
Credo che con le dichiarazioni di Fini ad "Atreju 08" Alleanza Nazionale e la Destra italiana in genere sia arrivata al capolinea.
Il Ministro La Russa ha reso omaggio l'8 settembre di tutti i partigiani nel corso della commemorazione del 65° anniversario della Difesa di Roma:
Il giorno prima il Sindaco di Roma Alemanno aveva distinto il fascismo dalle leggi razziali: il primo, dice il sindaco "non fu il male assoluto e non mi sento di condannarlo". Condanna che, invece, Alemanno riserva alle leggi razziali promulgate dal regime: "Quelle sono state il vero male assoluto". Una posizione diversa da quella di Fini che, nel 2003 in Israele, condannò il fascismo in toto chiamandolo, appunto, "il male assoluto".
Il Ministro La Russa ha reso omaggio l'8 settembre di tutti i partigiani nel corso della commemorazione del 65° anniversario della Difesa di Roma:
"Farei un torto alla mia coscienza se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia".
Il giorno prima il Sindaco di Roma Alemanno aveva distinto il fascismo dalle leggi razziali: il primo, dice il sindaco "non fu il male assoluto e non mi sento di condannarlo". Condanna che, invece, Alemanno riserva alle leggi razziali promulgate dal regime: "Quelle sono state il vero male assoluto". Una posizione diversa da quella di Fini che, nel 2003 in Israele, condannò il fascismo in toto chiamandolo, appunto, "il male assoluto".
E Fini? Beh, il nostro Presidente della Camera ha sconfessato le parole di entrambi definendo i partigiani della RSI "repubblichini che combattevano dalla parte sbagliata" e proseguendo poi con un elogio di fabbrica Vendoliana degli antifascisti.
Un ennesimo attacco alle radici... Dove andremo a finire?
66 commenti:
Caro Maurizio,
ritorno dopo un po' di tempo a scrivere e lo faccio in un momento molto grave.
Sono uscito da AN ai primi di aprile,proprio perchè la mia esperienza mi aveva fatto comprendere dove il Fini sarebbe andato a parare.
Ebbene,proprio quel Fini che il 29 luglio del 1983(centenario della nascita di Benito Mussolini)era in camicia nera d'ordinanza a Villa Carpena(residenza privata del Duce)a far da servizio d'ordine,fierissimo di aver risolto i suoi problemi economici per essere stato appena eletto deputato;proprio quel Fini che,in contrapposizione a Rauti nel 1990 disse di rappresentare il Fascismo del 2000;proprio quel Fini che ,di lì a poco,avrebbe detto essere stato Mussolini il più grande statista del secolo,ora ha cambiato del tutto idea e violando qualsiasi forma di democrazia interna posiziona la destra italiana post missina nel campo dell'antifascismo.E a che sono valsi tanti morti,tante carriere distrutte in nome di un ideale e a che cosa è servito,per tanti di noi,essere emerginati da tutto e da tutti?Forse per rendere più agiata la vita del pescatore subacqueo e della sua novella sirena?
Io sono felice della scelta che ho fatto,ma mi chiedo:che ci fanno i giovani come te,se sono in buona fede e pieni di ideali,in un carrierificio maleodorante ed antidemocratico come la moribonda Alleanza Nazionale?Scappate finchè siete ancora in tempo.
Lorenzo Catamo
scusate:volevo scrivere"emarginati"
Lorenzo Catamo
Lorenzo, Ti consiglio di leggere, se non lo hai già fatto, e magari possiamo leggerlo e commentarlo in maniera partecipata noi tutti di destra e tutti noi che in questi anni abbiamo "seguito" la "evoluzione di an e del suo leader Fini", il libro del Prof. Alessandro Campi (uno degli intellettuali del pensiero politico di Gianfranco Fini, forse seguito dal leader), una preziosa raccolta politico-culturale sui dieci anni 1995-2005 (ora ormai 13) di Alleanza Nazionale: la destra di Fini. Potremmo capire tutto, o quasi, di quello che sta accadendo oggi, e di quello che è successo ieri, forse senza scandalizzarci.
Gianpiero Persano
IL PDL ? è infettato......scappate fate ancora in tempo !
PER FINI e COLONNELLI solo due parole: VERGOGNATEVI !!!
RADIO TROMBA NEWS:
IL PDL ? è infettato...... SCAPPATE
fate ancora in TEMPO !
PER FINI e COLONNELLI solo due parole: VERGOGNATIVI RINNEGATI !!!
RADIO TROMBA NEWS:
Citazioni di Gianfranco Fini
Credo che l'istituzione mussoliniana di una terza via in alternativa al comunismo sia ancora attualissima. (citato in Corrado De Cesare, Il fascista del Duemila. Le radici del camerata Gianfranco Fini, Kaos Edizioni, 1995, ISBN 8879530461)
Il duce è stato un esempio di amore per la propria terra e la propria gente, un giorno l'Italia lo dovrà riabilitare e insieme a Cavour, Mazzini e Garibaldi, anche a lui saranno intitolate piazze e monumenti. (ibidem)
Ho risposto a chi mi chiedeva se continueremo a discutere dicendo che, anche se ciò dovesse accadere, arriveremo alla fine della legislatura. Non solo: ci proponiamo di vincere le successive elezioni con lo stesso premier e con gli stessi quattro partiti della CDL. (da Il Messaggero, 18 ottobre 2003, pag. 9)
Di fronte all'orrore della Shoah, simbolo perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio, sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il nazismo riservò all'intero popolo ebraico. (messaggio scritto sul Libro della memoria durante la sua visita in Israele del 24 novembre 2003)
[Riferendosi a Umberto Bossi] Se avesse continuato a parlare di secessione non avremmo mai fatto alcun accordo. È chiaro che una logica di coalizione comporta la volontà degli interlocutori di trovare un punto di sintesi. (da Corsera Magazine, 9 marzo 2006)
Il comunismo è la più grande e sanguinosa illusione che l'umanità abbia partorito. (ibidem)
[Riferendosi ad Alleanza Nazionale] Il dibattito è democrazia ed è tipico di un partito e noi siamo un partito. Mi preoccuperei se non ci fosse discussione. (da Il Giornale, 3 maggio 2007)
Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo di persone mi riferisco a tutti. (citato in Fini: "Una legge per coppie di fatto e gay", Il Giornale, 27 dicembre 2006)
Mussolini è stato il più grande statista del secolo. (da un'intervista ad Alberto Statera ne La Stampa, aprile 1994)
Noi, che siamo il motore della CdL, se vogliamo trarre un insegnamento dagli anni passati, dobbiamo aver ben chiaro che va battuta definitivamente quell'utopia secondo cui i lavori non hanno pari dignità. (dal palco di una manifestazione a Roma del 13 ottobre 2007, citato da Avvenire il 14 ottobre 2007)
È venuta meno la fiducia, a Berlusconi l'ho anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di governo e in questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a Casini. E questo è il ringraziamento? Per me la Cdl è una storia chiusa. (citato in Francesco Bei, La rabbia di Fini "Ferito dal Cavaliere", la Repubblica, 16 novembre 2007, p. 1)
Alla fine io sono sicuro che Berlusconi riuscirò a farlo ragionare. Perché è un uomo con una scala di valori molto rigida e al primo posto c'è l'interesse personale. Per cui basterà minacciare di colpirlo sulla riforma delle tv. (ibidem)
L'attesa dell'implosione della maggioranza rischia di essere l'attesa di... Godot se il centrodestra non contribuisce alla sollecita rimozione del macigno che sbarra la strada alle nuove elezioni: l'attuale legge elettorale, una legge che obbliga tutti ad alleanze eterogenee in cui è enorme il potere di interdizione e di ricatto anche di formazioni ultraminoritarie, con ridottissimo consenso popolare e che non a caso proliferano come i funghi dopo le piogge. (dalla lettera inviata al Corriere della sera, Caro Silvio, adesso voltiamo pagina, 16 novembre 2007, p. 1)
Autocritica è parola che Berlusconi non conosce. (dall'intervista di Ugo Magri, "Se liquida il bipolarismo Silvio archivia se stesso", La Stampa, 28 novembre 2007)
Io rivendico il diritto di fare delle critiche, poi se si incorre nel delitto di lesa maestà per i Ferrara di corte, io vado dritto per la mia strada. (da Matrix, 28 novembre 2007)
Se Berlusconi pensa di fare l'asso pigliatutto degli elettori di centro destra con una legge come la Vassallo è meglio che se lo tolga dalla testa perché una legge siffatta in Parlamento non passerà mai. (dal discorso all'assemblea di AN riunita a Roma all'Ergife, 9 dicembre 2007; citato in Legge elettorale, lo stop di Fini Silvio «Ostruzionismo contro il Vassallum», Corriere della sera, 9 dicembre 2007)
Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quello che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi. (ibidem)
Il Cavaliere ha fatto tutto da sé. Ha messo in piedi i Circoli della libertà con la Brambilla. Poi ha creato il Partito della libertà senza neanche avvertire i suoi amici di Forza Italia, quindi ha distrutto la Cdl. Conclusi i giochi, a regole scritte (alla stesura delle quali non siamo stati chiamati a partecipare) dovremmo bussare alla sua porta col cappello in mano e la cenere sulla testa? Non siamo postulanti.[...] Sono il presidente di An, non una pecora. (dall'intervista di Vittorio Feltri, «Vi spiego gli errori di Silvio», Libero, 16 dicembre 2007, p. 1)
Non credo che gli Stati Uniti siano pronti per una presidenza come quella di Obama, non fosse altro perché sarebbe il primo presidente nero. (dall'intervista di Gianni Riotta per il programma televisivo Tv7, RaiUno, 7 marzo 2008)
Eppure, penso che sia tuttora di grande significato politico e morale rammentare il valore insostituibile della libertà, bene supremo per ogni essere umano, precondizione per ogni democrazia, e penso sia lecito domandarsi se ancora oggi – sessantatré anni dopo la liberazione – la nostra libertà corra pericoli e sia davvero minacciata. [...] La minaccia non viene di certo dalle ideologie antidemocratiche del secolo scorso, che sono ormai sepolte con il Novecento che le ha generate. I rischi per la nostra libertà sono oggi di tutt'altra natura. L'insidia maggiore viene dal diffuso e crescente relativismo culturale, dalla errata convinzione che libertà significhi assoluta pienezza di diritti e pressoché totale assenza di doveri e finanche di regole. La libertà è minacciata nello stesso momento in cui – come sta avvenendo per alcune questioni – nel suo nome si teorizza una presunta impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che non lo è. (dal discorso di insediamento alla presidenza della Camera dei deputati, 30 aprile 2008)
Come garantire effettiva concordia tra capitale e lavoro, come aumentare la produzione della ricchezza nazionale, come ridistribuirla in modo equo, secondo le capacità ed i bisogni di ognuno, è ormai interrogativo che riguarda l'intera politica europea chiamata, anche su questo versante, a confrontarsi con il tramonto delle ideologie classiste e vetero-liberiste del Novecento e sempre più obbligata a rispondere alla sfida epocale della globalizzazione dei mercati. (ibidem)
La mia elezione a presidente della camera è il segno della fine del dopoguerra e il discorso del presidente della Repubblica sulle vittime del terrorismo, senza distinzione fra destra e sinistra, conclude un lungo percorso della storia repubblicana. [...] una sinistra che non ha ancora capito che il cambiamento non si fa con quel riformismo illuminato che cala dall'alto le sue ricette di laboratorio, ma si realizza solo con una rivoluzione conservatrice, ben agganciata alle radici, all'identità. (dal discorso all'assemblea nazionale di AN dell'11 maggio 2008; citato in Ida Dominijanni, La rivoluzione di Fini, il manifesto, 13 maggio 2008, p. 11)
Citazioni su Gianfranco Fini
Con la sua fredda astuzia sembra il duca Valentino dei Borgia, che aspetta il logoramento del Cavaliere per proporsi come il vero leader della destra. (Mario Segni)
È il migliore. Porta avanti il suo gioco politico con una buona lucidità. Ma è privo dei supporti dottrinari. Non so se legga qualche libro. So che mischia un po' tutto: Evola e il liberismo, la conservazione e il libertarismo. (Francesco Cossiga)
Fini ha eliminato il fascismo come fosse un calcolo renale. (Marcello Veneziani)
Fini mi ha deluso perché ha paura delle donne, perché non crede nella meritocrazia e ti fa sentire come se l'unico intelligente in giro fosse lui. (Daniela Santanchè)
La cosa più irritante di questi giorni insanguinati sono le facce dei capi della destra che sfilano in tv con cupi sorrisi e una soddisfazione implosa che irrigidisce i loro sguardi, tipo: lo sapevamo che sarebbe finita così. Quel loro pattinare sui nervi scoperti del Paese per annettersi qualche voto, qualche consenso, qualche maledizione. Gianfranco Fini in impermeabile bianco che sfila, insieme al suo manipolo di colonnelli, tra le sterpaglie di Tor Di Quinto, dove è stata uccisa Giovanna Reggiani. Fuma, si guarda in giro, vede tutto per la prima volta, ma la racconta come se fosse l'ultima: è copla del governo, e' colpa di Veltroni. (Pino Corrias)
[Raccontando di quando erano ragazzi] Un giorno si avvicina a un gruppo di giapponesi e coi suoi modi sussiegosi li ricopre di insulti, sicuro che quelli non lo avrebbero capito: "Pidocchiosi, teste di cazzo, coglioni". Così per ridere. Anche loro ridevano... (Francesco Storace)
Cosa significa per Fini "anti-fascista"? il ripudio della Politica del ventennio più fattivo della Storia Italiana?
Se antifascista significa condannare le privazioni della libertà io sono anti-fascista;
se significa condannare le leggi razziali io sono anti-fascista;
Se invece significa condannare chi, in buona fede, voleva difendere l'Italia dall'invasione degli anglo-americani, in NON SONO ANTI-FASCISTA;
Se devo essere accostato a chi considera "la resistenza" come attività democratica, io NON SONO ANTI-FASCISTA;
Se anti-fascisti sono i comunisti e tutti quelli di sinistra, io NON SONO ANTI-FASCISTA.
Il fascismo è stato giudicato dalla storia, tornare ancora a 60 anni fa non serve ad andare avanti, ma solo a rafforzare le opinioni delle varie comunità ebraiche e della sinistra, costruite su fatti vecchi e che non propongono niente di nuovo. Un atteggiamento serio sarebbe quello di confontarsi col passato e non vivere ancora oggi del passato.
Io, se non erro, non ho mai sentito dalla bocca marcia di Veltroni, "io sono, o il pd è una partito anticomunista", avrà detto come tutti che sono contrari a qualsiasi forma di totalitarismo, ma questo anche i bambini delle elementari lo sanno e siamo tutti daccordo. 8 GIORNI DI CRONACA PER DIRE E NON DIRE COSE OVVIE, ma dette (Fini) e non dette (Veltroni) in maniera sbagliata. SE SI DEVE ACCETTARE LA REALTA' DEL NOVECENTO DA ENTRAMBI GLI SCHIERAMENTI, NON C'E' BISOGNO DI FARE TANTE PIROETTE (FINI) E SGUAZZARCI STUPIDAMENTE DICENDO CHE SIAMO ANTIDEMOCRATICI E CHE LA DESTRA E I SUOI DIRIGENTI SONO "PERICOLOSI" (VELTRONI). Bastava citare meglio, usare parole e ragionamenti migliori, e dire tutto quello che dicono gli storici...
la storia la sta scrivendo ancora la sinistra, gli abbiamo fatto un bel regalo, già si sono dimenticate le parole "aperture" fatte anni fa da Violante, Fassino, lo stesso D'Alema, per scrivere una storia condivisa, mi è sembrato molto piu' antidemocratico Veltroni.
Gianpiero Persano
Buontempo: "Incredibile il silenzio assordante della classe dirigente di An" Segnala
"E’ incredibile, tranne qualche isolata e coraggiosa presa di posizione personale, il silenzio della classe dirigente di vertice e di base di Alleanza nazionale di fronte alla direttiva dell’onorevole Fini di fare dell’antifascismo un valore positivo di riferimento, buttando al macero anni e anni di limpido credo politico". Lo dichiara il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, che aggiunge: "E ciò, nonostante proprio in nome dell’antifascismo siano state per decenni giustificate stragi, aggressioni e omicidi contro i militanti del Msi e contro gli italiani nelle terre di confine".
"Chi è indignato per tanta spregiudicatezza - sottolinea - e che ritiene di dover continuare a dare il proprio sostegno a una destra identitaria, nazionale e sociale, oggi ha un’alternativa nel nuovo partito La Destra. Un partito che guarda al futuro e che rappresenta una destra moderna, pluralista, impegnata nella difesa della dignità della persona, ma che non recide i propri legami con le radici profonde della propria memoria storica".
"Noi – conclude Buontempo - abbiamo dato vita a La Destra, fra gli altri motivi, per non far disperdere nell’amarezza e nella delusione una comunità ricca di passione e di ideali. Una Destra che oggi rappresenta l’anti-casta, in difesa della democrazia, contro il delirio di onnipotenza di coloro che, abbassando la soglia della moralità nella gestione della cosa pubblica, vorrebbero una politica senza regole e istituzioni sottomesse agli interessi dei partiti e non della comunità nazionale".
LA DESTRA VERA NEL SALENTO ORMAI è SOLO UNA:
DESTRA DI BASE !!!
FMO STA' LISTA TUTTA NOSTRA ALLE PROSSIME PROVINCIALI E DIAMO UNA CASA E UNA DIGNITA' VERA AL NOSTRO GRANDE E GLORIOSO POPOLO...
Fabio Marrocco
Ah... dimenticavo, molto spesso in campagna elettorale Veltroni nei suoi discorsi quando parlava di politica e di nuova politica e di nuova stagione (secondo lui) faceva spesso riferimento al termine "partito comunista italiano", e giù applausi. E' come se Fini avesse fatto riferimento sempre alla storia del Movimento Sociale Italiano nella sua campagna elettorale per le ultime politiche accanto a Berlusconi (anzi)!
Comunista, fascista, anticomunista e antifascista, non ha più senso, se tutti parlano come devono parlare, lasciando perdere tutto.
Sono identità storiche e fanno parte della linfa culturale prima che politica di tutti i partiti (a torto o a ragione), perchè la Costituzione fu scritta su queste identità storiche di vincitori e vinti (dovremmo cambiare alcuni articoli, ma dovremmo fare un'altra guerra, e non dovrebbero farla gli anglo-americani la nostra Costituzione),
e non devono più essere usate come categorie di marketing politico. Dopo di che si può discutere di tutto.
Gianpiero Persano
A KI HA POSTATO L'INTERVENTO DI " er pecora":
HA RAGIONE FABIO, LA DESTRA IN PROVINCIA DI LECCE SIAMO SOLO NOI DI DESTRA DI BASE.
DITELO A STORACE....
DITELO A TEODORO
DITELO ALLA SANTANCHE'
DITELO A MUSUMECI
DITELO ALLA STAMPA NAZIONALE
LA DESTRA IN PROVINCIA DI LECCE E' SOLO DESTRA DI BASE!
PER LORENZO CATAMO
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE: SCAPPARE SUBITO DA ALLEANZA NAZIONALE!
CHIAMARSI SUBITO FUORI DALLE VERGOGNOSE SCHIERE DI SERVI SCIOCCHI E UTILI IDIOTI CHE STANNO PER ESSERE USATI E STRUMENTALIZZATI PER L'ENNESIMA VOLTA DA SOGGETTI POLITICI SENZA STORIA NE' ONORE COME L'ON PAMPERS E COMPAGNIA BELLA CANTANTE.....
CHIAMARSI FUORI E DRIZZARE LA SCHIENA CON FIEREZZA E CORAGGIO PER DIVENIRE NOI I RAPPRESENTANTI DI NOI STESSI.
RAPPRESENTARE LA PASSIONE VERA, LA PARTECIPAZIONE VERA...L'IDENTITA' VERA...!
SENZA PIU' PADRONI...!
CON UN SOLO NOME E COGNOME:
DESTRA DI BASE!
LA DESTRA VERA...
L'UNICA.
NOI E SOLO NOI SIAMO PRONTI A FARE L'IMPRESA.
NOI E SOLO NOI ABBIAMO GIA' DATO PROVA DI AVERE UOMINI E IDEE DI VALORE.
LA DESTRA DI STORACE, NELLA NOSTRA PROVINCIA NON E' ANCORA PRONTA A RAPPRESENTARE NIENTE E NESSUNO...
CON TUTTO IL RISPETTO PER STORACE E PER CHI STA CON LUI IN BUONA FEDE COME LORENZO CATAMO....
USCIAMO DA ALLEANZA NAZIONALE E DIVENTIAMO UN MOVIMENTO POLITICO IDENTITARIO AUTONOMO E STRUTTURATO SUL TERRITORIO.
OLTREPASSIAMO IL RUBICONE E CREDO CHE DOPO AVERLO FATTO ANCHE LORENZO POTRA' TORNARE CON NOI E DARE IL SUO PREZIOSO CONTRIBUTO A DARE UNA CASA ONOREVOLE A TUTTI NOI, LUI COMPRESO, E ALLA NOSTRA GENTE.
Zelig/08
x fabio marrocco e zelig/08:
state buoni..!
non siete l' unica destra nel salento..alle provinciali farete una figura di mer..!
ESALTATI !
pablo
SVEGLIAMOCI!!!!
Con le nostre liti contribuiamo solo al grande capolavoro di Veltroni e dei suoi amici nei media:
tornare a far litigare l'arcipelago della destra.
Loro saranno sempre un passo avanti a noi, anche quando stanno all'opposizione, giacché per loro non ci sono nemici a sinistra, mentre noi abbiamo perso il conto di quanti nemici teniamo a destra...
Buontempo e Storace che odiano Fini, la Santanché che attacca Fini e poi pure loro...
Destra di base che sputa veleno su Lisi, dopo averne prima abbondandemente sputato su Mantovano, Congedo, Tundo e Stamerra (vedi le tonnellate di post precedenti)...
Lisi che ricambia con gli interessi e le estromissioni con il placet tacito della Poli.
Destra sociale che aborre l'idea di dialogare con destra di base.
Mangiafuoco che vomita fiamme sulla Poli Bortone una continuazione...
... e poi escono i rifugiati (metali) di Uruz per dire che loro stanno oltre (che?) e che gli altri sono tutti inferiori...
e via discorrendo .. tanto poi spuntano altri puristi per sparlare di tutti i precedenti...
Ognuno appassionatamente ad ingrossare le file di una guerra intestina che ha solo due beneficiari politici:
1) Veltroni impegnato con il PD a far dimenticare i buchi di milioni di milioni di euro nei bilanci di Roma e a superare le colossale figura di "sventratore cementificante" del Pincio...;
2) Verdini e Scaiola impegnati a ridimensionare i quadri e la base di AN nella fusione con FI per il Popolo della libertà..
Mimino cu la zappa
x PABLO
CAPISCO IL TUO PESSIMISMO MA NOI NON SIAMO COME VOI E ALLE PROVINCIALI QUALSIASI FIGURA FAREMO SARA' CERTAMENTE PIU' BELLA DELLA VOSTRA...
W DESTRA DI BASE
ASTA LA VISTAS PABLOS
Zelig/08
x Miminu cu la zappa
Ma cosa dici mai....
Destra Sociale aborre l'idea di dialogare con noi?
E chi sarebbe stato a esprimere questo anatema terribile nei nostri confronti?
Tunto o Tondo o come si chiama l'ex coordinatore regionale di Alemanno e attuale consigliere comunale di Melissano?
E' stato il vicepresidente provinciale di An Paolo Alemanno, cugino di Gianni?
O forse sono stati gli attuali massimi referenti della destra sociale pugliese e cioè il sottosegretario Mantovano e il consigliere regionale Congedo?
E' importante saperlo, caro Mimino, per capire se la cosa è seria o no, in quanto se trattasi del primo, cioè del consigliere di Melissano...beh, la notizia diventa una cazzata enorme senza alcuna rilevanza politica ( proprio come viene ormai considerato da ttti l'ex consigliere regionale trombato in ogni dove da qualche anno a questa parte...).
Se invece si tratta degli ultimi tre referenti politici del sindaco di Roma, on. Gianni Alemanno, allora la cosa cambia e diventa davvero seria e preoccupante.
E' pertanto fondamentale precisare la fonte.
Quindi, caro amico Miminu
cu la zappa, facci sapere quanto prima.
x il sig. Pablo
E' vero, non siamo l'unica destra salentina ma certamente alle provinciali se presenteremo una lista tutta nostra, come spero avvenga, saremo gli unici in grado di farci valere e dare dignità ai nostri elettori.
( tu quale destra altra vedi in giro capace di tanto? )
Saluto calorosamente tutti i camerati di destra di base.
Tonino Caputo
dal sito di azione giovani di roma
Lettera aperta ad ogni Italiano
Riflessioni sull' anti-fascismo
Carissimo,
non ti scrivo per riaprire il dibattito sul ventennio fascista, non credo infatti che questa debba essere la mia prima preoccupazione di eletto nelle istituzioni e di dirigente politico. Penso piuttosto che sia materia per gli storici e, da questo punto di vista, mi riconosco appieno nelle posizioni di Renzo De Felice e Gianpaolo Pansa. Penso anche che sia materia sulla quale, giustamente, si interrogano le più alte cariche istituzionali, che in questo modo cercano di portare a compimento il difficile processo di pacificazione nazionale. Ti scrivo invece a proposito del dibattito sulla necessità o meno di dirsi anti-fascisti, per condividere con te alcune riflessioni.
Circa due anni fa, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, Indymedia, pubblicò un articolo di commento a una iniziativa di Azione giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l'evidente intento di puntare l'indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. Ho pensato: “Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?”. Ma sono andato oltre per non farne una questione personale.
Mi sono ricordato poi che negli ultimi 5 anni, non nel 1943, almeno per una ventina di volte le nostre sedi sono state bersaglio di assalti, devastazioni, attentati incendiari, da parte di personaggi che si vantavano di essere antifascisti. Mi ci vedi a tirare le bombe molotov contro una sede di partito? Addirittura contro una sede del mio partito? Mi sono detto no, non posso essere antifascista. Poi riflettendo ho fatto autocritica e ho pensato che magari sono troppo legato a questa idea delle sedi quelle che una volta si chiamavano "sezioni". Allora sono andato avanti.
Mi sono ricordato, però, che negli ultimi cinque anni, non nel 1943, i ragazzi di Ag in tutta Italia hanno subito numerose aggressioni nel nome dell'antifascismo, aggressioni verbali e fisiche, bastonate, sprangate per capirci. Ti sembra possibile che il presidente di Azione giovani a Roma si aggiri per la sua città a sprangare i propri ragazzi? “No, non posso proprio essere antifascista”, ho pensato ancora fra me e me. Poi per non lasciare nulla di intentato ho detto magari sono troppo sentimentale, così legato a questi ragazzi con i quali condivido un percorso umano prima che politico.
Sono andato un po' indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall'odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato.
Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo.
A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti.
Federico Iadicicco
(Presidente Azione Giovani Roma)
Le parole del presidente di Azione Giovani-Roma e consigliere provinciale del Pdl, Federico Iadicicco, mostrano ancora una volta, in maniera inequivoca, l'immaturità politica del nascente partito di centrodestra e la sua non idoneità ad aderire al Ppe, soggetto che fa dell'antifascismo un valore acquisito. Se storicamente è vero che non tutti gli anti-fascisti erano sinceramente democratici, è pur vero che in Italia, per essere democratici, non si può non essere anche antifascisti», dichiara il responsabile delle Politiche giovanili dell'Udc Matteo Tarolli. Per lo storico Nicola Tranfaglia, la posizione dei giovani di An «è contraria alla storia» e rischia di preludere a «nuove rischiose politiche culturali. Una simile posizione - spiega Tranfaglia - non tiene conto di quello che ha dimostrato la storia in tutto il mondo, non tiene conto della storia in Italia e in Europa. Storia che ha dimostrato che i fascismi sono stati regimi che hanno fomentato sia guerre civili sia guerre contro le democrazie e sono all'origine dei grandi massacri degli ebrei e dei diversi messi in atto dalla Germania nazista con la complicità del fascismo italiano».
Per Fausto Raciti del «Tavolo giovani» del Pd, poi è fallita «la strategia di Fiuggi». «Vorrei solo ricordare - afferma Raciti - qualche fatto avvenuto in questo paese non molti anni fa: c'era un partito che utilizzava la violenza politica, che ha privato i cittadini di questo paese delle libertà fondamentali, che ha spedito nei lager nazisti migliaia di persone, confinato dissidenti politici e portato l'Italia dentro una guerra mondiale. Era il partito fascista. «Non chiedo di credere nell'antifascismo militante degli anni di piombo, spesso pretesto per le violenze più cieche, ma in quello democratico che ha scritto la Costituzione repubblicana».
Fascismo, la destra romana attacca Fini: parole irresponsabili, stiamo con Alemanno
ROMA - Le parole di Gianfranco Fini sul fascismo pronunciate ad "Atreju" non generano solo perplessita' fra i ragazzi di Azione giovani, ma suscitano critiche in tutto il mondo della destra romana. Con la conseguenza che, di contro, sale il gradimento nei confronti del sindaco Gianni Alemanno. Ne sono chiara testimonianza le reazioni di tre esponenti della destra di certo non antifascista, che biasimano le parole del presidente della Camera: Giuliano Castellino, ex segretario romano di Fiamma Tricolore ora approdato nel Pdl con il movimento "Area identitaria romana"; Gianluca Iannone, anch'egli ex Fiamma Tricolore, fuoriuscito polemicamente dal partito per dedicarsi al progetto Casa Pound; Martin Avaro, dirigente nazionale e responsabile romano di Forza nuova, protagonista nei mesi scorsi degli scontri con i collettivi alla Sapienza.
Per Castellino "l'antifascismo, che ha portato tante disgrazie e nefandezze da '45 ad oggi, non potra' mai essere un nostro valore. Oggi che la nuova Italia di Berlusconi-Tremonti-Alemanno sta davvero cambiando la nostra nazione- osserva poi l'ex segretario della Fiamma- a chi giova rispolverare vecchi schemi superati dalla storia?". Certo e' che "noi stiamo con Alemanno, e con questo governo che si sta occupando dei problemi reali del Paese", prosegue Castellino.
Riguardo poi la concezione di "male assoluto" coniata da Fini, questa puo' essere attribuita "solo al demonio- sostiene- e sicuramente il fascismo non lo e' stato. Dal punto di vista storico non potrei mai dire- prosegue Castellino- che il male assoluto e' il marmo contro la palude, la scolarizzazione di massa, le case popolari, la previdenza sociale". Riguardo poi l'attuale presidente della Camera, "Fini ha detto anche altre cose gravi: ad esempio sul '68 che per noi non ha 'aperto le menti', ma ha distrutto il concetto di patria, di famiglia. Fini- conclude Castellino- naturalmente e' libero di dire cio' che vuole, ma non credo che il suo sia il pensiero del popolo centrodestra".
Anche Iannone, che questa mattina e' stato ascoltato in caserma dopo un'azione di protesta al fontanone del Pincio "a favore dei lavoratori Alitalia e delle famiglie italiane", afferma che "Alemanno e' stata una persona corretta e onesta, dimostrando di avere ancora a cuore determinate tematiche". Fini, invece, "ha fatto dichiarazioni di una gravita' immensa, da irresponsabile, sventolando la bandiera dell'antifascismo, che ha portato a tragedie, omicidi e ingiustizie". Il sindaco di Roma "ha ragione", dunque, "quando con le sue dichiarazioni non riduce il fascismo alle sole leggi razziali, che sarebbe molto superficiale". Il fascismo, per Iannone, "e' stato giustizia sociale e crescita della nazione". Insomma, "l'esperienza piu' bella della storia d'Italia, che bisogna avere l'onesta' intellettuale di riconoscere".
Per Martin Avaro "Alemanno e La Russa hanno detto cose vere, che pensano almeno un terzo degli italiani, e che contribuiscono a fare un passo in avanti verso la verita' storica". Fini, invece, "e' chiaro che sta portando avanti, piu' che un'azione politica, un'opera di sdoganamento della sua persona come futuro presidente del Consiglio". Avaro non vuole commentare le parole del presidente della Camera "semplicemente perche' si spara addosso da solo", pero' ci tiene a ricordare che "il fascismo, tra l'altro, e' stato il punto di partenza per un Italia veramente unita, basti pensare che prima di quell'epoca mai un capo di Stato era andato in Sicilia, e rappresentava larghi stati societa' italiana. Come si fa a dichiarare male assoluto- si chiede Avaro- un'epoca storica che coinvolse così tante persone, e se anche Nicola Bombacci, tra i fondatori del partito comunista, mori' gridando 'viva il socialismo, viva Mussolini'?"
INTERVISTA AL MINISTRO MATTEOLI
SULLE DICHIARAZIONI DI FINI E LE REAZIONI DEI GIOVANI DI AN DI ROMA
Ministro Altero Matteoli, che succede? Le parole di Gianfranco Fini, pronunciate alla festa di Atreju, sembrano in realtà non aver fatto breccia in tutto il partito. Quantomeno tra i ragazzi. È così?
«Non succede nulla di traumatico e non è così».
Sì, ma a parlare è il leader romano di Ag.
«Guardi, Alleanza nazionale ha rigettato con forza ogni ipotesi di regime dittatoriale che limitasse la libertà dei cittadini. Il nostro partito, quindi, ha già fatto una scelta democratica ben chiara, accettata tra l’altro da tutti. E su questa strada certamente andremo avanti. Tutto qua».
E le parole di Iadicicco?
«La questione è molto semplice. Chi non condivide appieno le parole di Gianfranco Fini sull’antifascismo si mette automaticamente fuori da Alleanza nazionale. Perché chi dice no, evidentemente, non condivide il nostro tragitto, politico ma anche culturale, iniziato già al Congresso di Fiuggi. Quindi, come avvenuto anche in quell’occasione, quando qualcuno decise di iniziare una nuova avventura, anche oggi, chi crede di non voler più seguire la nostra linea, può anche lasciare».
Insomma, se la pensa così può andar via?
«Esatto. Se crede, può farlo. E con lui tutti quelli che condividono la sua posizione».
Tutti allineati sulle parole di Fini?
«Certo, perché il presidente ha semplicemente sintetizzato con il suo discorso alla Festa di Azione giovani il pensiero comune di An, condiviso dall’intera classe dirigente, maanche dalla base del partito. A Fiuggi, infatti, avevamo accettato tutti di lanciare una nuova sfida, di andare avanti. Insomma, si trattava solo della prima fase, della prima tappa. Ma l’obiettivo finale era ed è quello di far nascere un partito unico, democratico, moderno, che guardi al futuro».
Quindi, nessuna divisione interna?
«Assolutamente no, non esistono divergenze tra noi sul progetto finale da raggiungere».
incredibbbileeeee!!!!!!!!!!!!!
HA RAGIONE MIMINU LA ZAPPA!
complimenti per l' "hasta la vista" scritto "asta"!
pablo
Sarebbe interessante, e mi rivolgo al gestore di questo blog, al Dott. Adriano Napoli, a Claudio Gianneta e agli altri amici di DDB, riportare sul giusto binario questo interessante dibattito sul futuro della Destra salentina.
A Zelig '08 e Pablo, consiglierei di non restare nell'anonimato e nel mondo della fantasia!
Gianpiero Persano
Ha ragione Gianpiero Persano...qui stiamo parlando di cose serie, non di cazzate! La destra spesso "arranca", perchè in essa si nascondono persone che non capiscono niente, e soprattutto perchè le nostre "eventuali divergenze", a cominciare da quelle tra i nostri eletti fino a quelle legate ai circoli del più piccolo paese della provincia di Lecce, finiscono sui giornali o volgarmente e vergognosamente su questo o altri blog della destra salentina. Dove è andato a finire il corretto e democratico, oltre che benefico, dibattito tra di noi? Dove sono le sedi? Dobbiamo fare ogni giorno un convegno, un forum, un seminario, per PARLARCI, SENZA PARLARCI ADDOSSO!
APRIAMO LA BASE!
DESTRA SALICESE
Vorrei fare una considerazione:
sembra che da qualche tempo a questo parte, c'è in Alleanza Nazionale un clima di smobilitazione e di "si salvi chi può", e soprattutto di "come può". Questa considerazione mi viene di esternarla, dopo che dai massimi vertici del Partito fino al più piccolo dirigente di provincia, si è dato un segnale di forte autonomia; mi riferisco al fatto che ognuno (dentro e fuori dal partito) si sta organizzando come meglio crede! Esempi
GIANFRANCO FINI E ADOLFO URSO E ALTRI: FONDAZIONE FAREFUTURO
ADRIANA POLI BORTONE: IDENTITA' E FUTURO
ALFREDO MANTOVANO E SAVERIO CONGEDO: LA CITTA'
MARIO DE CRISTOFARO: SALENTO LIBERO REGIONE
FRANCESCO STORACE E TEODORO BUONTEMPO: LA DESTRA
ADRIANO NAPOLI E ALTRI: DESTRA DI BASE
GIANNI ALEMANNO E ALTRI: I CIRCOLI DELLA NUOVA ITALIA
ED ALTRI ED ALTRI IN TUTTA ITALIA
E' GIA' UNA DISGREGAZIONE, E LE FEDERAZIONI PROVINCIALI DEL PARTITO IN ITALIA CHE FANNO?
I CIRCOLI DI ALLEANZA NAZIONALE CHE FANNO, DEVONO ANCH'ESSI TRASFORMARSI IN "CIRCOLI POLITICO-CULTURALI IN FRANCHISING"? CHE FARE, QUELLE CHE STO DICENDO SONO COSE SERIE, IMPORTANTI E GRAVI!
LA BASE DI ALLEANZA NAZIONALE PUO' AVERE UNA SUA FONDAZIONE, O CIò E' PERMESSO SOLO AI "NOSTRI ELETTI".
LU FRANCESCU CANTATORE
E' vero, c'è un clima mesto di rassegnazione in tutti i circoli di An e in tutte le federazioni di An.
Non ci si incontra più e non ci si parla più.
Ognuno promuove la "sua" associazione culturale e la "sua" fondazione in tutti i modi, nell'arduo tentativo di non lasciare che tutto diventi un indistinto omologato insieme di "yesmen" senza anima nè dignità.
Ma il problema vero non è costituito da questa miriade di componenti o "correnti" di destra, ma dal fatto che per lo più si tratta di "gruppi di sotegno personale" di questo o quel leader, o falso leader, di turno.
Si tratta di mere operazioni elettoralistiche o preelettoralistiche che nulla hanno a che vedere con idee e valori politici di alcunchè.
E l'unico obiettivo è la tutela dei priviligi dei soliti provilegiati, già sin troppo privilegiati.
Senza mai considerare i nostri militanti, i nostri iscritti e persino i nostri dirigenti locali null'altro che numeri alla mano per barattare e conquistare i suddetti privilegi sempre e comunque destinati a pochi.
Il fatto poi che con la scusa di non danneggiare il partito con autolesionistiche polemiche pubbliche ...ha poi completamente pregiudicato ogni possibilità di
un sano e costruttivo confronto aperto e chiarificatore che certamente avrebbe fatto solo che bene ad An, specie nella nostra provincia, dove i circoli e i tesserati non contano praticamente nulla e sono assolutamente all'oscuro di ogni reale situazione politica provinciale e locale.
Soprattutto da quando il dott. Napoli è stato esautorato dalla
carica di vicepresidente provinciale del partito proprio per aver permesso che su questo blog si parlasse male di Lisi.
A proposito, qualcuno ha notizie di Lisi e dell'attuale vicepresidenza?
Sarebbe certo opportuno che tutte le componenti salentine della destra si unissero e si sostenessero a vicenda ma ciò sappiamo tutti benissimo che non potrà mai avvenire, per il motivo che ho messo in risalto prima, la differenza di organizzazione, di finalità e di partecipazione che c'è tra esse.
Per ora Destra di Base sembra l'unica che non ha un leader padre-padrone della componente e che consente la partecipazione e il dibattito interno.
Propongo di andre da soli e di andare avanti nel progetto di presenta attiva e identitaria i seno al PDL, se ci meritano, ma anche fuori dal PDL.
Non è il solito discorso " pochi ma buoni" ma un discorso di coerenza che tiene bene a mente le vere ragioni della nostra stessa esistenza, e cioè, la rappresentanza vera senza ipocrisie e strumentalizzazioni.
Continuiamo a fare scuola, a rivoluzionare il concetto stesso di partito o mivimento politico.
Capovolgiamo la piramide: la base in cima e la punta in fondo.
Adriano Napoli ha commesso tanti errori, soprattutto nell'individuare dei rappresentanti provinciali inadatti alla situazione che alla prima occasione si sono svenduti senza ritegno, ma dobbiamo riconoscergli due cose: l'impegno costante estuasiasta e passionale e il coraggio di mettersi in discussione sempre per le idee e le pesrone che rappresenta, anche quando è stato seduto su comodissime poltrone dirigenziali
falsa unità lasciamola agli altri.
Quindi , non ho dubbi, finchè questo nostro progetto andrà avanti in questo modo io non vedo altre soluzioni alternative, ma solo la necessità di dare forza il più possibile a Destra di Base.
E'l'unica speranza che abbiamo.
Con gli altri, dialoghiamo e collaboriamo quanto ci pare ma non prendiamoli mai ad esempio, nè facciamoci mai suggestionare o strumentalizzare.
Scusate la lunghezza dell'intervento ma erano mesi che non intervenivo.
Gianni Miccoli
Per rappresentare la Base non occorre una fondazione, ma un coordinamento serio e aperto a tutti.
Destra di Base è certamente il primo passo.
A chi chiede agli altri di uscire dall'anonimato e poi si firma con gli pseudonimi vorrei dire solo una cosa:
Siate coerenti e rispettate tutti, non si discrimina l'intervento in base all'autore del testo, ma si deve pensare soltanto ai contenuti e alle idee che vengono espresse.
Sono daccordo con Gianni ma non darei troppe colpe a Napoli dei tradimenti di alcuni nostri ex dirigenti.
I traditori e i venduti, purtroppo, sono più diffusi di quanto ci si creda.
X LORENZO CATAMO
Hai perfettamente ragione in tutto ma non mi è piaciuta l'ultima frase che hai usato.
Scappare non è dignitoso e non serve a nulla se non si ha un posto dove andare, un posto migliore s'intende.
Un saluto ad Adriano
Ilaria83
PERCHE' NON FACCIAMO UN CONVEGNO PROVINCIALE IDENTITARIO ENTRO OTTOBRE?
INVITIAMO LA POLI E FITTO E TUTTE LE COMPONENTI DELLA DESTRA PRESENTI IN PROVINCIA.
X MAURIZIO GENNARINO
MA POI, QUEL CAFFE' CON MANGIAFUOCO TE LO SEI MAI PIGLIATO?
Una risposta a Miccoli e una ad Ilaria.
Poichè ero presidente onorario di Destra di Base,mi sento toccato dal termine"svenduti".A chi mi sarei svenduto e per quanti denari?Se Miccoli me lo fa sapere,passo a ringraziare il padrone nuovo e a ritirare la somma della svendita,perchè di questi tempi fa sempre comodo!
Scappare,cara Ilaria,verso la libertà dalle elucubrazioni personali ed arrivistiche di un figuro come Fini,che non conosce altra opinione all'infuori della sua e la impone a tutti.Al suo confronto il Duce era un fior di democratico!
Saluti camerateschi
Lorenzo atamo
Mannaggia al computer! Mi è scappata la"C".
Ovviamente sono Lorenzo Catamo
X LORENZO CATAMO
Non pensavo certo a te quando facevo quei riferimenti ma ad altri che ora sono al seguito di Lisi e Filippo.
E comunque voglio rispondere anche ad Ilaria.
Napoli ha sbagliato a nominare dirigenti provinciali di An in quota a Destra di Base un noto personaggio di Maglie giocherellone e farfallone e una nota giovane arrivista senza scrupoli di Taviano.
E colgo l'occasione per aggiungere una cosa: Adriano, ti consiglio di fidarti delle persone non in base alle cariche istituzionali che ricoprono, spesso immeritatamente, ma in base alla loro buona fede.
Mi dispiace ma lui lo sa che gli voglio bene e che su questo sono irremovibile.
Gianni Miccoli
Scusaci Gianni ma abbiamo tagliato un pezzetto del tuo intervento.
Non volercene.
Non mi sembra che il pezzo censurato offendesse nessuno.
Era solo un esempio...
Capisco ma non condivido.
Gianni Miccoli
Roma, 17 set. - (Adnkronos) - Con l'arrivo di Silvio Berlusconi, e' iniziata in piazza di Pietra la riunione del Comitato costituente del Pdl. Il premier indichera' il percorso comune per arrivare alla nascita ufficiale del soggetto unitario del centrodestra dopo i congressi che decreteranno lo scioglimento di Fi e An. Per l'occasione e' stato istituito il cosiddetto 'Comitato dei 100' che studiera' tempi e metodo per la road map del Popolo della liberta'. Tra gli altri, e' presente anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Nel corso del'incontro parleranno lo stesso premier e il coordinatore nazionale di Fi Denis Verdini e il reggente di An Ignazio La Russa. Numerosi i cronisti presenti. Tanti anche i passanti e i turisti incuriositi dal via vai di auto blu. Ci sono anche le Iene ma un loro 'assalto' al Cavaliere e' fallito. Il presidente del Consiglio e' giunto in auto ed e' entrato nel Tempio di Adriano senza rilasciare dichiarazioni. La riunione del Comitato costituente si svolge a porte chiuse e l'entrata e' stata transennata per l'occasione.
Nel Comitato Costituente c'è anche la Poli.
Congratulazioni!
C'è anche Mantovano?
x Alemanno
Caro Gianni, perchè non lasci perdere le povere prostitute romane?
Esse costituiscono un insostituibile ammortizzatore sessuale a favore di tutti gli italiani frustrati vittime di questo schifo di mondo moderno dove la donna emancipata socialmente e sessualmente, e oggi anche politicamente a livelli anche governativi, non esita a mercificare il proprio corpo sin da fanciulla...in danno di noi uomini...sempre....
Con le lucciole, tra l'altro spesso molto più affascinanti delle nostre donne, si è soddisfatti sessualmente e meno frustrati pagando semplicemente la marchetta e buonanotte....
Lasciale perdere ste povere figlie e pensa meglio a interessarti del nostro partito, del nostro destino che mi sembra già svenduto e mercificato, oserei dire anche prostituito, in cambio pochi posti da deputato o da eurodeputato nella lista bloccata del PDL.
Avete dimenticato che voi tutti siete lì in Parlamento o in cima alla politica nazionale solo perchè avete avuto la nostra fiducia?
Come si fa a svendersi o prostituirsi politicamente in questo barbaro modo?
Gianni, almeno tu, dacci una risposta.
Dicci infine: la nostra storia, la nostra passione, i nostri sacrifici, i nostri morti... non contano più niente?
O non hanno mai contato niente ?
Gianni, non deludermi anche tu... sei l'unica speranza rimasta.
......Sempre a destra!
L'ultimo gladiatore
Atreju'08
....E LA FIAMMA ....NON C'è PIù!
I GIOVANI DELLA MELONI...
...Eccezzzzzionali per scelta......
.....VENDUTI PER CONVENIENZA!!!!!!
Vergogna!
ROMA (17 settembre) - «Antifascisti? Mai». All'indomani delle dichiarazioni del presidente di Azione Giovani di Roma Federico Iadicicco sull'impossibilità di dirsi antifascisti, toni poi stemperati per lasciar spazio alla convinzione di condividere alcuni dei valori antifascisti contemplati nella Costituzione, nel blog del movimento giovanile della destra è rivolta. Sotto accusa il dietrofront, seppur cauto, dello stesso Iadicicco.
Parole dure sono spese sopratutto contro Gianfranco Fini, mentre il sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il ministro della Difesa Ignazio La Russa vengono difesi e presi ad esempio. «Il senatore Augello e Iadicicco si sono rimangiati le parole - scrive Gustavo La Torta - La prima reazione, quella di pancia, quella che rivela la vera natura, è quella di dichiararsi per quello che si è: fascisti, poi ci si rende conto che in quanto tali si è esclusi dalla vita politica e allora si fanno le smentite, le correzioni».
Molti i riferimenti alle parole sul fascismo pronunciate da Fini ad «Atreju 2008». «Ringrazio Fini - scrive Tony - per aver definitivamente mostrato la sua vera faccia, un non politico opportunista e arrivista. Rinnegherebbe anche il suo nome». I toni della discussione on line sono tutt'altro che morbidi e fortemente critici sui vertici del partito. «Ma come si fa - si chiede Luca Di Stefano - a rimanere immobili quando chi dovrebbe tracciarci la strada s'è mischiato e così è diventato democristiano nel pensiero e negli interessi?».
«Purtroppo An o quello che ne rimane ha deciso di uccidere i propri padri», ha aggiunto Fosco Bandinelli, mentre Mirco richiama tutti a uscire allo scoperto: «Ditelo a chiare lettere insieme ad Alemanno e La Russa: Azione Giovani è fascista».
Ci sono situazioni, nella vita e nel contesto storico di oggi, a cui si è lavorato alacremente e infaticabilmente, e che esigono un certo lessico, affinché non si possa far confusione o non si possa dare adito a determinate speculazioni.
Atreju 2008, la Nostra Festa Nazionale, è stata come sempre un successo, non solo mediatico, ma soprattutto di contenuti e militanza. Tanti ragazzi da tutta Italia si sono ritrovati, hanno discusso, si sono confrontati con i più importanti politici italiani, mostrando una maturità ed una preparazione che negli anni è andata sempre crescendo e che è stata comprovata dalla scelta dei temi e dei dibattiti, attuali e d’avanguardia.
È il frutto di un modo di fare politica che, fin dai tempi del Fronte della Gioventù, è stato improntato si alla difesa delle nostre tradizioni e della nostra cultura, ma soprattutto è proiettato verso il futuro, verso un domani che potrà “appartenere a noi” solamente se conquistato con “armi” attuali e contestualizzate.
Il Fronte, per primo, fu precursore di questo nuovo modo di intendere, rifiutando certe concezioni del MSI troppo legate al passato e superando determinate logiche preistoriche.
Per questo ci ha fatto male essere spettatori della bagarre dei soliti dirigenti di partito (spesso anche sottobanco: “ehy, ma non gli avete detto nulla…eh ma dovevate protestare…”), sempre più impegnati non tanto a contraddirsi l’un l’altro su un argomento che NOI abbiamo contestualizzato da anni, ma dediti a ritagliarsi un piccolo spazio di notorietà in un ambito che, stranamente, vedeva i giovani veri protagonisti rispetto ai soliti dinosauri della politica.
Non avevamo bisogno della loro “caciara” (non potremmo definirla altrimenti) per capire che noi ANTIFASCISTI non potremo mai esserlo.
Il FASCISMO, ribadisco, l’abbiamo superato.
Sappiamo bene quali siano i valori della libertà e della democrazia, veniamo da esperienze che non hanno potuto far altro che rafforzare in noi determinati concetti.
Per questo non possiamo accettare che, tra i nostri valori, venga impropriamente calato dall’alto l’ANTIFASCISMO.
Bisogna precisare che quest’ultimo è stato assunto ormai dalla storia non come un movimento culturale o politico impegnato a difendere i valori su citati, ma come ben altro.
L’ANTIFASCISMO è quello che, in nome di una non meglio identificata rivalsa, ha continuato ad uccidere e perseguitare, non solo in regioni rosse quali l’Emilia, innocenti, famiglie, preti e spesso gli stessi partigiani, rei magari di essere parenti di persone coinvolte col regime o semplicemente di non appartenere a quella frangia rossa che continuava a insanguinare un’Italia ormai uscita dalla guerra
L’ANTIFASCISMO è quello che nei decenni scorsi ha ucciso i nostri ragazzi, nelle strade, nelle sezioni, addirittura nelle case (come nel caso del rogo di Primavalle) al grido di “uccidere un fascista non è reato”.
L’ANTIFASCISMO è quello moderno, che pubblica i nostri indirizzi e le nostre foto sui siti internet per identificarci e magari venirci a cercare sotto la nostra abitazione, come nel caso di Federico Iadicicco, presidente di AG Roma.
L’ANTIFASCISMO è quello che devasta e incendia, ahimè ancora oggi, le nostre sedi.
L’ANTIFASCISMO è quello che, oggi come ieri, impedisce pubblici dibattiti nelle università, tenta di monopolizzare, spesso con metodi violenti, la cultura nelle scuole e negli atenei in nome di una subcultura che si ritiene superiore e l’unica degna di esistere.
L’ANTIFASCISMO è quello che impedisce al nostro presidente di Torino, per altro una ragazza, di andare a fare gli esami nella sua facoltà, organizzando veri e propri picchetti e scenate di protesta.
Cari dirigenti di partito, benpensanti delle tv e delle radio, svogliati appassionati della politica, smettetela dunque di ricordare i nostri 5 giorni di festa e dibattiti solo per una polemica derivante dall’uso errato di un termine: rischiate di cadere nel parossismo.
Un termine che non ci apparterrà mai… a meno che non riconosciate, fra i nostri fantastici ragazzi, persone che si sono macchiate dei crimini efferati che abbiamo su elencato.
L’ANTIFASCISMO è quello che continueremo a smascherare nelle scuole, nelle strade e nella società di oggi.
Maurizio Guccini
Presidente AG Provincia di Roma
AVETE CAPITO BENE ORA BASTA!!!!!!
DALLE PAGINE DI LIBERO CHE FINI HA DICHIARATO LO SCIOGLIMENTO DI ALLEANZA NAZIONALE IN AUTUNNO.
MA FINI SI E’ ACCORTO CHE DURANTE QUESTI ANNI ESISTONO ANCHE DEI MILITANTI??
NOI DI AG ABBIAMO VOLUTO MANTENERE IL SILENZIO DA QUANDO E’ STATO ANNUNCIATO CHE IL SIMBOLO DI AN NON CI SARA’ IN QUESTE CONSULTAZIONI ELETTORALI, PERCHE’ LA NOTIZIA HA PROVOCATO UN TERREMOTO NEI NOSTRI CUORI CHE HA CREATO UNA CONFUSIONE TALE DA NON FARCI CAPIRE BENE A QUALE FUTURO SAREMMO ANDATI INCONTRO.
LA STORIA DI UN PARTITO NON SI PUO’ BUTTARE COSI’ CON UNA TELEFONATA, STANNO GIOCANDO TROPPO ALLE NOSTRE SPALLE E TUTTO A POCHI MESI DALLE ELEZIONI.
ANZICHE' FARE QUESTO PROCESSO DI UNIFICAZIONE DEL PDL IN MODO ACCURATO E SEGUENDO DEGLI STEPS, LO STIAMO FACENDO VELOCEMENTE E MALE!!
NOI ERAVAMO CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE IL PDL AVREBBE INIZIATO UN PERCORSO DI UNIFICAZIONE, MA NON COSI’!! NON SENZA CONSULTARE LA BASE!!
FINI NON PUO’ CREDERE CHE I MILITANTI DI AN E SOPRATTUTTO NOI RAGAZZZI DI AZIONE GIOVANI RIMANIAMO IMMOBILI ED INERMI A CIO’ CHE STA SUCCEDENDO.
NON POSSIAMO NON PENSARE CHE LO STESSO FINI POCO PIU’ DI QUALCHE MESE FA ERA IN ROTTA CON BERLUSCONI E DIFINIVA IL PDL QUALCOSA COME COMICHE FINALI!!
NON SIAMO MICA AL CIRCO!!
NOI CI CREDIAMO ALLA POLITICA A DIFFERENZA DI QUALCHE SCALDA POLTRONE BAMBOCCIONE CHE NON HA NESSUNA PASSIONE!!
MA POI VOGLIONO DIRCI COME ENTREREMO IN QUESTO PDL? SE LA NOSTRA IDENTITA’ VERRA’ MANTENUTA??……..O DOBBIAMO MORIRE DEMOCRISTIANI!!
NON CREDO CHE IL CONGRESSO CHE FINI CONVOCHERA’ IN AUTUNNO SARA’ UNA PASSEGGIATA, LUI PARLA A TITOLO PERSONALE E ANCORA NON E’ ANDATO TRA I MILITANTI VERI, COME NOI, SPARSI IN TUTTA ITALIA A CHIEDERE CHE NE PENSANO.
BEH IO POSSO DIRVI CHE COME NOI CE NE SONO MOLTI CHE NON LASCERANNO SFUMARE IN SEI MESI, DURI ANNI DI MILITANZA E BATTAGLIE FATTE SUL CAMPO.
SE DOVESSIMO PERDERE ALLORA CAMBIA TUTTO. LA FORMULA CARO FINI NON E’ STATA COSI’ AZZECCATA. CHE FAREMO? CI SAREMO SPUTTANATI SOLO PER ENTRARE NEL PPE E PER AVERE UN POSTO IN PIU’ NEI CONSIGLI COMUNALI O NEI SCRANNI DEL PARLAMENTO??
LA PARTITA E’ ANCORA APERTA!!!!
AZIONE GIOVANI E' ORMAI SENZA IDENTITA' E SENZA ALCUN SENSO. SCIOGLETELA!
L'ORGANIZZAZIONE GIOVANILE DI AN E' ORMAI SVENDUTA ALLA CLASSE DIRIGENTE CENTRISTA DEL PDL.
IL SIMBOLO DELLA FIACCOLA E' STATO TOLTO PER ORDINE DI BERLUSCONI E FINI E LA MELONI HANNO SUBITO UBBIDITO SENZA FIATARE.
CHE SCHIFO.
MA AVETE VISTO CHE RAZZA MI MANIFESTI HANNO FATTO PER ATREJU '08
C'E' UN OMINO CHE NON S'E' CAPITO CHE CAZ...COSA STA FACENDO, SENZA FIACCOLA, CON I FINLEI A CANTARE...
CHE TRISTEZZA.
CHE MANCANZA DI RISPETTO
CHE VERGOGNA.
SE FACCIAMO DESTRA DI BASE GIOVANI POSSIAMO USARE LA FIACCOLA SACRA DELLA MILITANZA CHE rappresenta il passaggio del testimone fra le diverse generazioni, un passaggio ideale volto a conservare accesa la fiamma dell'Italianità attraverso gli anni della ghettizzazione, della violenza a spranga e a piombo di cui i nostri militanti per primi furono vittime e mai carnefici?
SPERIAMO DI Sì!
ag,
eccezionali per scelta?
"eccezionali" in che?
nel fare i cagnolini da riporto?
Noi giovani di destra di base ci ribelliamo all'omologazione berlusconiana e diciamo NO!
NO alla svendita della nostra identità
NO alla negazione delle nostre radici
NO alla prostrazione politica ed elettorale in cambio di poltrone e favori
NO alla opportunistica gestione del partito
NO alla vergognosa gestione della federazione provinciale di AN
NO al tesseramento 2008 di An che serve non per tutelare le identità ideologiche della destra salentina ma per marchiare a fuoco come bestie i militanti da mandare al macello nel costituendo Pdl leccese
NO alla politica dei privilegi
NO alla politica delle raccomandazioni
NO alla formazione di liste provinciali senza le primarie in ogni paese e in ogni collegio.
W LA LIBERTA'
W LA DIGNITA'
W LA COERENZA
W L'AZIONE VERA
W LA DESTRA DEI PADRI
W LA DESTRA SOCIALE
W LA DESTRA DI BASE
W LA DESTRA DI BASE GIOVANI
Giulio Costantini
Io alla mia fiamma non rinuncio e mai rinuncerò!
X ag.nardò
No, niente caffè... ho dovuto provvedere da solo
Sabato mi reco a Roma con tanto entusiasmo ma oltre a rimanere per il discorso di FINI (vabbè come dice Marcello Veneziani tutti possono cambiare le proprie idee) all'ingresso dell'area mi si da un pass dove è sparita la storica fiamma che ha da sempre contraddistinto i giovani di destra come me, deduco che non solo Fini ha cambiato le sue idee ma anche tutta la dirigenza di AG? Forse doveva scomparire per non creare malumori nel futuro gruppo giovanile del PDL? Certo è che di questo passo oltre al simbolo sparirà qualcos' altro!
E rimaniamo poi che FORZA NUOVA INNAUGURA CIRCOLI!!!
Cari AG di Nardò,
Caro Maurizio Gennarino,
per buscare la pagnotta sto lavorando tra le fiamme del siderurgico di Taranto ed ho dei turni infami che a stento mi fanno seguire il dibattito sul blog.
Perciò non potrò offrire il caffè a Maurizio fino all'autunno.
Ma glielo offrirò e se vorrete stare pure voi mi farà tanto piacere, purché non portiate Mellone, sennò a lui il caffè potrebbe andare di traverso...
Con tante fiamme ardenti
vostro Mangiafuoco
Pubblico la lettera di Giorgia Meloni riguardo alle dichiarazioni di Fini: ORRENDO!!!
Carissimi,
credo che a nessuno di voi sia sfuggito il tentativo di strumentalizzazione messo in atto sulla antica diatriba fascismo-antifascismo ai danni di Azione giovani, anche per qualche nostra ingenuità. Ero convinta che il comportamento di migliaia di ragazzi nell’incontro con il presidente Fini ad Atreju avesse rivelato alla politica e al mondo dell’informazione qualcosa di più del nostro modo di essere e di pensare. Così non è stato. Così non si è voluto che fosse. Ritengo dunque opportuno intervenire, anche per non essere ingiustamente attaccati in nome di cose né dette né pensate. Non cadete nel tranello. Siamo stati e restiamo gente che crede nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nella giustizia. Siamo quelli che ogni giorno consumano i migliori anni della propria gioventù per difendere questi valori, al punto che se oggi qualcuno si mettesse in testa di reprimerli – come avviene in Cina, a Cuba o in altre parti del mondo – noi li difenderemmo con la vita. Sono i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo. Certo, c'è stato anche un antifascismo "militante" in nome del quale sono stati uccisi presunti fascisti e anche antifascisti, sono stati infoibati vecchi, donne e bambini, sono stati eliminati ragazzi di sedici anni che avevano come unica colpa quella di far parte della nostra organizzazione. Certo, ancora oggi, in nome dell’antifascismo "militante" ad alcuni di noi viene impedito di andare a scuola, all’università, al cinema. Si tratta della mia obiezione ed è la stessa di Gianfranco Fini che, ad Atreju, ha operato questa distinzione, parlando di un antifascismo democratico e uno non democratico, ovvero di una parte di questo fenomeno nei cui valori ci riconosciamo e di un'altra parte le cui gesta sono distanti anni luce dai principi nei quali crediamo (e nei quali dovrebbe credere anche l'altro antifascismo). Noi rifiutiamo ogni forma di violenza, oppressione e intolleranza. Gianfranco Fini ha operato questa distinzione senza soffermarcisi perché voleva che il suo giudizio sul fascismo fosse chiaro, netto, definitivo. Sapeva che molti di noi sarebbero stati feriti da questo atteggiamento, ma non ha voluto blandirci come fossimo ragazzini inconsapevoli. Sapeva di avere davanti gente piena di dignità, giovane e matura nello stesso tempo. Ed è quello che siamo. E allora guai a offrire pretesti a una sinistra terrorizzata dall'impossibilità di utilizzare ancora contro di noi quella carta jolly rappresentata dall'accusa di fascismo. Guai a farci mettere ancora sotto accusa da chi, per storia, ha decisamente poche lezioni da offrire. Così da poter essere finalmente noi a chiedere conto del perché, ancora oggi, non una parola di solidarietà venga spesa dai sedicenti democratici quando i ragazzi di Ag vengono aggrediti o le loro sedi date alle fiamme. E adesso, per favore, basta. Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Mi rivolgo a tutti, dentro e fuori da Azione Giovani, dentro e fuori da An, dal Pdl, da Montecitorio, dalla politica italiana intera. Pietà! Siamo nati a ridosso degli anni ’80 e ’90, siamo tutti protesi anima, cuore e testa nel nuovo millennio. Dobbiamo respingere insieme questo tentativo di rinchiudere quella meravigliosa gioventù che svolgeva poche ore fa la più grande manifestazione giovanile d’Italia in uno spazio angusto di quasi cento anni or sono. Ragazzi, stiamo vincendo e questo non va giù a una sinistra sempre più priva di risposte concrete e suggestioni efficaci. Che ha completamente perso il contatto con la nostra generazione e ora cerca di costringerci all’interno di una galera civile per evitare che il nostro amore possa continuare a contagiare altri giovani italiani. Non ne posso più di parlare di fascismo e antifascismo, e non intendo farlo ancora. Voglio fare altro, occuparmi di questo presente e di questo futuro. Come ognuno di voi, voglio fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani. Tutto il resto è noia.
Giorgia Meloni
MELONI...MELONI...
Grati ai Fini e alle Meloni assortite per aver detto finalmente la verità:si sono serviti del partito fondato dai reduci della R.S.I. per sistemare i loro affari personali!Per chi ancora non lo aveva capito!Requiescant!
Lorenzo Catamo
Giorgia Meloni è andata......
e non solo nel governo.
FITTO ASCOLTA,
NON DARE RETTA A QUELLO SMIDOLLATO DI LECCE CHE USI DA SPIA E DA GIULLARE A SECONDA DELLE TUE NECESSITA'
OLTRETUTTO E' ORMAI UN POVER'UOMO CHE ORAMAI RAPPRESENTA SOLO SE STESSO.....
DESTRA DI BASE E' UNA GRANDE COMPONENTE PROVINCIALE DI AN
DESTRA DI BASE HA IL SUO DIRETTIVO PROVINCIALE E I SUOI REFERENTI LOCALI
DESTRA DI BASE E' UNA ASSOCIZIONE POLITICA LIBERA E NON DIPENDE DA NESSUNO TANTOMENO DA LISI O DALLA POLI.
DESTRA DI BASE E' L'UNICA VERA COMPONENTE IDENTITARIA DI DESTRA CHE HA VOCE IN CAPITO NEL SALENTO.
DESTRA DI BASE FARA' LA PROPRIA LISTA ALLE PROVINCIALI DEL 2009
CON O SENZA L'ACCORDO COL PDL.
DESTRA DI BASE SI RAPPRESENTA DA SOLA!
LISI RAPPRESENTA BEN ALTRO....
CIOE' BEN POCO....
MOLTO MOLTO MOLTO BEN POCO....
APRI GLI OCCHI, RAFFAELE!!!!!!
APRI GLI OCCHI FITTO...
APRI GLI OCCCHI POLI...
APRI GLI OCCHI MANTOVANO...
UN CONSIGLIO,
PER LE LISTE DELLE PROVINCIALI
PROCURATEVI UN BUON OCULISTA!
MA STAI ZITTO ORONZODACARMIANO...!
STAI FACENDO PASSARE UNA STUPIDA COMPONENTE ORGANIZZATA IN UN VERO E PROPRIO PARTITO!
FARETE LA STESSA FINE DEL MARIO UBRIACONE!
pablo
Cari amici, mi accorgo che quando bisogna dibattere sull'identità politica, di argomenti e polemiche, ce ne sono a sufficienza, mentre, nel momento in cui bisogna prendere decisioni importanti, vedi post precedente, scritto da me, "Centrodestra Salentino: Quale Futuro?" del 10 settembre 2008, noto un forte disinteresse.
La politica è una cosa seria, i valori sono cosa fondamentale della vita quotidiana, l'identità è fondamentale per ogni persona, il pensiero è indispensabile per ognuno di noi e non va impedito a nessuno di utilizzarlo, ma rendersi sempre polemici, senza mai cercare di rendersi costruttivi, è cosa grave!
Noi, dobbiamo cercare di mandare avanti le nostre idee, rispettando e facendo tesoro del pensiero altrui, trovando per esso tavoli di discussione cercando di dare risposte immediate ad ogni tipo di esigenza.
L'Italia ha bisogno di noi, ha bisogno di persone libere che, senza alcun interesse, svolgono l'attività della politica a favore del più debole, dando risposte immediate e concrete.
Sono sempre più convinto che, con la ragione e con un grande senso di responsabilità, si può raggiungere ogni tipo di traguardo, e noi, ora più che mai, abbiamo il dovere morale di portare fino in fondo questa missione.
VIVA LA LIBERTA'
VIVA DESTRA DI BASE
AG.NARDO' ha detto...
PERCHE' NON FACCIAMO UN CONVEGNO PROVINCIALE IDENTITARIO ENTRO OTTOBRE?
INVITIAMO LA POLI E FITTO E TUTTE LE COMPONENTI DELLA DESTRA PRESENTI IN PROVINCIA.
-------------------
FITTO IDENTARIO..... LA VOSTRA VERA IDENTITA' DEMOCRISTIANI IN CERCA DI SPAZIO SUL CARRO DEI VINCITORI.......... AG
VORREI PROPRIO VEDERE IN FACCIA E SAPERE CHI SONO QEUSTI ANONIMI MORALISTI IDENTITARI CHE PARLANO DI "STUPIDA COMPONENTE ORGANIZZATA" E DI "CARRI DEI VINCITORI".........
CHISSA' DA QUELE PULPITO PARLANO....
UN VECCHIO DETTO DI MIO NONNO DICEVA : " IL LADRO DI FAENZA...
...QUELLO CHE FA...PENSA!
E UN'ALTRO DETTO DI MIA NONNA IN DIALETTO DICEVA:
" CHI MALE FACE...
...MALE..PENSA!"
Fabio Marrocco
perchè fare un convegno? poi va a finire come l'ultimo di AG? arriva POLI ed impone la dittatura, EMANUELE CIARFERA altro che elezione per acclamazione!!!
marrocco tu stai zitto !
tutti possono esprimere la propria opinione!
Su un giornale online l'assessore Muci ha bacchettato Fini.
Chissà cme reagirà Mantovano, attuale capo indiscusso e unico della destra sociale pugliese e salentina?
un ex destra sociale
ultimo anonimo il capo della destra sociale pugliese era e rimarrà per sempre roberto tundo !
meno male che c'è uno con gli attributi !
GRAZIE ASS. MUCI !
attenzione !
PER GLI AMANTI DELLA MUSICA ALTERNATIVA
SABATO 4 OTTOBRE
ZETAZEROALFA IN CONCERTO
A CARMIANO
NON FATE GLI SCIOCCHI...
NON MANCATE !
A CHI TI RIFERISCI QUANDO DICI "MENO MALE CHE C'E' UNO CON GLI ATTRIBUTI 2 A CHI TI RIFERISCI?
SPERO PER TE CHE TI VUOI RIFERIRE ALL'ASS. MUCI.
PERCHE' ALTRI CON GLI ATTRIBUTI NON NE AVETE PIU' NELLA EX DESTRA SOCIALE TUNDIANA
Zelig/08
ovviamente all' Ass. Muci !
ma Roberto Tundo... è la storia !
Neanche a Lui di certo mancano gli attributi...!
Carissimi,
credo che a nessuno di voi sia sfuggito il tentativo di strumentalizzazione messo in atto sulla antica diatriba fascismo-antifascismo ai danni di Azione giovani, anche per qualche nostra ingenuità.
Ero convinta che il comportamento di migliaia di ragazzi nell’incontro con il presidente Fini ad Atreju avesse rivelato alla politica e al mondo dell’informazione qualcosa di più del nostro modo di essere e di pensare. Così non è stato. Così non si è voluto che fosse.
Ritengo dunque opportuno intervenire, anche per non essere ingiustamente attaccati in nome di cose né dette né pensate.
Non cadete nel tranello. Siamo stati e restiamo gente che crede nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nella giustizia.
Siamo quelli che ogni giorno consumano i migliori anni della propria gioventù per difendere questi valori, al punto che se oggi qualcuno si mettesse in testa di reprimerli – come avviene in Cina, a Cuba o in altre parti del mondo – noi li difenderemmo con la vita. Sono i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo.
Certo, c'è stato anche un antifascismo "militante" in nome del quale sono stati uccisi presunti fascisti e anche antifascisti, sono stati infoibati vecchi, donne e bambini, sono stati eliminati ragazzi di sedici anni che avevano come unica colpa quella di far parte della nostra organizzazione. Certo, ancora oggi, in nome dell’antifascismo "militante" ad alcuni di noi viene impedito di andare a scuola, all’università, al cinema.
Si tratta della mia obiezione ed è la stessa di Gianfranco Fini che, ad Atreju, ha operato questa distinzione, parlando di un antifascismo democratico e uno non democratico, ovvero di una parte di questo fenomeno nei cui valori ci riconosciamo e di un'altra parte le cui gesta sono distanti anni luce dai principi nei quali crediamo (e nei quali dovrebbe credere anche l'altro antifascismo). Noi rifiutiamo ogni forma di violenza, oppressione e intolleranza.
Gianfranco Fini ha operato questa distinzione senza soffermarcisi perché voleva che il suo giudizio sul fascismo fosse chiaro, netto, definitivo. Sapeva che molti di noi sarebbero stati feriti da questo atteggiamento, ma non ha voluto blandirci come fossimo ragazzini inconsapevoli. Sapeva di avere davanti gente piena di dignità, giovane e matura nello stesso tempo. Ed è quello che siamo.
E allora guai a offrire pretesti a una sinistra terrorizzata dall'impossibilità di utilizzare ancora contro di noi quella carta jolly rappresentata dall'accusa di fascismo. Guai a farci mettere ancora sotto accusa da chi, per storia, ha decisamente poche lezioni da offrire. Così da poter essere finalmente noi a chiedere conto del perché, ancora oggi, non una parola di solidarietà venga spesa dai sedicenti democratici quando i ragazzi di Ag vengono aggrediti o le loro sedi date alle fiamme.
E adesso, per favore, basta.
Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Mi rivolgo a tutti, dentro e fuori da Azione Giovani, dentro e fuori da An, dal Pdl, da Montecitorio, dalla politica italiana intera. Pietà! Siamo nati a ridosso degli anni ’80 e ’90, siamo tutti protesi anima, cuore e testa nel nuovo millennio. Dobbiamo respingere insieme questo tentativo di rinchiudere quella meravigliosa gioventù che svolgeva poche ore fa la più grande manifestazione giovanile d’Italia in uno spazio angusto di quasi cento anni or sono. Ragazzi, stiamo vincendo e questo non va giù a una sinistra sempre più priva di risposte concrete e suggestioni efficaci. Che ha completamente perso il contatto con la nostra generazione e ora cerca di costringerci all’interno di una galera civile per evitare che il nostro amore possa continuare a contagiare altri giovani italiani.
Non ne posso più di parlare di fascismo e antifascismo, e non intendo farlo ancora. Voglio fare altro, occuparmi di questo presente e di questo futuro. Come ognuno di voi, voglio fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani.
Tutto il resto è noia.
Giorgia Meloni
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