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martedì 30 novembre 2010

LETTERA DI DDB AL COORDINATORE PROVINCIALE PDL





Lo scorso sabato mattina, a margine della conferenza stampa tenutasi nella sede provinciale del Pdl di Lecce, ho avanzato ai massimi vertici provinciali del Pdl una formale richiesta di convocazione del direttivo provinciale del Partito sul seguente ordine del giorno: "Analisi e Prospettive del Pdl alla luce della attuale situazione politica".



Come portavoce provinciale di Destra di Base e componente dell'esecutivo provinciale del Pdl ho consegnato personalmete al coordinatore provinciale del partito, sen. Cosimo Gallo, l'istanza scritta contenete tale richiesta.



E' ormai improrogabile che il Pdl modifichi adesso,concretamente e radicalmente, il proprio assetto organizzativo e le proprie strategie politiche ed elettorali.



Destra di Base da sempre invocato ai vertici regionali e provinciali del Pdl di evitare impostazioni politiche e organizzative in senso autoreferenziale e di aprire il partito alla partecipazione vera di tutte le proprie componenti, dai vertici alla base.



Chi ha un vissuto di militanza attiva così forte come noi non può e non potrà mai rassegnarsi a venire considerato solo un numero di tessera o un voto da conteggiare e basta.



La recente manifestazione del neonato partito FLI a Lecce in cui si è vista la partecipazione attiva ed entusiasta di molti dei nostri ex dirigenti e tesserati, soprattutto provenienti dalle fila di An, non può e non deve essere sottovalutata.



Chi abbandona il Pdl per altre politiche alternative, è sempre un segno di indebolimento ed è sempre e comunque una sconfitta soprattutto per chi decide e gestisce il partito.



E Destra di Base non condivide affatto chi pensa che l'abbandono di un nostro qualsiasi iscritto o dirigente rappresenti in qualche modo un vantaggio per chi resta solo perchè si può avere meno concorrenza nella spartizione delle cariche politiche e degli incarichi istituzionali.



Noi, anche se a malincuore, abbiamo accettato l'incauta decisione di Fini di sciogliere An e di confluire in un unico partito di centrodestra, ma l'abbiamo fatto con la convinzione che i nostri valori morali,politici e sociali che rappresentano per noi il nostro vissuto e la nostra identità, non venissero prevaricati mai e tantomeno ignorati del tutto.



Noi, nonostante le varie scissioni locali e nazionali di An e del Pdl siamo rimasti sinora nel partito. E ciò è stato possibile solo ed esclusivamente grazie alla nostra serità e alla nostra coerenza.



Non abbiamo mai fatto mancare il nostro contributo politico ed elettorale che però non è stato mai tenuto in alcuna considerazione.



Abbiamo invano atteso che ciò avvenisse, ma ora il tempo dell'attesa è scaduto e quindi la nostra associazione, guidata a livello provinciale da Giuseppe Chiffi, vicesindaco di Castrignano del Capo e coordinata a livello regionale dal dr. Adriano Napoli, ha necessità di sapere entro al massimo qualche settimana, se e come è ancora possibile credere in questo progetto politico ed elettorale, e soprattutto quale ruolo e quale dignità saranno riconosciute alla nostra associazione.



Se ci saranno adeguate garanzie, bene...altrimenti le nostre idee e i nostri valori andremo a rappresentarli altrove, anche da soli.



Ing. Paolo Alemanno
(Portavoce Circoli DESTRA DI BASE)

.................

102 commenti:

vitodaleccese ha detto...

Io fossi in voi non mi attenderei nessuna risposta da lorsignori. Oltretutto sarebbe di gran lunga preferibile alle solite manovrine teatrali di Congedo e Gallo finalizzate a perdere tempo e cincischiare nella speranza di scoglionarvi e scoraggiarvi.

COSIMOMANCO ha detto...

anche da soli....

QUESTA E' LA FRASE MAGICA CHE MI MANDA IN ESTASI.
ANCHE DA SOLI.!

ROTTAMIAMO ANCHE NOI I SOLITI VECCHI TROMBONI CHE PER ANNI CI HANNO BUGGERATO IN TUTTI I MODI E CHE OGGI SI NASCONDONO DIETRO ALLE INSIGNIFICANTI SIGLE DI

IOSUD

FUTURO E LIBERTA'

FACCIANMO DA NOI CHE CERTAMENTE FAREMO MEGLIO E OTTERREMO DI PIU'.
SE NON ALTRO PIU' SODDISFAZIONI E PIU' DIGNITA'.

BRAVO PAOLO FACCIAMOGLI VEDERE NOI A CHI PENSA DI USARCI COME UTILI IDIOTI O V(U)OTI A PERDERE.

W LA DESTRA
W ALMIRANTE
W DESTRA DI BASE!

Anonimo ha detto...

SI SI SI SI SI SI
USCIAMO DA QUESTA MELMA DI PARTITO.
VIVA DESTRA DI BASE!

Anonimo ha detto...

bravo paolo!

daidaieli! ha detto...

Fini sta svelando in tutta l'ampiezza, altezza e profondità quale disgustevole uomo politico sia. Privo di ogni correttezza e moralità. La Tulliani ne può andare orgogliosa.

ddbnews ha detto...

NON È CHE AGLI USA PIACE FINI?

Stefano Cappellini per Il Riformista

Tra i file di Wikileaks resi pubblici finora, il nome di Gianfranco Fini non c'è. Ma gli sprezzanti giudizi su Silvio Berlusconi contenuti nelle "anteprime" sono stati sufficienti a rilanciare un sospetto da tempo vivo nella cerchia stretta del premier: la convinzione che dietro la determinazione con cui Fini ha condotto in questi mesi la sua battaglia contro il premier ci sia un endorsement statunitense.

L''idea cioè che l'amministrazione Usa, o comunque centri di potere contigui, abbia scelto Fini per sostituire Berlusconi alla guida del centrodestra italiano, spezzare l'asse diplomatico Roma-Mosca e riportare l'Italia nell'orbita atlantica. Un tarlo che, ovviamente, avanza su una strada lastricata in buona parte di dietrologie e che l'orgia di rivelazioni targate Wikileaks ha contribuito a ingigantire.

Voi che ne pensate?

Anonimo ha detto...

FINI TRAMEREBBE ANCHE COL DIAVOLO PUR DI SOTITUIRE BERLUSCONI .
NON E' QUINDI ESCLUSO, ANZI E' MOLTO PROBABILE CHE STIA FACENDO IL GIOCO DELL'AMERICA.

ddbnews ha detto...

Regione Salento
raggiunto quorum per
chiedere referendum

LECCE - «Il quorum necessario per l’indizione del referendum è raggiunto». Paolo Pagliaro, presidente del movimento per l'istituzione di una regione salentina è al settimo cielo. «Quella di oggi è una giornata di festa, una giornata di orgoglioso amore per la libertà e per la democrazia. E’ un giorno di partecipazione – sottolinea in una nota -. Da oggi i cittadini del Salento possono “dare del tu al loro futuro”. Da oggi la gente si riappropria della facoltà di scegliere la direzione. Da oggi e per la prima volta nella mia vita, come promotore di questa iniziativa, mi sento davvero fabbro del mio destino. I consigli comunali che rappresentano più di un terzo della popolazione di Lecce, Brindisi e Taranto (oltre 600.000 cittadini) si sono espressi favorevolmente rispetto all’ordine del giorno per l’indizione del Referendum per l’Istituzione della Regione Salento. Lo dico senza retorica: è un grande segnale Politico».

dalla Gazzetta di Lecce

Anonimo ha detto...

sono daccordissimo con la lettere che avete fatto. Non si può restare in un partito così, immobili , a subire solo gli ordini elettorali che vendono dall'alto.
Non si può assistere muti e impassibili a tutto quello che sta facendo Fitto e Mantovano con la provincia .
Non hanno solo loro gli uomini capaci di assumere responsabilità istituzionali.
Anche noi ce li abbiamo.
Anche se lor signori credono che siamo tutti fessi e buoni solo a tenere bandiere in mano e occupare sedie nei loro convegni passerella.
Bravi ragazzi sono con voi!

Alberto Simone

Anonimo ha detto...

LA MINETTI IN LISTA CON LE FIRME COPIATE: L’EX SOUBRETTE FU INSERITA ALL’ULTIMO MOMENTO PER VOLERE DEL PREMIER
IL PASTICCIACCIO NEL LISTINO PDL DI FORMIGONI FU FATTO PER FAVORIRE L’IGIENISTA DENTALE DI BERLUSCONI… LA CANDIDATA DI SILVIO OTTENNE UNA POLTRONA DA 8.000 EURO AL MESE

Non c’erano firme inventate sul listino di Roberto Formigoni alle regionali del 2010. C’erano firme copiate, oppure messe sotto un elenco dove mancava un candidato.
E questo candidato, in onore del quale venne confezionato un simile pasticcio, si chiama Nicole Minetti, l’igienista dentale di Silvio Berlusconi, inserita all’ultimo momento per ordine del premier.
Ovvero la stessa persona che fu poi spedita da Berlusconi alla Questura di Milano nella folle notte di Ruby, la “nipote di Mubarak”, per prendersi in consegna la diciasettenne cubista marocchina.
Lo riferiscono al “Secolo XIX” fonti del Pdl lombardo ed è su questa strada che sta svoltando l’inchiesta del procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, che procede per falso materiale e falso in atti pubblici.
Per ora, contro ignoti.
Per capire come sono andate esattamente le cose bisogna riaprire l’agenda nella settimana cruciale per le candidature: quella che va dal 21 al 28 febbraio.
In quei giorni, all’interno dell’alleanza Pdl-Lega Nord volano addiritura gli schiaffi per entrare nel listino “blindato” che porta il nome del presidente uscente Formigoni (poi riconfermato).
Di lunedi comincia a girare voce che tocchi trovare un posto sicuro a una ragazza riminese di 25 anni, senza alcuna esperienza politica, ma che ha fatto la velina in Tv a “Colorado Café”e a “Scorie”.
Al martedì è ancora dato per certo il nome di Paolo Cagnoni, segretario personale del coordinatore nazionale Sandro Bondi.
Ma il giorno dopo filtra sui giornali l’ipotesi MInetti, che si era anche segnalata come l’igienista dentale del San Raffaele che curò il premier dopo l’aggressione in Piazza del Duomo.
Per farle posto si prepara un sacrificio eccellente, quello del berlusconiano doc Doriano Riparbelli, ex assessore e uomo-macchina del partito.
La notte di venerdì 26 febbraio entra in lista la Minetti e salta come un tappo il povero Cagnoni.
Il mattino dopo, alle 12, viene presentato il listino della discordia con le 3.500 firme necessarie.
Come sono state raccolte?
Un esponente del Pdl lombardo lo spiega al “Secolo XIX”: “Quelle firme che ci hanno creato tanti problemi non sono totalmente inventate, sono solo copiate: molte erano state raccolte prima, in calce a un listino dove il nome della Minetti non c’era ancora”.
I problemi successivi sono noti e hanno procurato un sacco di guai al Pdl: il Tar della Lombardia respinge il listino Formigoni e le presunte pressioni per farlo riammettere dal Consiglio di Stato sono costate a Formigoni il coinvolgimento nell’inchiesta sulla P3 di Flavio Carboni.
Su richiesta del partito radicale, la procura di Milano ha poi aperto un’inchiesta penale sulle firme del listino.
Secondo quanto risulta al Secolo XIX, la magistratura segue proprio questa pista, quella delle firme copiate a tempo quasi scaduto.
E il tempo stava scadendo per la lite su chi dovesse cedere alla bella Nicole una poltrona sicura da consigliere del Pirellone (8.000 euro al mese).
Olre alla carta copiativa, gli organizzatori hanno pasticciato parecchio anche con le date: molte firme sono state autenticate il 13 febbraio, quando la candidatura dell’ex ballerina era ancora in mente Dei. O giù di lì.
Se quindi il paracadute della Minetti cala sul Pirellone, in quinta posizione, lo si deve alla notte dei lunghi coltelli di quel 26 febbraio.
Esattamente tre mesi dopo, la ragazza sarà protagonista della notte in cui il premier la spedì in questura, in compagnia di una escort brasiliana, per portarsi via la cubista Ruby.
Per quella storia la Minetti è finita nel registro degli indagati per favoreggiamento della prostituzione, insieme a Lele Mora e ad Emilio Fede.

Francesco Bonazzi
(da “il Secolo XIX“)

Anonimo ha detto...

E’ UFFICIALE, I FINIANI VOTERANNO LA SFIDUCIA COMPATTI, ARRIVA LA MOZIONE DEL TERZO POLO
FINI: “BERLUSCONI SI DIMETTA PRIMA DEL 14″…LA DECISIONE DOPO UN INCONTRO TRA FINI, CASINI E RUTELLI E UNA RIUNIONE DI FUTURO E LIBERTA’: “SIAMO A QUOTA 317 FIRME”… LE CONDIZIONI DI FINI E LA MEDIAZIONE DI LETTA

Il terzo polo esce allo scoperto e mette in chiaro la mozione comune per la sfiducia al governo Berlusconi.
Dopo oltre due ore nello studio del presidente della Camera, l’esito del vertice tra Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutelli ai quali dopo un’ora si sono aggiunti anche Raffaele Lombardo (Mpa) e Italo Tanoni (Libdem) la mozione a firma Udc, Fli, Api, Mpa e Libdem è cosa fatta.
Siamo a quota 317, sommando le firme della nuova mozione di sfiducia, alla mozione già presentata da Pd e Idv” dice il capogruppo Fli, Italo Bocchino. “L’esecutivo è inadeguato, Berlusconi si dimetta” si legge in un comunicato. Una mossa che Silvio Berlusconi giudica “irresponsabile”.
Ma Gianfranco Fini taglia corto: “Le firme dimostrano che la fiducia non c’è, mi auguro che non si arrivi al 14″.
L’affondo del presidente della Camera è netto. “La mozione non è un atto irresponsabile. Il voto anticipato lo escludo ma se dovesse accadere Berlusconi non vince”
A favore della mozione si è già detto anche Di Pietro: “L’Idv ribadisce che appoggerà qualsiasi partito presenti una mozione di sfiducia, purché sfiduci Berlusconi”, ha detto.
Dello stesso avviso anche Giorgio La Malfa, deputato del Pri eletto nel Pdl: “Firmerò e voterò la mozione di sfiducia al governo Berlusconi”, annuncia l’esponente repubblicano aggiungendo che anche “l’onorevole Paolo Guzzanti del gruppo misto voterà la sfiducia al governo”.
Ai 36 deputati di Futuro e Libertà (escluso Gianfranco Fini presidente della Camera) si aggiungono i 35 voti dell’Udc di Pier Ferdinando Casini, i 6 dell’Api di Francesco Rutelli, i 5 dell’Mpa guidati dal governatore Raffaele Lombardo e i 3 Liberaldemocratici di Italo Tanoni (complessivamente sono 85).
A questi, poi, sommando i due deputati del gruppo misto, che hanno dichiarato di votare la sfiducia, si arriva a un totale di 87.
Cerchiamo di aggiungere qualche notizia che dimostra il clima di “resa dei conti” tra gli schieramenti in campo.
Gli uomini più vicini al premier hanno cercato nelle scorse ore di convincerlo ad trattare con Fini.
Pare che neanche l’intervento di Confalonieri che pensa alle aziende sia servito a qualcosa.
Le condizioni che Fini ha posto sono le seguenti:
1) dimissioni del premier prima del 14 dicembre, poi andrebbe bene un governo presieduto da Gianni Letta
2) ridimensionamento della Lega
3) commissariamento di Tremonti che non può più decidere di testa sua
4) nuova legge elettorale con premio di maggioranza solo se una coalizione raggiunge il 45% dei consensi
5) nuovo programma di governo con priorità diverse
6) nuovo esecutivo con Casini agli Esteri, Urso allo Sviluppo economico, fuori Matteoli e soprattutto La Russa.
Berlusconi spera fino all’ultimo di salvare tutto con qualche assenza pilotata, magari tra i radicali e il gruppo misto.
Chissà come andra' a finire?
w destra di base

Rolando R.

Anonimo ha detto...

E’ UFFICIALE, I FINIANI VOTERANNO LA SFIDUCIA COMPATTI, ARRIVA LA MOZIONE DEL TERZO POLO
FINI: “BERLUSCONI SI DIMETTA PRIMA DEL 14″…LA DECISIONE DOPO UN INCONTRO TRA FINI, CASINI E RUTELLI E UNA RIUNIONE DI FUTURO E LIBERTA’: “SIAMO A QUOTA 317 FIRME”… LE CONDIZIONI DI FINI E LA MEDIAZIONE DI LETTA

Il terzo polo esce allo scoperto e mette in chiaro la mozione comune per la sfiducia al governo Berlusconi.
Dopo oltre due ore nello studio del presidente della Camera, l’esito del vertice tra Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Francesco Rutelli ai quali dopo un’ora si sono aggiunti anche Raffaele Lombardo (Mpa) e Italo Tanoni (Libdem) la mozione a firma Udc, Fli, Api, Mpa e Libdem è cosa fatta.
Siamo a quota 317, sommando le firme della nuova mozione di sfiducia, alla mozione già presentata da Pd e Idv” dice il capogruppo Fli, Italo Bocchino. “L’esecutivo è inadeguato, Berlusconi si dimetta” si legge in un comunicato. Una mossa che Silvio Berlusconi giudica “irresponsabile”.
Ma Gianfranco Fini taglia corto: “Le firme dimostrano che la fiducia non c’è, mi auguro che non si arrivi al 14″.
L’affondo del presidente della Camera è netto. “La mozione non è un atto irresponsabile. Il voto anticipato lo escludo ma se dovesse accadere Berlusconi non vince”
A favore della mozione si è già detto anche Di Pietro: “L’Idv ribadisce che appoggerà qualsiasi partito presenti una mozione di sfiducia, purché sfiduci Berlusconi”, ha detto.
Dello stesso avviso anche Giorgio La Malfa, deputato del Pri eletto nel Pdl: “Firmerò e voterò la mozione di sfiducia al governo Berlusconi”, annuncia l’esponente repubblicano aggiungendo che anche “l’onorevole Paolo Guzzanti del gruppo misto voterà la sfiducia al governo”.
Ai 36 deputati di Futuro e Libertà (escluso Gianfranco Fini presidente della Camera) si aggiungono i 35 voti dell’Udc di Pier Ferdinando Casini, i 6 dell’Api di Francesco Rutelli, i 5 dell’Mpa guidati dal governatore Raffaele Lombardo e i 3 Liberaldemocratici di Italo Tanoni (complessivamente sono 85).
A questi, poi, sommando i due deputati del gruppo misto, che hanno dichiarato di votare la sfiducia, si arriva a un totale di 87.
Cerchiamo di aggiungere qualche notizia che dimostra il clima di “resa dei conti” tra gli schieramenti in campo.
Gli uomini più vicini al premier hanno cercato nelle scorse ore di convincerlo ad trattare con Fini.
Pare che neanche l’intervento di Confalonieri che pensa alle aziende sia servito a qualcosa.
Le condizioni che Fini ha posto sono le seguenti:
1) dimissioni del premier prima del 14 dicembre, poi andrebbe bene un governo presieduto da Gianni Letta
2) ridimensionamento della Lega
3) commissariamento di Tremonti che non può più decidere di testa sua
4) nuova legge elettorale con premio di maggioranza solo se una coalizione raggiunge il 45% dei consensi
5) nuovo programma di governo con priorità diverse
6) nuovo esecutivo con Casini agli Esteri, Urso allo Sviluppo economico, fuori Matteoli e soprattutto La Russa.
Berlusconi spera fino all’ultimo di salvare tutto con qualche assenza pilotata, magari tra i radicali e il gruppo misto.
Chissà come andra' a finire?
w destra di base

Rolando R.

ddbnews ha detto...

Fini: "Il governo non ha la fiducia". Mozione congiunta di Udc-Fli-Api

Il terzo polo esce allo scoperto e mette in chiaro la mozione comune per la sfiducia al governo Berlusconi. Con il premier che grida all'irresponsabilità e con Bossi che accusa Fini di aver fatto "un grave errore politico". Ma il presidente della Camera non arretra: "Le firme dimostrano che la fiducia non c'è, mi auguro che non si arrivi al 14".

Anonimo ha detto...

tre poveretti che vogliono per forza il potere visto che sono dimenticati da tutti.rutelli chi è? dopo che ha perso le elezioni a roma.cerca visibilità con il suo 0.0001 di voti.
e il sig. caltagirone (casini) che estromesso dal bipolarismo rivuole fare il grande centro(la dc)per contare poco poco.
e fini il grande statista che da presidente della camera svolge attività politica ma dovrebbe essere neutrale e bipartizan.........
che pena.....................

Anonimo ha detto...

IL TRIO PATERACCHIO

"Siamo alle comiche iniziali. Signori e signore vi presento il trio" pateracchio":
Caca o vavoso;
Ruru o sfaticato
e Fifi o traditore"
che Vi reciteranno la sceneggiata: "riitorna la democrazia cristiana".

E quì viene il bello, chi sarà il primo attore? forse Ruru o sfaticato o forse Caca o vavoso o forse Fifi o traditore?

Ed ecco che arrivano gli elettori e daranno un bel calcio a tutti e tre, dove non batte il sole, e libereranno il "palcoscenico" dal trio pateracchio!

w destra di base!

parte prima ha detto...

Signori, la partita è cominciata. Adesso bisogna far vincere il Paesepubblicata da Massimiliano Mazzanti il giorno giovedì 2 dicembre 2010 alle ore 19.23
Dunque, sarebbe fatta. Con 317 firme – e se per una volta i deputati fossero seri – a Silvio Berlusconi mancherebbe la maggioranza alla Camera dei deputati e, di conseguenza, non potrebbe più governare. Gianfranco Fini, grande distruttore delle opere altrui, è ovviamente riuscito a distruggere anche il Popolo delle Libertà e il più clamoroso e rivoluzionario risultato elettorale della storia repubblicana. Fin qui, tutto chiaro, anche se chiaro non significa comprensibile. Quel che c’è da capire ora, è come intendano i signori della politica politicata risolvere il problema del Senato, dove Berlusconi i numeri li ha ancora e, di conseguenza, non ce li ha l’accozzaglia che si è radunata per abbatterlo. Il ricorso alle urne è quindi inevitabile e con la certezza che non sarà cambiata la legge elettorale, perché adesso, in Parlamento, non ci saranno più nemmeno i numeri per approvare alcunché. Quindi, dopo le ferie natalizie, si aprirà la campagna elettorale, con un Pd tracotante che attaccherà su tutto il fronte gli avversari e i “terzopolisti” che dovranno spiegare agli italiani che non è vero ciò che, invece, lo è assolutamente. E, cioè, che votare per loro significa spianare la strada a Nicky Vendola o, al più, a Pierluigi Bersani. A meno che non si creda realmente alla favoletta di un terzo polo che balza al comando, superando d’un balzo l’asse PdL-Lega e quello Pd-Estrema sinistra.

parte seconda e ultima ha detto...

Già, perché è di tutta evidenza come, svolgendo le primarie tra Vendola e Bersani, il primo giocoforza s’impegna a sostenere il secondo in caso di sconfitta. È la regola delle primarie: ci si combatte prima, per giustificare l’unione dopo. Dunque, il voto della Sinistra, per quanto minoritario nel Paese, sarà compatto nelle urne. Al contrario, l’eventuale successo elettorale del Terzo Polo, essendo ragionevolmente molto relativo – dove possono arrivare? All’8, al 10, anche al 15% - servirà eventualmente solo a far perdere alla maggioranza del blocco socio-economico italiano la guida politica della Nazione. Per fortuna, la campagna elettorale ha anche una funzione “catartica” e, forse, soprattutto se si riuscirà a organizzare una forte identità di destra da affiancare a PdL e Lega, l’Italia non di sinistra potrà finalmente liberarsi delle scorie centriste alla Fini, alla Francesco Rutelli, alla Pierferdinando Casini. Allora, come direbbe Napoleone, tanto vale a questo punto saper leggere l’opportunità positiva di questa tragi-commedia e cogliere al volo la possibilità di spazzare via – e una volta per tutte – certi grigi protagonisti dal teatrino della politica. Non sarà facile, questa volta, ma vale la pena di tentare. Anche perché, questa volta, il risultato minimo è possibile anche nell’eventuale e sciagurata vittoria della Sinistra. Più voti al blocco di Centrodestra significheranno anche massima compressione della quota di parlamentari che - dall’aliquota riservata col sistema elettorale in vigore alle minoranze – saranno appannaggio del “terzo polo”, per di più spartiti tra Casini, Fini e Rutelli. E senza scranne sotto il sedere, non c’è Futuro né Libertà di nuocere al Paese.

NB. è un articolo di Massimiliano Mazzanti.

Anonimo ha detto...

BARI - Sarà un ricco Natale per i poveri consiglieri regionali che ad aprile non sono stati rieletti, e che - legge alla mano - hanno diritto ad un assegno di fine mandato e ad un vitalizio. Parliamo di una liquidazione a tutti gli effetti e di una pensione che per i politici pugliesi è la più alta d’Italia. Bene: siccome quest’anno il turn over è stato incredibilmente alto, le casse di via Capruzzi non ce la facevano a pagare. E dunque martedì alla giunta è toccato aprire i cordoni della borsa, raschiando il fondo del barile: due milioni e seicentomila euro attinti dal fondo di riserva, ma azzerando la disponibilità «di competenza» del capitolo dedicato all’acquisto dei libri di testo per gli studenti.

viva la casta che si autorappresenta e autofinanzia!

falcogrigio ha detto...

mi dite che cosa hanno in comune rutelli, fini e casini, a parte la sete di potere e l'invidia di Berlusconi?
questi manderanno a fondo l'Italia.
prepariamoci.

Anonimo ha detto...

Ho saputo che Fini ha disertato la commemorazione di Almirante
VERGOGNA!
Ha fatto bene Donna Assunta a dichiarare alla stampa: "Qualcuno ha dimenticato il proprio padre".

Ormai è concentrato a fare quello che ha sempre fatto, cioè rovinare i progetti politici degli altri e soprattutto a pensare alle prossime vacanze....magari a Montecarlo.

Con Almirante restiamo noi, lui si tenga il suo nuovo bel cognatino ferrarista.
Dio li crea ....e il vento li accoppia!

amicopalermitanodiddb ha detto...

TRAGICOMMEDIA DELL'ULTIMO
COMIZIO DI FINI A PALERMO-
UNA STORIA ESILARANTE TUTTA VERA !
----------------------------------------

HO letto in giro, ricorrente, la Bubbola d'un FINI ORATORE AFFASCINANTE !!!!! Ahahahahahah!!!!! Asciugo le lacrime, mi raddrizzo e vi racconto dell'ultimo comizio di Fini a Palermo :
CAMPAGNA PER LA PROVINCIA DI PALERMO 2008, Fini ancora
co-fondatore sussiegoso del PDL. Appuntamento fissato al Cinema Imperia.
Prima, Brindisi nella nuova Segreteria Regionale (affittata dall'on. Lo Presti oggi filino), poi passeggiata "trionfale" di 100 metri con gran codazzo di Cariche, Schifoni, Candidatoni. Pennacchioni, Marescialloni, Parroci benedicenti (una quarantina di persone) dalla sede fino al cinema; davanti al cinema dieci ragazzi dieci d'una Azione Giovani già cloroformizzata a fare piano piano hip hip hurrà...tristissimo....
Fini entra sorridente, sicuro, oscillante, benedicente....e gli CADE LA MASCELLA :
dentro il Cinema c'erano una decina di vecchietti che dormivano (uno era un noto mendicante che andava a tutti i comizi per star comodo due ore in poltrona).
IMBARAZZO MORTALE. SI FA UNA PASSEGGIATA, PER DIRE "ALLA PIAZZA" CHE
"L'ORATORE E' ARRIVATO".....sorriti stirati...saluti a nessuno...giusto per far vedere che "rispondi ai saluti"...... Rientro al Cinema : COME PRIMA. (Anzi il mendicante s'era svegliato ed era finalmente andato in un bagno VERO).
ALTRO GIRO-----ALTRO GIRO ANCORA----
A questo punto Schifani fa "IO avrei altri impegni...entriamo e cominciamo, così vengono..."tutti".
Vengono mobilitati i segretari, gli autisti e le Scorte di tutti i Carciofoni presenti , vengono precettate anche le maschere del Cinema e lo Spettacolo ha inizio.
S E T T A N T A P E R S O N E I N T U T T O , FINI COMPRESO.
Schifani cancella il primo rigo del suo intervento ; c'era scritto "Popolo di Palermo,".
Così comincia ...."Amici di Palermo...". Ed a metà sala un vecchietto borbotta ad alta voce : "Veramente iu fussi di Bagheria !"
FINI FU "PRESENTATO" da ben sette "Alte Cariche", per un'ora.
Quando iniziò a parlare. Le Persone rimaste erano 55.
Quando ...finì....L'ultimo chiuse la porta e spense le luci.
La Fiamma era spenta già da TROPPO tempo.
Io non ci andai (e lo scrisse pure la stampa locale). Ma c'era un mio fidatissimo amico, travestito, per l'occasione da Mata Hari. Ed il mio Amico sapeva contare benissimo. Sempre 8 in matematica, al Liceo.

amicopalermitanodiddb ha detto...

TRAGICOMMEDIA DELL'ULTIMO
COMIZIO DI FINI A PALERMO-
UNA STORIA ESILARANTE TUTTA VERA !
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HO letto in giro, ricorrente, la Bubbola d'un FINI ORATORE AFFASCINANTE !!!!! Ahahahahahah!!!!! Asciugo le lacrime, mi raddrizzo e vi racconto dell'ultimo comizio di Fini a Palermo :
CAMPAGNA PER LA PROVINCIA DI PALERMO 2008, Fini ancora
co-fondatore sussiegoso del PDL. Appuntamento fissato al Cinema Imperia.
Prima, Brindisi nella nuova Segreteria Regionale (affittata dall'on. Lo Presti oggi filino), poi passeggiata "trionfale" di 100 metri con gran codazzo di Cariche, Schifoni, Candidatoni. Pennacchioni, Marescialloni, Parroci benedicenti (una quarantina di persone) dalla sede fino al cinema; davanti al cinema dieci ragazzi dieci d'una Azione Giovani già cloroformizzata a fare piano piano hip hip hurrà...tristissimo....
Fini entra sorridente, sicuro, oscillante, benedicente....e gli CADE LA MASCELLA :
dentro il Cinema c'erano una decina di vecchietti che dormivano (uno era un noto mendicante che andava a tutti i comizi per star comodo due ore in poltrona).
IMBARAZZO MORTALE. SI FA UNA PASSEGGIATA, PER DIRE "ALLA PIAZZA" CHE
"L'ORATORE E' ARRIVATO".....sorriti stirati...saluti a nessuno...giusto per far vedere che "rispondi ai saluti"...... Rientro al Cinema : COME PRIMA. (Anzi il mendicante s'era svegliato ed era finalmente andato in un bagno VERO).
ALTRO GIRO-----ALTRO GIRO ANCORA----
A questo punto Schifani fa "IO avrei altri impegni...entriamo e cominciamo, così vengono..."tutti".
Vengono mobilitati i segretari, gli autisti e le Scorte di tutti i Carciofoni presenti , vengono precettate anche le maschere del Cinema e lo Spettacolo ha inizio.
S E T T A N T A P E R S O N E I N T U T T O , FINI COMPRESO.
Schifani cancella il primo rigo del suo intervento ; c'era scritto "Popolo di Palermo,".
Così comincia ...."Amici di Palermo...". Ed a metà sala un vecchietto borbotta ad alta voce : "Veramente iu fussi di Bagheria !"
FINI FU "PRESENTATO" da ben sette "Alte Cariche", per un'ora.
Quando iniziò a parlare. Le Persone rimaste erano 55.
Quando ...finì....L'ultimo chiuse la porta e spense le luci.
La Fiamma era spenta già da TROPPO tempo.
Io non ci andai (e lo scrisse pure la stampa locale). Ma c'era un mio fidatissimo amico, travestito, per l'occasione da Mata Hari. Ed il mio Amico sapeva contare benissimo. Sempre 8 in matematica, al Liceo.

iosotutto! ha detto...

Ecco il testo della mozione di sfiducia al governo Berlusconi, depositata alla Camera, e sottoscritta da 85 deputati tra Fli, Udc, Api, Mpa, Libdem, più La Malfa e Guzzanti.
La mozione è stata sottoscritta da 34 deputati di Futuro e Libertà.

La Camera dei Deputati

- preso atto che la delicata situazione internazionale, la crisi economica e monetaria che aggredisce l’Europa e lo stato di malessere sociale di ampie fasce della popolazione italiana richiedono la piena operatività di un governo solido e sicuro;

- alla luce dell’attuale inadeguatezza dell’esecutivo a garantire, oltre alle misure di contenimento del deficit, il risanamento strutturale della finanza pubblica e il sostegno della ripresa economica e dell’occupazione;

- auspicando l’avvio di una nuova fase politica della legislatura ispirata al senso di responsabilità nazionale e istituzionale, che punti a modifiche della legge elettorale per restituire ai cittadini la scelta degli eletti, con un governo capace di prendere le misure adeguate per evitare il declino del Paese e garantire il suo futuro civile ed economico;

esprime, ai sensi dell’art. 94 della Costituzione, la sfiducia nei confronti del Governo.

gandalf ha detto...

Bene,la lettera di Alemanno non fa una grinza. Bravi.

danieladalecce ha detto...

Grande lettera,bravo Paolo, sempre così. siete davvero l'ultima speranza che abbiamo. Non mollate.

Anonimo ha detto...

FINI IN UN LICEO DI ROMA, “IL PREMIER PENSA SOLO A SE’: NON GRIDI AL COMPLOTTO E SIA PIU’ UMILE”

“NON CI SARANNO RIBALTONI, SE QUALCUNO AMMETTESSE CHE ALCUNI IMPEGNI NON SONO STATI MANTENUTI. LE COSE SAREBBERO STATE MIGLIORI”….”LA POLITICA E’ ONESTA’ INTELLETTUALE: MI GUARDO ALLO SPECCHIO E MI DICO CHE C’E’ UN LIMITE OLTRE IL QUALE NON SI PUO’ ANDARE, PENA LA PROPRIA DIGNITA’”

Ribaltoni non ce ne saranno, ma, certo, «se qualcuno fosse più umile e pensasse di aver torto lui, invece di invocare sempre il complotto, se qualcuno dicesse che alcuni impegni non sono stati mantenuti, le cose sarebbero state migliori».
Gianfranco Fini non lo cita esplicitamente, ma alla platea di ragazzi che lo ascolta al liceo romano Orazio è chiaro che sta parlando di Silvio Berlusconi. A una consigliera municipale che gli chiede cosa ne pensi dei ribaltoni politici, Fini spiega che il «ribaltone è un sovvertimento della volontà popolare. Non credo che ci saranno ribaltoni», assicura il numero uno di Fli che poi rivolge una domanda alla sua interlocutrice: «Cosa ne pensa lei di tante promesse non mantenute e di impegni disattesi da chi aveva promesso che la legge sarebbe stata uguale per tutti e poi si è occupato solo degli affari suoi?». Quindi l’affondo sul presidente del Consiglio: «Se qualcuno fosse più umile e pensasse di aver torto lui, invece di invocare sempre il complotto, se qualcuno dicesse che alcuni impegni non sono stati mantenuti, le cose sarebbero state migliori» spiega il presidente della Camera.
«La politica - prosegue - è innanzitutto onestà intellettuale».
Botta e risposta polemico tra il presidente della Camera poi e un consigliere del Pdl che ha preso la parola durante l’incontro con gli studenti all’Orazio. «C’è un momento in cui mi guardo allo specchio la mattina e mi dico che c’è un limite oltre il quale non si può andare, pena la dignità. Forse lei non ce l’ha ma è un problema suo», ha detto Fini in merito alle cosiddette “leggi ad personam”.

FACCIA DI BRONZO..................

Anonimo ha detto...

SPERIAMO CHE IN QUESTO MODO QUALCHE GIOVANE POSSA CAPIRE E ISCRIVERSI A DESTRA DI BASE.
LA POLITICA DEGLI OLIGARCHI HA DESERTIFICATO LA POLITICA MANDANDO VIA LE PERSONE PERBENE O RENDENDO LORO LA VITA ASSAI DIFFICILE, COME E' ACCADUTO AI DIRIGENTI DI DESTRA DI BASE.
HANNO PREFERITO SOSTENERE UNA CLASSE DIRIGENTE FATTA SOLO DI VELINE, DI LECCHINI E DI (S)PREGIUDICATI.
I "GIOVANI" A CUI LASCIARE IL TIMONE DEL POTERE , PER QUESTI QUA SAPETE CHI SONO?
I LORO FIGLI, I LORO PARENTI O I LORO LECCHINI.

ECCO PERCHE' LA POLITCA E' UNO SCHIFO!
HA RAGIONE ADRIANO, ECCOME SE HA RAGIONE!

VIVA GIORGIO ALMIRANTE
VIVA DESTRA DI BASE



Ilaria83

Anonimo ha detto...

Fini in scrisi?
Un sondaggio darebbe a Futuro e libertà, in caso di elezioni, meno del 4% - è forse per questo che l’ennesima capriola politica dei tipini fini apre al Berlusconi bis?...

paolo v. ha detto...

COME CHE VADA IL 14 DICEMBRE, L'INTERESSE
DELL'ITALIA E' CHE SI VADA AL VOTO ANTICIPATO-

°Se abbiamo a cuore la nostra Nazione e la sua capacità di affrontare al meglio le tempeste finanziarie all'orizzonte DOBBIAMO PER FORZA SPERARE, FINO A "TIFARE", IN NUOVE ELEZIONI POLITICHE. Qualunque soluzione compromissoria, qualunque trattativa... NON potrebbe darci come esito che un quadro politico più torbido, incerto, di ulteriore blocco legislativo. O soluzioni che potrebbero di nuovo mettere in gioco le sinistre.
IL VOTO NON E' AFFATTO DETTO CHE SIA IL RIMEDIO DEFINITIVO PER OGNI PROBLEMA. Ma, almeno, è un Tentativo nella Direzione Giusta.
Che è far venire fuori CHI VINCE e CHI PERDE.
Sul filo di 6 voti rubati e ri-rubati alla Camera, invece, potrebbe venire fuori UN COLOSSALE PASTICCIO che non potrebbe che far perdere ulteriori colpi all'Italia sul fronte europeo e sulla scena internazionale.
Le Elezioni anticipate poi, tecnicamente e moralmente, sono almeno un buon fac-simile della Volontà popolare e della Sovranità del corpo elettorale.
Non si possono evitare perchè Ciascuno in base ai sondaggi "dice che vincerebbe Lui".
La si smetta coi giochini di Palazzo e si restituisca, almeno per un attimo, la parola ai cittadini. Un'altra "scalfarata" sarebbe esiziale per l'Italia. Sarebbe davvero inaccettabile PER TUTTI che andassero al Governo SENZA BATTAGLIA IN CAMPO APERTO, gli Uomini e le forze politiche che avevano PERDUTO platealmente le ultime elezioni politiche.
Ragionamento valido ugualmente se Berlusconi la spuntasse alla Camera per la "malattia" di due o tre Pd, di due Udc e la "distrazione di altri due o tre filini.
Sarebbe una Vittoria di Pirro e l'Italia NON avrebbe un Governo in grado di portare Leggi in Parlamento. Berlusconi dovrebbe rammentarsi dell'indecorosa agonia del Governo Prodi.
Si comporti diversamente, non si vada ad impaniare in trattative TUTTE A PERDERE e provi L'ULTIMA BATTAGLIA.
Non lo diciamo da "suggeritori amorosi" ma da Uomini di Destra che ragionano nei termini del Superiore Interesse Nazionale.
Questa Legislatura degli Equivoci PRIMA FINISCE E MEGLIO E' PER L'ITALIA.
Non si tratta solo di non subir Ribaltoni, ma anche di non ribaltarsi da soli.

paolo v. ha detto...

COME CHE VADA IL 14 DICEMBRE, L'INTERESSE
DELL'ITALIA E' CHE SI VADA AL VOTO ANTICIPATO-

°Se abbiamo a cuore la nostra Nazione e la sua capacità di affrontare al meglio le tempeste finanziarie all'orizzonte DOBBIAMO PER FORZA SPERARE, FINO A "TIFARE", IN NUOVE ELEZIONI POLITICHE. Qualunque soluzione compromissoria, qualunque trattativa... NON potrebbe darci come esito che un quadro politico più torbido, incerto, di ulteriore blocco legislativo. O soluzioni che potrebbero di nuovo mettere in gioco le sinistre.
IL VOTO NON E' AFFATTO DETTO CHE SIA IL RIMEDIO DEFINITIVO PER OGNI PROBLEMA. Ma, almeno, è un Tentativo nella Direzione Giusta.
Che è far venire fuori CHI VINCE e CHI PERDE.
Sul filo di 6 voti rubati e ri-rubati alla Camera, invece, potrebbe venire fuori UN COLOSSALE PASTICCIO che non potrebbe che far perdere ulteriori colpi all'Italia sul fronte europeo e sulla scena internazionale.
Le Elezioni anticipate poi, tecnicamente e moralmente, sono almeno un buon fac-simile della Volontà popolare e della Sovranità del corpo elettorale.
Non si possono evitare perchè Ciascuno in base ai sondaggi "dice che vincerebbe Lui".
La si smetta coi giochini di Palazzo e si restituisca, almeno per un attimo, la parola ai cittadini. Un'altra "scalfarata" sarebbe esiziale per l'Italia. Sarebbe davvero inaccettabile PER TUTTI che andassero al Governo SENZA BATTAGLIA IN CAMPO APERTO, gli Uomini e le forze politiche che avevano PERDUTO platealmente le ultime elezioni politiche.
Ragionamento valido ugualmente se Berlusconi la spuntasse alla Camera per la "malattia" di due o tre Pd, di due Udc e la "distrazione di altri due o tre filini.
Sarebbe una Vittoria di Pirro e l'Italia NON avrebbe un Governo in grado di portare Leggi in Parlamento. Berlusconi dovrebbe rammentarsi dell'indecorosa agonia del Governo Prodi.
Si comporti diversamente, non si vada ad impaniare in trattative TUTTE A PERDERE e provi L'ULTIMA BATTAGLIA.
Non lo diciamo da "suggeritori amorosi" ma da Uomini di Destra che ragionano nei termini del Superiore Interesse Nazionale.
Questa Legislatura degli Equivoci PRIMA FINISCE E MEGLIO E' PER L'ITALIA.
Non si tratta solo di non subir Ribaltoni, ma anche di non ribaltarsi da soli.

Anonimo ha detto...

E' bella la lettera di paolo.
Anche se non credo che qualcuno avrà il cervello sufficientemente a posto per rispondervi con serietà.
Questi qua non sono politici. Sono stati messì lì da altri e non hanno passione e nemmeno strategie.
Se vincono solo perchè sono gli altri che perdono.
In un sistema non bipolare sarebbero sempre sconfitti.
troppa arroganza.
Troppa ignoranza
Troppa supponenza.

w destra di base

PS. Perchè avete tolto la possibilità di commentare il video di Adriano?
Non è male ma so che può fare di meglio.
Un saluto cameratesco.



gianni miccoli

Anonimo ha detto...

Io ho smesso di parlar male di fini e dei suoi finiani già da tempo anche perchè....parlano da soli. l'unico "sgarro" l'ho fatto ieri sera leggendo una frase su fini:
Finiotauro: corpo di uomo, faccia di culo,testa di caxxo.

Mi ha fatto troppo ridere, nn potevo nn metterla su fb!


ciao

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,sono ex FdG (ricordo ancora Ramelli, Cecchin e gli altri...)
Ricordo con affetto e orgoglio il grande Almirante e penso che nulla ho o potrò mai avere a fare, essendo una vera donna di destra, con i fli..ani che hanno come miti da ostentare e difendere personaggi come: il cognato di Fini e la sua famiglia.
Mi disgusta, da ex militante dell'Msi vedere che questi damerini da strapazzo usano persino Almirante oppure nei loro discorsi( lo citano e basta...senza mai seguirne l'esempio) indistintamente come usano De Gasperi, Pertini e tutti gli statisti italiani ammirati e rispettati come loro non saranno mai.
Ha ragione il dr. Napoli, di questa gente non è proprio possibile fidarsi.
ASSOLUTAMENTE MAI.

Guarderò con attenzione Destra di Base, prima vi leggevo con piacere sui giornali ma da qualche tempo non pubblicate più nulla.

Come mai?


Monia64

iosotutto! ha detto...

TRADISCE CHI INFANGA UN PAESE NEL NOME DEI SUOI INTERESSI…

(IL CORSIVO DI FILIPPO ROSSI SU FAREFUTUROWEB)

Vogliamo ancora giocare con la categoria del tradimento?
È quello che sembra voler fare lo stato maggiore del Pdl insieme ai suoi mazzieri a mezzo stampa.
Un articoletto apparso oggi sul quel foglio sporco di propaganda che corrisponde indecorosamente al nome di Libero racconta di quando il deputato finiano Enzo Raisi tradì per la prima volta all’età di… quindici anni. Quindici anni, avete letto bene.
Sicuramente la puzza rancida di questo articolo non è la stessa delle foto sbattute in prima pagina, ma dimostra comunque quanto il berlusconismo “culturale” sia arrivato a un punto di non ritorno, di quanto stia rimestando nelle fogne dell’animo umano, nella putrida melma di biechi sentimenti che si fingono idee.
Tradimento, allora. Accettiamo la sfida.
Perché solo i cani sono fedeli a qualsiasi padrone, brav’uomo o delinquente che sia.
Perché solo gli schiavi hanno l’obbligo di fedeltà, senza se e senza ma.
Solo i sudditi devono giurare fedeltà a un sovrano assoluto.
Per il resto, l’obbligo di fedeltà a un uomo, a un capo, a un duce, finisce qui. La politica, invece, è materia per uomini liberi.
È materia per uomini che decidono di volta in volta se dare o no fiducia a un leader.
E se di tradimento si può parlare, non è certo quello di cui gli ascari berlusconiani vanno cianciando in questi giorni.
Il tradimento politico è piuttosto quello perpetuato da chi chiede eterna fedeltà ai suoi compagni di strada.
Da chi cerca di farsi gli affari suoi; da chi supera ogni confine del decoro e del vivere civile; da chi pretende di impartire ordini.
Ma non è finita.
Perché se di tradimento bisogna per forza parlare, allora vero traditore è chi distrugge il buon nome della propria patria nel mondo; chi, ancora, esalta la propaganda invece del buon senso.
Vero traditore è chi fa del suo ruolo pubblico un affare privato.
E chi non sa rappresentare un intero popolo.
Chi non è in grado di fare un passo indietro.
Chi si crede inamovibile.
Vero traditore è chi calpesta le regole in nome del suo infinito narcisismo. Vero traditore è chi tratta i suoi alleati come se fossero dipendenti.
E chi non ha il senso del limite.
Se di tradimento ci costringete a parlare, l’unico vero traditore si chiama Silvio Berlusconi.

Filippo Rossi
Farefuturoweb

figaro ha detto...

I finiani adesso vogliono trattare, Berlusconi no.

di Francesco Cramer

Bocchino chiede e ottiene un incontro con il premier proponendogli dimissioni prima del voto, reincarico e maggioranza allargata all’Udc. Ma il primo ministro tiene duro: nessuna concessione ai finiani, si vada alla conta della fiducia in aula


Roma -
Rientrato a Roma da Arcore, Berlusconi non arretra di un millimetro sulla strategia concordata con l'alleato Bossi. Un piano che ha l'obiettivo di spingere Fini all'angolo, costringendolo a uscire allo scoperto e assumersi la responsabilità di sparare addosso al governo. Con l'effetto, forse, di fare addirittura cilecca. È il gioco del cerino nel quale il presidente della Camera rischia di bruciarsi. Ed è proprio per questo motivo che ieri, con la mediazione di Gianni Letta, il colonnello finiano Italo Bocchino ha chiesto e ottenuto un incontro con il premier. Calcoli alla mano, il leader del Fli comincia a temere sull'esito del voto del prossimo 14 dicembre. E se Berlusconi dovesse farcela? Bocchino avrebbe proposto al Cavaliere: dimissioni prima del voto, reincarico, maggioranza allargata all'Udc e traguardo della fine legislatura. Una carta che ha il sapore di exit strategy più per Fini che non per Berlusconi. Il premier, tuttavia, ha tenuto duro. Nessuna concessione ai finiani, nessun tentennamento: si vada alla conta in Aula, sul dopo si vedrà

Anonimo ha detto...

I finiani chiedono un centrodestra allargato all'Udc di Casini. Bocchino: "Se Berlusconi si dimette, reincarico 72 ore dopo". Poi Urso avverte: "Occorre fare un nuovo governo allargato ai moderati. Il centrodestra non si riconosce più nelle cene tra Berlusconi e Bossi". Scilipoti pronto a lasciare l'Idv. Calearo in forse. Svp a un passo dall'astensione.

Anonimo ha detto...

"Se il Senato otterrà la fiducia e alla Camera i no saranno meno dei sì, le carte, il giorno dopo, le darà il centrodestra e il clima sarà diverso. Se è il Governo a scegliere non c'è ribaltonismo e poi potremo discutere con ci sta: ascolteremo quello che dirà Urso e anche l'Udc". Così il vice Presidente del Senato, Domenico Nania (PDL) nel corso del dibattito di Omnibus, su LA7 che ha aggiunto: "non capisco se devo avere come riferimento Urso, Bocchino o Fini.".

dante' ha detto...

IL TESSITOR SCORTESE-
Eccolo Fini il tessitor di trame. Come Penelope, come Spider Man.
Lui ordisce. Ed ha ordito tanto che non può più staccar le mani....
Ardire ? Bè, lo aspettiamo al suo primo tentativo vero....alla Camera.
Ne parleremo il giorno dopo. Intanto ordisce, fila e "tratta".
...Per ora si sente una specie di Dottor Sottile, una sorta d'incarnazione vivente del "Principe" di Don Niccolò Machiavelli, un erede di Cavour, con tanto di Contessa di Castiglione....
E dorme al centro della sua ragnatela. Circondato di specchiettini piccoli piccoli. Giusto per rimirarsi nel suo fulgore....

lucia ha detto...

posso dirvi qualcosa di destra?
ne dico più di una!

LEGALITA’ !
MORALITA’ NELLA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA!
RISPETTO DELLE REGOLE!
RISPETTO DELLE ISTITUZIONI
rispetto della costituzione

liberalizzazione dei settori
ferroviario
telecomunicazioni
poste

siete daccordo?

Anonimo ha detto...

Noi di destra, siamo per la meritocrazia
Noi crediamo che si debba difendere il frutto del proprio lavoro e dei propri sacrifici.
Se un domani giustamente,si vorrà passare i frutti ai figli, non si deve pagare nessuna tassa di successione;
Vogliamo una scuola pubblica efficente con insegnanti non politicizzati.
Il figlio del povero e quello del benestante devono convivere e studiare assieme ed integrarsi l’un l’altro, senza distinzione di classe sociale;
Vogliamo una sanità senza sprechi e senza “baronie”;
Vogliamo che un pensionato, dopo aver lavorato una vita, possa riposarsi serenamente e dignitosamente. No come ora che rasentano la miseria.
Vogliamo uno stato laico che si occupi veramente dei problemi del cittadino lefoniche.

E' chiedere molto?

Anonimo ha detto...

droga all'ospedale di Galatina?
Ho visto qualcosa sul tg1

andate a vedere pure voi

silviodixit ha detto...

La «speranza», è che il 14 dicembre ci possa essere «un ravvedimento» di chi ha preso parte alla «diaspora» dal Pdl e ora si «identifica» nel Fli. «Persone che si dicono onorevoli non possono avere un comportamento che onorevole non è». Anche perché «questa crisi non ha nessuna ragione vera se non quella di una fedeltà a un leader che senza apparenti ragioni ha deciso di iniziare un percorso senza futuro». va bene la riconoscenza a Fini, ma non si può per questo arrivare a far cadere il governo e rinnegare i propri valori. Se i parlamentari del Fli dovessero «negare la fiducia» all’esecutivo «si consegneranno a un limbo politico»
non potrebbero «mai più rientrare nel centrodestra» e «nel loro futuro ci sarebbe solo la possibilità di allearsi a quella sinistra che hanno sempre combattuto».

parole sante!

Anonimo ha detto...

Ormai siamo alle comiche finali. La nave affonda e i topi cercano di scappare. Intanto il capitano è nelle mani del nostromo... Povera Italia. E questi sarebbero i futuristi? La Nuova Destra. Ma fateci il piacere. Che cocente delusione che sei stato, ti abbiamo perdonato tutto da Fiuggi in poi ma ora l'hai fatta grossa.

walter

Anonimo ha detto...

NESSUNA TRATTATIVA CON SILVIO BERLUSCONI

E’ UN DOVERE CIVICO, PERCHE’ IL PAESE HA BISOGNO DI ENTRARE NEL FUTURO

Nessuna trattativa con Silvio Berlusconi.
Sto scrivendo queste poche righe di getto, con l’impeto di chi ha la memoria che corre a questi ultimi mesi di polemiche politiche.
Nessuna trattativa con chi, un bel giorno, ha deciso di cacciare il cofondatore di un partito che doveva essere liberale ed è diventato totalitario.
Nessuna trattativa con chi ha sguinzagliato i suoi “bravi” a mezzo stampa per massacrare mediaticamente l’avversario.
Con chi ha trasformato il dibattito politico in un’ordalia medievale.
Nessuna trattativa con chi è convinto che le istituzioni siano un affare privato. E che un partito possa essere proprietà privata.
Nessuna trattativa che chi crede che la democrazia sia qualcosa che si possa manovrare a piacimento.
Con chi pretende solo sudditanza e obbedienza.
Con chi paga invece di convincere.
Nessuna trattativa con chi ha trasformato l’Italia in uno zimbello mondiale. Nessuna trattativa con chi dice che “Putin è un dono di Dio” e trasforma il suo paese nel parco giochi di Gheddafi.
Nessuna trattativa con chi pensa che la politica sia un jingle pubblicitario. Nessuna trattativa con chi ha distrutto la speranza di una destra moderna, laica ed europea.
Nessuna trattativa con che si atteggia a salvatore della patria e invece ha tradito il sogno degli italiani nel riscatto nazionale.
Nessuna trattativa con chi cerca di comprare il consenso.
Con chi usa i suoi manganelli mediatici per sbattere il traditore in prima pagina.
Nessuna trattativa con chi ha detto che Eluana Englaro poteva avere ancora figli.
Con chi va in giro a fare le corna e il dito medio, o a dire barzellette con bestemmia finale.
Con chi pensa ancora che esistano i comunisti.
Con chi pensa che un mafioso possa essere un eroe.
Nessuna trattativa con chi ha attaccato Roberto Saviano.
Nessuna trattativa con s’inventa di avere il consenso della maggioranza degli italiani.
Nessuna trattativa con Silvio Berlusconi.
Nessuna trattativa. È un dovere civico. E patriottico.
Perché l’Italia ha bisogno di altro.
Ha bisogno di fare finalmente un passo avanti.
Ed entrare nel futuro.

Filippo Rossi
Farefuturoweb

.....
alla faccia del buonismo
.....
se questo è il pensiero di chi
crede di essere il futuro.......
stiamo a posto!
no?

Anonimo ha detto...

posso dirvi qualcosa di destra?
ne dico più di una!

LEGALITA’ !
MORALITA’ NELLA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA!
RISPETTO DELLE REGOLE!
RISPETTO DELLE ISTITUZIONI
rispetto della costituzione

liberalizzazione dei settori
ferroviario
telecomunicazioni
poste

siete daccordo?

10 dicembre 2010 11:33

Noi di destra, siamo per la meritocrazia
Noi crediamo che si debba difendere il frutto del proprio lavoro e dei propri sacrifici.
Se un domani giustamente,si vorrà passare i frutti ai figli, non si deve pagare nessuna tassa di successione;
Vogliamo una scuola pubblica efficente con insegnanti non politicizzati.
Il figlio del povero e quello del benestante devono convivere e studiare assieme ed integrarsi l’un l’altro, senza distinzione di classe sociale;
Vogliamo una sanità senza sprechi e senza “baronie”;
Vogliamo che un pensionato, dopo aver lavorato una vita, possa riposarsi serenamente e dignitosamente. No come ora che rasentano la miseria.
Vogliamo uno stato laico che si occupi veramente dei problemi del cittadino lefoniche.

E' chiedere molto?

10 dicembre 2010 11:48

Domanda:

Com'è che siete nel PdL e poi copiate i commenti di generazione italia? (Futuro e Libertà per l'Italia)

Così, tanto per darsi una regolata...

Anonimo ha detto...

quelli di generazione italia sono dei bocchin........isti!

Anonimo ha detto...

che ci frega a noi di generazione italia?

Anonimo ha detto...

se qualcuno copia davvero i commenti di generazione italia
per convincerci ad aderire sappia che non lo faremo mai

Anonimo ha detto...

per una semplice e sola ragione:

Anonimo ha detto...

non vogliamo avere niente a che fare con quei brutti tipi che un tempo leccavano il culo a lisi

Anonimo ha detto...

maligni, inconcludenti e piantagrane.

Anonimo ha detto...

speriamo che almeno ora lisi si sia reso conto.............

Anonimo ha detto...

con generazione italia non vogliamo avere niente a che fare

Anonimo ha detto...

ci sono tanti nostri amici
ma anche loro se ne accorgeranno

Anonimo ha detto...

dello skifo che c'è in quell'ambiente con questi sbarbatelli sfruttatelli

Anonimo ha detto...

e presto se ne usciranno a gambe levate

Anonimo ha detto...

e capiranno che lì non c'è ne' futuro e nè libertà

Anonimo ha detto...

per le persone perbene

iovotavopd ha detto...

Compagno Fini

Ormai è venuto qui a sinistra: è un po' come aver sugellato un percorso storico che parte dal fascismo, nato da una costola socialista, passare per la repubblica sociale italiana, reggere il moccolo ad Almirante, sfiorare la redenzione in casa liberale, tornare a sinistra, tornare infine alla casa dei padri (Mussolini). Se questa è la sinistra per cui ho sempre votatato (la sx che acclama Fini), allora c'è poco da stare allegri, compagni miei.

Anonimo ha detto...

UNA DOMANDA A QUEL LO O QUELLA DI GENERAZIONE ITALIA

Chi sarebbero i vostri elettori?...
Chi siete?
che volete?
chi rappresentate?
Questo il peggior dilemma di Fini E IL VOSTRO.
Quelli di destra-destra ormai lo/VI hanno rinnegato, non perché amino Berlusconi, ma perché si son messi in testa che fini stia diventando un democristiano di sinistra, cosa in effetti molto probabile...
ma la pancia è pancia.
Quelli di sinistra-sinistra mai voterebbero comunque l'ex delfino di Almirante, anche se sorridono quando gli senton dire delle cose che pensano anche loro.
Quelli di centro sinistra ora lo applaudono, ma alla fine non lo voterebbero.
Allora?
da chi sperate di prendere voti?

ve lo dico io:

vi voteranno solo le vostre famiglie e qualche elettore che non capisce nulla.

Anonimo ha detto...

fini non è di destra!

Anonimo ha detto...

quindi chi lo segue...NEMMENO!

Anonimo ha detto...

FINI ha detto..."non c fidiamo più"????...lui non si fida più?? ma SONO TUTTI quelli che ti hanno votato che nn si fidano più di te, caro presidente della camera.Se veramente fossi stato coerente con chi ti ha votato, non avresti cambiato 100 opinioni in dieci anni.

e tutto per la poltrona........
maledetta poltrona....

Anonimo ha detto...

A me non piace nè fini nè berlusconi ma se cade il governo si deve dare la parola al popolo non puo andare al governo chi a perso le elezioni sarebbe troppo bello dobbiamo decidere noi chi ci deve governare no loro .percio se cade chi a vinto si va al voto del popolo.
giusto adriano?

Anonimo ha detto...

GOVERNO: PANNELLA, SFIDUCEREMO ESECUTIVO E TUTTO IL REGIME

(AGI) Roma - Pannella: i radicali intendono sfiduciare il governo e "tutto il regime, con le sue maggioranze e le sue opposizioni"


non si sono accordati?
come mai?
chiedevano troppo?

Anonimo ha detto...

ciao sono di generazione romania, vorrei fare una domanda a quelli di generazione italia tanto per darmi una regolata.
COM'E' CHE DITE CHE SIETE CONTRO I MAFIOSI E POI IN SICILIA VI ALLEATE CON LOMBARDO?

MA ANDATE A CA.............CA------------------REEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Anonimo ha detto...

libero dice:

caro Fini
la BMW?
la casa a Montecarlo?
i soldi RAI alla madre di eli?

anonimoleccese ha detto...

La lettera di Alemanno è ottima , ma io vorrei fare un appello personale al ministro Fitto.

E' IL MOMENTO DI PRENDERE ATTO CHE GLI EX DIRIGENTI DI AN E QUELLI DE LA CITTA', CHE TU HAI AGEVOLATO E FATTO ASSURGERE AI MASSIMI LIVELLI DEL PDL...
NON CONTANO NULLA!

NON RAPPRESENTANO ALTRI CHE SE STESSI, NON CERTO L'ELETTORATO DI AN… PRETENDONO SEMPRE E SOLO POSTI PER SE' E I LORO INTIMI E IN CAMBIO
CREANO DISAFFEZIONE, ABBANDONI E DISSENSI ANCHE TRA GLI EX FORZISTI…


La Poli e FutuRo e Libertà di Pellegrino a Lecce e provincia esistono e sono formati solo o principalmente da ex di an e di certo creeranno non pochi problemi elettorali al pdl.
Hai sopravvalutato Mantovano Congedo e Lisi .
All'orizzonte per il Pdl ci sono sono sconfitte elettorali e questo non puoi non averlo capito a questo punto.

Caro ministro,
se ti resta una sola briciola di buon senso non hai che una cosa da fare subito: azzerare tutto e riformare il pdl sia a livello politico che istituzionale.
Non si può lasciare avere un peso istituzionale e politico esagerato a chi non ha seguito e non rappresenta che se stesso o la propria famiglia.

Assessori provinciali, dirigenti di partito che non contano nulla e non servono a nulla devono essere sostituiti immediatamente.

Al loro posto metti rappresentanti politici più attivi e credibili.
I gruppi politici militanti che riescono a mobilitare centinaia persone, come destra di base, non possono essere esclusi da tutto.

Così li perdi e se perdi questi che sono i soli che lavorano sul territorio chi ti salverà dalla rovina?

La Poli e FLI non sarebbero mai esistiti se tu avessi dato alla destra vera, quella della base, il giusto peso il giusto ruolo per intercettare gli scontenti di an mal rappresentati dai sopracitati esponenti exAn.

I tuoi sbagli le tue perdite di consenso stanno tenendo in vita queste realtà.

Così non va.

Così si rimane da soli...
a contare i morti,
dispersi...e le sconfitte cocenti.

Fitto, se ci sei...batti un colpo!

Altrimenti presto ti ritroverai a piangere amaramente sulli sbagli commessi e sulle cose non fatte.

E ti ritroverai con molto meno di quello che avevi all'inizio, quando ancora non facevi parte di Forza Italia.

Con l'aggravante che la professoressa Poli ti farà fare una figura così magra da metterti in castigo dietro la lavagna per il resto dei tuoi giorni.

Ciao.

Anonimo ha detto...

(Adnkronos) - A palazzo Madama i finiani contano dieci senatori, il minimo per costituirsi in gruppo. Ma nel giorno del discorso del premier Silvio Berlusconi, e all'indomani dell'intervista di Gianfranco Fini a Lucia Annunziata, si evidenzia la distanza del 'decano' Franco Pontone rispetto all'ipotesti di sfiduciare il premier. A quanto si e' appreso, non e' da escludere che Pontone, che ha incontrato alla buvette il coordinatore del Pdl e ministro della Difesa Ignazio La Russa, possa astenersi o, piu' probabilmente, lasciare l'aula al momento del voto.

Anonimo ha detto...

(AGI) - "Se verra' riconfermata stasera la decisione di passare all'opposizione e se verra' confermato di votare la sfiducia, senza che venga lasciata liberta' di voto o di pensiero, mi considero fuori, da domani, da Fli e aderiro' al gruppo misto". Lo ha detto Giampiero Catone nel corso della conferenza stampa convocata nella sede amministrativa del 'La discussione' per spiegare ai giornalisti le ragioni per le quali ha deciso di votare la fiducia.

Durante la conferenza stampa Catone 'attacca': in Fli "non ci puo' essere democrazia", non c'e' "la costruzione di un progetto moderato che serve alla nazione e che Futuro e Liberta' doveva rappresentare. Ho il massimo rispetto per il Presidente Fini - aggiunge - ma credo che sia diventato prigioniero passando dai colonnelli ai tenenti colonnelli".

bene ha detto...

Ma avete sentito oggi Bocchino? Poi dice al PDL di avere bava alla bocca? Non si rende conto che proprio il suo atteggiamento è stata la sconfitta su tutta linea?
Potevano esser al governo per fare quello che dicevano, invece si trovano all’opposizione, spaccati all’interno, con paura anche di chiedere elezioni per evitare di sparire.
Avevano la possibilità di chiudere la partita invece hanno fatto autogol ed il bello è che non se ne sono ancora accorti!


questo commento l'ho scritto anche sul blog di quelli scemi di gi

Anonimo ha detto...

14:45
Calderoli: “Governo non mangia Colomba” 121 –”Il governo mangia il panettone, ma penso che non mangerà la colomba, perché in mezzo ci saranno le elezioni”. Lo sottolinea Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione normativa.

Anonimo ha detto...

ASCA) – Roma, 14 dic – ”La maggioranza si e’ esaltata per una vittoria pirrica, ottenuta a suon di cooptazioni, minacce a acquisti e malgrado tutto limitata a 3 voti. Questa cosa deve far riflettere”. Lo dichiara Aldo Di Biagio, deputato Fli. ”Questo e’ governare per il bene del Paese, come loro sostengono? Per noi – aggiunge Di Biagio – questo e’ legittimare uno stillicidio politico che non portera’ da nessuna parte e che blocchera’ l’azione parlamentare. Sono curioso di vedere come sapranno presentare questa incapacita’ a governare agli italiani”.

Anonimo ha detto...

ASCA) – Roma, 14 dic – Dopo la sconfitta nell’aula di Montecitorio, che ha bocciato la mozione di sfiducia, secondo quanto si apprende, il leader di Futuro e Liberta’, Gianfranco Fini, si e’ chiuso nel suo ufficio con i parlamentari Fli per pranzare tutti insieme e commentare l’esito della votazione e la strategia ora da adottare.

Anonimo ha detto...

Ragà,
a questo punto voglio capire se FLI si sfalda del tutto o riesce a logorare berlusconi, francamente non saprei cosa pronosticare, perché sto leggendo dovunque di sconfitta di Fini,quindi penso che dovrebbe dimettersi e tornare a montecarlo con il suo cognatino e tutta la famiglia per Natale.
E rimanerci.

Anonimo ha detto...

SULLA DROGA ALL'OSPEDALE DI GALATINA

In Italia quando qualcuno dice la verità,segnala un problema senza peli sulla lingua cosa fa un signor megadirettore di nomina tutta politica,alias il signor Scoditti? Sospende il denunciante,il sig De Maria,senza se e senza ma,perchè deve dare conto a quel coacervo immondo che lo ha eletto alla carica di presidente ASL.In altri termini a quella cricca politica che guarda caso nella scorsa legislatura non poteva non sapere dello scandalo sanità in Puglia e del business FORSE etero diretto da Tedesco e compagni,la stessa cricca che oggi mostra sdegno per le verità denunciate da De Maria.In Italia ed in particolare in Puglia dove vige il pensiero unico di quel fior di democratico dal nome Niki Vendola, bisogna giocare al silenzio, alla mielina, perchè agli occhi del popolo bue deve sembrare tutto in ordine ed a posto.Senza averlo ascoltato preventivamente,come logica e buon senso insegna, il non sense di Scoditti la vince

Anonimo ha detto...

(ANSA) - "Sono serena, la mia è stata una scelta coerente. Non ho condiviso la gestione di Fli, ora lascio il gruppo e torno nel Pdl". Tira dritto la deputata finiana Maria Grazia Siliquini che ha votato a favore della fiducia al governo. "Ho deciso in base alla coscienza - afferma Siliquini - e del rapporto con gli elettori che è antico. Mi hanno chiesto la firma sulla mozione di sfiducia in tre minuti, non si fa così. E poi da settembre non è cambiato nulla rispetto al precedente voto di fiducia".

Anonimo ha detto...

ANSA) - "Persone come la Polidori è meglio perderle per strada. Ieri aveva confermato il no alla fiducia e poi stamattina ha detto che aveva problemi con il Cepu. Ma vi rendete conto che cosa sta succedendo? Siamo alla corruzione di Pubblico Ufficiale". Il deputato finiano Luca Barbareschi si sfoga così lasciando l'Aula, contro la collega Catia Polidori che ha votato a favore della fiducia al governo.

Anonimo ha detto...

(ANSA) - La fiducia incassata dal governo rappresenta anche una "sconfitta di Bocchino" che oggi con il suo intervento in Aula alla Camera dai toni "dipietristi" ha indotto "ad una riflessione supplementare alcuni esponenti di Fli che non hanno votato o hanno votato contro la sfiducia". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha commentato in tv.

Anonimo ha detto...

ANSA) - La notizia della fiducia al governo si sparge in piazza e questo provoca al rabbia dell'ala più estremista dei manifestanti al corteo di Roma che accanto al Senato danno vita ad atti di vandalismo Hanno sfondato le vetrate di alcune banche, danneggiato auto, hanno sradicato segnali stradali poi usati come ariete contro le vetrine.


questi sono i nuoi alleati di fini.......................

Anonimo ha detto...

Polidori
Il CEPU è un'organizzazione ben nota a tutti per la sua voracità e per la modestia dei risultati a fronte delle esose richieste per chi si iscrive: la Polidori, dunque, ha fatto bene a passare dalla parte dei pescicani. E' il posto che le spetta e ci si troverà bene.La Brambilla deve fare attenzione alla sua poltrona: adesso deve andare a questa nobildonna che pochi giorni fa, con aria commossa, apriva i lavori della convenzione di Fli.

Anonimo ha detto...

PAPERINO

come agente immobiliare Fini è un fallito, si è fatto occupare l'appartamento di Montecarlo dal cognato e non è riuscito a sfrattare Berlusconi da Palazzo Chigi. E come politico invece? Beh, aspettiamo almeno che cominci prima di giudicare...

Anonimo ha detto...

TOPOLINO

L'unica soluzione rimasta a Fini è quella di ripresentare "Bocchino" non come capo gruppo Fli ma,come un ben più pragmatico punto di programma

TONINO ha detto...

Riassunto della giornata dopo il voto di fiducia: Berlusconi cerca di allargare, a Fini glielo hanno allargato per bene.

linus ha detto...

Fini è stato sconfitto. Questi sono i numeri. Per il resto, nonostante abbia avuto l'appoggio dei grandi giornali e nonostante i tentativi, oggi, di inficiare il risultato del voto con storie immaginate di corruzione o di pressioni politiche, la storia del Parlamento registrerà come una sconfitta l'arroganza di un leader che ha avuto la stessa disavventura della rana di Fedro. La rana si gonfia per apparire più grossa fino a scoppiare. Voleva prendere il posto di Berlusconi ma non ha avuto la forza. Si è inimicato i suoi stessi elettori di AN, me compreso, che per 9/10non lo sopportano più per i suoi errori fatti di arroganza e di scorrettezza politica nell'occupare un posto istituzionale e usarlo come come soggetto politico. Cosa volete? I giardinetti lo attendono, perdendo la credibilità che la sinistra gli assegnava fino a quando disturbava il manovratore. Ma ora? Lo abbandoneranno al suo destino. Tanti saluti

nelson ha detto...

Fini è stato capace di uccidere Msi An Fli, accusato di tentato omicidio del Pdl!
roba che nemmeno Rosa e Olindo...

sandokan ha detto...

Un'altra bella e giusta lezione al grande moralista dall'onestà limpida. E' la riconferma che è un perdente. L'uomo di Montecarlo, il politico del nulla, tranne che rimanere indegnamente aggrappato allo scranno della terza carica dello Stato. Ora mi aspetto che il presidente della Camera vada di nuovo in tv dalla prona Annunziata, per vedere da dove tirerà fuori la spocchiosa sicumera dimostrata nelle precedenti numerose comparsate. Sono quasi certo che con la faccia di bronzo che si ritrova tenterà di inventarsi qualche scusa(da addebitare a Berlusconi, va da sè..) per la ingloriosa debacle parlamentare. Comunque sia, oggi è iniziato il tramonto politico dell'ex camerata. Ed è un gran giorno per gli elettori che lui ha tradito senza il minimo ritegno.

Anonimo ha detto...

Fini dopo il suoi cattivi esempi, della casa di Montecarlo e della BMW e chissà cos'altro, poteva anche immaginarselo che qualcuno dei suoi desiderasse guadagnarsi onestamente la pensione portando a termine la legislatura nei termini del tutto normali. Ognuno ha i suoi impegni e i suoi progetti di vita....no?

Anonimo ha detto...

Berlusconi: caccia ai delusi di Fli-Udc Fini resta solo, i suoi preparano la fuga

Il presidente del Consiglio incassa la fiducia e vuole allargare la maggioranza. Altrimenti resta solo il voto Ai suoi dice: archiviato il governo tecnico. Poi sale al Quirinale e denuncia: da Fini killeraggio istituzionale.

Il Fli in pezzi: Moffa chiede la testa di Bocchinon e se ne va. I finiani non sono più indispensabili: sospiro di sollievo del Vaticano.

Roma - «Non avrò pace finché non vedrò rotolare la testa di Berlusconi ai miei piedi». Qualche mese fa, nel suo ultimo faccia a faccia con Amedeo Laboccetta, Gianfranco Fini non aveva fatto mistero dei suoi desiderata. Raccolti per filo e per segno da Italo Bocchino che ieri ha pensato bene di fare una dichiarazione di voto così violenta che a qualcuno è venuto il dubbio fossa stata scritta direttamente a Palazzo Grazioli. «Ero incerto su cosa fare, ma sentito Bocchino ho deciso per la fiducia», ironizza il Cavaliere seduto al banco del governo. Già, perché sono anche i pesantissimi affondi del capogruppo del Fli alla Camera a contribuire allo smottamento della pattuglia finiana - al punto da aprire una crepa anche nel gruppo del Senato - e a un successo che per Berlusconi vale oro. Perché - spiega il premier in privato dopo un brindisi a Palazzo Chigi insieme a Paolo Bonaiuti, Giulio Tremonti e i vertici della Lega - da oggi «abbiamo archiviato sia Fini che ogni ipotesi di governo tecnico

da "IL GIORNALE" di oggi

evaristo f. ha detto...

Cari amici di destra di base ora inizia il bello!

Noi del Flì,usciamo comunque vincitori,perchè adesso Berlusconi,si troverà davanti ad un vicolo cieco.La maggioranza non c' è più.Tra gli oltre 30 ministri e sottosegretari parlamentari e i 15 sindaci e presidenti di Provincia.Sta sotto di parecchi deputati.Se porterà il paese alle elezioni,con Ecofin di domani,che ci imporrà pesanti manovre ecomiche,dovrà spiegare ciò agli italiani,di aver portato l'Italia malmessa dal punto di vista economico al voto ,anche per sue responsabilità in campo economico.

salvatore48 ha detto...

Vorrei dare un piccolo contributo con un breve commento, ritengo che a questo punto si possa, anzi si debba aprire un dialogo innovativo, politico costruttivo, insomma, un governo di responsabilità nazionale e di sani principi. Costruire, sempre e comunque con il premier Silvio Berlusconi, un centrodestra, più responsabile,forte ma soprattutto composto da gente fedele... Un allargamento può essere interessante, una cosa è certa: sono stramaledettamente felice che la fiducia sia stata votata.
Fini, dovrebbe avere la dignità politica di dimettersi da Presidente della Camera, in quanto non più garantista!!!!

sen.nania.prima parte ha detto...

Intervento del vice Presidente del Senato, Domenico Nania, in Aula
(13/12/10) sulla fiducia al Presidente del consiglio,


NANIA(PdL).
Signor Presidente, onorevoli senatori, signor Presidente del Consiglio, ancora una volta, lei ha oggi posto il problema di fondo della sovranità. Riparto da questo tema, perché su di esso ho parlato a lungo nel mio precedente intervento. Vorrei mettere in evidenza un aspetto particolare del suo intervento. La circostanza che lei ha dimostrato - a mio avviso, in maniera molto significativa - come in una democrazia la partita non è mai a due, cioè tra il Governo e l'opposizione, tra chi vince e chi perde, ma c'è un terzo incomodo: il popolo, il corpo elettorale. In una democrazia la partita è a tre e direi che anche questa Costituzione - che tutti tirano da una parte e dall'altra - precisa molto bene questo concetto all'articolo 1, quando stabilisce che «la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Ebbene, per lei, signor Presidente del Consiglio, la sovranità appartiene al popolo, per altri, invece, essa appartiene al popolo che però, esercitandola, la perde. Cioè, nel momento in cui il popolo vota, trasferisce la sovranità, perdendola, al Parlamento che può fare ciò che vuole, dove i deputati possono fare ciò che vogliono, mettendosi insieme, chi ha vinto e chi ha perso. Non mi sembra che sia questo ciò che afferma la Costituzione e - attenzione - non mi pare che ciò sia vero nemmeno con riferimento alla prima Repubblica, dove si sapeva sempre in partenza chi avrebbe vinto, quindi cambiavano i Governi, ma erano perfettamente rispettosi della volontà popolare, perché erano costruiti sulla Democrazia Cristiana. Quindi, anche da quel punto di vista, la sovranità veniva rispettata. Ebbene, noi invece assistiamo all'affermazione, che possiamo definire gaudiosa, leggera e serena, che, in fin dei conti, possiamo fare ciò che vogliamo perché noi, deputati e senatori, indipendentemente dal fatto che sei stato con chi ha vinto o con chi ha perso, ci possiamo mettere d'accordo.

sen.nania.parte seconda ha detto...

C'è però di più perché alla questione della sovranità si lega direttamente quella della legge elettorale. Lei ne ha parlato ancora oggi e nei giorni trascorsi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Ho sentito, per esempio, l'onorevole D'Alema dire che c'è una legge elettorale, con la quale chi prende il 30 per cento vince le elezioni. A parte il fatto che le leggi elettorali, come ognuno sa, si guardano per come funzionano e per come lavorano, credo che in questa affermazione ci sia la radice della crisi nella quale ci troviamo: la mancanza di una sinistra che pensa di vincere. Come si può pensare che l'altra metà del mondo, l'altra metà della mela può andare al 30 per cento o sotto il 30 per cento? Come si può ritenere una democrazia in grado di funzionare se la sinistra non pensa almeno una volta nella storia di questo Paese di vincere o di perdere in nome e per conto proprio? (Applausi dal Gruppo PdL). Occorre sempre un killer: bisogna trovare un killer per vincere o per fare fuori gli altri. Il primo era il buon Prodi: doveva portare lo 0,5, 0,7, 0,8 per cento dei voti cattolici e democratici di sinistra, così lui era messo lì e loro vincevano, ma mai in nome e per conto proprio. Quindi in Italia non abbiamo una sinistra capace di arrivare al 35 o al 40 per cento e di vincere. Dobbiamo invece congegnare una legge elettorale che non fa vincere nessuno e che comunque mette in grado chi arriva secondo, terzo o quarto di dettare le condizioni. Per cui - mi collego sempre a questa strana democrazia - proprio ieri il buon Casini ha detto: noi non vogliamo essere il terzo polo; noi vogliamo essere il primo polo. Correzione: Casini non vuole essere il primo polo, ma vuole essere l'unico polo. Perché se facciamo una legge dove chi prende più voti non governa, ma dove sostanzialmente chi arriva secondo può dire «o fai così o non governi», delle due l'una: c'è l'unico polo, i cosiddetti centristi che vincono sempre, perché o si alleano con questi o si alleano con quelli. Chi arriva primo si deve adattare, e il secondo, il terzo, il quarto e così via si possono mettere insieme per mandare a casa chi ha preso più voti: questa è la sostanza dell'eliminazione del premio di maggioranza o la sostanza di chi vuole fissare un premio talmente alto che chi arriva primo può quasi essere maggioranza, ma non si deve permettere di essere maggioranza e di governare. E la partita a tre, la sovranità del popolo? Quale democrazia c'è al mondo dove si realizza un siffatto teorema? Quale democrazia c'è al mondo che garantisce a qualcuno di vincere sempre e per sempre? In Sicilia si usa un termine molto espressivo e si dice: «'u partitu da 'nnacata». Ossia chi sta al centro, che sia primo o secondo o terzo, con un colpo di qua e un colpo di là (sul presupposto che destra e sinistra non possono mai stare insieme), si garantiscono la condizione per vincere. È questo che la sinistra vuole ed immagina? Ma una sinistra capace di scendere in campo in nome e per conto proprio e anche di perdere, se è il caso, ma di organizzare la vittoria futura avremo mai il piacere (Commenti della senatrice Garavaglia Mariapia) di vederla in questo Paese? (Applausi dal Gruppo PdL). VOCE DAI BANCHI DELLA LEGA NORD: No! VIZZINI (PdL). Speriamo di no! NANIA (PdL). Poi c'è la questione personale: le tesi contro di lei, Presidente del Consiglio.

sen.nania.parte terza ha detto...

In Italia non esiste il centrodestra, è evidente: coloro che hanno l'egemonia culturale possono mai riconoscere che in Italia esista un pensiero nazionale che raccoglie l'anima popolare, liberale, repubblicana, riformista e nazionale? No! Chi è la radice del male? Berlusconi. Quindi si organizza l'antiberlusconismo, e fatto fuori Berlusconi, finisce il centrodestra; e così possono riuscire a farcela. Cosa nasconde questa teoria? L'affidamento del compito ai procuratori organizzati: non ce la fanno con i voti, il pericolo è Berlusconi, allora si dà mandato di fare fuori Berlusconi e si risolve il problema. Se invece pensassero, come penso io - non si offenda, signor Presidente del Consiglio - che lei non è l'inventore del centrodestra, ma è l'interprete, il traduttore, colui che ne ha colto l'anima, il senso e il significato (Applausi dal Gruppo PdL), alla luce di una grande trasformazione epocale che parte dal crollo del Muro di Berlino; se soltanto si pensasse a quello che lei tante volte ha detto quando si è rivolto a chi allora aveva l'Italia in mano - mi riferisco a Segni -, ossia di interpretare lui le ragioni del centrodestra - (non l'ha voluto fare), capiremmo tutti che l'antiberlusconismo non ha futuro. Come non hanno futuro - me lo si consenta e faccio riferimento ai nostri amici del FLI - tutti coloro che pensano al dopo Berlusconi. Una democrazia non pensa mai al dopo, ma pensa a se stessa. In una democrazia non esistono né delfini, né eredi. In una democrazia, chi ottiene il voto governa: se governerà bene, sarà premiato; se governerà male, andrà a casa. Ma non ci si pone mai il problema del dopo. Chi lo pone ha ancora il complesso del duce, che sia il duce uno, due, tre e così via (Applausi dal Gruppo PdL), ma è una storia che non ci appartiene. Collega Gramazio, anche tu hai un buon futuro, perché ho visto che sei stato insultato ed attaccato, e ti hanno detto che eri fascista. Sai benissimo che chi ha dichiarato che il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale era il fascismo del 2000 e ha definito Mussolini il più grande statista del secolo ora rappresenta la destra che piace alla sinistra, perché noi la destra la dobbiamo fare come dice la sinistra, come dice Travaglio, come dicono lor signori. (Applausi dal Gruppo PdL). In questo scenario, l'ultima tappa qual è? Il Bocchino di turno che dice: «317 voti».

Anonimo ha detto...

13/12/2010 ore 22,03

Post inviato, post censurato.

Scommessa vinta!

Destra di valori e... di valore!

Si, come no!

Ciao, ciao...

Anonimo ha detto...

auguri di buon natale e tutti voi

Ippazio Mangia

Anonimo ha detto...

«La Carfagna deve stare zitta: dai Telegatti a ministro.se si lamenta lei.....

«vedere certe signorine girare in auto blu non fa bene all'immagine del Paese, perchè davvero si fatica a coglierne i meriti». Ma se è Silvio Berlusconi che ha portato le showgirl in Parlamento «non dimentichiamoci neanche che sono gli italiani che le hanno votate. La democrazia propone delle scelte, poi si chiede il consenso. E non mi pare che Berlusconi abbia un problema di consenso. Certo, non voglio eludere così il problema, credo che siano state fatte valutazioni superficiali, e che queste abbiano sminuito la classe politica nel suo complesso».

Barbara Berlusconi
su VanitiFair

Anonimo ha detto...

Università, la riforma Gelmini è legge
Dopo la lunga maratona, il via libera definitivo a Palazzo Madama.
Fli vota con il Pdl, i centristi si astengono .

E vai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

DA PAOLO ALEMANNO

A TUTTI I MILITANTI E SIMPATIZZANTI DI DESTRA DI BASE AUGURO UN SANTO NATALE ED UN FELICE E SERENO 2011!

Anonimo ha detto...

tanti auguri tutti.

giuseppe serrano

Anonimo ha detto...

Provo a ripostare quanto affermato il 13 Dicembre 2010.
Vediamo di che pasta siete fatti.

Salve, sono quello/quella della domanda.
Intanto grazie per le risposte. Sono state illuminanti.
Ci tenevo a precisarvi che io non ho mai detto di essere di Generazione Italia, perché non è così.
Frequento quel sito, come frequento questo. Su quello non ho mai scritto, su questo sito ieri è stata la prima volta. Questa è la seconda ed ultima a prescindere da quello che risponderete, se mai lo farete.
Vi lascio l’ultima parola, dal momento che pare che è così che vi piace.
Ho solo visto che certi post venivano copiati, tutto qui; e mi sono chiesto il perché.
Ho notato che la vostra visione del mondo comincia a Leuca e finisce più o meno a Torchiarolo.
Non c’è niente di male, ognuno ha il diritto di vedere quello che più gli aggrada.
A me di Lisi e degli altri non importa poi molto, per non dire niente, ma pare che per voi sia una cosa abbastanza importante.
Contenti voi, contenti tutti.
Io non ho insultato nessuno e ho solo fatto una domanda.
Probabilmente gli improperi sono il vostro modo di intendere la politica e di confrontarvi.
Ne prendo atto.
Si è liberi di agire come si crede, è la democrazia.
Vi arrogate il diritto di giudicare voi e solo voi chi - o cosa - è di destra e chi - o cosa - non lo è.
Cosa fa Futuro e Libertà in Sicilia non lo so ed è importante fino ad un certo punto.
Se andate - come pare qualcuno di voi già faccia - sul sito di Generazione Italia, dove scrivono anche quelli che sono contro i finiani, troverete le più svariate spiegazioni alla domanda posta.
Se vi convincono bene, sennò pace.
Ma, visto che giudicate voi le cose di destra mi chiedo se avete approvato o approvate le questioni che sono sul tappeto da due anni e mezzo a questa parte: Lodo Alfano, ddl intercettazioni, depenalizzazione del reato di falso in bilancio, scudo fiscale, taglio dello stato sociale, politica della sicurezza, della ricerca, della scuola, depenalizzazione del reato di banda armata.
Sono tutte di destra?
Le approvate? Se siete nel PdL evidentemente si. Qual è la vostra opinione nel merito? Ne avete una?
Un’ultima cosa: il commento postato e copiato il 10 Dicembre 2010 ore 11,33 era di uno di SINISTRA che, scrivendo sul blog di Generazione Italia, ha sfidato gli altri dicendo cose di destra.
L’altro commento era la risposta di uno che si definiva di DESTRA senza però - mi pare – aver parlato prima con Voi ed aver ottenuto il Vostro consenso, in qualità di Depositari Assoluti del Verbo.
Cordialità

Anonimo ha detto...

auguroni a tutti


cosimo manco