
“C’era una volta poi non c’è più”: lo cantava qualche tempo fa il compianto Domenico Modugno, eppure questo verso della sua celebre “Piove” sembra tornare di moda, nelle discussioni politiche di questi giorni. Il caso del momento, infatti, è quello apertosi nel centrodestra italiano, con le ultime esternazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che hanno chiaramente evidenziato il disagio della componente ex An nel contenitore del Pdl, resosi ancora più manifesto con le firme di ben 71 deputati, esclusi i membri del governo (i cosiddetti “colonnelli”), che hanno sottoscritto una lettera, nella quale si sottolinea come il ruolo della destra nel grande partito di popolo non sia adeguatamente valorizzato e dove si propone un patto di consultazione permanente tra i due cofondatori del Pdl per evitare “un cortocircuito”.
La questione non è di poco conto perché, per la prima volta, anche livello nazionale e come successo già nel caso del Pd, si apre una riflessione rispetto a ciò che il Pdl doveva essere e su quanto di fatto starebbe dimostrando di essere. La componente ex An, se da un lato era consapevole di un limite numerico rispetto all’ala forzista, dall’altro confidava sul riconoscimento della propria tradizione culturale e della storia di partito, indubbiamente superiore a quella di Forza Italia, caratterizzatasi da sempre più come movimento. Il problema, dunque, è: An nel Pdl ha davvero una forza e una consistenza di pensiero, di diversità culturale e valoriale, ampiamente riconosciuta, o è soltanto un partito annesso alle esigenze di Forza Italia e al pensiero unico imperante?
La partita sembra giocarsi tutta lì, ma quanto emerso in Parlamento ha certamente evidenziato un duplice aspetto altrettanto interessante: chi riteneva che il criticatissimo Fini dell’ultima fase fosse solo, dovrà ricredersi in quanto i numeri dicono tutt’altro ed hanno una solidità tale da incidere sui numeri di stabilità stessa del governo, che, per dirla tutta, non viaggia proprio dentro il suo momento migliore; in seconda istanza, si rileva come la questione sia molto più sentita di quanto potesse sembrare a prima vista e potrebbe essere il punto di non ritorno su cui far crescere o meno la modernità di un partito, che si prefigge l’obiettivo di essere anche un laboratorio di pensiero e di dibattito culturale e politico. Ed è certamente interessante riscontrare come la questione, apertasi a livello nazionale, in realtà abbia avuto nei mesi scorsi una sensibile anticipazione di tempi e di riflessione nel Salento, con la nascita dell’associazione politico-culturale Destra di Base, che del tema dell’effettiva rappresentanza di An, con tutto il tessuto dei suoi valori e della sua tradizione, nel Pdl, ha fatto la sua ragione di vita e la sua battaglia principe, chiedendo a più riprese che non si lasciasse dominare nel contenitore la prospettiva del “pensiero unico”.
Destra di Base, diversi mesi dopo la sua nascita, e dopo aver stimolato in tal senso un dibattito serio sulla questione continua a crescere e a raccogliere attestati di stima: ed anche questo è sintomo di come gli ex An soffrano il mal di pancia di vedere ridotta la storia di un partito a mero orpello di una formazione, svuotata proprio di contenuti politici. “Abbiamo necessità di strutturarci per dare forza e dignità alla destra salentina di An nel Pdl - dichiara Adriano Napoli, responsabile dei Circoli Destra di Base, dopo l’apertura di due nuovi circoli a Castrignano del Capo e a Taviano - a queste prime due inaugurazioni seguiranno quelle degli altri circoli territoriali di tutti i paesi in cui abbiamo nostri referenti e a fine ottobre è prevista una conferenza programmatica provinciale a Lecce. Siamo presenti e fortemente radicati anche in altre provincie pugliesi e presto anche in queste realtà territoriali ci struttureremo per ottimizzare il nostro impegno a tutti i livelli”. “Destra di Base – spiega Napoli, intervenendo nel dibattito apertosi anche a livello nazionale all’interno degli ex An - si propone come riferimento della destra militante, valoriale, sociale e comunitaria, che facendo proprio il documento indirizzato a Berlusconi, firmato da 71 parlamentari del Pdl ex An, concepisce il Pdl come un partito ‘del pensare’, allenato alla discussione, con una solida e visibile democrazia interna, adeguatamente strutturato a livello centrale e territoriale. Anche Destra di Base quindi rivendica a livello provinciale un ‘patto di consultazione permanente’ con vertici del Pdl e ritiene questa una condizione indispensabile per evitare il rischio di un pericolosissimo corto circuito interno nel Pdl salentino ed affrontare nel migliore dei modi le prossime difficilissime sfide elettorali, consapevoli che l’elettorato di destra è ovunque un elemento indispensabile per le vittorie della coalizione”.
Mauro Bortone
Mauro Bortone
(articolo pubblicato oggi su LeccePrima.it)
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231 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 231 di 231Sono convinta che una delle urgenze italiane è la modifica completa del sistema giudiziario attuale, che ormai è divenuto incontrollabile e anarchico, al servizio degli interessi politici di chi lo gestisce.
Ilaria83
Premio Nobel per la Pace a Obama.
Però, dopo neppure un anno dal suo insediamento e senza che per ora ci siano risultati eclatanti in questo campo, i grandi svedesi hanno deciso di assegnare a Obama il premio per la pace.
Caspita!
Mi risulta tra l’altro che non ha neppure ricevuto il Dalai Lama per non urtare i cinesi, che questi si che di pace se ne intendono.
Ci sono tuttora soldati in Iran, ci sono tuttora soldati in Afganistan e quindi viene totalmente seguita la precedente strategia di Bush, ma ora il tutto viene visto con un altro occhio: quello della pace.
Ma perché allora non lo si è dato a Bush?
Mi sta forse sfuggendo qualche cosa?
Chiedo lumi, ovviamente, a chi ne sa più di me.
Altrimenti sono costretto a pensare che ora questi tipi di premi si danno solo per le buone intenzioni!
Mah, il mondo evidentemente si sta capovolgendo.
Un saluto agli amici di Destra di Base che penso siate i più degni di usare ancora la porala destra per definirvi politicamente.
Julius
Caro Adriano, scusami se uso questo blog per indirizzarti un messaggio, ma credo che sia utile anche agli altri ascoltare la mia testimonianza.
Sono un consigliere comunale del Pdl ex An e per molto tempo ho seguito da povero illuso i nostri rappresentanti politici provinciali, Lisi e Congedo, CHE OGGI NOMINO MALVOLENTIERI e che ormai paragono al sughero; che se anche il mare va a forza 15 e il mediterraneo si azzuffa con l’oceano atlantico, loro stanno sempre a galla.
Quando in Federazione tu e Destra di Base avete iniziato a contrastare Lisi e la Poli confesso che siamo stati fuorviati dagli addetti alla Federazione che parlavano male di voi e si raccomandavano a tutti di non darvi retta.
Solo molto dopo e da poche settimane ci siamo tutti resi conto che solo tu in realtà con Destra di Base sei rimasto a testimoniare l'orgoglio di destra dei militanti di An nel Pdl.
Gli altri hanno tutti pensato bene di svendersi e sistemarsi al meglio.
Io , e altri del mio paese, eravamo in buona fede, idealisti da sempre, la politica a gratis così come tanti che leggo in questo blog e ci hanno preso per il sedere.
Oggi mi ritrovo con un considerevole consenso che però non so più come gestire senza esporlo alle strumentalizzazioni elettorali pre-regionali dei nostri vecchi e nuovi falsi-leaders che ci chiamano solo se ci sono elezioni alle porte.
Stimo molto il vostro movimento anche se non ho ancora capito come intendete attuare la vostra politica di destra sociale e comunitaria.
Non ho la tessera del pdl e non sono ancora convinto di doverla fare anche se la mia condotta politica e amministrativa è sempre stata improntata sulla lealtà e sulla coerenza con gli altri colleghi d'area pdl.
Tra breve vedrò di mettermi in contatto con te e venire a trovarti a Neviano se occorre anche per ribadirti di persona la mia ritrovata stima nei tuoi confronti e in quelli del gruppo che rappresenti.
Non che l'avessi persa mai, ma era stata solo un po offuscata dai continui anatemi dei tuoi onorevoli detrattori.
E sai bene a chi mi riferisco.
Spero mi darai l'opportunità di continuare con Te e con Destra di Base a fare politica con la P maiuscola.
A presto, ti saluto con sincera ammirazione.
C.T.
Seguendo il ragionamento del Premier in tutti questi anni, abbiamo scoperto che sono comunisti:
La consulta
Il sole 24 Ore
Il giudice civile di Milano
La procura di Milano
La procura di Potenza
La procura di Palermo
La procura di Bari
Il capo dello Stato
IL Times
L’ Economist
El pais
Quasi tutte le radio
La tivù di stato australiana
La Bbc
IL Guardian
The Indipendent
Il Daily Telegraph
il Financial Times
Dino Boffo
Montezemolo,
ecc
Oggi, qui da me piove. Uffa! Sa che le dico!? Le nuvole sono comuniste!
Flavio
VERISSIMO, COME TUTTE LE PERSONE " disturbate " IL PREMIER VEDE COMUNISTI DAPPERTUTTO, IN MANIERA TALE DA POTER PROPINARE UN NEMICO DA COMBATTERE AGLI ELETTORI ( sprovveduti ). IL FATTO E', CHE CONFRONTANDO QUALCHE COMUNISTA VERO CON BERLUSCONI, PUR CON MOLTO RAMMARICO DOBBIAMO AMMETTERE, SUPERIORITA' MORALE, CIVICA E UMANA DEL " sinistrorso ".
BERLUSCONI E' INDEGNO DI GOVERNARE, SI DEVE DIMETTERE, PER IL BENE D'ITALIA E DELLA DESTRA.
ASCOLTATE LE INTERCETTAZIONI CON LA D'ADDARIO, E POI VEDRETE CHE VOTERETE COMUNISTA!
DEVE ANDARE VIA, E' INDEGNO!
ANDATE SU YOU TUBE
BOSSI: " La piazza è sempre pronta ma è meglio trattare ".
BOSSI=BUFFONE AL SERVIZIO DEL PADRONE.
MA QUALE PIAZZA? QUELLA DEL GRANDE FRATELLO? O QUELLA PROSPICENTE LA SEZIONE DEL PCI DI VERGHERA, DOVE ERA TESSERATO NEL '75? OPPURE LE PIAZZE FREQUENTATE CON I VECCHI COMPAGNI DEL MANIFESTO, DEL PDUP, DELL'ARCI E DEI VERDI, ABBA
NDONATI DOPO LA PIOGGIA DI DENARI ESTERI E LA FOLGORAZIONE LEGHISTA?
PER FAVORE, I BUFFONI SI FACCIANO DA PARTE!
BEN PRESTO BOSSI, VEDRA' LE PIAZZE, QUELLE VERE, PIENE DI GENTE VERA, CHE SPAZZERA' VIA QUESTA MELMA!
QUESTO SCHIFO, PIENO DI PERSONAGGI SCHIFOSI DEVE FINIRE.
BOSSI E' ANCORA PEGGIO DI BERLUSCONI PER MOLTI ASPETTI: LASCIAMO PERDERE LE VICENDE PERSONALI DI QUANDO ERA PIU' GIOVANE.
PERO' QUANDO LA SUA EX MOGLIE ( GIGLIOLA GUIDALI ) DICHIARO' IN UN INTERVISTA DI AVER CHIESTO LA SEPARAZIONE, PERCHE' LA MATTINA USCIVA DI CASA CON UNA BORSA DA MEDICO, DICENDO CHE ANDAVA A LAVORARE IN OSPEDALE, PUR NON AVENDO MAI CONSEGUITO LA LAUREA IN MEDICINA.
NON SI PUO' FARE A MENO DI PENSARE CHE TIPO SIA., IL " SENATUR ".
POI AGGIORNIAMOCI SULLA " LEGGENDA METROPOLITANA "!? PER ABUSO DI VIAGRA E COCA MENTRE SI INTRATTENEVA CON LUISA CORNA, RIMADIANDO L'ICTUS. PERCHE' PER EVITARE LO SCANDALO, LA CORNA CHIAMO' CON NOTEVOLE RITARDO ALCUNI LEGHISTI, CHE SALTARONO TRE OSPEDALI VICINI PER RICOVERARLO A 120 KM DI DISTANZA. OSSIA: DAL PARK MOTEL DI CASTELLONE A VARESE, INVECE CHE A CREMA 10 KM., O CREMONA 40 KM, O BRESCIA 6O KM. IL NOSTRO RISCHIO' DI MORIREER L'ICTUS SOPRAGGIUNTO.
E' ANCORA PARLA?
PARES CUM PARIBUS FACILIA CONGREGANTUR!
indymedia.org
claudiocaprara.it
canalilibero.it
repubblica.it
BOSSI? E CALDEROLI? E' IMPOSSIBILE TROVARE QUALCOSA DA DIRE SU QUESTO PERSONAGGIO CHE SIA PIU' DEMENZIALE DELLA REALTA' STESSA.
NEL '98 SPOSA LA SIGNORA SABINA NEGRI CON "RITO CELTICO" DI NESSUN VALORE LEGALE ( TUTTO UN PROGRAMMA DA BARZELLETTA ).
QUALCHE " PERLA " DEL CALDEROLI PENSIERO: " SONO FELICE CHE ABBIAMO AVUTO LA MEGLIO SU UNA SQUADRA DI NEGRI, IMMIGRATI, ISLAMICI E COMUNISTI ". FINALE MONDIALI CALCIO 2006.
POVERI NOI!
Carissimo anonimo, hai dimenticato il peggiore di tutti nel vero senso della parola: MARIO BORGHEZIO.
Le sue vicende umane e giudiziarie, sono da film dell'orror!
Il suddetto rappresenta l'Italia nel parlamento Europeo.
VERGOGNA DELLA VERGOGNA.
Sarà bene parlare d'altro, perchè secondo me, tutti questi personaggi hanno le settimane contate...
Che Guevara - Il giorno dell'anniversario della sua morte.
Ernesto Guevara de la Serna più noto come Che Guevara, El Che, Il Che o più semplicemente Che (Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967) è stato un rivoluzionario e guerrigliero argentino. Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro.
Dopo il 1965, lasciò Cuba per attuare la Rivoluzione comunista in altri Paesi, prima nell'ex Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz).
Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi e caviglie nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Chi l'ha detto che deve essere onorato solo dai comunisti?
W DESTRA DI BASE!
BERLUSCONI SI DEVE DIMETTERE. FINI ALLA GUIDA DEL PDL.
W DESTRA DI BASE
CHE GUEVARA AVEVA " LE PALLE ", NEL BENE E NEL MALE. UNA COSA E CERTA: ASSIEME A FIDEL CASTRO E CAMILLO CIENFUEGOS, CACCIO' A CALCI IN CULO, UNO DEI PEGGIORI DITTATORI CHE L'AMERICA LATINA ABBIA MAI VISTO. FULGENCIO BATISTA, SERVO DEI SERVI, TOGLIEVA LA TERRA AI CONTADINI CUBANI E LA REGALAVA ALLE MULTINAZIONALI USA. SI VANTAVA DI DARE PIU' LAVORO LUI AI CARNEFICI CHE I RIVOLUZIONARI FRANCESI AL BOIA. SPIETATO E SANGUINARIO, VOLEVA FARE DI CUBA UN'ENORME CASA D'APPUNTAMENTO.
SCAPPO' LA NOTTE DI CAPODANNO DEL '59, NON PRIMA DI AVER PORTATO VIA LE CASSE DELLA NAZIONE.
VIVA ERNESTO CHE GUEVARA!
Borghezio e co. si sarebbero trovati bene nella Cuba di Batista...
PILU, PILU NIURU PER TUTTI!
LA FRASE MAGICA DEL LEADER POLITICO
ONORE AD ERNESTO CHE GUEVARA, IGNOBILMENTE ASSASSINATO DAL SICARIO DELLA CIA
" SO, CHE SEI QUI PER UCCIDERMI. SPARA DUNQUE CODARDO, STAI SOLO UCCIDENDO UN UOMO! "
IL CHE AL SICARIO TERAN
SE PENSIAMO CHE L'EX PRESIDENTE DI AZIONE GIOVANI, GIOVANNI COSTANTINI, HA AVUTO IL CORAGGIO DEI CONIGLI DI ANDARE A CONTESTARE A SAN CESARIO DI LECCE, LA FIGLIA DI ERNESTO CHE GUEVARA, CHE CHIEDEVA AIUTI IN MEDICINE PER IL POPOLO CUBANO, CI VIENE IL VOLTASTOMACO.
CUBA SOFFRE LO SPIETATO EMBARGO AMERICANO ORAMAI DA CINQUANT'ANNI.
IL CORAGGIO DEI VILI, O DEGLI IMBECILLI, QUELLO DI COSTANTINI.
LA NUOVA CLASSE DIRIGENTE DELLA VERGOGNA!
DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO' CHI SEI E CHE COSA FAI
dimissioni subito
Berlusconi, si deve dimettere.
DIMISSIONI DIMISSIONI
W Gianfranco Fini
w Destra di Base
I BALORDI TORNANO A CHIEDERE L'IMMUNITA' PARLAMENTARE
RADIO TROMBA NEWS:
L'ottusità dei molti "soloni"
La miopia politica, per non dire l'ottusità dei molti " Soloni " custodi del " verbo ", porta a sproloqui, tipo la lettera inviata da Giovanni Perrone, segretario provinciale de " LA DESTRA " al quotidiano Paese Nuovo. Perrone, nonostante il misero risultato elettorale, ottenuto nelle ultime consultazioni Provinciali, dove era presente assieme a Forza Nuova e Fiamma Tricolore, continua ad automenzionarsi e celebrarsi come unico punto di riferimento certo nel mare periglioso dove annaspano i naufraghi aennini. Non potendo attaccare per ragioni di opportunità la PDL, trova comodo riservare le sue attenzioni alla sen. Adriana Poli Bortone, tacciandola nè più nè meno come una voltagabbana, amica dei " comunisti " . Perrone rivolge quindi a tutto il popolo della destra il suo canto da sirena, per avvicinare i potenziali adepti. La filastrocca è la seguente: A. Poli è passata al senato dal gruppo misto a quello dell'UDC , perciò è una democristiana che prende in giro tutti voi! Manca soltanto che Perrone, definisca l'on.Poli, una becero catto-comunista, per dipingere un quadro alla Mark Chagall.
Caro Giovanni, le ragioni che riguardano l'azione politica dell'on. Poli, sono state spiegate quotidianamente, ogni giorno della campagna elettorale scorsa. Perciò: " non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire ". Non sono gli emblemi, nè le appartenenze, nè le dichiarazioni di merito a configurare e leggittimare l'onestà intellettuale e la certezza del politico, bensì il suo operato! Per l'on. Poli parlano i fatti non le chiacchiere. Ed il popolo ha bisogno dei " fatti concreti " che ringraziando Iddio, non sono patrimonio nè di destra nè di sinistra. L'on. Poli poteva chiamare in qualsiasi modo il suo Movimento, senza cambiare di una virgola il risultato finale. I consensi della senatrice sono consensi personali, non d'appartenenza. E gli elettori, caro mio, non hanno tutti " l'anello al naso " o appartengono alle specie protette di ballerine, veline, saltinbanchi, carrieristi , yes man etc. etc. Destra, oggi è una parola vuota di qualunque significato sia etico che pedagogico. Riempirsi la bocca con parole tipo: noi siamo la Destra, noi abbiamo il consenso del popolo, serve solo a mascherare il vuoto siderale di programmi, partecipazione, solidarietà, uguaglianza, che davvero fa rabbrividire tutti noi che abbiamo sperato e tante volte sognato un mondo migliore. La politica intesa come " passione pura " non è di tutti. L'evoluzione politica è di pochi. Il trasformismo appartiene a molti! Bene ha fatto l'on Poli sino ad oggi, è benissimo farà, ne sono convinto, quando aderirà con il suo Movimento al costituendo " PARTITO della NAZIONE ". Destra Italiana, che modestamente rappresento, aderirà senza alcun indugio! Andare avanti, andare oltre, costruire una nuova Italia è possibile. Una nazione vera, dove conta la sostanza nell'interesse di tutti, dove diventa protagonista l'uomo artefice del suo destino, dove viene ridata dignità al nostro Paese oltraggiato ed offeso dall'irresponsabile demagogia populista attuale. La scelta di campo è stata fatta ed è irreversibile. Ma è stata una scelta sollecitata dagli stessi elettori prima ancora che dall'on. Poli o da chi altro. C'è chi crede nell'uomo del destino e nelle sue promesse. C'è chi fa finta di non vedere e di non sentire. C'è chi asseconda abbassandosi nel degrado, qualunque pagliacciata. Poi ci sono i peggiori, coloro che con le loro elucubrazioni cercano di sistemare tutto. Tipo: " la legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione". Ebbene caro Giovanni, siamo felici di non aver fatto parte di quella schiera, e siamo ultrafelici di chiedere il consenso non perchè siamo Destra Italiana, ma perchè abbiamo il coraggio di dire qualcosa nell'interesse altrui! E senza tema di smentite alla luce di tutti gli avvenimenti, a questo punto canticchio anchio MENO MALE CHE ADRIANA C'E'!!!
Maurizio Gassi segr. provinc. M.S. DESTRA ITALIANA
Io invece grido:
meno male che ADRIANO C'E'.....!!!
Ho letto la posizione ufficiale di DDB rispetto al Lodo Alfano - Corte Costituzionale....
Fugido esempio di cerchiobottismo di dorotea memoria.....
Adesso so per chi non votare alle prossime regionali.
Grazie.
A parte il fatto che alle regionali puoi benissimo votare chi vuoi che a nessuno in questo blog sono certa che importi un fico secco...posso sapere la tua posizione qual'è sul Lodo Alfano?
Ilaria83
Il disagio della destra "perbene"
Si è molto discusso in questi giorni dello sconquasso che la proposta di
Gianfranco Fini ha portato nella maggioranza di governo. E si è molto
insistito sulla destabilizzazione "tutta politica" che le sue parole hanno
provocato.
Fini contro Bossi, Berlusconi con Bossi, Bossi e Berlusconi contro Fini.
Il palazzo della politica, insomma, di nuovo in subbuglio. Ma le parole e,
soprattutto, la nuova posizione che con quelle parole Fini intende
occupare sulla scena politica italiana sono probabilmente indicative di
qualcosa di più e di più profondo.
Se è vero che Fini intende diventare il capo
della destra italiana, una destra che è vicina a Chirac e Aznar, che a
Strasburgo entra a far parte del gruppo del Ppe, che fa riferimento a
parte della gerarchia cattolica è anche vero che queste sono le sue
intenzioni da qualche anno.
Se oggi Fini decide che quanto fatto finora non basta, che l'alleanza
con Berlusconi e Bossi entra in contrasto con i suoi progetti, che l'abito
del governo è diventato troppo stretto è perché ha intercettato un
disagio. E si candida a rappresentarlo.
La mossa di Fini esplicita un'altra difficoltà del governo
Berlusconi che non viene solo dalle stanze del "palazzo", nè
da quel blocco sociale moderato di lavoratori dipendenti, viene dai Poteri Forti, dai saloni della Banca d'Italia, viene dal Colle del Quirinale, viene
dalla gerarchia ecclesiastica, viene dai salotti buoni della borghesia,
viene da alcuni grandi giornali. Viene in una parola da quella "destra
perbene" che per opportunismo ha accettato di convivere con questo
governo, ma che oggi ritiene matura una controffensiva, una mossa,
l'indicazione di una presenza.
al fine di spezzare l'intreccio ideologico e
sociale su cui si fonda questo governo e riportare il quadro politico in un
alveo di normalità liberista, di rigore centrista.
Un alveo, per intenderci,
nel quale la riforma delle pensioni sia anche più dura, ma in cui agli
immigrati venga data la cittadinanza, in cui siano forti i tagli alla spesa,
ma si eviti il ciarpame ideologico, in cui la politica vinca sull'antipolitica,
ma sia dichiaratamente e pulitamente di destra.
Destra di Base come si pone in questo scenario?
Antonio AMATO
La mia posizione sul Lodo Alfano è la seguente:
Disprezzo per chi lo ha proposto e fatto votare al Parlamento, perchè si capiva lontano un miglio che era fatto per motivi contingenti.
E poi lo ha ammesso lo stesso Conducator: Così non mi rompono con queste facezie e mi consentono di salvare la nostra povera Patria...
Adesso che qualcuno, sommessamente, dice che forse la Legge è uguale per TUTTI (art. 3 della Costituzione)senza bisogno di aspettare i comodi di chicchessia, apriti cielo!
Tanto è vero che si sta riparlando di immunità parlamentare.
Signora Ilaria83 Lei, certamente, avrà le sue buone ragioni per approvare questo modo di governare, ma non credo di insultare la sua intelligenza se sono sicuro che un piccolo quesito sui modi del Conducator se lo è posto...se l'ho fatto, beh, allora le chiedo scusa.
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