo gruppo unico.
Esiste poi un’altra ragione, squisitamente politica: la volontà in larga maggioranza di restare separati, perché separate sono spesso sul territorio le storie, le clientele, i luoghi e i rapporti tra le due anime.
Realizzare l’unione localmente dove tensioni, gelosie, ambizioni, lottizzazioni e visione della politica sono difformi spesso è quasi impossibile, forma a parte.
Non dimenticando che il famoso rapporto 7 a 3, come quota e peso di rappresentanza, in occasione delle prossime elezioni regionali, crea già tensioni non da poco: troppo diverse le realtà locali da quelle nazionali.
Si paga, anche se l’essere al Governo per ora tempera le difficoltà, una fusione a freddo, voluta dai leader, ma assolutamente sentita estranea dalla base e dalle dirigenze locali.
Finché le cose vanno bene, non emergeranno contrasti troppo evidenti: ma le unioni si dimostrano salde nei periodi di difficoltà e allora per il Pdl non saranno certo più rose e fiori.

Rolando R.

notedelgirono ha detto...

(AGI)

Per il presidente della Camera Gianfranco Fini nella politica in Italia c'e' "il rischio del totale imbarbarimento". E' uno dei passaggi centrali del discorso-intervista di Fini alla Festa del Tricolore di Mirabello (Ferrara), giunta alla sua 28esima edizione, e da due anni non piu' di An ma del Pdl. Per il presidente della Camera "da qualche tempo in Italia non si polemizza tra portatori di idee: si cerca non di demolire l'idea, ma colui che quella idea ce l'ha. Si va - ha detto ancora - al killeraggio delle persone". Questa, per Fini, "e' la fine non della politica con la 'p' maiuscola, ma della divisione in base alle idee. Dico a tutti - ha proseguito - fermiamoci, fermatevi, perche' se si continua a vedere quello che abbiamo visto negli ultimi due mesi, si sa dove si e' cominciato e non si sa dove si va a finire, anche nella credibilita' europea".

Poi ha commentato la proposta di Tremonti sulla partecipazione agli utili dei lavoratori definendola: "proposta profondamente innovativa è quella di legare salari a parte degli utili aziendali, cosa cara anche ad Almirante, sulla quale la Cgil non ha detto subito di no".

Inoltre Fini ha risposto a quello che ha definito "il gioco dell'estate" che lo vuole vedere in qualche modo portatore di valori e idee che piacciono al popolo della sinistra, come quelle legate al dibattito sul fine vita: "L'idea di una destra che non ha dubbi, che non ragiona, che non ha sensibilita', legata a certezze granitiche del passato, e' una destra di cui ha bisogno soprattutto la sinistra". "Al centro dell'azione politica - ha spiegato - ci deve essere la dignita' della persona umana".

Anonimo ha detto...

MI VERGOGNO PER V.FELTRI

Anonimo ha detto...

brighella docet.....

Anonimo ha detto...

Ma che fine hanno fatto Roberto Tundo, Stamera e company?

Anonimo ha detto...

Il livello politico e giornalistico è basso, anzi bassissimo. BB ( BRIGHELLA BERGAMASCO ), è un lestofante con i fiocchi, ma credo che abbia costruito un boomerang molto pericoloso, non tanto per lui, ma per BERLUSCONI.

Anonimo ha detto...

FELTRI, BELPIETRO E FEDE. ALTRO CHE COMPAGNIA DELLE OPERE. QUESTI SONO I BRAVI DI DON RODRIGO.

Anonimo ha detto...

Anche da noi in piccolissimo, opera giornalai tipo il teleramino con gli occhialini mimmo...

Anonimo ha detto...

Mimino Carullino?

Anonimo ha detto...

Certo, non si era mai visto tanto arrivismo, come in questi ultimi tempi. Tutti all'assalto della diligenza: LAVATIVI, SCANSAFATICHE, PORTASPESA, DAME E CORTIGIANE!!! ALE' HOP CHE ALLA PROVINCIA SI MANGIA. POI EVENTUALMENTE VEDIAMO SE SI MANGIA ALLA REGIONE. ALE' HOP HOP

Anonimo ha detto...

SVEGLIA ADRIANO!

Anonimo ha detto...

IL KILLERAGGIO ABBATTE BOFFO,
BERLUSCONI QUERELA TUTTI MA NON LA D'ADDARIO…

Ieri sono arrivate le sofferte dimissioni del direttore dell’Avvenire, Boffo: quale reato avesse commesso, nessuno degli italiani lo ha capito, ma non ha importanza.
Il killer appostato sui tetti l’ha impallinato, così la stampa cattolica impara a essere cattolica e a difendere l’etica comportamentale. Ormai in politica è ammesso tutto e l’informazione è alla guerra per bande di gruppi editoriali.
All’inizio Boffo era stato presentato come un molestatore omosessuale di mogli per concupire mariti, con condanna relativa patteggiata.
Alla fine rimane un patteggiamento, lo scopo sessuale non esiste, l’omosessuale non è nota ( e poi sarebbero affari suoi), il marito diventa fidanzato, persino il reato incerto.
Ma la politica italiana da giorni parla solo di questo. Un colpo e fuori un altro, innocente o colpevole che fosse.
“Sputtanalandia” ha scritto un altro capitolo.
Fini invita a farla finita col killeraggio, ma dubitiamo che la sua esortazione abbia seguito. Berlusconi sta facendo di tutto, salvo la cosa che avrebbe dovuto (se avesse potuto) fare: querelare la D’Addario.
Invece querela quelli che riportano le tesi della escort. Ma che strano Paese…
Perché non querela anche Veronica Lario allora, visto che ha detto le stesse cose?

Se si voleva far resuscitare la sinistra, il governo non poteva fare di meglio.

Rolando R.

mistral ha detto...

L’imbarbarimento della politica è ormai sotto gli occhi di tutti. Sesso, corruzione, denigrazione, insulti, calunnie, querele sono ormai all’ordine del giorno.

E' assurdo che per colpa di questa misera classe politica che ci rappresenta che pensa solo ai propri interesi, noi, la base, dobbiamo mobilitarci così tanto per per difendere un “credo” politico privo ormai di ogni serio principio democratico e morale.
Anche sui vari blog politic leggiamo ormai solo insulti fra sostenitori di opposte fazioni.

Invito tutti a fare una riflessione con l'appello generale a tutti gli addetti ai lavori che fanno politica di non dare il fianco a questo sporco gioco di imbarbarimento del confronto politico che non fa bene a nessuno.

E' chiaro che è giunto oramai il tempo di provvedere seriamente a sostituire l'attuale classe politica , sia del pdl chee del centrosinistra che ormai sa solo dare tristi e oscene rappresentazioni di se stessa in ogni occasione.

Serve rappresentanza onesta, pulita, determinata.

Noi di Destra di Base nel pdl o fuori dal pdl dobbiamo comunque fare quanto prima il salto di qualità e assumenrci l'onere e l'onore di dare corpo e voce ai tanti elettori perbene del pdl e non solo di destra che ormai provano solo ribrezzo e disprezzo per chi oggi ci rappresenta.

Bene la conferenza programmatica, ma che sia una conferenza di contenuti e di decisioni serie.

E' l'ultima speranza che abbiamo di dare un senso alla nostra azione politica.

Anonimo ha detto...

BRAVO ROLANDO R. HAI FOTOGRAFATO APPIENO LA SITUAZIONE. BERLUSCONI QUERELA TUTTI, TRANNE LA D'ADDARIO E TRANNE TARANTINI. L'UOMO DI ARCORE DOPO GELLI, E' IL MALE ASSOLUTO CHE SVILISCE QUESTA NAZIONE! NELL'IMMEDIATO BISOGNA PRENDERE LE DISTANZE DA QUESTA MELMA FETENTE!

franco g. ha detto...

Un'Italia da operetta, o meglio, da opera tragica. Io, non mi sento assolutamente, rappresentato dal signor Berlusconi. Sono ormai mesi e mesi, che le sue vicende personali distraggono tutti noi dalla realtà. E' in atto una crisi economica devastante. I cassintegrati aumentano quotidianamente, come coloro che perdono il posto di lavoro senza avere nessun tipo di ammortizzatore sociale. Tutto va a rotoli. Vedasi: FFSS ( treni sporchi e con le zecche, in perenne ritardo sull'orario di marcia - ALITALIA ( UNA TRAGEDIA ) - Gli inutili proclami a vuoto di Brunetta - LO SCHIFO DELLA LEGA NORD, DI CHI LA RAPPRESENTA, E DEI SUOI "MINISTRI" - L'aumento delle azioni malavitose - IL RAZZISMO DIVENTATO UNA MODA NON SOLO CONTRO GLI IMMIGRATI MA SOPRATTUTTO CONTRO I MERIDIONALI etc. etc. E BASTAAAAAAAAAA, signor Berlusconi, hai rotto con le tue chiacchiere e le tue manfrine. Noi vogliamo la NOSTRA ITALIA, governata con senso di MISURA e MODERAZIONE e con senso DELLE ISTITUZIONI E DELLO STATO. Vogliamo gli Italiani coesi ha lottare con meritocrazia per un FUTURO MIGLIORE! Crediamo che SOLIDARIETA' E SOCIALITA' si possano e si devono CONIUGARE! Riteniamo che la Politica con la P maiuscola non sia lotta tra bande o lotta tra tifosi ultrà! La PDL, cvome giustamente ha rilevato Fini, non può essere ridotta ad una caserma con un sergente che comanda! Deve essere PLURALE E PARTECIPATIVA! Altrimenti non ha ragione d'esistere. A meno chè, non sia solo uno strumento NELLE TUE MANI per portare in EUROPA le veline e le soubrette, in Italia le escort e tutto il reame da circolo BARNUM che ti è vicino. Noi veniamo da un altra storia: aspra, dura, combattuta ma leale sia con gli avversari politici che con chi ci sta vicino. TI SUBIAMO E NON TI COMPRENDIAMO. Ma con tutto il rispetto e la lealtà possibile, ti diciamo che ti devi FARE DA PARTE!! OCCORRE UN CONGRESSO VERO, NON QUOTE E TESSERE FASULLE. OCCORRE UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE, NON FIGLI DI PAPA' E CONCUBINE. ALTRIMENTI CIAO PDL. LA STORIA DARA' RAGIONE A NOI!

Anonimo ha detto...

Stiamo ai fatti per favore e poi giudichiamo.

2 anni di governo Prodi in Italia hanno provocato guai e danni a non finire. Se il suo portavoce SIRCANA veniva fotografato per strada (NON a casa sua) mentre adescava viados Repubblica ed annozero si scandalizzavano perché pubblicare quelle foto era una violazione di privacy (Strada=spazio pubblico, non privato)! Ora gli stessi pretendono di imbastire processi a chi si è trovato in casa propria (non per strada) una puttana!
Ma volete scherzare?

Due anni di Prodi hanno significato 2 anni di immondizia in tutta la Campania (non solo Napoli) Ebbene nei primi 100 giorni di Governo Berlusconi è stata sgomberata la Campania di tutta la mondezza.

Due anni di Prodi hanno significato invasione a tutto spiano di immigrati clandestini. Ora finalmente viene partorito dal governo Berlusconi il reato di clandestinità e i respingimenti.

Due anni di Prodi hanno significato pressione fiscale asfissiante. Col Governo Berlusconi è stata tolta l'ICI dalla prima casa.

Due anni di Prodi hanno significato agevolazioni a gogo per Caltagirone, la Fiat e i banchieri.
Ora con Sacconi, Tremonti (ex FI) e i nostri Saltamartini e Castro (ex AN) si parla finalmente di partecipazione agli utili dei lavoratori.
Vanno bene le perplessità di ROlando su questo blog, però è un inizio sulla buona strada. La strada tracciata da Mussolini il 12 febbraio 1944 con la Legge sulla partecipazione alla gestione (oltre che agli utili) da parte dei lavoratori.

Una strada abbandonata da chi si preoccupa di compiacere i salotti dei borghesi che non viaggiano in seconda classe sui treni o sui pulman di linea ma si immergono nelle acque protette (inibite ai cittadini normali) con la scorta dei vigili del fuoco e che voi di DDB (almeno alcuni di voi) celebrano come statista dei nostri stivali.

Potrei continuare per ore, ma non voglio tediare nessuno e mi fermo qui. Tanto il messaggio è chiaro.

Con tutti i difetti possibili ed immaginabili Berlusconi rispetto a Fini e a Prodi resta sempre un gigante....

Se non ve ne volete accorgere è un problema vostro.. e dei vostri paraocchi.. indulgenti con i rinnegati come la Poli (che ha fatto votare la sinistra) e di Fini che sputa sul Fascismo e su Mussolini, si preoccupa di far votare gli immigrati e se ne fotte che centinaia di migliaia di italiani vivono in condizioni miserrime, senza lavoro e con tanti debiti...

Vergogna!

Paolo P.

pippidalecce ha detto...

La iattura che ha rappresentato Prodi non deve e non può sdoganare le cazzate del Cav.!

Senza scomodare madama Poli possiamo chiedere ai nostri rappresentanti nazionali e provinciali di imitare, non essere, lo stile della destra vera, valoriale, ideologica, fondante che per tutta la vita ha impersonato il grande Giorgio Almirante?

O è chiedere troppo?

MELAVERDE ha detto...

’’Abbiamo un piede incollato sull’acceleratore e ci stiamo dirigendo verso un precipizio’’.

"Abbiamo scatenato forze potenti ed imprevedibili e non possiamo più aspettare per mettere in atto inversioni di rotta che scongiurino una catastrofe per l’umanità”.

A parlare così è il segretario dell’ONU Ban Ki Moon che ha sorvolato i ghiacciai del Polo ed ha dichiarato di aver visto con i suoi occhi cosa sta accadendo.

La politica faccia qualcosa!

Anonimo ha detto...

Fini: voto agli immigrati.

«Serve una discussione seria, alla luce dei dati di fatto e delle esperienze degli altri Paesi, senza cedere a tentazioni propagandistiche in vista delle prossime tornate elettorali»: è stata questa la risposta data dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, ai cronisti che gli chiedevano di replicare alle critiche sollevate dalla Lega alle sue parole pronunciate ieri a Mirabello sulla nuova legge per la cittadinanza agli stranieri.

Nel suo intervento al convegno delle Acli a Perugia, Fini ha ribadito l'esigenza di rivedere il concetto di cittadinanza, con la possibilità di rendere l'iter più veloce per gli stranieri che vivono da anni nel nostro Paese o che vi sono nati. Una proposta che, appunto, ha incontrato il parere negativo della Lega. Fini ha anche invitato a riflettere sulla possibilità di «estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali e regionali».

Fini ha poi detto: "con 4 milioni di stranieri destinati a vivere stabilmente sul nostro territorio sarebbe illusorio pensare che essi non tendano a mettere radici: pensarlo significa non conoscere la nostra stessa storia nazionale. E l'integrazione è qualcosa di più che avere un lavoro, pagare le tasse, non prendere le multe, salutare educatamente quando si entra al bar».

Fini ha poi detto: "Fino a quando la nostra democrazia potrà permettersi di escludere una parte crescente di residenti sul proprio territorio sui processi decisionali che riguardano tutti, italiani e non? È un problema da affrontare con scelte lungimiranti. E alla luce di questa impostazione culturale e politica che possiamo interpretare la scelta coraggiosa e lungimirante compiuta da alcuni Paesi europei come la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e l'Olanda, di estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali e regionali. E' una scelta che tende a riavvicinare la cittadinanza sociale a quella politica, nonché a fornire nuove opportunità di integrazione ai lavoratori stranieri, attraverso la partecipazione alla vita democratica".

Fini, Fini.......

Anonimo ha detto...

GLI ASPIRANTI PRESIDI DEL SUD RINUNCIANO AI POSTI IN SETTENTRIONE: ORA IL NORD SI ARRANGI
IN LOMBARDIA 67 POLTRONE VUOTE, IN VENETO 28… DOPO L’ANATEMA DELLA PROVINCIA DI VICENZA CONTRO I PRESIDI DEL SUD CHE OCCUPAVANO I POSTI AL NORD, 240 IDONEI DEL SUD HANNO DECISO DI RIFIUTARE LE SEDI PADANE… QUANDO FARANNO COSI’ ANCHE I DOCENTI E NON CI SARANNO PIU’ PROFESSORI IN AULA, QUALCHE LEGHISTA RESTERA’ PIU’ IGNORANTE DI QUANTO GIA’ NON SIA

Mentre la Gelmini taglia classi e insegnanti, molti ricorderanno la bella uscita del Consiglio provinciale di Vicenza un mese e mezzo fa, la mozione Martini ( Pdl), d’intesa con la Lega, divenuto un anatema contro i presidi meridionali che occupavano i posti padani al Nord.
Allora si era puntato il dito contro le commissioni giudicatrici dei concorsi a preside delle regioni meridionali che avevano reso idonei un numero di candidati in esubero, superiore al 10% dei posti disponibili.
Con la conseguenza che, negli anni successivi, questi idonei hanno percorso l’Italia verso Nord, alla ricerca di sedi libere, contaminando evidentemente l’aria e la terra dei padri padani.
Perché se tecnicamente possono anche esserci stati errori, porre il problema in quei termini, nei confronti di altri italiani, è stato di uno squallore unico.
Come lo sarebbe stato se al Sud fosse vietato operare a qualche impresa di costruzioni che si servisse di operai veneti.
Ma casi del genere non si sono mai verificati nel Meridione, chissà perché, forse per la semplice ragione che al Sud non esiste un partito razzista che discrimina persino tra italiani e fomenta l’odio.
Ma quest’anno i presidi del Meridione hanno snobbato le poltrone del Nord: tantissimi aspiranti meridionali alla dirigenza scolastica, nonostante la disponibilità dei posti nordisti, hanno preferito continuare a respirare l’aria amica di casa, a costo di rimetterci il posto da dirigente scolastico. Probabilmente si sono rotti le balle di sopportare sacrifici e di stare pure lontano dalle famiglie per sentirsi apostrofare come dei ladri di lavoro provenienti dalla Romania.

In Lombardia sono rimaste vuote 67 poltrone, stesso discorso in Piemonte, Liguria e Veneto.
In quest’ultima regione, ad es., su 37 presidenze, ben 28 sono rimaste vacanti, 150 in tutto il Nord. Questo mentre in Campania, Sicilia e Puglia ci sono ancora 240idonei senza sede che hanno preferito evitare di sentirsi romeni in Italia.
Ora al Nord così si arrangeranno e troveranno gente che all’analisi del sangue potrà dimostrare un gruppo sanguigno compatibile con la demenza leghista.


Rolando R.

Anonimo ha detto...

DA LECCEPRIMA.IT

Nel caos delle inchieste e delle indiscrezioni, sembra che il Pdl stia valutando di accelerare sul nome del proprio candidato alle prossime regionali. L’intenzione, secondo le indiscrezioni delle ultime ore, è quella di sfruttare l’arrivo di Silvio Berlusconi a Bari, in occasione della prossima Fiera del Levante, il 12 settembre, ufficializzando lo sfidante dell’uscente governatore Vendola. Il ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto, insieme all’inviato ad hoc del premier, Gaetano Quagliarello, sembrano voler chiudere la questione, in una situazione peraltro mediaticamente difficile anche per lo stesso Berlusconi, che ritorna nella città di Tarantini e della D’Addario. I dubbi sulla scelta ruotano intorno all’alleanza con l’Udc di Casini, che vorrebbe attendere la scelta del segretario regionale del Pd, prima di avventurarsi nella prossima alleanza in vista del rinnovo della giunta pugliese. Porte aperte anche ad Adriana Poli Bortone, l’ex in rotta col Pdl, dopo la fondazione di Io Sud, sebbene l’accordo con la senatrice andrebbe chiuso in tempi brevi e questo precluderebbe ogni forma di dialogo interlocutorio. Chiaro, invece, il profilo del candidato che il Pdl intende cercare: una figura della società civile, portatore di moralità, da contrapporre anche nei mass media alla “Regione degli scandali sanitari” di Vendola. Si parla di un magistrato e le indicazioni di massima sembrano portare dritti a Stefano Dambruoso.

giuseppedalecce ha detto...

Finalmente se ne comincia a parlare...
In un articolo di oggi sul "Secolo d'Italia" Beneddetto Della Vedova ipotizza, anche se molto sotto traccia, una Destra laica, liberale e moderna, espressa dal leader di An in contrapposizione ad ...altri leader ormai "indifendibili".

Per una seria riflessione all'interno del Pdl si potrebbe partire da qui...

Organizziamoci.....

Anonimo ha detto...

a GIUSEPPE DA LECCE

Una domanda:

Quando il MSI prima ed AN dopo si sono battute contro la DROGA (che invece il radicale DELLA VEDOVA voleva e vuole libera) Tu e gli altri cosiddetti di destra dove stavate?

Quando nel 2005 quasi tutti i parlamentari, i dirigenti, i militanti e la stragrande maggioranza della base di AN si schierò contro il pensiero e le posizioni di Fini sul referendum per la fecondazione assistita Tu e gli altri cosiddetti di destra da che parte eravate schierati?

Se si togliesse la lista bloccata ed il popolo fosse libero di votare chi gli pare Della Vedova nell'elettorato di centrodestra non buscherebbe manco un voto!

Della Vedova se ne torni nel partito radicale, con Pannella e gli altri venditori e consumatori di fumo (inteso come informazioni errate e come marjuana)

La "destra radical chic" dei borghesi e dei salotti ci ha rotto i maroni!

Ha ragione Veneziani
la sinistra merita proprio un leader come il Fini di ora.
Modificassero il simbolo del loro partito: invece di continuare a scrivere PArtito Democratico (PD) scrivessero Partito di Fini (PdF).

REgalino la tessera a tutti i vagheggiatori di una destra liberale dei nostri stivali e ci lascino in santa pace.

Amen

Paolo P.

giuseppedalecce ha detto...

a paolo p.


....e tu dov'eri?
dimmi prima tu dov'eri e poi te lo dico io.....dov'ero...

giuseppedalecce ha detto...

Veramente anche qualche attuale sottosegretario all'interno con i voti di preferenza starebbe.....
.....altrove!
Meglio milli volte la destra liberale che quella clericale!

Anonimo ha detto...

Veramente proprio!

Buongiorno a tutti, sono tornata!

Ilaria83

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti anche io sono tornato oggi da un viaggio bellissimo in Messico.
E sono impaziente di partecipare alla conferenza di destra di base dopo la quale io penso che dovremmo andarcene da questo pdl salentino che non ci merita.


Gianni Miccoli

george ha detto...

Fini, la responsabilità
di essere al centro

Gianfranco Fini ha ormai conquistato il centro della scena politica italiana. Anzi, di più: proprio in forza dell’importante ruolo istituzionale che ricopre, il Presidente della Camera è divenuto il perno centrale dei due piatti della bilancia parlamentare.
In altri termini, sembra proprio che l’ex leader di An si sia posto al centro rispetto agli schieramenti del nostro vecchio bipolarismo neo-consociativo o, peggio, dell'intramontabile monopartitismo imperfetto o, meglio, partitocratico.

Fini sarà pure un importante esponente dell'attuale Potere, ma ha dimostrato di non essere un uomo del Potere omertoso e silente quanto, piuttosto, un uomo della riflessione e della parola. Non un uomo della maggioranza o dell’opposizione, ma un uomo delle Istituzioni.

Gianfranco Fini è diventato il punto di equilibrio tra maggioranza e opposizioni. Si è posto al centro. Si è ricucito uno spazio politico-istituzionale, fino a rappresentare addirittura un’alternativa a questa destra prevalentemente clerico-leghista e a questa sinistra principalmente catto-comunista.
Le idee politiche espresse dal Presidente della Camera riecheggiano, a tratti, i toni antichi e i contenuti della Destra storica di Cavour e di Quintino Sella.

Le sue prospettive per il futuro riscoprono la modernità di Piero Calamandrei e il pensiero mazziniano rilanciando una visione repubblicana, federalista europea e libertaria della Politica e dello Stato.

Chi sostiene che Fini dice cose di sinistra come pure chi afferma che invece no, dice cose di destra, o coloro che vedono il Presidente della Camera come un democristiano travestito, tutti costoro sono ancora chiusi e legati ad una visione stantia e vetusta della realtà politica.

La distinzione, oggi, dunque, non è tra destra e sinistra, ma – come scrive Benedetto Della Vedova – tra “innovazione e conservazione”. Tra riformatori e conservatori. Bisogna prima mandare a casa questa classe dirigente. Poi, subito dopo, e con urgenza, mutare i metodi attraverso meccanismi e strumenti finalmente democratici, liberali, laici, libertari, nonviolenti.

ddb1 ha detto...

DDB E' UN GRUPPO CHE RAPPRESENTA QUELLA VOGLIA DI MAGGIORE "DESTRA SOCIALE" NEL PDL CHE SENTIAMO IN FONDO AL CUORE ARDERE E SUSSULTARE.

VOGLIAMO UN PDL CHE SIA ESPRESSIONE DEL "NUOVO", DEL "CAMBIAMENTO" DELLA POLITICA.

VOGLIA UN PDL TRASPARENTE, FORTE ED AUTOREVOLE POLITICAMENTE.

NO ALLE "ARMATE BRANCALEONE" DELLA POLITICA SOLO PER VINCERE. NON FANNO PARTE DEI NOSTRI VALORI; DEL NOSTRO DNA.

TRADIZIONE, NAZIONE, EUROPA, POPOLO, IDENTITA', SOCIALITA' PER NOI NON SONO SEMPLICI PAROLE O SPOT ELETTORALI MA DANNO UN SENSO AL NOSTRO ESSERE UOMINI E DONNE E DI VOLERE LA POLITICA.

LA POLITICA "PER" IL CITTADINO E NON IL CITTADINO "PER" LA POLITICA.

CONCETTI COME LA SUSSIDARIETA' ORIZZONTALE E VERTICALE SONO PER NOI MODELLI DA PERSEGUIRE.

La "destra sociale" predilige, infatti, una comunità legata da vincoli di società e di spirito invece che una mera associazione di persone con interessi comuni; propone un'idea educativa umanistica che si contrappone ad un'educazione di tipo materialista; persegue un modello di società di valori (solidarietà comunitaria, partecipazione, impegno responsabile) piuttosto che una società regolata da patti (solidarietà assistenziale, assemblearismo, utilizzo deresponsabilizzante della delega); propugna un'equa ripartizione dei frutti del lavoro già all'origine (golden share, azionariato operaio, cogestione, e le parti più estreme, socializzazione dei mezzi di produzione), anziché una redistribuzione della raccolta fiscale. Ed anzi è per una tassazione diretta non più progressiva impostata sul reddito, ma fissa e semplice. Mentre per quella indiretta punta per essa ad uno scopo non solo di mera raccolta, ma di pianificazione economica e giuridica. È per un sistema giudiziario non basato sulla punizione tout court dei reati minori ma sulla loro tassazione in modo da ottenere condanne più eque non più basate su cavilli legali suscettibili di ricorsi ed interpretazioni personali, ma su fatti concreti quali l'evasione fiscale comprovata ed insindacabile.

È per la fiscalità monetaria proposta dal professor Giacinto Auriti e dal poeta Ezra Pound.

La "destra sociale" riconosce nelle autonomie locali le prima e più importante forma organizzata della comunità, uniformando il loro ruolo con la missione logistica che compete alla forma-Stato. In ambito europeo è a favore di un'Europa delle nazioni anziché di un'Europa dei banchieri, ovvero guarda ad un'Europa unita nelle sue differenze storiche, razziali, culturali e sociali.

Pur avendo un fondamento laico ed annoverando tra le proprie file aderenti atei, la "destra sociale" riconosce tuttavia l'importanza fondamentale dei valori solidaristici cristiani nella storia dell'Europa e del suo popolo, li concilia con le tradizioni pre-cristiane locali e rispetta qualunque credo religioso che non contrapponga ma accomuni gli uomini nella loro ricerca di una spiritualità.

Anonimo ha detto...

Io sto con Fini e sono per una destra moderna in linea coi tempi.

Dario S.

Anonimo ha detto...

RENZO BOSSI, LO SCHIAVO DI ROMA A 12.000 EURO AL MESE
LA MERITOCRAZIA PADANA: NONOSTANTE LE RIPETUTE BOCCIATURE, IL FIGLIO DEL SENATUR TROVA UN DOPPIO LAVORO SUBITO… ASSISTENTE DI SPERONI AL PARLAMENTO EUROPEO E NELLA PRESIDENZA DELL’OSSERVATORIO SULLA TRASPARENZA DELLA FIERA DI MILANO…

Quante volte la Lega impreca quotidianamente contro la politica clientelare del Sud, mette l’accento sulle assunzioni facili nella Roma ladrona, stigmatizza stipendi esagerati che percepiscono tanti portaborse che vivono alle spalle della politica.
E poi il Senatur tuona nei comizi contro le raccomandazioni dei professori meridionali, maledice la capitale corrotta e i suoi politici.
La Lega è invece sinonimo di meritocrazia, “avanti i migliori”, nessuna raccomandazione in Padania, nessun stipendio garantito ai portaborse della politica centralista.
Parole sagge, peccato che la realtà è molto, ma molto diversa.

Vi ricordate Renzo Bossi, figlio del Senatur, che, dopo due bocciature, era riuscito a prendere uno straccio di diploma, dopo che il padre aveva “pazziato” contro i professori ignoranti del Sud che non avevano promosso il dotto figliolo?
E’ in base ai concetti di meritocrazia e di “avanti i migliori”, che il deputato europeo Speroni, un leghista della prima ora, gli propone un contratto da assistente parlamentare a Strasburgo: fonti giornalistiche parlano di 12.000 euro al mese di stipendio, cifra verosimile se pensate che ogni parlamentare ha in dotazione 17.000 euro per gli assistenti.
Ma non contento di questo incarico ecco che “Libero” ci informa che la il figlio del "senatur” è entrato a far parte di un nuovo organismo, l’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo, con sede in via Colombi 18, presso la sede della Lega Nord.
Bocciato ripetutamente alla maturità, ora porta la sua “esperienza” nel Comitato di presidenza di un Osservatorio.
Il giornale “il fatto Quotidiano”, ha fissato in 12.000 eurini mensili il gettito del doppio incarico.
Renzo quindi non sarà mai un precario da 1.000 euro al mese non rinnovabili, lui, figlio della Padania "meritocratica" il lavoro l’ha trovato subito, così ora può sparlare a buon titolo dei meridionali che portano via lavoro ai nordisti, dei docenti pezzenti del vengono al nord per 1.500 euro al mese, dei raccomandati di Roma ladrona, di quella casta mafiosa che piazza parenti e amici del clan nei posti di potere.

Forza Destra di Base!

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Ragazzi ma vi rendete conto di quanto sta accadendo?
Non seguite più i tg nazionali, Tg1, Tg2, Tg4, Tg5, La7 e forse anche il Tg3 nei prossimi giorni, sono un’unica voce ed è pietoso avere un’informazione unidirezionale.

RE SILVIO DOPO AVER DISINTEGRATO LA DESTRA ITALIANA ORA E' PARTITO ALL'ATTACCO DELL'INFORMAZIONE PUBBLICA.

MENO MALE CHE C'E' LA CHIESA....

SVEGLIAMOCI!!!

Anonimo ha detto...

E' chiaramente iniziata l'operazione per far fuori Fini.
Fini già da qualche tempo dice cose che sono da molti definite " non di destra", così come non è entrato in conflitto con la Chiesa da qualche mese a questa parte e non è certo solo da ora che afferma il diritto di voto agli immigrati.
I protagonisti dell'operazione, dietro le quinte, sono quelli che ne hanno ottenuto i maggiori benefici quando era il capo di Alleanza nazionale.
Falsi amici, i carrieristi senza scrupoli, ex colonnelli daccordo con i grandi manovratori forzisti stanno "normalizzando" il Pdl con un generale ripulisti di personaggi scomodi e di spessore o troppo indipendenti e liberamente pensanti.
Fini ha fatto male a far morire An, ma noi della base non dobbiamo comunque permettere a nessuno di trattare qualcuno di noi in questo modo, men che meno Fini, che oggi rappresenta un'idea di destra nuova, maggioritaria, non ideologica, sobria e meritocratica, colta e risorgimentale, elegante e rigorosa, laica e non bacchettona.
Quindi l'esatto contrario della destra «populista, rabbiosa e urlante che si è praticata in questo Paese, trasudante di capi e capetti ansiosi di vedersi elargire le briciole del potere gestito da altri.
Altre ambizioni avevamo e abbiamo.
E anche qui a Lecce, la Destra non conta più da nessuna parte.
Mantovano-Congedo, interpreti di una destra clerico-opportunista legata più al potere chealle idee e ai valori che professa, si contrappone allo strapotere fittiano solo ed esclusivamente per ragioni personali.
Il bambinone, da anni al servizio del re-rafael arruola "carne da macello" per mantene i propri immeritati ruoli e priviligi ( a parte le pretese del cognato...)
Resta davvero una sola cosa da fare: a livello nazionale tornare indietro e rifondre An senza i berluscones e i fittones.
A livello provinciale dare forza e sostegno al progetto "destra di base" che a me pare l'unica e l'ultima speranza di sopravvivere policamente che abbiamo.

Cesare Vignali

gandalf ha detto...

Ragazzi, è giusto tutto quelòlo che che ho letto nei commenti precedenti, ma se me lo permettete io vorrei che si aprisse una discussione su quanto è accaduto e sta accadendo in relazione all'inchiesta sulla sanità della regione Puglia.
Vogliamo parlare della cena con giallo in cui si sono ritrovati tutti insieme l’ormai arcinoto imprenditore Giampaolo Tarantini, il sindaco di Bari Michele Emiliano e l’esponente del Pd Massimo D’Alema?
Vogliamo parlare delle società dei figli dell’ex assessore Alberto Tedesco (difeso e mantenuto nell’incarico dal governatore Nichi Vendola quando, due anni fa, il consiglio regionale ne chiese le dimissioni) che sembra abbiamo gestito quasi in regime di monopolio il mercato delle protesi nella sanità pugliese, stimata in circa 30 milioni di euro l’anno?
Vogliamo parlare anche di questo, visto che tra qualche mese si voterà per le regionali?
Grazie.

Anonimo ha detto...

LE RAGIONI DI UNA ADESIONE CONVINTA A DESTRA DI BASE.

Io sto con Destra di Base perchè
resto fedele ad una politica di ideali e di schieramenti contrapposti. Ad una politica di destra, e Dio solo lo sa se ce n’è ancora bisogno oggi in Italia e nel mondo.
Destra di Base è il riferimento di chi ha un alto senso dello Stato ma è anche un convinto cattolico che non indietreggia per meri calcoli elettoralistici alla difesa dei Valori.
Destra di Base ha un forte senso della comunità, della solidarietà reciproca tra militanti, della consapevolezza di preferire sempre il gruppo ai personalismi e alle convenienza.
In tempi bui così come quelli attuali, in cui si mette in pericolo l’esistenza stessa della destra a vantaggio del liberalismo, Destra di Base è garazia di continuità, di una destra orgogliosa, non servile, non rassegnata, non appiattita al centro.
Ritengo quindi che tutti gli ex militanti ed esponenti di An
che hanno a cuore il futuro della loro idea di destra che non si è arresa in passato e che tanto meno ha intenzione di farlo nel prossimo futuro debbano aderire e sostenere Destra di Base.
Io l'ho fatto.

Massimo Cuppone

luigi.d ha detto...

Avete sentito cosa ha detto il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga?
''Se fossi Fini prenderei una decisione piu' chiara. Mi dimetterei da presidente, formerei un mio gruppo parlamentare e farei una battaglia a viso aperto''.

E quando gli è stato ricordato che Fini e' uno dei cofondatori del Pdl, il senatore a vita ha replicato: ''Forse non ne e' mai stato molto convinto, l'ha fatto perche' glielo hanno chiesto i suoi. L'hanno un po' costretto''. Fini oggi è ''un radicale, un laicista, un laico. Se decidesse di fondare questo nuovo gruppo parlamentare -sottolinea Cossiga- potrebbe chiamarlo proprio 'gruppo radicale', visto che non e' piu' presente in Parlamento''.

Che ne pensate, cari amici di Destra di Base?

Anonimo ha detto...

FINI E' UN GRANDE!!! PICCOLO PICCOLO E' INVECE LO PSICONANO ( COME LO CHIAMA GRILLO ). LO PSICONANO SI SERVE DELL'IMMONDEZZAIO FELTRI PER LE VENDETTE PERSONALI. POI INTERVIENE IL NULLA ASSOLUTO DI GASPARRI A DIRE COSE SCONTATE PER UN SERVO SCIOCCO! BERLUSCONI NON VALE NIENTE!!! PENSA SOLTANTO AI CAVOLI SUOI: LIFTING - BALLERINE - MINORENNI - VELINE - ATTRICETTE - GOLIARDIE - CAZZATE. STA MANDANDO DI FATTO LA NAZIONE AL DISASTRO!

Anonimo ha detto...

Caro M. Cuppone, è DESTRA DI BASE ad essere nel luogo sbagliato, con la persona sbagliata. Il PDL e BERLUSCONI nulla hanno in comune con DESTRA DI BASE! Come nulla hanno in comune con DDB: FITTO, PALESE, MANTOVANO, LISI, CONGEDO, BALDASSARRE, GABELLONE, GALLO è il nugolo di CONCUBINE e LECCACULI di contorno.

Anonimo ha detto...

Ha fatto bene, l'on. Poli ad andarsene, anzi a non entrare nella cloaca pdl. La verità non appartiene a nessuno di noi, ma la malafede a molti di noi. La puzza di letame che afflora dalla pdl è impossibile non sentirla. Destra, Centro, Sinistra, sono parole prive si significato, se prive di contenuti. Dove regna il NEPOTISMO più becero, il RAZZISMO diffuso, la SOPRAFFAZIONE della meritocrazia, può esserci dignità politica? L'UOMO nasce libero, e tale deve rimanere, con le proprie idee e le proprie convinzioni. Il CONFRONTO ed il DIALOGO modellano e affinano ognuno di noi. CONFRONTO, DIALOGO, CON CHI? Con la LEGA NORD? CON I POTENTATI FAMILIARI? CON I CLAN DI POTERE? CON GLI IGNORANTI ED IMBECILLI ELEVATI PER COOPTAZIONE AD INCARICHI ISTITUZIONALI? CARO ADRIANO INIZIAMO A GUARDARE BENE DENTRO DI NOI, PERCHE' STIAMO CONTRIBUENDO ALLO SFACELO GENERALE, PER NON AVER IL CORAGGIO DI MANDARE TUTTI AL DIAVOLO ED INIZIARE UN PERCORSO NUOVO. FORSE ABBIAMO SBAGLIATO TUTTO: NON DOVEVAMO MAI ENTRARE NELLA PDL.

Anonimo ha detto...

COSSIGA, PER FAVORE, MA NON E' QUELLO DI GLADIO? NON E' QUELLO CHE VOLEVA INFILTRARE GENTE NELLE MANIFESTAZIONI PER CREARE DISORDINI E FARE INTERVENIRE I CELERINI? NON E' IL COSIDDETTO "PICCONATORE"? NON E' QUELLO CHE HA SISTEMATO IL FIGLIO SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA?

Anonimo ha detto...

Cossiga è quello del cosiddetto PIANO PATERS, e della ristrutturazione dei SERVIZI SEGRETI. Ministro degli Interni, quando ammmazzano ALDO MORO! KOSSIGA CON LA K. LASCIAMO PERDERE

Anonimo ha detto...

Andate su: www.pieroricca.org Conoscerete meglio l'ex PRESIDENTE COSSIGA

Anonimo ha detto...

Piero Ricca è di sinistra. Però non dice cazzate....

Anonimo ha detto...

E bocchino, l'avete sentito?
e avete sentito come lo ha definito Feltri?
Il "bocchino" della verità...ina!
hahahahahahahahaha
Bocchino, a noi!

Anonimo ha detto...

ADRIANO ANDIAMO VIA DA QUESTO SCHIFO DI PDL SALENTINO DOVE ANCHE TUNDO SI E' ORMAI DEFINITIVAMENTE E IRRIMEDIALBILMENTE APPECORONATO A CONGEDO E MANTOVANO.

malcomxy ha detto...

TUNDO, TUNDO, TUNDO..........
MA CU E' STU' TUNDO?

BE' FORSI LA DEFINIZIONE DIALETTICA TE LU COORDINATORE TE IO SUD.....ANGELO TONDO?

SE NU BE' LU TONDU TE LA POLI E PER CASU TE RIFERISCI A NU MUERTU POLITICU, TROMBATU RIPETUTAMENTE A SANGU, PURU COMU CANDIDATU SINDATU TE LI PAESANI SUA STESSI,.....
SIENTI CI PENZU:
"SE VA SE CANDIDA ALLE REGIONALI...
....MANCU MILLE VOTI PIJA..!!! "

Anonimo ha detto...

Ragazzi,
e' morto MIKE BONGIORNO.

Aveva 85 anni il decano dei presentatori televisivi. E' stato stroncato da un infarto nella sua casa a Montecarlo.

Mi spiace


Giulia Marra

Anonimo ha detto...

Se ne vanno sempre i migliori...peccato...bisogna solo avere pazienza...

Anonimo ha detto...

TUNDO UN DEMOCRISTIANO DOC. ATTACCATO ALLA POLTRONA COME NON MAI. ECCO LA VERA DESTRA!

Anonimo ha detto...

IL MEGLIO DI AN HA FONDATO IL PDL SALENTINO: MANTOVANO - CONGEDO - COCLITE - SIGNORE - MANCA - CIARDO - TUNDO -STAMERRA - RIPA - LATORRE - GARRISI - COSTANTINI - MANZO - DE CARLO.
DOV'E' LA MACELLERIA? VOTADC VOTA DC VOTA DC VOTA DC.

Anonimo ha detto...

Berlusconi docet, e questo passa il convento. FIERO DI NON ESSERE DELLA PDL. FORZA ADRIANA E FORZA ADRIANO

Anonimo ha detto...

Finchè il Pdl sarà in ostaggio della Lega e delle spinte più arretrate della società una vera Destra Sociale, democratica e liberale sarà inattuabile.

Io sono con Fini, senza se e senza ma.

Claudio Martina

Anonimo ha detto...

Fini ha smentito il Cavaliere ed ha ammesso che i problemi tra di loro ci sono.

Berlusconi infatti oggi ha affermato che con Fini va tutto bene.

"Tutto bene? Non è tutto a posto, anzi..." avrebbe detto l’ex leader di An commentando le parole del premier, secondo quanto riferiscono uomini del suo staff interpellati.
"I problemi politici ci sono - avrebbe aggiunto Fini - ed è paradossale che Berlusconi li neghi".

Si sono aperte le danze.......

Anonimo ha detto...

Fini è un secondo, non è un leader.
È sempre stato un ottimo vice: di Almirante prima, di Cossiga poi, di Tatarella e Fisichella, di Berlusconi.
Come leader mostra una evidente incertezza.
Meglio Mantovano.

Anonimo ha detto...

Secondo me la vera destra è quella descritta da Fini.

La destra è per sua natura laica, ghibellina, pragmatica, è un progetto di comunità spirituale prima ancora che di massa.
La destra ha un solo riferimento sociale: la modernità, l'epoca contemporanea al proprio tempo dove mette in cantiere il proprio patrimonio spirituale.

La vera destra è quella con tutti i padri nobili del conservatorismo, del polemismo borghese e antiborghese, del pragmatismo nazionale e cosmopolita dei Giuseppe Prezzolini.
La vera destra è certamente quella identificata nella patria reazionaria dei galantuomini, quella che dalla stagione prefascista accompagna l'Italia nell'alveo culturale di una memoria: la civiltà universale di Roma.

Solo che questa chimera della destra non è credibile in bocca a Gianfranco Fini..

Nel Msi lui è stato il capo di un'area retriva e nostalgica. Era contro anche quel Pino Rauti che, con la sua teoria dello sfondamento a sinistra, con la sua lungimiranza di calabrese sognatore, potrebbe essere il vero precursore del Fini di oggi se solo si volesse essere maliziosi.

Basterebbe, intatti, riascoltare i tanti congressi di quel partito per ritrovare l'avanguardia e la lucida capacità d'analisi di quei capi missini contro il balbettio perbenista dei gerarchi finiani; basterebbe rileggere la produzione intellettuale di ciò che era la Nuova Destra di Marco Tarchi per avere cognizione del livello di un mondo, così effervescente e curioso del dibattito culturale, da essere messo alla porta senza tanti complimenti dal finismo.
Quindi perchè dovrebbe essere lui l'erede di un mondo che lottò sempre?

Ma poi, in fondo in fondo, chi ci assicura che quello che lui dice, corrisponde a ciò pensa?

silvio.f. ha detto...

Ciao Mike.

Quando ero bimbo, il quiz del giocedì sera era un appuntamento fisso e atteso da tutta la mia famiglia. Sembra strano ma quel calore che un pò mancava nei rapporti familiari, per quelle due ore lo ricreava lui con le sue trasmissioni; eravamo tutti lì insieme a fare il tifo per l'esperto di insetti piuttosto che per quello di cinema americano. Insomma con Mike ci divertivamo tutti insieme e ciò scaldava l'ambiente, qualche volta invece un pò troppo freddo.

Crescendo e conoscendo la sua storia, sono rimasto affascinato dal suo coraggio: come poteva uno come lui, nella sua posizione, abbandore mamma RAI, quella RAI, per un'avventura rischiosissima come la televisione commerciale?

Le storie di coloro che lasciano un percoso battuto, sicuro, magari pure di successo per nuove sfide sono incredibilmente affascianti. Invitano a riflettere su come l'animo umano sia in realtà una continua ricerca verso il progresso, ovvero verso qualcosa che possa dare stimolo e senso alla proprio vivere.

Mike è stato un esempio di tutto questo.

Anonimo ha detto...

mantovano? cheee mantovanoooooo? ciao bella ciao

Anonimo ha detto...

Fini ti ho sempre combattuto, ma ora dimostri quella lucidità e quel coraggio che sempre ti hanno difettato. Vai avanti così, teniamo le tasche piene del saltinbanco di Arcore e dei suoi servi sciocchi

Anonimo ha detto...

E' sotto gli occhi di tutti che Silvio sta sempre più plasmando il PDL come un guazzabuglio acchiappavoti clerico-cortigian-razzista e che per giunta al dialogo interno comincia a sostituire "avvertimenti" verso chi "sgarra" (la cosidetta lupara mediatica).
Mi sembra più che normale che tutto questo a una persona seria come Fini come co-fondatore del PDL tutto questo non piaccia e voglia mettervi rimedio....
Anche se penso..." avrebbe dovuto capirlo prima di fare la cazzata di sciogliere An.
I pericoli di un partito unico con Berlusca erano talmente evidenti che persino Casini li ha visti in tempo....!
Peccato, ma forse...è meglio tardi che mai...
O è troppo tardi????

Anonimo ha detto...

NAAAA MANTOVANO, MANCA E CONGEDO, POVERI A NUI...RICOVERATI D'URGENZA ANONIMO. FINI LO POSSIAMO CRITICARE QUANTO VOGLIAMO, MA NON PARAGONIAMO IL PIOMBO A L'ORO. A MENO CHE, ANCHE TU NON FAI PARTE DI QUELLA SQUADRA: I RACCOMANDATI. NELL'ORDINE: MANTOVANO, LISI, CONGEDO E MANCA. QUANTI ERRORI HA FATTO DE CRISTOFARO E POLI BORTONE. ALMENO LA POLI STA DIMOSTRANDO TUTTO IL SUO VALORE RISCATTANDOSI ALL'INCONTRARIO DEL MARIO. NON SONO QUESTI GLI ESEMPI

Anonimo ha detto...

Il PDL crollerà miseramente a breve, perchè è soltanto un guazzabuglio d'interessi. Fini ha capito tutto questo anche se in ritardo. La Poli lo ha capito nell'immediato. Chi darà il colpo di grazia a questo schifo siamo noi, elettori e pubblica opinione. La scelta è irreversibile. Da una parte PAPI, BOSSI, CALDEROLI, FELTRI, CAPEZZONE, CICCHITTO, S. CRAXI, GASPARRI ETC. ETC. DALL'ALTRA IL POPOLO VERO!

Anonimo ha detto...

Adriano, perchè non ci riavviciniamo all'on. Poli Bortone?

Anonimo ha detto...

Usciamo dal Pdl.
Soprattutto se la Poli non rientra.
Altrimenti siamo destinati a scioglierci.

W DESTRA DI BASE !

Anonimo ha detto...

USCIAMO DAL PDL
MA STIAMOCI PER CAZZI NOSTRI !

CON LA POLI, MANTOVANO, FITTO E COMPAGNIA BELLA CANTANTE SI DIALOGA, EVENTUALMENTE SI COLLABORA.......
MA NON PIU' A GRATIS!!!!!

SVEGLIA ADRIANOOOOOOO!!!!!

Anonimo ha detto...

Faccia a faccia Berlusconi-Bossi

Berlusconi vuole Formigoni al governo della Lombardia (elettori permettendo) ) mentre alla Lega Nord spetterebbe il Piemonte. E il candidato che sfiderà Mercedes Bresso alle elezioni regionali del marzo 2010 sarà Roberto Cota, capogruppo del Carroccio alla Camera e segretario piemontese del movimento padano. Sono i due punti fermi del primo super-vertice Berlusconi-Bossi che si è svolto ad Arcore lunedì sera.
Sulle altre regioni c'è incerte zza.
E La Russa....sta a guardare.... a Roma!?

Anonimo ha detto...

Siamo allo sbando più totale. E' verissimo quello che dice George. Altrimenti non si spiega, per quale motivo Fini abbia concluso con disinvoltura la vicenda di AN. Di fatto è stata liquidata la DESTRA CLASSICA, creando una DESTRA POPULISTA E CIALTRONA, della quale non ne avevamo assoluto bisogno. Ma adesso il problema non è la DESTRA in se e per se, ma partecipare ad un nuovo disegno politico che sia innovativo per la politica ed il popolo italiano. Noi non rinunciamo ad i nostri valori ideali, ma non siamo tanto stupidi da non confrontarci con il nuovo emergente. Berlusconi rappresenta il passato remoto. Ve ne accorgerete ben presto...

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

USCIAMO DALLA PDL, CHE OLTRE CHE DI MARCIO, GIA' INIZIA A PUZZARE DI CADAVERE. NON CONTINUARE A SBAGLIARE FISSANDOTI CON QUEI MERCANTI. FORZA ADRIANO CHIAMATI FUORI, E VEDRAI CHE MILLE POSSIBILITA' SI MATERIALIZZERANNO.

Anonimo ha detto...

Vittorio Feltri: MERDA! Ha detto a Fini: " tu rientra nei ranghi", tipo quando dicevano: " fascisti carogne tornate nelle fogne". Feltri, sottospecie d'uomo, servo e miserabile. Quale libertà di stampa e giornalismo di merito rappresenti? Il grande Montanelli non ti ha insegnato niente? Non ti ha insegnato ad avere la schiena dritta ed a guadagnarti il pane con coraggio e lealtà? No! A te piace stare a quattro zampe ed a mordere l'osso che il padrone ti elemosina.

Anonimo ha detto...

ADRIANO SE CI SEI BATTI UN COLPO. SCAPPIAMO VIA DAL PDL. ADRIANOOOO

Anonimo ha detto...

RIPETO: BOSSI E BERLUSCONI contro CASINI, D'ALEMA, POLI BORTONE E LA CEI. CHI VINCE? MO MI ELIMINI PURE QUESTO?

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

FELTRI AMMONISCE FINI: “RIENTRI NEI RANGHI”.
BERLUSCONI MANDA ALL’ATTACCO FELTRI E POI DICE CHE NON SA MAI NULLA…
BOSSI DAL MANICOMIO DI VIA BELLERIO DA’ DEL MATTO A FINI…

Vittorio Feltri.
Dopo aver regolato i conti con il mondo cattolico, ora tocca a Fini, reo di aver parlato di killeraggio nel caso di Boffo, ma non nella vicenda della campagna di “Repubblica” sulle escort a Palazzo Grazioli.
Tesi veramente originale quella di Vittorio Feltri, diremmo insostenibile: che avrebbe dovuto dire Fini a difesa di Berlusconi?
Smentire Veronica Lario che ha parlato delle discutibili frequentazioni del marito ( provate da testimonianze) ?
Smentire il giro di escort a Palazzo Grazioli, quando la D’Addario ha esibito le prove e infatti non è mai stata querelata dal premier?
Smentire le contraddizioni in cui Berlusconi è caduto nel motivare la conoscenza di Noemi, dando una versione diversa dall’altra?
Difendere il premier dalla stampa internazionale che, sia da fronte progressista che da quello conservatore, ci sta sputtanando a causa degli errori comportamentali del premier?
Semmai Fini è stato fin troppo zitto e con lui una mediocre classe dirigente che avrebbe dovuto richiamare il premier a una condotta più consona al ruolo.
Quando mai gli italiani la finiranno di adorare un premier anche quando fa cazzate, invece che avere il coraggio e la dignità di ricordargli che è lì solo per rappresentare un popolo?
Nessun privilegio, solo oneri e doveri.
Nessuno gli ha detto di candidarsi, se voleva continuare a cazzeggiare lo poteva fare a Mediaset, a Palazzo Chigi deve, dicasi deve, avere un altro comportamento.
Invece ecco la pletora di servi che si indignano perché “Fini va a sinistra”, con grancassa del generale della contraerea.
Lezioni da questi soggetti non ne accettiamo: negli anni di piombo c’era una gioventù di destra che al comunismo si è opposta nelle scuole, nelle fabbriche, nel posto di lavoro, nelle piazze, ha sacrificato la vita, gli affetti, la carriera, in nome di ideali, giusti o sbagliati che fossero.
E dove erano questi mentecatti che ora fanno la morale?
Non ci interessa qua difendere Fini, sia perché si difende da solo, sia perché una diversa concezione della politica e della vita ci ha sempre separato da lui.
Ma se ora ha ragione, bisogna avere l’onestà di dirlo. E noi siamo persone oneste.
Dire che gli immigrati hanno dei diritti, in primis all’asilo politico, è dire solo la verità. Se a qualche razzista non piace, si accomodi dietro le sbarre, c’è una legge in Italia che vieta la discriminazione razziale.
Se dire che l’Italia è una e non ci possono essere discriminazioni tra Nord e Sud, è solo ribadire quanto sancito dalla nostra Costituzione.
La polemica non è certamente sulla bioetica, su cui vale la libertà di coscienza, Fini dà fastidio a qualche razzista perché guarda avanti e contrasta il monocolore leghista cui Berlusconi ha ridotto il governo per pararsi il culo dalla giustizia.
Ma in Italia siamo incapaci di seguire le orme di un Sarkozy che spazia sui grandi temi, che accoglie la collaborazione anche di uomini di sinistra, da noi il centrodestra ha una componente elettorale (minima ma chiassosa) di beceri e lugubri personaggi che non sanno parlare che di “anticomunismo”, che vivono ancora nelle riserve mediatiche, che pensano che la politica sia fatta solo di favori, raccomandazioni, non di etica, di valori, di sogni da realizzare.
Destra di Base ha il dovere di aprire il dibattito e farsi sentire forte su questi temi e quale migliore occasione della conferenza programmatica di ottobre?
Adriano, i problemi del Pdl provinciale sono anche più gravi di quelli del Pdl nazionale.
Un abbraccio.

Rolando R.

Anonimo ha detto...

Visto che persino Gianfranco Fini ha ammesso finalmente che non è daccordo con la gestione attuale del Pdl in questa questa fase e per come si sta muovendo l'esecutivo....
Che aspettiamo a farci sentire forte anche noi?
Sinora solo Adriano ha avuto il coraggio di dire quello che tutti noi pensiamo.
Chi ha cariche politiche o istituzionali che aspetta a farsi sentire sulla stampa locale?

Anonimo ha detto...

BERLUSCONI E' UN BALORDO DELLA PEGGIORE SPECIE.

Anonimo ha detto...

Il TRIO LESCANO: CAPEZZONE, BONAIUTI E CICCHITTO, NON HANNO PIù NIENTE DA BLATERALE? CHE VERGOGNA, ATTACCANO FINI, CHE E' L'UNICO LUCIDO IN QUESTO MOMENTO.

Anonimo ha detto...

Non gli è piaciuto, a Berlusconi fare il furbo come al solito, attivando il servo Brighella Feltri? ATTACCO A TUTTO SPIANO CONTRO BOFFO E LA CEI! Ebbene, oggi tramite il CORRIERE DELLA SERA, è ARRIVATA LA RISPOSTA EVANGELICA: PUBBLICATO IL TARANTINI: 30 ESCORT ( PROSTITUTE AL PAESE MIO) PER IL BERLUSCA.

Anonimo ha detto...

MAI SI ERA VISTA UNA SCHIFEZZA SIMILE. BALORDI, RAZZISTI, OTTUSI, INCAPACI, MENEFREGHISTI, XENOFOBI, ANTIMERIDIONALISTI, PUTTANIERI. DI TUTTO E DI PIU'. QUESTI SIGNORI CI RAPPRESENTANO AI VARI LIVELLI ISTITUZIONALI? QUA NON E' PIU' IN BALLO LA DESTRA O DDB, MA LA DIGNITA'! IL FIGLIO DI BOSSI ( ASINO MATRICOLATO ) CHE SI DIVERTE COL VIDEOGAME: "BUTTA A MARE L'IMMIGRATO". E LUI DOVE DOVREBBE FINIRE? COTA - ZAIA - BRICOLO, CHE PROPONGONO IN VESSILLO REGIONALE ACCANTO AL TRICOLORE. CALDEROLI E BORGHEZIO CHE VOGLIONO ELIMINARE IL TRICOLORE E L'INNO DI MAMELI. BOSSI CHE VUOLE LE GABBIE SALARIALI. PECCATO CHE CON LA LEGGE 180 HANNO CHIUSO I MANICOMI, ALTRIMENTI CI SAREBBE STATA UNA BELLA INFORNATA! POI, LASCIAMO PERDERE PER CARITA' DI PATRIA CERTE NOSTRE VECCHIE CONOSCENZE: GASPARRI - LA RUSSA - MATTEOLI. VE LI RICORDATE QUANDO ERANO SEDUTI AL TAVOLINO DEL BAR, E PROFFERIVANO DI UN FINI AMMALATO. E DI BERLUSCONI DICONO NIENTE, ADESSO, AL SOLITO TAVOLINO? OPPURE LE VELINE E LE ESCORT, SPECIALMENTE SE OFFERTE GRATIS, LE GRADISCONO ANCHE LORO? MANDIAMOLI AL DIAVOLOOOOOO SUBITOOOOOO.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, lo schifo è evidente. Lo stesso Berlusconi non si è reso conto, d'essersi condannato da solo con l'attacco proditorio fatto tramite Feltri, dal GIORNALE ( quotidiano di sua proprietà). La confessione fatta dal Tarantini, e pubblicata in parte sul CORRIERE DELLLA SERA di oggi, è illuminante riguardo al fatto che BERLUSCONI ha sempre insistito per l'eliminazione delle intercettazioni telefoniche. Quando tra le trenta signorine che il Tarantini porta a Berlusconi, troviamo BARBARA GUERRA e CAROLINA MARCONI del GRANDE FRATELLO, poi la famosa GERALDINE che dirigeva il privee del BILLIONAIRE e ancora la ormai famosa avvocatessa pugliese GRAZIANA CAPONE, che dobbiamo più dire noi? CHE CI VERGOGNAMO! Lo possiamo dire? Voltiamo pagina, BIG BEN ha detto STOP!

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