
Dopo aver atteso inutilmente una risposta dell’on Poli all’appello accorato di commissariare la Federazione provinciale ormai sguarnita e inattiva da mesi e costituire un comitato di reggenti in rappresentanza di tutte le componenti provinciali interne al partito, l’associazione culturale di An DESTRA DI BASE ha comunicato con una lettera indirizzata al coordinatore regionale, sen. Adriana Poli Bortone, che da oggi intende rappresentare autonomamente Alleanza Nazionale sul territorio provinciale e nel costituendo Pdl salentino.
Ecco alcuni passaggi della lettera:
Ecco alcuni passaggi della lettera:
“ Prendiamo atto che la grave situazione gestionale in cui versa ormai da mesi il nostro partito in provincia è ormai divenuta insanabile a causa della totale mancanza di attenzione e di responsabilità politico– amministrativa dell’attuale presidente provinciale, on Ugo Lisi.
Ci rendiamo conto che in questa delicata fase di transizione, in cui si accavallano due momenti politici fondamentali, quali la formazione del Pdl con i vari coordinamenti provinciali e cittadini e la difficilissima campagna elettorale per le elezioni amministrative e provinciali di aprile 2009, i nostri circoli e i nostri militanti non possono più restare abbandonati a sé stessi, col rischio più che fondato di demotivarsi o addirittura di passare in altre formazioni politiche fuori dal Pdl. "
Ci rendiamo conto che in questa delicata fase di transizione, in cui si accavallano due momenti politici fondamentali, quali la formazione del Pdl con i vari coordinamenti provinciali e cittadini e la difficilissima campagna elettorale per le elezioni amministrative e provinciali di aprile 2009, i nostri circoli e i nostri militanti non possono più restare abbandonati a sé stessi, col rischio più che fondato di demotivarsi o addirittura di passare in altre formazioni politiche fuori dal Pdl. "
Pertanto comunichiamo che:
1) l’associazione politico culturale Destra di Base, da oggi, ha deciso di assumersi l’onere e l’onore di rappresentare autonomamente Alleanza Nazionale sul territorio provinciale e con le altre forze politiche locali del Pdl;
2) tutti i nostri dirigenti locali e provinciali, che sono già a completa disposizione di tutti i tesserati e dirigenti salentini di An che non condividono l’attuale gestione della Federazione e che non si sentono adeguatamente rappresentati e tutelati dall’attuale presidente provinciale. "
A questo proposito da questa settimana DDB darà il via ad una serie di incontri mirati, con dirigenti e militanti di An della provincia di Lecce, al fine di illustrare la situazione attuale del partito e dare la possibilità alla nostra base militante di esprimere il suo pensiero e di discutere e risolvere le varie problematiche locali del partito.
Il primo appuntamento, al quale è stata invitata anche la nostra coordinatrice regionale, sen. Adriana Poli Bortone, è fissato alle ore 18,30 presso la sede di DDB di Otranto, ubicata in via Canonico Martire Schito, n° 13.
Eventuali richieste in tal senso possono essere senz'altro inoltrate da ogni militante o dirigente di An, anche non iscritto a DDB, ai nostri dirigenti o alla redazione di questo blog.
50 commenti:
BRAVI!
" MEMENTO AUDERE SEMPER! "
A mali estremi...
estremi rimedi...!
Complimenti ancora, siete l'unica parte sana e viva di un partito che nel salento è già in "avanzato stato di decomposizione."
Piera Bellini
Avete fatto bene!
Non posso che congratularmi con tutti voi per la costanza e il coraggio dimostrato nel chiedere insistentemente ( e inutilmente ) ai "muerti ca sannu scirratu sse stendanu..." - come diciamo a Lecce - di dare a tutti un segno di vita qualsiasi.
Purtroppo è vero quello che ha detto la sig.ra Piera, siete davvero gli unici a tenere a cuore le sorti del partito e quelle dei nostri militanti che sono sempre stati considerati dei numeri se non addirittura solo "carne da macello".
Vi stimo e vi appoggio in toto.
Gianluca P.
LA POLI NON CREDO CHE VERRA' ALL'INCONTRO DI DDB DI VENERDI'. DI CERTO VI E' SFUGGITA LA SUA CONFERENZA STAMPA DI OGGI.
IN QUESTO CASO VI RIPROPONGO L'ARTICOLO APPARSO OGGI SUL SITO AN PUGLIA.
Parte venerdì 21 novembre "Senza complessi", il ciclo di incontri e conversazioni sulla cultura di Destra, promosso dalla Fondazione Identità e Futuro e ospitato presso il Circolo Cittadino di Lecce.
“E’ un modo per illustrare la cultura di Destra - spiega il presidente della Fondazione Identità e Futuro Adriana Poli Bortone - e per discutere di un filone qualche volta trascurato. Lo faremo con scrittori, intellettuali, critici letterari, illustri personalità della cultura italiana. Nel nostro Paese ancora si veicola una certa logica relativa all’egemonia culturale della Sinistra e ad una sorta di monopolio in questo senso. Noi invitiamo al confronto e ad un confronto senza complessi”.
Tutti i particolari sulla rassegna saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 17 novembre alle ore 12:00 presso l’Hotel Patria di Lecce (piazzetta Riccardi) dal presidente della Fondazione Adriana Poli Bortone.
Avanti così...
O con noi o contro di noi!
Vi stimo troppo!!!
Avete pienamente ragione, state combattendo una guerra santa e giusta.
Sono anche io con voi.
ma se il 21 novembre si scioglie Forza Italia e il 21 dicembre si scioglierà Alleanza Nazionale, perchè Lisi ci ha voluto far fare i tesseramenti a tutti i costi?
Un presidente di circolo
Roma , 11 dicembre 2007
"Non esiste alcuna possibilità che Alleanza Nazionale si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi. Non ci interessa la prospettiva di entrare in un indistinto partito della libertà".
Gianfranco Fini
( dichiarazioni fatte durante l'Assemblea nazionale tenutasi a Roma ).
Bell'esempio di coerenza.......
ECCO GLI SCENARI POLITICI CHE ATTENDONO IL NUOVO PDL.
Da Montecatini, Denis Verdini annuncia che per Venerdì prossimo Forza Italia si scioglierà, per entrare definitivamente nel PdL.
A breve anche An e le segreterie politiche dei partiti minori faranno la stessa scelta. Anche la composita parte rappresentante la società civile, con circoli e fondazioni di varia estrazione, abbandonati i distinguo di una volta, si aggregheranno per fare fronte comune e contare di più in quella che si preannuncia una vera e propria rivoluzione interna per il centrodestra.
Una rivoluzione che si compirà a dicembre con i gazebo, nei quali l’elettorato sarà chiamato a scegliere i delegati per la Costituente di marzo prossimo.
I metodi utilizzati per questa transizione, sono da poco trapelati sulla stampa. Già qualche tempo fa l’On. Parisi aveva fatto sapere al “Giornale di Toscana” che il rapporto tra delegati di nomina dall’alto (ovvero gli eletti) e quelli scelti dalla base doveva essere di 50 a 50. Adesso, dalle varie segreterie romane filtrano termini più chiari: per il congresso fondativo del Pdl, i delegati saranno globalmente 6 mila, ripartiti secondo la regola notarile del 70-30, di cui lo stesso Verdini e La Russa sono stati comuni estensori per le passate politiche. Seguendo questo rapporto di forze, 1800 posti toccheranno ad Alleanza nazionale, 4200 a Forza Italia.
Della sua parte di deleghe, An ne riserverà 1500 ai propri organismi cittadini, provinciali, regionali, mentre le rimanenti 300 verranno consegnate ai gazebo. Forza Italia invece riserverà 700 deleghe agli alleati minori, 500 a deputati, senatori, governatori, sindaci, ed il resto (3 mila rappresentanti) verrà deciso dagli elettori nei gazebo.
Inoltre, di quella parte “volatile” riservata ai gazebo, e che dovrà rappresentare il territorio, le candidature saranno scelte dai vertici locali dei partiti, a cui sarà consentita una maggiore elasticità dovuta agli equilibri territoriali.
Immediatamente, alcuni tra i più attenti osservatori delle cose di centrodestra, hanno mostrato perplessità ed insofferenze per il metodo scelto. Da una parte, c’è chi dice che le percentuali riservate da An al proprio elettorato siano troppo esigue, e che l’operazione tradirebbe scelte dirigistiche già di fatto decise. L’enorme rappresentanza assegnata da Forza Italia alla sua base (ben oltre il 50% annunciato da Parisi), dovrà invece fare i conti con le scelte delle dirigenze locali, le quali, nella scelta dei delegati di propria competenza, ai tavoli delle trattative non cederanno facilmente il bastone di comando, dal momento che si sono da poco insediate, in tutta la penisola, durante la grande stagione congressuale del 2007. A ciò si aggiungono le sempre più frequenti lamentele dei membri del “Comitato dei Cento”, che si sono riuniti una sola volta e si chiedono con insistenza a cosa in realtà serva il loro lavoro, vista l’ultima grande accelerazione data alla formazione del partito unico, che sembra averli scavalcati.
Per far fronte a tali problematiche - ed anche per fugare ogni sospetto di “liste bulgare” - le dirigenze romane hanno fatto sapere che l’elettore, al gazebo, potrà cancellare fino a tre nomi, sostituendone con altri tre di proprio gradimento. Una piccola inserzione di metodo preferenziale che molti analisti prevedono quale foriero di sorprese, stante la sempre maggiore insofferenza dell’elettore medio alle candidature calate dall’alto.
Avete quindi fatto benissimo voi di DDB a rompere ogni indugio e a proclamarvi "autonomi" dai soliti "baroni del partito" che noi tutti conosciamo bene.
Luigi Perrone
NESSUNO MEGLIO DI DDB RAPPRESENTA COSI' BENE I VALORI E L'ORGOGLIO DELLA DESTRA DI AN NEL SALENTO.
BRAVISSIMI!
Secondo me il Pdl nascerà quando lo deciderà il capo, quello con la "s" maiuscola, e questo nuovo partito sarà molto autocratico e nessuno deciderà nulla se non Lui.
Intanto di una cosa si ha avuta certezza: il comitato dei cento è servito a ben poco, a parte per riunirsi una solo volta.
Per intanto sono daccordo con voi.
Non si può aspettare a braccia conserte e battere la fiacca mentre i furbetti del "quartierino leccese" si aggiustano i loro bei piattini e quelli dei loro amici più stretti.
Bravo Adriano!
Ma se il 21 dicembre prossimo venturo Alleanza Nazionale chiuderà i battenti, l'on. Lisi dovrà portare il resoconto della sua gestione finanziaria in discussione entro quella data o potrà farlo anche dopo?
Perchè Lisi non ha ancora portato il bilancio nell'esecutivo provinciale di An?
Ci sono forse dei problemi?
NESSUNO PUO' PENSARE DI POTER MUOVERSI IMPUNEMENTE AL DI SOPRA DELLA CORRETTEZZA E DELLA LEGALITA'.
NEANCHE SE E' UN PARLAMENTARE...
NE' AL DI SOPRA
E
NE' AL DI FUORI !
Gradirei che, tutti coloro che intendessero commentare su questo blog, lo facessero firmandosi con tanto di nome e cognome, cercando di evitare ogni forma di cattivo gusto, così facendo, daremmo ancora più forza alla nostra azione!!!
Dopo questa breve premessa, mi è doverosa una domanda ai dirigenti regionali di DdB. Questo pomeriggio, sono stato in federazione e dopo un lungo ed acceso dibattito avuto con il sig. Fracesco Cantoro, venivo sollecitato dallo stesso, affinchè i nostri dirigenti regionali, chiedessero, alla coordinatrice regionale, il bilancio regionale del partito, così come è stato chiesto alla Fedarazione provinciale, perchè così facendo, sembra che noi di DdB, stessimo rispiarmiando critiche alla Sen. Poli Bortone, mentre ad arte, si cerca di demonizzare l'operato dell'on. Lisi!!!
Caro Adriano,gradirei una risposta esaustiva in merito!!!
Carissimo Klaus,
siccome mi hai svegliato apposta, telefonandomi "gentilmente" a quest'ora di notte per dirmi del tuo commento e chiedermi di postare quanto prima la risposta alla tua domanda, ti accontento subito.
Riferisci al sig. Cantoro, che riferisca a chi di dovere, che la sen. Poli Bortone ha portato in discussione nel coordinamento regionale il bilancio 2007 entro i termini stabiliti dallo statuto.
E con tutte le carte e le spiegazioni che servivano per controllarne la regolarità e per consentirne l'approvazione all'unanimità.
Comunque, se Lisi o qualche suo amico, ha qualcosa da eccepire sulla gestione del coordinamento regionale perchè non lo dicono chiaramente, e magari direttamente, alla senatrice Poli?
E' sempre la solita, storia, amico mio, i nostri attuali incauti e unici gestori della federazione provinciale, cercano infantilmente di distorcere la realtà dei fatti sia tentando di "personalizzare" la questione della trasparenza e della partecipazione, che tentano di far passar come una mia ripicca personale, e sia tentando di "normalizzare" i loro comportamenti scorretti e fuori dalle norme, puntando il dito e chiamando in causa, sempre non direttamente, altre persone che non c'entrano nulla.
Ora, sperando di aver risposto alla tua domanda in modo soddisfacente, ti auguro la buonanotte e mi auguro che sino a domani mattina dopo le 9,00 il mio telefono non squilli più e mi lasci dormire.
A domani.
Ohimme' a ci mani simmu ccappati....
Meno male che ci aspetta il Pdl di Fitto.
Avete fatto bene a fare quello che avete fatto...
Bravo Claudio
Bravo Adriano
Ma che state a fa?
Risponnete pure a Cantoro?
Ma nce lo sapete chi è quello là?
Ma nu' nse vergogna a fà certe domande?
Claudio lassalo perdeee!
Nu serve a gnente!
Nunn'è niscuno!!!!
Cantoro,
ma non ti basta i casini che hai combinato tra Lisi e Napoli con i tuoi pettegolezzi da cameriera?
Vuoi pure guastare i rapporti di Destra di Base con la Poli?
Ma vergognati.......
Caro on. Lisi,
sappi che gran parte delle aspre critiche che ti piovono addosso sono dovute al lavoro di gente come Cantoro che ti riferisce verità distorte e condite con pettegolezzi di ogni genere.
Cerca di liberartene finchè sei in tempo e chiama Napoli e chiarisciti con lui.
Io questo penso
Un amico vero
Sulla Gazzetta di Lecce ho letto un bellissismo articolo su Destra di Base.
Forza e coraggio, che solo Destra di Base è rimasta a difendere il popolo di Alleanza Nazionale sul territorio.
Però, caro Adriano, la questione del resoconto della federazione non può finire cosi'.
Non è giusto.
Gianni Miccoli
Se vi interessa, voi di Destra di Base siete anche sul giornale di Nardò on-line "ilpittacino.it".
E non è poco, credetemi.
Cmq. , complimenti per l'atto eroico.
INDENNITA’ DI CARICA, AUTO BLU, SEGRETARIE, UFFICI, RIMBORSI PER MISSIONI, SPESE DI RAPPRESENTANZA, TELEFONATE ILLIMITATE… TUTTI I PRIVILEGI DEL PRESIDENTE… E CHI MOLLA IL POSTO… SALVO CHE NON GLIENE GARANTISCANO UNO MIGLIORE, OVVIO
E’ stato eletto, in un posto che spettava alla minoranza, dal Centrodestra, con l’aiuto di due consiglieri di sinistra non identificati. Ed è scoppiato il solito casino italico, da cui ne escono tutti con le ossa rotte, a parte lui, il medico napoletano Riccardo Villari che in questi giorni è come se stesse girando il film “Momenti di gloria”: incontri a destra e a manca, chi vuole che si dimetta, chi vuole che resti, chi lo minaccia e chi lo blandisce.
Era solo uno dei tanti peones che si aggirano in Parlamento dal martedì al giovedì, ora viene ricevuto con tutti gli onori dai presidenti di Camera e Senato: e lui fa durare il momento più a lungo possibile, di dimettersi a breve non ci pensa proprio, dopo essere stato eletto Presidente a sorpresa della Commissione di Vigilanza Rai.
Sennonché, invece che prendere i voti del centrosinistra, è stato eletto con quelli del Centrodestra che pur di dare addosso a Leoluca Orlando dell’Idv, hanno pensato di decidere loro chi dovesse rappresentare l’opposizione.
Riccardo Villari, 52 anni, docente al Policlinico Federico II di Napoli, amico a suo tempo di Mastella e Buttiglione, passato poi ai popolari, quindi alla Margherita e ora al Pd, è noto per due cose: per aver fondato il Club Napoli Montecitorio e per il suo yacht “Itama”, ancorato a Capri.
Di lui null’altro di meritorio era mai stato reso noto.
La nostra opinione è che non esca bene nessuno da questa squallida vicenda.
Intanto due consiglieri di sinistra, invece che votare Orlando, hanno votato lui ( si parla di un siluro dei D’alemiani per mettere in difficoltà Veltroni), dall’altro il centrodestra non può pretendere onestamente, per un posto riservato alla minoranza, di decidere chi deve essere eletto, è una cosa squallida. Ci mancherebbe che fosse un problema Orlando, una maggioranza coesa e compatta sai che gliene deve fregare di chi mette l’opposizione in un compito di vigilanza che gli spetta.
Siamo sinceri: anni fa, a ranghi invertiti, il centrodestra mise a quel posto “epurator” Storace e la sinistra non obiettò nulla.
Signori si nasce, non si diventa, dice un proverbio, senza contare che osteggiando Leoluca Orlando si dà pure l’impressione di averne paura.
La Sinistra poi ha fatto la stessa cosa con Pecorella e alla fine anche il noto penalista vicino a Forza Italia ha dovuto rinunciare a favore di Frigo, su cui la sinistra nulla ha avuto da obiettare.
Così facendo comunque si è innescato un corso di picche e ripicche che non finirà mai.
Per noi Orlando e Pecorella dovevano passare subito. Punto.
Passiamo adesso a illustrarvi i motivi per cui secondo noi, il Villari non mollerà mai il posto. Intanto perché se si è prestato a farsi votare dal “berluscones” vuol dire che era d’accordo.
In secondo luogo perché la carica gli dà un sacco di privilegi a cui è sicuramente sensibile. Vediamo quali. La Vigilanza Rai non è solo un posto di alta visibilità, ma anche un posto di potere.
A Villari, intanto, spetta la stessa indennità di carica accreditata sul conto dei Presidenti delle commissioni permanenti.
Ha a sua disposizione l’auto blu, dispone di un cellulare di servizio con telefonate illimitate, senza plafond, ha un ufficio stupendo a Palazzo San Macuto, una delle sedi della Camera a due passi dal Pantheon.
Ha un grande ufficio per sé e due per la segreteria. Gli mettono a disposizione 4 funzionari selezionati intanto. Poi ha a disposizione tre assunzioni discrezionali: può assumere lui tre persone “amiche”, un dirigente di fascia alta e due di fascia media”.
Può anche spacchettare i contratti e distribuirli, se vuole più personale al suo fianco.
Ha poi a disposizione un fondo di 25mila euro per consulenze professionali ( assegnate a chi vuole lui), 15mila euro per spese di missione, altri 15mila euro per rappresentanza.
“Mi dimetterò quando ci sarà un’intesa su un altro nome”, continua a dire Villari anche a Veltroni…
Se mai accadrà sarà perché, per dimettersi, avrà ottenuto un posto di potere equivalente, altrimenti questo la poltrona non la molla neanche per andare a dormire, la aggancia col lucchetto ai piedini del letto, date retta a noi…
Un’altra pagina squallida comunque è stata scritta e a più mani da destra a sinistra, passando per il centro. Tra arroganze di varie origini e stupidità di troppi.
Rolando R.
cari amici di destra di base condivido tutto l'intero articolo che ho letto sulla gazzetta di lecce.
Siete sulla strada giusta.
Complimenti.
Giuseppe da Lecce
La destra salentina aspetta da voi un segno tangibile della vostra forza: una lista identitaria da votare alle prossime elezioni provinciali.
La farete?
DdB, più volte ha dato risposte in merito!!!!! La lista identitaria alle elezioni provinciali ci sarà, rappresentiamo la politica della destra nel PDL, sostenendo con forza il candidato presidente. Da venerdì prossimo cominciano gli incontri sul territorio.
Leggi Post!
Ma la lista è già chiusa oppure è ancora aperta?
Finalmente maggioranza e opposizione - Pdl e Pd - si sono messi d’accordo, e hanno trovato una soluzione comune per la Presidenza della commissione di Vigilanza Rai.
Che, sempre che nel frattempo non si verifichi qualche imprevisto.
E speriamo che lorsignori, ora, tornino ad occuparsi di cose serie.
tomas
MENTRE IN ITALIA IL GOVERNO DI CENTRODESTRA ANNASPA NELLO STAGNO DEL CONFORMISMO, IN FRANCIA SARKOZY DICHIARA “IL CAPITALISMO SELVAGGIO E’ FINITO”… LE BANCHE RIFIUTANO IL CREDITO ALLE IMPRESE? MINACCIA DI NAZIONALIZZARLE… AL VIA 100.000 NUOVI POSTI DI LAVORO SOVVENZIONATI DALLO STATO… SOSTEGNO AI DISOCCUPATI… IN UNA SETTIMANA HA RICEVUTO IL PLAUSO DEI FRANCESI, CON UN 8% IN PIU’ DI CONSENSI EROSI A SINISTRA.
Si sta svolgendo in questi giorni a Reims, il congresso del partito socialista francese, in un clima di enormi difficoltà, sia interne (manca un accordo tra le tre principali correnti), che di linea politica comune.
La crisi della gauche francese sembra ricordare quella della sinistra italiana, come pure non se la passano bene il Psoe di Zapatero e il Labour inglese, incapace di dare continuità alle politiche di Blair.
I socialisti francesi, in particolare, attraversano ormai una crisi profonda, incapaci di fronteggiare la crescente popolarità di Nicolas Sarkozy.
A differenza che negli altri Paesi però, a contribuire notevolmente alla debacle socialista, in Francia è determinante la nuova politica sociale del presidente che sta riscuotendo molti consensi tra l’elettorato tradizionale della sinistra.
Nei giorni scorsi, grazie ai provvedimenti protezionistici e di sostegno al Welfare State, Sarkozy ha guadagnato la bellezza di 8 punti, arrivando a un tasso di popolarità del 49%.
Nicolas sociale piace. L’Economist, l’influente settimanale britannico vicino agli ambienti della City di Londra, gli dedica un articolo elogiativo, in cui esalta la svolta antiliberista dell’inquilino dell’Eliseo.
In un editoriale, l’Economist ricorda come Nicolas abbia dichiarato, in puro stile Tremonti ( ma qui non seguono per ora analoghi fatti) che “il capitalismo selvaggio (laissez-faire) è finito”, bacchettando la “dittatura del mercato”.
Musica per le orecchie dei francesi, terrorizzati dall’idea di essere travolti dalla crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti.
Dalle parole Nicolas è passato però subito ai fatti, costituendo un “fondo strategico nazionale d’investimento” dedicato alle aziende francesi, per proteggerle da eventuali mire straniere.
Non solo: il primo ministro Francois Fillon ha minacciato di nazionalizzare le banche che rifiutano il credito alle imprese, sempre più in difficoltà.
In Italia il Governo si prostra alle banche, fornendo garanzie miliardarie, in Francia il presidente le mette in riga e lancia un avvertimento pesante: basta speculare sui cittadini e sulle aziende francesi. Sarkozy è andato oltre, disponendo di creare a breve 100mila posti di lavoro nuovi, sovvenzionati dallo Stato e ha confermato quelli che magari Brunetta definirebbe “i privilegi tradizionalmente accordati ai disoccupati”, che in Francia godono di un regime di sostegno molto avanzato.
La politica sociale di Sarkozy ha spiazzato completamente la sinistra francese arrivando al paradosso che ha ottenuto il plauso del tedesco Martin Schulz, capogruppo socialista al Parlamento europeo, irritando i socialisti francesi che non sanno più cosa dire.
L’interventismo statale del presidente francese si spiega con lo spettro del crollo finanziario che dagli Stati Uniti rischia di estendersi al Vecchio Continente. Di fronte agli esiti nefasti dell’ultraliberismo americano, da tempo Sarkozy si è posto accanto a coloro che auspicano un controbilanciamento politico dello strapotere della Banca Centrale Europea.
In Francia, badando agli interessi nazionali, l’autonomia assoluta di mercato viene messa definitivamente in soffitta e vengono adottate misure concrete per aiutare le famiglie in difficoltà. Chissà perché, quando si trattava di indicare un riferimento europeo, sia Berlusconi che Fini amavano citare Nicolas, ma quando si tratta di mettere in atto provvedimenti coraggiosi si preferiscono soluzioni conformiste e inadeguate ai problemi reali del Paese.
La capacità di un leader non sta nel rappresentare interessi particolari, ma di riuscire a interpretare il malessere e le preoccupazioni del proprio popolo, mutando anche in corsa idee e programmi, iniziative ed interventi, in una sintesi di tutela dei vari interessi e paure.
Rolando R.
complimenti per il coraggo dimostrato, anche oggi sul Quotidiano c'è un articolo su Destra di Base e vi esorto a cavalcare l’onda buona che il vostro tsunami ha creato nella destra leccese.
Proseguite, cercate visibilità anche nei media e soprattutto in televisione, purtroppo atualmente l’unico mezzo per raggiungere le ampie platee. Molti, oggi sono caduti dalle nuvole, è normale, non conoscono le situazioni come dovrebbero. Spero che altri uomini di valore di An come Voi possano trovare il coraggio di riappropriarsi della loro dignità a beneficio di tutto il popolo della destra salentina, non avendo paura e nascondendosi ma facendo cose concrete affinché anche in An a Lecce si possa finalmente parlare di politica vera, costruttiva, oggi purtroppo inchiodata, volente o nolente, ad una sterile discussione sulle incapacità oggettive di chi si ostina a rappresentare una realtà politica come la nostra che merita sicuramente d meglio.
Grazie per la Vostra preziosa presenza.
Vi stimo sinceramente.
Fabio Faggiano
Giusto Rolando R. condivido il tuo commento e mi congratulo con il presidente SARKOZI per la sua sortita. La presa di posizione di un leader politico, è sinonimo di capacità e di consapevolezza delle scelte fatte o da fare, io questo metodo lo condivido, sono per le persone decisioniste!
Tornando in casa nostra, i nostri leader ivece, da sempre operano in questa maniera: in un momento di difficoltà oggettive, come questo fatale periodo, i nostri governi, pur avendo individuato le cause e le responsabilità, nel salvare i soggetti privati a tutti i costi, spalma le loro perdite, su tutta la società civile, affinchè dette perdite per la nazione, diventano per noi cittadini, esattamente come una puntura che inietta un antidolorifico, quindi, a danno di tutti (Vedi ammortizzatori sociali).
Ora, se le banche hanno ammazzato l'economia mondiale, come mai lo stato vuole intervenire con propri fondi per colmare le loro perdite? Io, non la penso così, le lascerei collassare, sostituendomi a loro, con un unica e dico "UNICA" banca nazionale, con smisurati sportelli in tutta la nazione, affinchè lo stato possa mettere in campo, un trattamento di condizioni in maniera eguale per tutti i cittadini, del nord e del sud Italia.
Ora le banche cosa fanno: speculano le debolezze psicologiche del cittadino e delle famiglie tutte, in che modo? Vedi CREDITO al CONSUMO, viene con cesso solo se disponi di una congrua busta paga. A differenza, se un giovane intendesse sviluppare un'idea di azienda, le porte delle banche, resterebbero chiuse. Le banche danno il denaro a chi è già nel denaro, chi invece è fuori dai giochi dell'economia, non avrà mai la possibilità di formare una nuova AZIENDA.
HA SENSO IMMETTERE LIQUIDITA’ STATALE NEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO?… LE BANCHE ITALIANE NE HANNO VERAMENTE BISOGNO O NON C’E’ ALCUNA GIUSTIFICAZIONE PER LE STRETTE CREDITIZIE CHE STANNO ATTUANDO?
Molte cancellerie europee si sono poste il problema, di fronte alla recessione che avanza, di immettere liquidità nelle istituzioni finanziarie che ne hanno bisogno. Poniamoci una prima domanda, anche alla luce dell’intervento del Governo italiano per 20 miliardi a sostegno del sistema bancario nazionale: le banche italiane sono davvero in difficoltà?
Bankitalia, governo e istituti di credito ci hanno detto all’unisono fino ad oggi che la crisi planetaria peserà meno da noi perché si è rivelata benefica la nostra “arretratezza” rispetto ai giochi spericolati delle banche internazionali.
In effetti, in Italia solo due banche hanno mostrato qualche problema: Unicredit, che ha varato una ricapitalizzazione da oltre 6 miliardi di euro e Intesa San Paolo. Il resto del panorama creditizio pare calma piatta all’orizzonte. I casi allora sono due: o ci hanno dichiarato il falso e in realtà vi sono difficoltà incombenti, in quanto le banche hanno prodotti finanziari giacenti divenuti carta straccia senza valore, oppure non c’è alcuna giustificazione alla stretta creditizia che gli istituti stanno attuando, soffocando le imprese in cerca di espansione commerciale e bisognose di fidi.
Il “credit crunch”, ovvero il raffreddamento delle linee di credito può avere due origini, gli andamenti dell’economia o l’azione delle autorità monetarie.
Nel primo caso il credit crunch si manifesta quando le banche sono preoccupate della solvibilità di coloro a cui prestano il denaro e quindi irrigidiscono le condizioni di finanziamento, mentre nel secondo la stretta è indotta dalle banche centrali: alzando cioè i tassi, aumentando la riserva obbligatoria ( somme indisponibili per i prestiti), ricorrendo al “massimale sui crediti”.
Dato che le banche centrali i tassi li stanno diminuendo è evidente che siamo di fronte a una stretta del primo caso, quanto motivata è tutta da chiarire.
Dai conti trimestrali delle banche di questi giorni si legge che tutt’al più diminuiscono di poco i profitti, ma nessun “sprofondo rosso”.
L’intervento del Governo non dovrebbe quindi andare oltre a un compito di monitoraggio attento e a un eventuale “pronto intervento” che a tutt’oggi non è minimamente motivato.
Un conto è aiutare l’economia reale, un altro i grandi istituti di credito, Sarebbe inaccettabile, infatti, che l’aiuto statale venisse utilizzato dalle banche solo per mantenere il livello degli utili e dei dividendi, ovvero a favore dei soliti furbetti.
Anche perché se si guarda al sistema bancario italiano, tra aggregazioni, accordi, annessioni, campagne di acquisto e vendite, siamo di fronte ad incroci azionari che portano spesso alle medesime origini e ai soliti personaggi.
Gli stessi che da un lato piangono miseria per godere di qualche garanzia dallo Stato e dall’altro non rischiano mai nulla per dare ossigeno alle aziende italiane che necessitano di investimenti.
Non a caso, in Francia, di fronte ad atteggiamenti simili, Sarkozy ha minacciato le banche di nazionalizzarle se mettono in atto strette creditizie immotivate.
Un segnale sicuramente più efficace nei confronti di taluni furbetti che invece in Italia godono di protezioni politiche e aiuti finanziari da parte del sistema politico in modo bipartisan…
Salvo poi defilarsi su crack Parmalat e Co.
Comodo fare credito così, no?
Rolando R.
Sono un poresidente di circolo di An, mi hanno mandato una lettera dalla Fedederazione nella quale mi esortano a non dare retta a quello che leggo sui giornali che sono tutte fandonie.
Caro Adriano, cosa ne pensi?
La lettera è firmata dal presidente provinciale datata 6 novembre 2008
solo che me l'hanno inviata e recapitata oggi.
Veramente caro Adriano devi sapere anche un'altra cosa.
Dopo essersi accertati che tu sabato sei lontano, a Roma, avendolo pubblicato su questo blog da diversi giorni, DALLA FEDERAZIONE HANNO CONVOCATO L'ESECUTIVO PROVINCIALE PER SABATO 22 NOVEMBRE P.V.
E uno dei punti da trattare sarà questo: DESTRA DI BASE.
Vogliono processarvi e lo fanno quando sanno che non ci sarete a difendervi!!!!!!!!
CHE MENTI RAFFINATE..........!!!!!
Ciao Adri, salutami Gianni.
Bravi, fate ciò che dovete fare.
Non è giusto che il bilancio della Federazione resti ignoto a tutti.
Mi associo alla vostra battaglia per la giustizia.
Piera
PROPONGO DI PICCHETTARE LA FEDERAZIONE DURANTE LA RIUNIONE DI SABATO.
CHE NE PENSATE?
E vi meravigliate?
Comportamento tipico di chi...ha paura del contradditorio.....
Ilaria83
Adriano, ho ricevuto anche io la lettera del presidente.
Dopo aver definito "fandonie" le vs rivendicazioni di trasparenza e partecipazione pubblicate dai giornali nella gestione del partito, dice testualmente:
" Non bisogna assolutamente fomentare sterili polemiche, che a volte non hanno avuto nulla a che fare con la politica, ma hanno offeso la mia dignità personale e quella dei miei familiari "
Che vuol dire?
Che la gestione del partito va bene? che per il bilancio è tutto a posto? che vi dovete aspettare un'altra querela?
Per vostra informazione il 100% delle persone con cui parlo vi dà ragione e approva la vostra posizione.
Ma le lettere e le telefonate hanno un costo?
e chi paga?
Ma le lettere e le telefonate hanno un costo?
e chi paga?
non ci posso credere.....
non ci posso credere.....
Non ne posso più.
Non ne posso più di un ceto politico sempre più autoreferenziale, che non perde occasione per dare di sé un’immagine deprimente.
Caro Adriano, io penso che parlare con chi si è legato l'anello al dito è cosa deprimente, lasciamoli perdere, lasciamoli fare quello che hanno sempre fatto, noi, abbiamo molti progetti nei nostri sogni che qualcuno con inventate idiozie, cerca di farci distrarre, vedi l'atteggiamento che ha "la Città", sta lavorando per portare in silenzio e a piccoli passi il risultato in Cassa!!!
E' questa la strategia che dobbiamo mettere in campo!!! Lavoriamo per il PDL, in punta dei piedi e a risultati ottenuti, ci faremo rispettare per quello che valiamo nei numeri e nelle idee, il silenzio, molte volte, paga di più rispetto al can che abbaia e noi, d'ora in poi, mettiamo in pratica questa tecnica. Noi siamo destra identitaria, ma nello stesso tempo, DESTRA MODERATA, che al contrario di qualcuno, parla e dialoga con tutti, non amiamo le risse, anche se ad arte qualcuno le va cercando.
La strada da percorrere, è lunga ed è piena di difficoltà, quindi non disperdiamo energie, riserviamocele per la campagna elettorale, ottenendo un risulato soddisfacente, per noi di DdB e per il candidato a presidente della provincia!!!
Viva il PDL!!!!!
VIVA DESTRA DI BASE!!!!!
Hai perfettamente ragione, come sempre e sai benisssimo che la penso esattamente come te.
Di quello che accade in Federazione mi importa solo di una cosa: sapere qual'è la situazione di cassa e come sono stati spesi i soldi della gestione-Lisi, che da quando è stato eletto non ha mai dato conto di nulla nonostante le varie rischieste scritte che gli ho inviato.
Per il resto, sappiamo già cosa fare.
Venerdì inizieremo a Otranto a incontrare la nostra gente.
Sabato saremo a Roma per un invito cortese, ma non solo per quello.
Al ritorno da Roma continueremo gli incontri e la preparazione agli appuntamenti che ci attendono:
1)l'ingresso nel PdL come DESTRA DI BASE, gruppo indipendente di An;
2)le amministrative e le provinciali del 2009.
Effettivamente abbiamo tanto da fare e non possiamo perdere tempo con le chiacchere di chi il tempo da perdere ce l'ha per mestiere, ed gli viene pure pagato profumatamente.
Il resoconto della cassa della Federazione da quando è stato fatto il congresso, solo questo mi/ci interessa.
Il resto sono solo chiacchiere vuote e inutili che non incantano e non convincono più nessuno.
Perchè sappiamo benissimo tutti che chi non parla, chi non critica e non chiede conto della gestione del partito...non lo fa perchè è daccordo, ma solo per non avere problemi in quest'ultima fase del partito o perchè spera di essere tutelato e sostenuto nel suo territorio.
Sappiamo tutti benissimo che la maggior parte dei militanti veri di An non vede l'ora di entrare a tutti gli effetti nel Pdl e cambiare referenti provinciali.
E noi, come dici tu Klaus, dobbiamo concentrare tutte le nostre forze nel garantire a noi stessi e a tutti quelli che sono e che vorranno essere con noi di entrare in questo nuovo grande partito con l'orgoglio e la dignità che meritiamo.
Il tempo è galantuomo, tutti lo sanno, e quando anche gli altri che ancora non sanno si accorgeranno di essere mal rappresentati e mal tutelati, o addirittura di essere stati politicamente raggirati e strumentalizzati...., noi dobbiamo essere pronti a sostenerli e a dar loro un serio riferimento politico di Destra vera, militante e solidale, nel Pdl.
Il nostro compito è arduo, difficile, ma importantissimo: GARANTIRE LA POSSIBILITà DI SCELTA ai i nostri militanti e dirigenti locali che oggi almeno possono decidere e scegliere se continuare a farsi rappresentare dal deputato leccese o fare politica in un modo completamente diverso con noi di DESTRA DI BASE.
A presto.
W DDB verso il PDL !
E' vero Adriano, mi ritrovo in tutto quello che hai scritto.
Mi hanno chiamato per dirmi che non devo assolutamente venire alla riunione di Otranto.
Che vergogna, con questi qua non siamo più liberi nemmeno di incontrare chi vogliamo.
Pensa te.
Anche il mio presidente di circolo è stato contattato da Lecce, e ora ha paura di venire, ma a me non me ne frega niente e possono pensare e fare quello che vogliono .
Vadano a quel paese.
Siamo uomini o caporali?
Io sono un uomo!
A venerdì.
Antonio.
Stamattina sul un giornale locale ho letto che Lisi è stato nominato nella commissione ITALIA-RUSSIA.
Che significa?
che se ne va a Mosca?
Se va....
speriamo che...... ci resti!
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